Tu, il lavoro, i giovani: gli studenti del Dams di Torino intervistano i protagonisti del mondo della cultura, dal 16 marzo al 1 giugno

Gli studenti del Dams di Torino intervistano i protagonisti del mondo della cultura per scoprire le professioni del futuro.

 

Dal 16 marzo all’Auditorium G. Quazza a Palazzo Nuovo a Torino torna il ciclo “Professioni della cultura”, una serie di appuntamenti dedicati all’approfondimento del lavoro nel settore culturale, ideato e realizzato da Piemonte dal Vivo/Hangar Piemonte in collaborazione con il DAMS – Università degli Studi di Torino.

 

Un format nuovo, ideato e promosso interamente da studenti per studenti, con l’obiettivo di fornire gli strumenti per capire come entrare nel mondo del lavoro, attraverso l’analisi di alcune parole chiave: “tu, il lavoro, il futuro”.

Nove incontri, in programma il mercoledì alle ore 11 fino a giugno, indagheranno, attraverso il format dell’intervista condotta da una redazione di studenti, quali competenze occorrono oggi e le possibili evoluzioni future. Durante il confronto sarà dato spazio a domande e interventi sia dei presenti sia al pubblico online, in una formula di fruizione ibrida. 

 

Da Alberto Ferrari (16 marzo) fondatore di Club Silencio – progetto innovativo per la valorizzazione di musei e di edifici storici - a Vera Gheno (23 marzo), sociolinguista specializzata in comunicazione digitale; da Maddalena Cazzaniga e Francesca
Tablino
 di Babel Agency (30 marzo) agenzia di ufficio stampa, social event e produzione artistica, a Irene Dionisio, regista cinematografica (6 aprile), a Giusy Vena (13 aprile), influencer e tiktoker specializzata in arte contemporanea. E ancora: Gipo Di Napoli (11 maggio), musicista e frontman di Bandakadabra; Samanta Isaia (18 maggio), direttore gestionale del Museo Egizio di Torino; Matteo Negrin (25 maggio), direttore di Piemonte dal Vivo, circuito regionale multidisciplinare dello spettacolo dal vivo e infine Valeria Dinamo (1 giugno), segretario generale della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus.

 

Un excursus ampio e diversificato per capire quali possibilità lavorative si prospettano in futuro e quali sono i suggerimenti per formarsi adeguatamente nell’ambito culturale. “Abbiamo la doppia opportunità di organizzare e partecipare - sotto il coordinamento del progetto UniVerso e con la supervisione delle figure professionali di Hangar Piemonte - a un ciclo di incontri sulle professioni della cultura, discutere insieme agli ospiti delle loro competenze e di quali altre competenze si dovranno acquisire in futuro, per scoprire e conoscere il settore culturale e le molteplici figure al suo interno” – dichiarano gli studenti e le studentesse coinvolti nel percorso.

 

Nel rispetto delle misure di contenimento e gestione epidemiologica del Covid19, per partecipare è necessario prenotarsi alla mail professionicultura@unito.it. Per accedere in sala sarà necessario essere in possesso di Green pass valido. Tutti gli incontri saranno registrati e visibili sul canale Unito Media (media.unito.it) dell’Università di Torino, sia in diretta che on demand.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 15 Marzo, 2022

Insieme per una buona politica regionale - Sottoscritta una convenzione di cooperazione fra Consiglio regionale, Unito, Unipo e Ires

Fare sinergia per migliorare la conoscenza delle istituzioni locali e promuovere la qualità degli strumenti normativi da esse emanate. È questa la finalità della convenzione di cooperazione che è stata sottoscritta oggi, 15 marzo, a Palazzo Lascaris tra il Consiglio regionale, l’Università degli studi di Torino, l’Università del Piemonte Orientale e Ires Piemonte.

 

La collaborazione fra gli enti intende agire secondo diverse direttrici: diffondere la conoscenza dei valori sottesi alla promozione dell’autonomia territoriale nella Regione Piemonte; sostenere iniziative volte alla conoscenza delle istituzioni locali e del territorio; organizzare iniziative culturali e scientifiche sui temi del regionalismo e promuovere attività di formazione per gli amministratori pubblici.

