Il nome di Palazzo Campana fu assunto nel 1945, ad identificare solo parte dell'ex Convento dei Filippini che, costituitosi a partire dal Seicento intorno alla chiesa di San Filippo Neri, alla fine del Settecento si estendeva sull’intero omonimo isolato (quello compreso appunto tra le attuali vie Carlo Alberto, Principe Amedeo, Maria Vittoria e Lagrange).

Gli interventi hanno messo a norma l'edificio, al fine di ottenere il Certificato di Prevenzione incendi e di adeguarlo alle norme di sicurezza e di accessibilità.
Pur restando nell'ambito delle risorse economiche destinate al procedimento, il progetto ha messo in atto una serie di interventi volti ad evitare il degrado dell'edificio, riportandolo all'antico decoro e dotandolo di quei requisiti di sicurezza e funzionalità ineludibili per il buon funzionamento delle attività didattiche in esso ospitate.
Gli interventi più consistenti sono stati quelli relativi alla creazione dei due corpi scala e l'installazione dell'ascensore, che consente anche alle persone con limitate capacità di deambulazione di accedere ai vari piani.