Lauree ad honorem 2005
29 novembre 2005 - Laurea in scienze Politiche
Studioso di indubbio prestigio, che ha dedicato oltre 40 anni della sua vita al diritto costituzionale, prestando nel tempo servizio in varie università italiane, tra cui Urbino (sede allora di Ancona), Ferrara, Torino, Roma La Sapienza, e assumendo in stagioni diverse la direzione della rivista "Giurisprudenza costituzionale". Ma anche intellettuale che non si è sottratto alle responsabilità istituzionali e politiche a cui l'hanno spinto la sua alta competenza e passione civile, che lo hanno portato ad assumere via via importanti incarichi nella Corte Costituzionale, in Parlamento, nel Governo e nel Partito Popolare Italiano.
Oltre a ciò, ci piace ricordare una costante della ricca biografia del prof. Elia, rappresentata dalla sua capacità (più volte dimostrata) di riprendere l'insegnamento universitario quando si esaurivano gli incarichi istituzionali e politici, mantenendo dunque nel tempo un'integrità di vocazione e di orientamento.
29 novembre 2005 - Laurea in Medicina e Chirurgia
Il professor Enrico Mugnaini è grande personalità scientifica nel campo delle neuroscienze, per quanto riguarda sia le conoscenze strutturali del sistema nervoso sia i suoi aspetti funzionali che stanno alla base delle varie manifestazioni della vita motoria, sensitiva e psichica. Il professor Mugnaini fin da subito dopo la laurea esce dal bozzolo per affrontare le prime tappe della sua formazione di anatomico strutturalista e ultrastrutturalista, che inizia nell'area norvegese: Oslo, Bergen, dove lavora 6 anni. Ma subito dopo varca l'oceano e inizia il suo rapporto scientifico e didattico negli USA dove percorre i vari gradini di una carriera che lo porterà ai massimi livelli sia per i contenuti di conoscenza sia per notorietà sul piano intercontinentale. Il profilo biografico-scientifico del Professor Mugnaini è estremamente ricco di eventi e titoli nel campo delle neuroscienze.
26 settembre 2005 - Laurea in Lingue e Letterature Straniere
La produzione letteraria di Günter Kunert è varia e intensa: spazia dal romanzo al racconto alla saggistica, dai radiodrammi alle sceneggiature cinematografiche e televisive. Ma Kunert è, in particolare, poeta che ha saputo dare voce a tutte le cesure e le contraddizioni della realtà tedesca del Novecento, interpretando, in maniera a volte dolorosa, il sentimento e il disorientamento della storia europea del secolo passato. E' il pessimismo della ragione che ispira i suoi versi, la consapevolezza che la parola poetica può testardamente sopravvivere alle violenze e alle catastrofi.
26 settembre 2005 - Laurea in Scienze della Formazione
"Ci ha indotto a questa decisione un triplice intento. Innanzi tutto rendere omaggio al compositore, direttore d'orchestra e scrittore della statura che tutti conosciamo; in secondo luogo festeggiare in una sede accademica i suoi ottant'anni, ricorrenza che ha dato vita, in Europa e in America, a cicli di concerti, convegni, pubblicazioni, e varie esecuzioni delle sue composizioni. In terzo luogo vogliamo ricordare i legami di Boulez con questa città, dove si sono svolte alcune prime assolute delle sue opere, come Explosante-fixe nel 1993 e Repons durante un lontano Settembre Musica del 1984, in un memorabile concerto nello spazio della Caserma Cernaia, aperto, per l'occasione, alla musica contemporanea. Ricordiamo ancora l'impressione straordinaria di quella serata, che segnò il ritorno in grande stile di Boulez alla composizione, dopo anni di lavoro dedicati principalmente alla direzione d'orchestra. Inoltre, a Torino ha sede la casa editrice Einaudi che ha pubblicato in traduzione italiana i suoi volumi più importanti."
3 giugno 2005 - Laurea in Lingue e Letterature Straniere (alla memoria)
Victor (Vittorio) Del Litto nacque ad Ancona il 1° gennaio del 1911 ma si trasferì in Francia negli anni trenta. Diventato professore di letteratura francese, la insegnò in diverse università e fu Preside di Facoltà dell'Università Stendhal di Grenoble. Di Stendhal divenne studioso noto in tutto il mondo, come dimostra anche la sua attività internazionale di conferenziere. La quantità di scritti che Del Litto produsse su questo autore è sterminata e di eccezionale qualità. E' ancora in corso di pubblicazione la sua monumentale bibliografia stendhaliana. Del Litto fu il fondatore della associazione internazionale "Amis de Stendhal", della rivista "Stendhal Club" e dei "Cahiers Stendhal" che diresse per trent'anni. Con la nostra Università e con la realtà culturale piemontese Del Litto ebbe legami preferenziali, per la sua collaborazione con la rivista torinese "Studi francesi", per la sua frequente partecipazione a convegni e congressi e per essere stato presidente del CIRVI. Tutto questo portò al conferimento della cittadinanza onoraria della città di Moncalieri che gli fu attribuita nel 1999. Una ulteriore grande manifestazione di legame con il mondo culturale torinese è testimoniata dal fatto che Del Litto ha lasciato il suo preziosissimo fondo stendhaliano in eredità alla Biblioteca europea di cultura del CIRVI.
Il figlio di Del Litto ritira la laurea in memoria del padre.
10 marzo 2005 - Laurea in Lettere
Beppe Fenoglio è uno scrittore classico, uno dei massimi del Novecento italiano. E' stato iscritto dal 1940 al 1943 alla nostra Facoltà di Lettere e Filosofia, ma nel 1943 è stato costretto a lasciare gli amatissimi studi perché è stato chiamato alle armi. All'indomani dell'8 settembre si è unito ai partigiani che operavano sulle Langhe e al loro fianco ha combattuto fino alla fine della guerra contro i fascisti e i tedeschi. Le sue opere maggiori - Primavera di bellezza, Il Partigiano Johnny e Una questione privata (queste ultime due pubblicate dopo la morte prematura avvenuta nel 1963) - sono un'altissima testimonianza degli orrori e della violenza non solo di quella guerra civile, ma di tutte le guerre. A tali eccelsi risultati Fenoglio giunge per via di uno strenuo e inesausto lavoro di autocorrezioni, di riscritture e di rifacimenti delle proprie pagine, che è corpo, nel Partigiano Johnny e in una Questione privata, a una prosa di sublime e classica epicità che illumina i nuclei essenziali dell'esperienza e dell'esistere.
La figlia di Fenoglio ritira la laurea in memoria del padre.
10 marzo 2005 - Laurea in Lingue e Letterature Straniere
"Ci sono artisti che giocano la loro partita su una sorta di scommessa: mostrare come il confine che dovrebbe separare (per usare definizioni proposte da Eco) l'estetica della "provocazione", propria delle Avanguardie, da quella del "consumo" sia, in effetti, una zona di passaggio, un ponte attraverso cui l'oggetto di consumo si dà, o diventa, esso stesso oggetto di provocazione, luogo dell'inquietitudine del senso. A me pare che Salvatore Scarpitta, specie con gli interventi o addirittura la costruzione delle sue macchine da corsa o delle slitte, giochi appunto questa partita, che è sicuramente ricca di suggestioni: spostare, dislocare, appunto, la certezza e la proprietà del senso."