 

“Come Assemblea legislativa in questa legislatura abbiamo avviato un importante percorso istituendo la Commissione permanente sull’autonomia, perché crediamo che una maggiore autonomia e una conseguente responsabilizzazione dei territori possa portare migliori condizioni di efficienza e benessere a tutti i piemontesi. Ma per intraprendere questo percorso è anche necessario che la pubblica amministrazione nel suo complesso, composta non solo dagli amministratori eletti ma anche dalla struttura di funzionari e tecnici, sia pronta ad affrontare questa sfida che porterà a un virtuoso sistema di gestione degli enti. Diventa quindi necessaria una sinergia tra tutti noi, affinché si possa raggiungere quel livello di formazione a supporto della funzione legislativa e di perfezionamento del processo preparatorio degli atti normativi”, ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale.

 

Un ruolo chiave per il perseguimento degli obiettivi della convenzione sarà svolto dal Centro studi interuniversitari “Giorgio Lombardi”, istituito nel novembre 2020 fra Università degli studi di Torino e Università del Piemonte Orientale anche con finalità di promozione di studi e ricerche su politiche regionali ed autonomie territoriali. Ires Piemonte metterà poi a disposizione la propria attività di indagine in campo socio-economico e territoriale a supporto dell’azione di programmazione e valutazione della Regione Piemonte e delle altre istituzioni ed enti locali piemontesi.

 

“La Convenzione che oggi presentiamo vedrà cooperare Atenei, istituzioni e centri di ricerca di assoluto prestigio nell’elaborazione di politiche pubbliche a vantaggio del territorio. Questa collaborazione, che si aggiunge ad altre iniziative che da tempo mettono in rete conoscenze e competenze per lo sviluppo, rafforza ulteriormente un obiettivo prioritario del nostro Ateneo: quello di produrre valore aggiunto sul territorio, agendo come attore fondamentale del trasferimento culturale e delle competenze, anche per quanto attiene ai modelli di governance e alle pratiche di innovazione politico-istituzionale”, ha affermato Stefano Geuna, rettore dell’Università degli studi di Torino.

 

“Esprimo tutto il mio compiacimento per questa collaborazione tra Università del Piemonte Orientale, Università degli studi di Torino e Ires Piemonte. Essa ci permetterà, nel quadro delle iniziative del Centro studi Giorgio Lombardi, di avviare iniziative di ricerca e di alta formazione di grande impatto per la nostra Regione”, ha commentato il professor Gian Carlo Avanzi, rettore dell’Università del Piemonte Orientale.

 

“Per il nostro Istituto – ha dichiarato il professor Michele Rosboch, presidente di Ires Piemonte - è un onore partecipare con il Consiglio regionale del Piemonte, l'Università degli studi di Torino e l'Università del Piemonte Orientale a questo progetto comune, originato dal "Centro studi Giorgio Lombardi": Giorgio Lombardi, è stato presidente dell'Ires Piemonte, negli anni '70.  Il nostro Istituto si impegna a mettere a disposizione le proprie competenze e conoscenze in ambito economico-sociale con riguardo alla Regione Piemonte, oltre a eventuali risorse dedicate a sviluppare iniziative comuni. Siamo molto contenti di firmare questa convenzione, proprio in questo momento in cui le regioni sono chiamate a essere motori e risorse della nuova programmazione europea e del Pnrr”.

 

"Il Centro interuniversitario di studi regionali “Giorgio Lombardi” nasce con l'intento di coagulare le migliori energie intellettuali e progettuali sui temi dello sviluppo territoriale sostenibile allo scopo di affrontare le sfide del futuro, per prima quella del Pnrr. Sfide che richiedono sinergie sempre più complesse e progettualità a lungo termine. Per questo inaugureremo la nostra attività con un seminario dedicato al Pnrr nazionale e a quello piemontese il 14 giugno, nel segno del dialogo costruttivo e fattivo”, ha commentato la professoressa Annamaria Poggi, direttrice del Centro interuniversitario di studi regionali “Giorgio Lombardi”. 

 

“Questa convenzione permetterà al Dipartimento di studi per l'Economia e l'Impresa di essere parte di un network di ricerca capace di realizzare a pieno le finalità istituzionali che ci hanno condotto ad istituire il Centro di studi regionali Giorgio Lombardi”, ha aggiunto il professor Massimo Cavino, direttore del Dipartimento di studi per l'economia e l'impresa dell’Università del Piemonte Orientale.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 15 Marzo, 2022

Nasce ORA: Osservatorio Regionale Antidiscriminazione

Per analizzare e raccontare le rappresentazioni nei media locali con focus su donne, pari opportunità e disabilità.

 

Grazie all’accordo siglato tra la Regione Piemonte e l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Cultura Politica e Società, è partita la ricerca proposta dall’Associazione GiULiA Giornaliste del Piemonte, per analizzare e raccontare le rappresentazioni nei media locali del Piemonte, con focus specifici su donnepari opportunità e disabilità, ambiti indicati come centrali dall’articolo 19 dal Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea.

