Progetto Ri-Uso: riutilizzo delle attrezzature informatiche di UniTo
Nell'ambito delle azioni in tema di sostenibilità ambientale, l'Università di Torino ha avviato il progetto "Ri-Uso" che prevede il riutilizzo delle proprie attrezzature informatiche dismesse a beneficio di istituzioni, associazioni o altri soggetti non aventi fini di lucro.
L'idea del progetto prende forma dalla constatazione che le attrezzature informatiche utilizzate dalle strutture dell’Ateneo (computer, monitor, stampanti, ecc.) vengono sostituite con una certa frequenza perché non più idonee per il proprio utilizzo istituzionale anche per effetto di un certo grado di obsolescenza tecnologica ma essendo ancora funzionanti potrebbero essere utilizzate in ambiti didattici o in altri contesti d’uso diverso, meno performanti.
Considerato che con il primo bando pubblicato nel 2022, le richieste ricevute da parte dei vari enti sono state parzialmente soddisfatte, l'Ateneo ha deciso di replicare l'iniziativa.
Consulta attentamente le istruzioni riportate nell'avviso di "Manifestazione di interesse" e nell'informativa privacy (all. A).
Gli Enti interessati potranno presentare la richiesta delle attrezzature compilando il modulo online.
I termini per presentare la richiesta delle attrezzature sono scaduti il 30 aprile 2024.
L'iniziativa persegue come obiettivo l’attuazione di un processo di economia circolare che mira ad allungare la vita operativa delle attrezzature informatiche ed a impiegare le apparecchiature dismesse dall’Ateneo secondo un processo ben definito che privilegia la sostenibilità, il riciclo ed il riuso, lasciando come residuale il conferimento del materiale come rifiuto da apparecchiatura elettrica e elettronica (RAEE). In tal modo, si persegue l’obiettivo di ridurre l'impatto negativo a livello ambientale che ne conseguirebbe con la loro anticipata dismissione.
Sotto il profilo della responsabilità sociale, quest’azione aspira a dare un proprio contributo per ridurre l’attuale divario digitale aiutando le attività e le azioni che mirano favorire l’inclusione digitale e a diminuire la diseguaglianza sociale.
Ri-uso contribuisce a raggiungere gli obiettivi (SDGs - Sustainable Development Goals) dell’Agenda Onu 2030, accrescendo la sensibilità sulla necessità di affrontare in modo sostenibile e responsabile il tema dell’utilizzo di beni di consumo e diffondendo la cultura e le buone pratiche di sostenibilità all’interno dell’Ateneo e nelle relazioni con altri enti e attori esterni.
Il progetto Ri-Uso si rivolge a:
- istituzioni scolastiche pubbliche
- Enti del Terzo Settore, ai sensi dell’art. 4 D. Lgs. n. 111 del 2017 (codice del Terzo Settore), iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
- Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale), iscritte all’Anagrafe delle ONLUS presso l’Agenzia delle Entrate.
La richiesta deve essere corredata da una descrizione delle attività o del progetto nel settore dell’istruzione o in ambito sociale che l'organizzazione intende realizzare con le apparecchiature informatiche dismesse dall’Università di Torino.
Le attrezzature vengono cedute gratuitamente, nello stato in cui si trovano al momento della consegna, senza assunzione di alcun impegno o garanzia futura da parte di UniTo circa eventuali difetti di funzionamento.
Il materiale informatico che viene ceduto è stato sottoposto a un preventivo controllo funzionale e ricondizionato.
I computer saranno ceduti senza sistema operativo e non verrà fatta alcuna attività di installazione software.
Gli Enti assegnatari saranno tenuti, a propria cura e spese, a ritirare e ad organizzare il trasporto dell’attrezzatura informatica assegnata presso la sede dell’’Università di Torino fino alla destinazione finale entro la data indicata nella comunicazione di assegnazione inviata dall'Università all’indirizzo e-mail/ PEC indicato nella manifestazione di interesse.
Nel caso in cui l’Ente non provveda a ritirare l’attrezzatura informatica assegnata nel termine indicato dall’Università, la medesima sarà resa nuovamente disponibile per la cessione a favore degli altri Enti che hanno fatto richiesta.