Futuri psicologici in ambito minorile - foto e cartella stampa

28/11/2014

È stata firmata oggi la Convenzione di collaborazione scientifica e di formazione tra il Dipartimento di Psicologia, diretto dal Prof. Giuliano Geminiani, il Dipartimento di Giurisprudenza, diretto dalla prof.ssa Laura Scomparin e la Procura della Repubblica di Torino presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta, rappresentata dalla dott.ssa Anna Maria Baldelli, per collaborare in progetti di ricerca e attività scientifiche e per offrire ai futuri psicologi che escono dal Corso di Laurea interdipartimentale in Psicologia criminologica e forense un contributo tecnico per un più qualificato inquadramento della professione nello specifico ambito minorile.

 

Saranno attivate collaborazioni di ricerca e laboratori congiunti di formazione specialistica e professionalizzante, che vedranno impegnati professionisti di formazione giuridica e di formazione psicologica, per attivare ricerche nell’ambito minorile, civile e penale, ma anche per promuovere iniziative di formazione professionale specifica e momenti di integrazione e confronto tra saperi, conoscenze e metodi delle rispettive discipline.

 

Responsabili Scientifici del progetto sono la Dottoressa Anna Maria Baldelli, per la Procura della Repubblica di Torino presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta, i Professori Franco Freilone, Associato di Psicologia Clinica Forense, e Georgia Zara, Associato di Psicologia Criminologica e Risk assessment, per il Dipartimento di Psicologia, la Professoressa Barbara Lavarini, Associato di Diritto processuale penale, per il Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Torino.

 

Per i responsabili scientifici il significato di questa convenzione nasce dall’impegno attivo e responsabile a voler creare continuità scientifico-formativa e professionalizzante tra Università e Istituzioni, creando opportunità di ricerca, e spazi di confronto e di dialogo”.

 

Questa iniziativa intende rispondere ad un bisogno formativo-professionalizzante non solo orientato verso gli aspetti psico-criminologici e clinici minorili, ma anche verso le competenze psicologiche implicate nel settore psicologico forense nel senso più ampio, con una particolare attenzione alle ricadute in ambito familiare, sociale e vittimologico. Un’organizzazione della didattica universitaria più complessa da gestire, ma certamente più formativa per gli studenti – ha affermato la Prof.ssa Piera Brustia, Vice Direttore per la Didattica del Dipartimento di Psicologia.

 

 

Uno dei principi cui i dipartimenti di Psicologia e Giurisprudenza si sono ispirati per qualificare il Corso di Laurea interdipartimentale di Psicologia Criminologica e forense – ha sostenuto il Professor Giuliano Geminiani, Direttore del Dipartimento di Psicologia - è stato quello di avvicinare lo studente alla realtà della professione attraverso esperienze pratiche di laboratori; tale caratteristica, non a caso, consente di qualificare il percorso formativo secondo i criteri del sistema “Europsy” di riconoscimento europeo del titolo di studio. Quella che viene offerta dalla Convenzione con la Procura della Repubblica di Torino presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta è un’opportunità di fondamentale importanza nel coniugare l’apprendimento teorico con gli aspetti applicativi, non trascurando il potenziale formativo della ricerca”.

 

La Convenzione è il punto di arrivo di un costruttivo dialogo avviato da tempo tra i firmatari dell’accordo, - ha sottolineato la prof.ssa Laura Scomparin, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza - ma anche un punto di partenza per il futuro. Con una presenza e un ruolo attivo all’interno della Procura, i nostri studenti potranno finalmente sperimentare in prima persona quella sinergia tra magistrati e psicologi che nel settore minorile rappresenta il miglior esempio di integrazione tra saperi e professionalità.

 

Questa intesa è fondamentale per promuovere e supportare la formazione multidisciplinare di professionalità future. – ha commentato la Dott.ssa Anna Maria BaldelliProcuratore presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta - Tanto più le tematiche sono delicate, come in questo caso, tanto più è doveroso che alle competenze teoriche vengano affiancati riflessione e ricerca sulle azioni di tutela. Questo obiettivo passa inevitabilmente attraverso l’Università degli Studi ed è con l’Università che la Procura per i Minorenni vuole creare sinergie concrete: sono convinta della bontà del percorso già avviato con il nuovo Corso di Laurea Interdipartimentale in Psicologia Criminologica e Forense e intendo contribuire con la competenza esperienziale dell’Ufficio che dirigo”.

 

 Questo progetto scientifico e formativo intende avvicinare professioni diverse e competenze differenziate – hanno evidenziato i proff. Georgia Zara e Franco Freilone, Presidente e Vice Presidente del Corso di Laurea in Psicologia criminologica e Forense - con lo scopo di offrire ai futuri psicologi una fondamentale opportunità di studio interdisciplinare rivolto alla progettazione di interventi integrati per la promozione del benessere psicologico e della salute relazionale del minore e della famiglia. Conoscere la realtà degli individui minorenni vittime di abuso e maltrattamento oppure di minorenni autori di reato, significa uscire dall’isolamento del proprio studio universitario e incontrarsi con la sofferenza delle persone, delle famiglie e con i loro bisogni, per imparare a comprendere e rispondere in modo costruttivo ed efficace. La collaborazione con un vertice giuridico così significativo, come la Procura per i Minorenni, permette all’Università di avvicinarsi a realtà giuridicamente e socialmente complesse con l’obiettivo condiviso di favorire programmi preventivi e di intervento all’interno di una cornice clinico-forense e scientificamente orientata.

 

La forte matrice interdisciplinare e di confronto culturale, applicativo, scientifico e metodologico di questa convenzione”, hanno sostenuto i Responsabili scientifici della Convenzione, “favorisce non solo la collaborazione di professionisti di diversa formazione, ma ha come obiettivo la costituzione di una task force per la valutazione delle condizioni a rischio che compromettono lo sviluppo psicologico, emozionale e relazionale dell’individuo minorenne, e per l’identificazione di spazi operativi per prevenire la sofferenza individuale, familiare e sociale.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 31/12/2021