 

La ricerca abbraccia l’arco temporale compreso tra il 1° luglio 2021 e il 31 marzo 2022, periodo interessante perché si sono svolte le elezioni amministrative a Torino, Novara e altri 151 Comuni del Piemonte. È noto infatti che lo spazio della politica viene spesso indicato come lo scenario dove è possibile operare un cambiamento sostanziale e culturale. Una ricerca per capire meglio - attraverso la carta stampata, le tv e il web – la correttezza delle rappresentazioni, il linguaggio usato, il persistere o meno delle discriminazioni, operando in ottica intersezionale.

 

L’obiettivo del progetto è la Costituzione in merito a tali temi di un osservatorio di monitoraggio dell’informazione locale, O.R.A. (Osservatorio Regionale Antidiscriminazioni), nonché una pubblicazione e una serie di eventi sul territorio regionale.

 

La ricerca sarà guidata da un Comitato di indirizzo composto da Marinella Belluati, docente di Analisi dei media del Dipartimento di Culture, Politica e Società, da Osvaldo Milanesio dirigente regionale del Settore Pari Opportunità e da Stefanella Campana, giornalista, del Direttivo nazionale dell’Associazione GiULiA-Giornaliste e rappresentante della CPO dell’Associazione Stampa Subalpina.

 

Il monitoraggio dei media locali e la sua disseminazione saranno realizzati da un team di lavoro misto composto da una ricercatrice universitaria, Francesca Tampone e da tre professioniste dell’informazione appartenenti alla rete GiULiA: Sara Iacomussi, Ilaria Leccardi e Elena Miglietti. L’attività sarà inserita all’interno dell’Osservatorio sulla comunicazione Pubblica e Politica del Dipartimento di Cultura Politica e Società dell’Università di Torino. E farà parte dell’attività di GiULiA-Giornaliste, associazione nazionale con oltre 300 giornaliste associate, nata nel 2012 con l’intento tra l’altro di battersi contro le discriminazioni nel mondo del giornalismo e difendere l’immagine corretta della donna nella sua rappresentazione mediatica.

 

Linee di indagine:

 

1.    Monitorare all’interno dell’informazione giornalistica locale la presenza e la declinazione dei temi di genere e sulla disabilità, il corretto uso del linguaggio e la visibilità di soggettività femminili e disabili ai vertici della comunità piemontese.

 

2.    Monitorare i processi di selezione delle candidature e la presenza di temi di genere e disabili all’interno del dibattito elettorale.

 

3.    Verificare attraverso un monitoraggio interno alle testate locali (giornali, radio e tv) la presenza e la posizione di figure femminili.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 15 Marzo, 2022

Pi Day 2022, 1.200 scuole collegate da tutte le regioni d'Italia per sfidarsi nella gara a base di quiz matematici organizzata dal Ministero dell'Istruzione

Studentesse e studenti hanno potuto ricevere un riscontro immediato sui risultati conseguiti grazie alla collaborazione con l’Università di Torino che ha supportato il Ministero nella realizzazione delle gare.

 

Si sono svolte questa mattina, al Ministero, le celebrazioni del “Pi Day 2022”, la Giornata internazionale dedicata al Pi Greco, la costante matematica più famosa al mondo. Una festa che ha visto protagonisti studentesse e studenti da tutte le regioni d’Italia, che si sono sfidati, nella sede del Palazzo dell’Istruzione e online, con quiz scientifici, di logica e con giochi numerici in una data simbolo, il 14 marzo, che secondo la consuetudine di gran parte del mondo anglosassone di indicare prima il mese e poi il giorno, ricorda proprio il valore approssimato del Pi Greco (3,14).

 

Al Ministero si sono sfidate, in presenza, scuole sia del I che del II ciclo, per un totale di 14 istituti rappresentati. Oltre 1.200 sono, invece, le scuole che hanno partecipato, in contemporanea, alle gare online da tutte le regioni italiane, in particolare da Puglia (162 istituti), Campania (152), Piemonte (116) e Lombardia (112). Nove le scuole italiane collegate dall’estero, nei seguenti Paesi: Argentina, Brasile, Bulgaria, Regno Unito, Romania, Svizzera, Tunisia, Turchia. Studentesse e studenti hanno potuto ricevere un riscontro immediato sui risultati conseguiti grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Torino che ha supportato il Ministero nella realizzazione delle gare.

