Dal 17 al 20 febbraio 2016 si svolgono per la prima volta a Torino le finali nazionali della Philip C. Jessup International Law Moot Court Competition, la più importante simulazione processuale in lingua inglese su temi di Diritto internazionale, alla quale partecipano ogni anno più di 600 università provenienti da circa 80 Paesi. 

Nove università italiane (IUC, LUISS, Milano Statale, Napoli Federico II, Roma La Sapienza, Roma Tre, Teramo, Torino, Verona) si sfideranno in una simulazione di un processo dinanzi alla Corte internazionale di giustizia, il massimo organo giudiziario delle Nazioni Unite, prendendo le difese di due Stati fittizi. Il caso di quest'anno prende spunto dall'attualità ed è incentrato sulla responsabilità degli Stati per la diffusione di informazioni ottenute nell'ambito di programmi di sorveglianza elettronica di massa e per episodi di attacchi informatici.

La competizione si svolge nelle aule del Campus Luigi Einaudi nel corso delle giornate del 18 e 19 febbraio ed è strutturata in modo tale da permettere a ogni Università di affrontare quattro udienze. I giudici che valutano gli Studenti conducendo le udienze sono selezionati tra illustri accademici, avvocati italiani e internazionali e funzionari di organizzazioni internazionali.

Le quattro Università che totalizzano il maggior numero di vittorie e di punti si contendono l'accesso alla finale in due semifinali che si svolgono nei locali della Fondazione per l'Avvocatura torinese "Fulvio Croce" nella mattinata del 20 febbraio. La finale è prevista per il pomeriggio dello stesso giorno nella Nuova Aula Magna di Ateneo, alla Cavallerizza Reale, dove viene proclamata l'Università "Campione nazionale", che rappresenta l'Italia alle fasi finali della competizione, a Washington DC, insieme alle Università che, a loro volta,