Dieta, sole e stress. L'estate un periodo critico per la pelle

12/09/2024

Il 13 e 14 settembre 2024, presso l’Auditorium Aldo Moro (Via Giuseppe Verdi, 41) si terrà il IX Congresso della Scuola della Psoriasi, il progetto che si propone di unire diversi specialisti nella gestione globale della malattia psoriasica, al fine di creare un linguaggio comune e condiviso.

 

Molte le prospettive dalle quali si guarderà non solo alla psoriasi ma più in generale alle patologie infiammatorie croniche della cute che interessano numerose persone e che, soprattutto nella stagione estiva, innescano una serie di problematiche ulteriori. L’estate ci porta infatti a vestire con abiti meno coprenti che lasciano la pelle più esposta al sole imponendo una maggiore attenzione alla cura e alla prevenzione.  “L’esposizione solare produce effetti benefici sull’organismo regolando molte funzioni metaboliche e stimolando la produzione della vitamina D” - spiega il prof. Pietro Quaglino, Direttore della Clinica Dermatologica della AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e tra i responsabili scientifici della Scuola della Psoriasi - “tuttavia occorre evitare sia le scottature solari sia un’esposizione troppo prolungata perché possono determinare danni alla pelle con possibile sviluppo anche di tumori cutanei”. 

 

Tra i vari aspetti che il convegno affronterà anche quello dell’impatto emotivo. La qualità della vita delle persone che soffrono di malattie della pelle è infatti spesso intaccata, soprattutto d’estate, dall’idea di dover esporre il corpo, fattore che può scatenare stress aggiuntivo.  “Contrariamente a quanto è comunemente ritenuto, lo stress e in generale gli aspetti emotivi non rappresentano una causa specifica per le patologie cutanee” - aggiunge il prof. Quaglino - “ma la presenza di condizioni emotive negative o difficili può essere un trigger (un fattore cioè di aggravamento dei sintomi) che può anche condurre a un processo di peggioramento soprattutto dei sintomi associati alla patologia cutanea quali il prurito”.  

 

Tra le buone pratiche alle quali gli specialisti invitano c’è anche l’attenzione a una dieta varia e bilanciata ricca di alimenti che contengano antiossidanti e vitamine, e ad alcuni comportamenti quotidiani come evitare di fumare. Il fumo raddoppia infatti il rischio di sviluppare la psoriasi e aumenta la gravità della malattia per chi già ne soffre. Altra indicazione importante è quella di valutare le condizioni di umidità che può influire con effetti non necessariamente benefici. “L’esposizione solare e l’acqua del mare possono determinare un miglioramento per molte patologie cutanee infiammatorie quali la psoriasi o gli eczemi” - informa il prof. Simone Ribero, Direttore della Scuola di Specialità in Dermatologia presso la Città della Salute di Torino e membro del Comitato Scientifico della Scuola della Psoriasi – “anche se per altre quali ad esempio l’acne, occorre valutare bene le condizioni di umidità che possono avere effetti differenti”. 

 

Di questi e altri aspetti, tra cui lo sviluppo di nuovi farmaci per i pazienti con patologie infiammatorie cutanee severe, si parlerà nel congresso nazionale di settembre organizzato dalla Clinica Dermatologica universitaria della Città della Salute di Torino.

Ultimo aggiornamento: 12/09/2024