 

Nei giorni che hanno preceduto le celebrazioni di oggi, ragazze e ragazzi si sono allenati con i quiz online messi a disposizione sul sito dedicato alla Giornata: www.piday.it.

 

Le gare di questa mattina sono state introdotte dalle lezioni del Professor Alberto Conte e del Professor Claudio Pardini, dell’Università degli Studi di Torino, sul mistero e il fascino del Pi Greco e sul problem solving come competenza chiave sviluppata dalla matematica.

 

“Il Pi Day è l’occasione per scoprire e divertirsi con la matematica, ma anche per capire quanto questa disciplina sia importante per tutti noi” – ha detto il Ministro, Patrizio Bianchi aprendo, con un videomessaggio, le celebrazioni della Giornata. “Le ragazze e i ragazzi in questa giornata si sono messi alla prova cercando soluzioni per risolvere problemi: la matematica ci insegna questo, ad affrontare le incertezze, elaborando delle ipotesi. Una matematica che deve essere vissuta non con la pesantezza di una materia che ci viene imposta, ma con la leggerezza e la piacevolezza di un mondo da scoprire, di un percorso da effettuarsi con la gioia della ricerca e quindi della scoperta”.

 

“La matematica apre la mente, insegna a ragionare in maniera critica e stimola la libertà di pensiero”, ha detto Fabrizio Manca, Direttore della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione. “Da parte del Ministero, l’impegno continua a essere quello di insistere su una formazione di qualità degli insegnanti affinché possano trasmettere questo linguaggio in maniera vincente per chi lo impara. È bellissimo che la scuola dedichi un momento di festa all’apprendimento di questa disciplina: è fondamentale imparare divertendosi”.

 

"L’Università di Torino, con grande piacere, ha dato il proprio contributo scientifico all’organizzazione di questo evento fortemente voluto dal Ministero dell’Istruzione. Iniziative di questo genere sono molto importanti perché permettono a tutti di avvicinarsi alla Matematica e di scoprire quanto essa sia una scienza creativa, bella e pervasiva: la utilizziamo ogni giorno in molti aspetti della nostra vita, anche per risolvere i problemi più semplici", ha detto Stefano Geuna, Rettore dell’Università degli Studi di Torino. "Il mio augurio è che questa Giornata di festa sia uno stimolo per tutte e tutti per accrescere la cultura scientifica, il desiderio di scoperta e la curiosità, caratteristiche fondamentali per poter contribuire attivamente al progresso della nostra società”.

 

“Ringrazio tutte le scuole che hanno partecipato con entusiasmo, anche dall’estero, a questa Giornata”, ha detto Marina Marchisio, docente di Matematiche Complementari e delegata per la Digital Education all’Università degli Studi di Torino. 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 14 Marzo, 2022

Politiche di genere in Accademia: la realtà torinese nel contesto europeo

L’evento è stato l'occasione per presentare il GEP (Gender Equality Plan) e il Bilancio di Genere dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino

 

Questa mattina, venerdì 11 marzo, si è svolto in diretta streaming su UniTo Media, il convegno “Politiche di genere in Accademia: la realtà torinese nel contesto europeo” organizzato, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, dai Comitati Unici di Garanzia (CUG) dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino e dal CIRSDe di UniTo (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere). L’evento è stato l'occasione per presentare il GEP (Gender Equality Plan) e il Bilancio di Genere dell’Università e del Politecnico di Torino.

 

Hanno portato i saluti istituzionali: Laura Scomparin, Vice-Rettrice UniTo per la ricerca delle scienze economiche, giuridiche e sociali, Andrea Silvestri, Direttore generale UniTo, Laura Montanaro, Prorettrice PoliTo, Vincenzo Tedesco, Direttore generale PoliTo, Tania Cerquitelli, Presidente CUG PoliTo, Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità della Città di Torino. Sono, poi, intervenuti, moderati da Mia Caielli, Presidente CUG UniTo: Chiara GhislieriManuela Naldini e Cristina Solera (UniTo), From gender imbalance to gender in balance. Il caso UniTo, tra dati del bilancio, attori, percezioni e narrazioni; Arianna Montorsi e Claudia De Giorgi (PoliTo), Dal Gep al Geap; Elena Barattini (Adi - Associazione Dottorandi Italiani), Dottorati e Ricerche di genere: l'esperienza di una ricercatrice; Sara Clavero (Technological University Dublin), Stepping up efforts towards institutional change in academia and research organisations: The future of Gender Equality Plans; Ilenia Picardi (Università degli Studi di Napoli Federico II), Glass door index: uno strumento per rivelare le strutture di genere nell’accesso in accademia; Tindara Addabbo (Università di Modena e Reggio Emilia - Presidente Conferenza nazionale degli organismi di parità), Verso un Gender Equality Plan sostenibile e trasformativo.

