#primaverauniversità Università e Politecnico a confronto con i parlamentari piemontesi

21/03/2016

L'Università e il Politecnico di Torino hanno aderito alla giornata “Per una nuova primavera delle Università”, indetta dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) per riaffermare il ruolo strategico della ricerca, dell’alta formazione e riportare i temi dell’Università al centro del dibattito politico nel nostro Paese, organizzando oggi lunedì 21 marzo, nell’Aula Magna della Cavallerizza un confronto con i parlamentari ed europarlamentari piemontesi sui temi della ricerca, dello sviluppo economico e della semplificazione delle regole.
 
Le Università italiane svolgono sempre più un ruolo cruciale per lo sviluppo scientifico, culturale, sociale ed economico dei Territori. La carenza cronica di investimenti in ricerca e alta formazione e alcuni aspetti normativi limitano però significativamente la competitività del nostro sistema universitario.
Università e Politecnico, rivolgendosi ai parlamentari e agli europarlamentari piemontesi, pongono attenzione sui grandi temi che potrebbero invertire questa rotta: l’affermazione dell’apporto chiave che le Università possono dare nella soluzione delle grandi sfide che la società dovrà affrontare nei prossimi anni; l’informatizzazione dei servizi e delle procedure; le risorse umane e finanziarie e la semplificazione amministrativa necessarie a rendere più efficiente la spesa pubblica per le sedi universitarie. Queste attese, già espresse e dettagliate dalla CRUI, dal CUN (Consiglio Universitario Nazionale) e dal CoDAU (Convegno dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie) potrebbero trovare una risposta nella Legge Delega per la riforma della Pubblica Amministrazione (Legge Madia).

“Rispetto ad altre pubbliche amministrazioni, - ha dichiarato il Rettore dell’Università Gianmaria Ajani - l’Università rivendica uno status specifico di autonomia, come sancito nell’art. 33 della Costituzione a garanzia della libertà della ricerca. Questa autonomia comporta per gli Atenei una forte presa di responsabilità nella gestione del bilancio che spesso risulta complesso per i molti vincoli introdotti dalla normativa per contenere la spesa. Un controllo complessivo e una valutazione ex post delle procedure, nelle possibilità del MEF e del MIUR, consentirebbe più efficienza e più sostenibilità.

Inoltre per la ricerca finanziata dall’UE è indispensabile recuperare competitività armonizzando i regimi di rendicontazione e nel rapporto con le imprese è necessaria una maggiore flessibilità di gestione. In ultimo sarebbe auspicabile sul tema del reclutamento dei ricercatori, introdurre un sistema di regole semplificato che consentirebbe un ricambio generazionale per l’assunzione di giovani ricercatori”.

 

L’intervento del Rettore del Politecnico Marco Gilli si è concentrato sulla situazione internazionale e sul confronto dei dati espressi nel rapporto “Science, Technology  and Industry Scoreboard - 2015” con quelli relativi all’Italia, che vedono il nostro Paese ben al di sotto della media OCSE per investimenti e formazione: “Per il nostro Paese”, chiarisce il Rettore Gilli, “ci sono significativi spazi di miglioramento; ci stiamo però confrontando con una carenza di investimenti pubblici e soprattutto con un quadro normativo, che, nonostante i recenti ed apprezzabili provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità, limitano significativamente la nostra competitività internazionale. Ritengo quindi che per rafforzare il nostro sistema universitario dovremo risolvere in via prioritaria almeno due problemi strutturali, con la rimozione dei vincoli di turn-over e l’attuazione di un piano pluriennale per il reclutamento di un consistente numero di giovani ricercatori dal lato delle risorse umane, e dal lato della formazione prevedendo un sensibile incremento delle risorse per il Diritto allo Studio e la riforma degli ITS sul modello degli Istituti Europei di formazione terziaria professionalizzante”. 

Ultimo aggiornamento: 21/03/2016