Martedì 9 giugno 2015 alle 17, presso la Sala Bianca del Palazzo del Rettorato (Via Verdi, 8 - Torino), è in programma l'inaugurazione della mostra dedicata all'artista cinese Wang Guangyi, dal titolo "Dall’estetica della guerra fredda alla cosa in sé".

La mostra, a cura di Tiziana Andina e Demetrio Paparoni, è in programma dal 9 al 12 giugno 2015.

L'iniziativa è promossa da Università di Torino e LabOnt, in concomitanza con il numero speciale della Rivista di estetica dedicato a Wang Guangyi.

Wang Guangyi è uno dei protagonisti del nuovo corso intrapreso dall’arte cinese che, a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, si è progressivamente allontanata dal realismo maoista per abbracciare i linguaggi più liberi e complessi della modernità. Già allora, insieme ad altri artisti con cui faceva gruppo, indirizzò la propria ricerca verso una rivisitazione della storia dell’arte occidentale. Nello sviluppare questa scelta, influenzata dalla lettura della Storia dell’Arte di Ernst Gombrich, appena tradotta in cinese, Wang Guangyi ritenne necessario l’approfondimento, in prospettiva artistica, dei principali orientamenti filosofici che avevano caratterizzato il pensiero occidentale. Da qui il suo interesse per la tradizione platonica, il pensiero cristiano da Agostino a Tommaso, il criticismo kantiano, l’estetica di Hegel, il pensiero di Nietzsche e l’ermeneutica, mediati attraverso le tradizioni taoista, marxista e maoista.