 

L'Università degli Studi di Torino, con il supporto del CUG e della Direzione Bilancio e Contratti, ha predisposto il Bilancio di Genere 2020, strumento essenziale per realizzare l’eguaglianza di genere nelle università e per integrare la prospettiva di genere in tutte le politiche dell’Ateneo. La fotografia di UniTo che emerge dal Bilancio è quella di un mega-ateneo generalista, dove la componente femminile della popolazione studentesca (82.320) è pari al 61% nel 2020. Per quanto riguarda, invece, la composizione del personale (oltre 4.400 unità) si evidenzia la predominanza delle donne (55,2%) rispetto agli uomini, in aumento dal 2016 al 2020. Le donne prevalgono in particolare nell'ambito del Personale Tecnico Amministrativo. Nella cosiddetta forbice delle carriere permane ancora un divario di genere nelle posizioni apicali della carriera accademica, sebbene con un andamento in lieve miglioramento, anche nel confronto con la situazione nazionale.

 

Insieme al Bilancio di Genere, UniTo ha presentato il primo Gender Equality Plan, come indicato dalla CRUI, che ha recepito la comunicazione con la quale la Commissione Europea ha istituito l’obbligo per gli Atenei di adottare un Piano di Equità, quale requisito di accesso per la partecipazione a tutti bandi Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione. Il GEP è un documento che si propone di identificare e implementare strategie innovative volte a correggere le asimmetrie di genere, definendo al contempo obiettivi e processi di monitoraggio dei progressi tramite, dove possibile, di indicatori.

 

UniTo, con il CIRSDe, è capofila del partenariato internazionale del progetto Horizon 2020 MINDtheGEPs (Modifying Institutions by Developing Gender Equality Plans): il progetto, dopo una fase di ricerca qualitativa e quantitativa per fotografare “lo stato di genere” delle università e centri di ricerca coinvolti, definirà gli ambiti di potenziamento del GEP (luglio 2022) e le azioni strutturali e culturali da attivare per contrastare le asimmetrie rilevate.

 

In base alle indicazioni della Commissione Europea, il GEP prevede 5 aree prioritarie di intervento, per cui UniTO ha già individuato specifiche azioni: equilibrio vita privata/vita lavorativa e cultura dell’organizzazione; equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali; uguaglianza di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera; integrazione della dimensione di genere nella ricerca e nei programmi degli insegnamenti; contrasto della violenza di genere, comprese le molestie sessuali.

 

Anche il Politecnico di Torino, in un processo di condivisione sia con le grandi università tecnico scientifiche europee che con altre università italiane, ha dedicato negli ultimi anni una maggiore attenzione alle tematiche di genere, istituendo nel 2019 l’Osservatorio di Genere dell’Ateneo. L’Osservatorio, con il supporto del CUG e dell’Area Amministrativa PSQL, ha predisposto il Bilancio di Genere, Diversità è Eccellenza, che presenta una analisi di contesto in prospettiva di genere dei dati dell’Ateneo. Il documento, pubblicato la prima volta nel 2020, verrà rielaborato su base triennale, mentre un sottoinsieme di indicatori più significativi viene aggiornato annualmente sul sito dedicato. Oltre a confermare una presenza asimmetrica dei due generi — sia le studentesse che le docenti si avvicinano al 30% complessivamente, sebbene con un forte sbilanciamento fra le aree di Ingegneria e di Architettura— il bilancio evidenzia la buona performance del genere femminile, ed è stato essenziale nella fase successiva di preparazione del Piano per Eguaglianza di Genere (Gender Equality Plan 2021-2024), e del relativo piano di azioni (Gender Equality Action Plan), approvati dagli Organi nell’autunno 2021.

 

Alle azioni nelle 5 aree prioritarie indicate dalla comunità europea, volte a rendere più sostenibile il percorso di ingresso e progressione di carriera del genere femminile, il Politecnico ha voluto affiancare una sesta area di intervento, per aumentare la presenza di studentesse nei corsi di laurea STEM (Science Technology Engineering and Math). Confermando ed ampliando il progetto WeAreHERe, che attraverso il coinvolgimento delle studentesse di ingegneria come interlocutrici e role models delle studentesse più giovani ha visto un incremento significativo negli ultimi due anni delle neo matricole. È, infatti, convinzione dell’Ateneo che la valorizzazione delle specificità di genere e delle diversità presenti nella comunità politecnica sia un asset strategico fondamentale per il suo futuro. Le azioni sono accompagnate da un monitoraggio in itinere e da uno periodico attraverso indicatori specifici individuati per ogni azione. Il GEP PoliTo è stato integralmente inserito nell’Action Plan di Ateneo, a garanzia dell’integrazione delle politiche di genere nel suo piano strategico.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 11 Marzo, 2022

