Il convegno internazionale "Ancient and artificial languages in today's culture", previsto per l'8 e 9 giugno presso la Sala Principi d'Acaja, Palazzo del Rettorato, Via G. Verdi, 8, in cui interverranno esperti di studi religiosi, semiotica, linguistica, letterature comparate e filosofia del linguaggio.

Le lingue sconosciute, dimenticate o morte - così come quelle nuove e inventate - non perdono significato a causa della mancanza di relatori. Al contrario, la loro stessa opacità conferisce loro un ricco insieme di connotazioni semiotiche, tra cui un alone di mistero, poteri magici, questioni di identità sociale, politica e culturale, iniziazione e appartenenza, oltre che un singolare carattere estetico, ad esempio collegando una lingua antica a un codice di scrittura peculiare e iconografia.

Il convegno mira a esplorare le ricche caratteristiche semiotiche delle lingue antiche e artificiali e il loro ruolo nella cultura di oggi. Affronterà, ad esempio, i seguenti problemi:

• le religioni di oggi e lingue antiche;
• le lingue antiche in sistemi estetici complessi;
• nuovi media, lingue inventate, costruzione dell'identità e segretezza lingue inventate e antiche e costruzioni del mondo immaginarie ;
• la ricerca infinita del perfetto linguaggio.