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Gender Equality Plan - GEP

Dall'Introduzione al Gender Equality Plan 2023:

Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, il raggiungimento della parità di genere nei contesti accademici e di ricerca rimane una sfida. Vi è un'ampia evidenza empirica di come le donne attraversino dei veri labirinti di cristallo: hanno più probabilità degli uomini di abbandonare la carriera (la leaky pipeline, il rubinetto che perde), più probabilità di accedere lentamente a posizioni stabili (la glass door, la porta di cristallo), meno probabilità di accedere a posizioni apicali (il glass ceiling, il soffitto di cristallo).

L'Università di Torino si è impegnata da tempo in azioni di contrasto a queste e altre disuguaglianze di genere, non solo per sostenere le donne ma anche per migliorare l'intera organizzazione e la produzione scientifica, perché contesti più inclusivi, più partecipati e più diversificati generano innovazione e benessere.

Grazie al progetto H2020 MINDtheGEPs, coordinato dal CIRSDe e dalla prof.ssa Cristina Solera, l'Università di Torino rinnova il suo impegno attraverso un piano triennale di azioni, un Gender Equality Plan (GEP, Piano di Uguaglianza di Genere) che, seguendo le indicazioni della Commissione Europea, interviene su cinque aree:

  • equilibrio tra vita e lavoro e cultura organizzativa
  • equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali
  • uguaglianza di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera
  • integrazione della dimensione di genere nella ricerca e nei programmi di insegnamento
  • contrasto alla violenza di genere, comprese le molestie sessuali.

In aggiunta, il GEP e UniTO prevede una sesta area trasversale dedicata alla messa a punto di quelle figure o organismi che permettono l’attuazione e il monitoraggio delle politiche di genere, come il/la GEM (Gender Equality Manager) o il/la GDA (il Gender Data Analyst) o il GEPIB (GEP implementing board), in modo che l’impegno nella promozione della parità di genere prosegua oltre la durata di MINDtheGEPs.

Per l'Università di Torino la Gender Equality Manager è la dott.ssa Federica Turco ([email protected]).

È l'organo responsabile dell’implementazione dei piani di uguaglianza, è presieduto dal/dalla GEM di Ateneo e formato dal Direttore Generale, dalla Delegata del Rettore per l’inclusione, le pari opportunità e le politiche di genere e da un rappresentante per ciascuna delle Direzioni dell'Ateneo.

Per l'Università di Torino il GEPIB è così costituito:

Direttore GeneraleAndrea Silvestri
Vice-rettrice alla ricerca e componente del team MINDtheGEPsCristina Prandi
Delegata del Rettore per l’inclusione, le pari opportunità e le politiche di generePaola Cassoni
Commissione Ricerca del SenatoAngela Nunnari, Ermanno Vercellin
Direzione ICTElisa Maria Bernardi
Direzione Ricerca e Terza MissioneAlessia Dino, Yasmine Ellaban
Direzione Bilancio e ContrattiAngela Mosca
Direzione Didattica e Servizi agli studentiElena Carasso
Direzione PersonaleRosangela Mesiano
Direzione IMOSara Cantarutti, Maria Ferraioli
CUGMia Caielli (Presidente) Marianna Filandri (Personale Docente) Letizia Pisciuneri (Personale TA)
Progetto MINDtheGEPsCristina Solera (Coordinatrice Scientifica) Marina Della Giusta, Chiara Ghislieri, Vladimiro Cardenia, Manuela Naldini
GEM UniTo e CIRSDeFederica Turco

È una rete di rappresentanti dei Dipartimenti e delle Direzioni, che ha il compito di diffondere i contenuti del GEP e di fare da tramite tra il progetto MINDtheGEPs e chi lavora e studia in UniTo. 