Fondazione De Agostini, Università degli Studi di Torino e IGT insieme per contrastare la fragilità educativa e la dispersione scolastica con il progetto “compiti@casa”

È partita in queste settimane la seconda edizione del progetto “compiti@casa”, nato nel 2021 dalla collaborazione tra la Fondazione De Agostini e l’Università degli Studi di Torino per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica e sostenere nello studio gli studenti delle scuole secondarie di primo grado. L’iniziativa riparte da Milano, Torino e Novara e si estende a Roma e Napoli assumendo una dimensione nazionale.

 

Il progetto

 

compiti@casa offre sostegno nell'apprendimento delle materie umanistiche, della matematica e delle discipline scientifiche mediante un’attività di studio pomeridiano rivolta agli alunni delle scuole secondarie di primo grado affiancati dagli studenti dell’Università in qualità di tutor. La vicinanza d’età tra studenti e tutor permette che si crei un rapporto di fiducia e stima reciproca. Già a poche settimane dall’inizio del progetto, i docenti hanno riscontrato numerosi miglioramenti nei propri alunni sia in termini di apprendimento che di partecipazione in classe.

 

Con “compiti@casa” gli istituti scolastici diventano a tutti gli effetti soggetti attivi, segnalando i ragazzi in difficoltà attraverso i docenti che, a loro volta, vengono coinvolti in un percorso di formazione e di verifica periodica dell’iniziativa. Anche le famiglie partecipano, attraverso la sottoscrizione di un patto formativo con la scuola di appartenenza.

 

Le attività – che durano da febbraio a maggio, per un totale di 6.000 ore di assistenza – sono svolte a distanza utilizzando una piattaforma digitale progettata e sviluppata dall’Università degli Studi di Torino per videolezioni in sincrono e per la condivisione di contenuti interattivi. Tutti gli appuntamenti si svolgono in rapporto uno a due (un tutor universitario/due alunni) oppure uno a uno, a seconda delle necessità, e sono condotti da studenti universitari selezionati tramite un bando e opportunamente preparati attraverso un percorso di formazione.

 

Un accordo di partenariato tra l’Università degli Studi di Torino e l’Università del Piemonte Orientale ha aperto da quest’anno anche agli studenti di quest’ultimo ateneo la possibilità di essere selezionati come tutor per il progetto. L’Università degli Studi di Torino mantiene il ruolo di coordinamento scientifico con la professoressa Marina Marchisio, Ordinario di Matematiche Complementari, che da anni svolge ricerche nel campo della Digital Education e coordina numerosi progetti di ricerca e didattica sul tema, anche presso il MI.

 

La prima edizione di “compiti@casa

 

La prima edizione del progetto ha coinvolto 100 studenti di 3 scuole secondarie di primo grado di Milano, Torino e Novara, 50 tutor dell’Università degli Studi di Torino e 12 docenti, per un totale di 15 settimane e 3.000 ore di tutorato.

 

Il progetto ha garantito un ambiente digitale di apprendimento inclusivo e facilmente accessibile e il raggiungimento di un obiettivo comune ha dato vita ad una comunità educante molto vivace che ha operato con grande spirito di collaborazione.

 

A fine percorso gli alunni coinvolti hanno dichiarato che i tutorati sono stati molto utili perché hanno permesso loro di aumentare le proprie conoscenze (24%), di riuscire a partecipare meglio alle lezioni in classe (22%), di avere più fiducia nelle proprie possibilità (20%), di essere maggiormente interessati alle materie (20%) e di sentirsi più autonomi nello studio (11%). L’80% ha, inoltre, manifestato l’interesse a replicare l’esperienza anche nell’anno scolastico 2021-2022.

 

Attraverso l’analisi dei questionari compilati dai docenti delle tre scuole sono emersi evidenti miglioramenti dei ragazzi nella motivazione allo studio, nell’autostima, nella capacità di apprendimento, nell’autonomia, nella partecipazione e nelle competenze (quasi un punto in una scala di Likert a 5 punti). I benefici del progetto sono stati registrati a vari livelli e in diverse dimensioni.

