In another world with which our own has made a chance encounter - Performance artistica tra arte e scienza e fantascienza - giovedì 23 novembre ore 21 - Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino - Corso Massimo D’Azeglio 48

21/11/2017

Edmund Cook | Federico Campagna | Lola Gonzalez | Giulio Squillacciotti | Vincent Ceraudo | Agnieszka Polska

 

curated by
Ludovica Carbotta
Valerio Del Baglivo

 

23 novembreore 21

Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino*

Corso Massimo D’Azeglio 48

*L’evento propone un percorso tra il Dipartimento di Chimica e il Palazzo degli Istituti Anatomici dell’Università. Inizio alle ore 21.00 in corso Massimo d’Azeglio 48.

 

Il 23 novembre l’Università di Torino ospita negli spazi del Dipartimento di Chimica The Institute of Things to Come per una serata di performance artistiche,screening e lectures all’insegna della commistione tra arte, scienza e fantascienza.

L’iniziativa fa parte del programma di eventi collaterali della mostra L’infinita curiosità: un viaggio nell’universo in compagnia di Tullio Regge” allestita presso l’Accademia delle Scienze di Torino nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte.

 

The Institute of Things to Come è un istituto itinerante che focaliz­za la sua attenzione ogni anno su una nuova tematica, invitando un gruppo di artisti contemporanei a presentare opere che dialogano con altre discipline. Iniziato nel 2017 in partnership con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e sostenuto nell’ambito del bando “ORA! Linguaggi contemporanei, produzioni innovative” della Compagnia di San Paolo, il programma ha previsto l’organizzazione di quattro mostre personali (Bedwyr Williams, Kapwani Kiwanga, Alex Cecchetti e Herve & Maillet) e quattro laboratori (frequentati da 48 studenti internazionali) e realizzati in collaborazione tra gli artisti e vari tutor (l’artista Tai Shani, la scrittrice Mirene Arsanios, la performer Lina Lapelyte e il biologo Daniele Tibi).

 

The Institute of Things to Come conclude il suo programma del 2017 con l’evento del 23 novembre In another world with which our own has made a chance encounter: tra le mura dell’Università di Torino, gli artisti invitati condurranno il pubblico alla scoperta di paesaggi mentali, mondi sotterranei e città fantastiche. Questi luoghi, dal carattere né utopico né distopico, sono disciplinati da specifiche logiche interne che rispondono a sistemi alternativi di realtà e sono abitati da comunità immaginarie che negoziano di volta in volta le regole del loro vivere individuale e comunitario. Come fossimo coinvolti in un esperimento scientifico dagli esiti incerti, si cercherà di comprendere le caratteristiche e il funzionamento che determinano l’esistenza di questi territori.

 

Dalle meraviglie della fisica contemporanea scandagliate nella mostra “L’infinita curiosità”, che dall’estremamente piccolo all’estremamente grande portano il visitatore fino ai confini dell’universo conosciuto, The Institute of Things to Come propone di fare un salto in un altro mondo da esplorare attraverso l’arte e l’immaginazione.

 

L'artista Edmund Cook inaugura la serata con una cerimonia nella quale ci mostra il funzionamento di una macchina proveniente da una dimensione parallela; il filosofo Federico Campagna introduce la sua ultima pubblicazione "Technic and Magic. The reconstruction of reality" nella quale esplora come il sistema magico possa aiutarci a riformulare i postulati alla base della realtà odierna; nel suo film, l’artista Lola Gonzalez descrive l’esistenza di una comunità di giovani che ritiratasi in luogo remoto conduce rituali ed esperimenti di gruppo; l’artista Giulio Squillacciotti invita il pubblico a prendere parte ad un audio-tour di un museo immaginario; mentre l'artista Vincent Ceraudo ci guiderà attraverso un'esperienza extrasensoriale di una città  molto famosa; infine il film di Agnieszka Polska documenta l’esistenza di un aldilà nel quale artisti di diverse generazioni finalmente s’incontrano per discutere del sublime. 

 

Muovendosi tra il Dipartimento di Chimica e il Palazzo degli Istituti Anatomici dell'Università di Torino, il pubblico è dunque invitato a raffigurare mentalmente qualcosa che non esiste: luoghi che riconoscono un altro sistema di criteri e nei quali la nozione dominante di realtà viene costantemente messa in discussione.

 

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione su eventbrite.  

Ultimo aggiornamento: 22/11/2017