 

DipartimentoDocente
Biotecnologie Molecolari e Scienze per la SaluteClaudia Voena, Giuseppe Ferrauto
ChimicaSilvia Maria Casassa
Culture Politica e SocietàCecilia Pennacini
Economia e Statistica "Cognetti de Martiis"Silvia Pasqua
Filosofia e Scienze dell’EducazioneElena Casetta
FisicaRaffaella Bonino
GiurisprudenzaMia Callegari
InformaticaViviana Patti
Lingue e Letterature straniere e Culture moderneAnna Specchio
ManagementLuisa Tibiletti
Matematica "Giuseppe Peano"Ornella Robutti
Neuroscienze "Rita Levi Montalcini"Paola Bozzatello
OncologiaChiara Riganti
PsicologiaMara Martini
Scienza e Tecnologia del FarmacoStefano Sainas
Scienze Agrarie, Forestali e AlimentariVladimiro Cardenia
Scienze chirurgicheElisabetta Radice
Scienze Cliniche e BiologicheMarinella Clerico
Scienze della Sanità Pubblica e PediatricheBeatrice Albanesi 
Scienze della TerraChiara Montomoli
Scienze della Vita e Biologia dei SistemiCristina Tuni
Scienze economico-sociali e matematico-statisticheAlessandro Manello, Elena Grinza
Scienze medicheElena Beltramo
Scienze veterinarieFrine Eleonora Scaglione
Studi storiciGiorcelli Silvia, Pierangelo Gentile
Studi umanisticiGiovanna Maina
Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del TerritorioJessica Chicco

 

Direzioni amministrativePersonale TA e CEL
Direzione GeneraleMarcella Iovino
Direzione Affari Generali e Patrimonio CulturaleMauro Alovisio
Direzione Bilancio e ContrattiAngela Mosca
Direzione Didattica e Servizi agli StudentiElena Carrasso
Direzione Edilizia e SostenibilitàMarcella Cusimano
Direzione Innovazione e InternazionalizzazioneFernanda Negro
Direzione PersonaleSimone Pucillo,  Roberta Bono
Direzione RicercaAlessia Dino, Yasmine Ellaban
Direzione Sicurezza, Logistica e ManutenzioneElena Panzarino
Direzione Sistemi Informativi, Portale, E-learningFrancesco Gambino
Direzione Sviluppo Organizzativo e delle Risorse Umane e Supporto Istituzionale ai DipartimentiMaria Ferraioli

Per il miglioramento di ogni area chiave, il GEP UniTO mette in campo un mix di azioni strutturali e culturali.

Come insegna la professoressa Londa Schiebinger, il Fixing the numbers, avere più professoresse ordinarie e negli organi decisionali (ad esempio attraverso  bonus a quei dipartimenti che assumono donne come ordinarie o attraverso soglie di genere nel senato accademico), è necessario ma monco senza il Fixing the institutions and Fixing the knowledge, ossia senza cambiare le culture e le pratiche del modo di incarnare e fare scienza, di definire l'eccellenza, il reclutamento e le progressioni di carriera (ad esempio la logica del "publish or perish"), di pensare il funzionamento delle università. 

Per questi motivi il GEP UniTO più che insistere sul fixing women, chiedendo alle donne e alle persone marginalizzate di adattarsi al sistema per rimanervi dentro e progredire, insiste sul fixing the system, chiedendo all’istituzione di riflettere sulle regole e sui processi formali e informali che generano le asimmetrie e di ridefinirle per generare persone più “felici” e scienze più inclusive a vantaggio dell’intera società.  

Gender Equality Plan (GEP) 2022

Insieme al Bilancio di Genere, viene istituito in UniTo anche il primo Gender Equality Plan, come indicato anche dalla CRUI, che recepisce la Comunicazione del 5 marzo 2020 n. 152, con la quale la Commissione Europea istituisce l’obbligo per gli Atenei di adottare un Piano di Equità, quale requisito di accesso per la partecipazione a tutti bandi Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione.

Il GEP è un documento che si propone di identificare e implementare delle strategie innovative volte a correggere le asimmetrie di genere, definendo al contempo obiettivi e processi di monitoraggio dei progressi tramite la definizione, dove possibile, di indicatori.

UniTO, con il CIRSDe, è capofila del partenariato internazionale del progetto Horizon 2020 MINDtheGEPs (Modifying Institutions by Developing Gender Equality Plans): il progetto, dopo una fase di ricerca qualitativa e quantitativa per fotografare “lo stato di genere” delle università e centri di ricerca coinvolti,  definirà gli ambiti di potenziamento del GEP (luglio 2022) e le  azioni strutturali e culturali da attivare per contrastare le asimmetrie rilevate.

In attesa dell’emanazione del GEP definitivo così come verrà disegnato, quindi, nell’ambito del progetto europeo, si è proceduto all’attivazione di un Piano di Equità ad interim, approvato dal Senato Accademico nella seduta del 16 febbraio 2022, che sarà valido fino all’approvazione di quello definitivo.