 

La media dei voti, sempre a fine progetto, è aumentata significativamente sia nelle materie scientifiche sia in quelle umanistiche, consentendo agli studenti di raggiungere la piena sufficienza.Ottimo il feedback anche da parte delle famiglie degli alunni, il 94,5% delle quali desidererebbe che i propri figli ripetessero l’esperienza anche nel 2022.

 

Grande soddisfazione è stata confermata anche dai tutor, che per l’82% ripeterebbero questa esperienza, e dai docenti che hanno selezionato e accompagnato gli studenti in questo percorso. Gli insegnanti hanno riconosciuto che il 76% degli alunni è migliorato nelle materie scientifiche e l’87% ha avuto miglioramenti nelle materie umanistiche.

 

Questi alcuni dei dati più significativi che confermano il successo della prima edizione di compiti@casa, avviata in fase sperimentale nel 2021 dopo un’attenta analisi dei bisogni emersi dalla pandemia, che ha costretto milioni di studenti a seguire le lezioni da casa in situazioni a volte molto complesse. Bisogni che si sono sentiti maggiormente nelle scuole delle zone periferiche delle città, soprattutto nei quartieri con problemi di disagio giovanile e a forte caratterizzazione multietnica.

 

La seconda edizione arriva a Roma e Napoli

 

Prende il via in queste settimane la seconda edizione dell’iniziativa, riproposta in alcune scuole secondarie di primo grado di MilanoTorino e Novara, e introdotta in due istituti di Roma e Napoli, grazie al sostegno di IGT, che da quest’anno supporta in modo importante il progetto insieme alla Fondazione De Agostini e all’Università degli Studi di Torino.

 

compiti@casa”, è stato accolto con grande entusiasmo da tutti i soggetti partecipanti (studenti, tutor, docenti, famiglie) e ha ottenuto evidenti risultati in termini non solo di miglioramento scolastico. Per Fondazione De Agostini si trasforma da progetto in programma sempre più sfidante da allargare a più scuole possibili garantendone la continuità nel tempo.

 

I numeri della seconda edizione

 

Quest’anno i numeri raddoppiano. Gli alunni coinvolti, che frequentano la prima e la seconda classe di scuole secondarie di primo grado, passano da 100 a 200 e gli istituti da 3 a 6. Anche gli studenti universitari che aiuteranno i ragazzi nello studio pomeridiano sono aumentati da 50 a 100 (50 per l’area umanistica e 50 per l’area scientifico-matematica) e 6.000 ore di tutorato erogate.

 

Le nuove scuole che hanno aderito a questa seconda edizione di “compiti@casa” sono:

 

I.C. Bottacchi di Novara, I.C. Piazza Filattiera 84 di Roma e I.C. Adelaide Ristori di Napoli, che si aggiungono agli istituti già coinvolti nell’edizione “pilota” dell’iniziativa: I.C. Renzo Pezzani di Milano, I.C. Leonardo da Vinci-Frank di Torino e I.C. Rita Levi Montalcini di Novara.

 

Chiara Boroli, Presidente di Fondazione De Agostini, ha dichiarato: “Compiti@casa è un’iniziativa nata nel 2021 durante l’emergenza sanitaria per dare una risposta al rischio di dispersione scolastica. Il progetto pilota, introdotto in tre scuole di Milano, Torino e Novara, ha ottenuto un’accoglienza molto positiva, sia dai ragazzi che hanno chiesto di essere seguiti nello studio, sia dagli studenti universitari che si sono impegnati con entusiasmo e competenza nel loro ruolo di tutor. Per questo motivo siamo orgogliosi che la nostra proposta sia entrata nella programmazione didattica delle scuole che hanno aderito lo scorso anno e che sia stata estesa a due nuovi istituti di Roma e Napoli grazie a IGT Lottery, che ringrazio per il sostegno. Questa iniziativa dimostra come le fondazioni oggi siano sempre più aggregatori di soggetti pubblici e privati, profit e non profit, che condividono obiettivi comuni per il bene della collettività”.

 

Stefano Geuna, Rettore dell’Università degli Studi Torino ha dichiarato: “L’Università di Torino è felice di mettere in campo le sue competenze scientifiche al servizio del progetto “compiti@casa” che ha un’importante ricaduta sul sociale a favore di alunni e alunne che hanno bisogno di un accompagnamento per superare le difficoltà nello studio e per acquisire l’autonomia che consenta loro di proseguire al meglio nel proprio percorso formativo. La bella partnership nata lo scorso anno con Fondazione De Agostini, lluminata e attenta ai temi della formazione e dell’inclusione, si è rafforzata grazie all’accordo con l’Università del Piemonte Orientale che fa collaborare insieme tutor universitari di Atenei diversi e grazie al sostegno di IGT che ha permesso di estendere l’azione di “compiti@casa” a livello nazionale. La joint venture nata dimostra quanto sia importante lavorare tutti insieme, istituzioni pubbliche e private, a favore delle nuove generazioni e dà vita ad un modello interessante capace di trovare soluzioni nuove ad esigenze concrete”.

 

“Con “compiti@casa” IGT continua il suo impegno verso le giovani generazioni per aiutarle ad affrontare le sfide future e per potenziare e sviluppare nuovi talenti, grazie a una virtuosa sinergia tra istituzioni pubbliche e private”, ha dichiarato Fabio CairoliCEO IGT Global Lottery. “Il progetto, che rafforza l’impegno che abbiamo verso la comunità, offre agli studenti la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione delle loro conoscenze e di stimolare, attraverso modalità innovative e digitali, sentimenti positivi rispetto alla vita scolastica”.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 10 Marzo, 2022

Premiata l'Università di Torino per un progetto di ricerca a supporto di data manager e infermieri di ricerca - Dal bando "Roche per la ricerca clinica" un finanziamento per un progetto innovativo nell'ambito dell'oncologia

Proviene dall’Università degli studi di Torino uno dei 10 progetti selezionati da Fondazione GIMBE e premiati con 30 mila euro ciascuno nell’ambito del Bando “Roche per la ricerca clinica - A supporto delle figure di data manager e infermieri di ricerca”.

 

Si tratta di uno studio prospettico sull’accuratezza diagnostica della biopsia liquida (analisi DNA tumorale circolante) nei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato. Il tumore polmonare è diventato l’emblema dell’applicazione della medicina di precisione in oncologia e oggi circa il 30% dei pazienti con malattia in stadio avanzato sono trattati con farmaci a bersaglio molecolare al momento della diagnosi. Questo ha un indubbio impatto sulla qualità e quantità di vita dei pazienti, ma molto si può ancora fare per migliorare la capacità diagnostica (rendendola meno invasiva e più proficua), per rendere di precisione anche le sequenze di cura (targettando il meccanismo di resistenza) e ampliando la percentuale di pazienti trattati. 

 

Il progetto, coordinato dalla La Prof.ssa Silvia Novello, guarda alla biopsia liquida come complementare e, a volte, alternativa alla valutazione su tessuto per quei pazienti in cui il tessuto non sia adeguato qualitativamente o quantitativamente, ma anche per ridurre l’invasività delle tecniche. Nello specifico, il progetto valuta KRAS, biomarcatore molto comune nel tumore polmonare, che fino ad ora non ha avuto alcun valore predittivo e lo sta finalmente assumendo con l’avvento di nuovi inibitori. 

 

Silvia Novello è docente di oncologia medica presso il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino, Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Oncologia Toracica all’AOU “San Luigi Gonzaga” di Orbassano e Presidente di WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe). Da sempre è impegnata nello sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il trattamento del tumore polmonare, cosi come nelle campagne di prevenzione primaria e secondaria per questa patologia.

 

“La medicina di precisione non è più un’utopia per molti pazienti affetti da tumore polmonare, ma molto può ancora essere fatto e soprattutto migliorato in questo contesto, a partire dal ridurre l’invasività delle procedure diagnostiche, così come nella ottimizzazione delle sequenze terapeutiche grazie al riconoscimento dei meccanismi di resistenza ai farmaci – dichiara la Prof. Silvia Novello. Oltre ai ricercatori, il personale che si occupa di data management è indubbiamente strategico e funzionale al raggiungimento di questi risultati”.

 

Il data manager selezionato svolgerà per 12 mesi attività di ricerca clinica presso l’Università degli Studi di Torino, avendo modo di consolidare le proprie competenze per gestire al meglio lo studio clinico e portare così non solo un miglioramento della qualità della ricerca stessa ma anche della sicurezza dei pazienti che vi partecipano. 

 

Il Dipartimento di Oncologia è nato con l'obiettivo di unire il personale dell’Università di Torino coinvolto nella ricerca preclinica e clinica dei tumori solidi, creando una "massa critica interdisciplinare", che coinvolge 64 tra professori e ricercatori appartenenti alle aree di Scienze Biologiche e Scienze Mediche. Il risultato è l’attuazione di percorsi eccellenti nell'ambito della medicina molecolare e di precisione, basati sul rapido trasferimento di conoscenza dai modelli preclinici alla clinica e sulla capacità di dare risposte a problemi clinici irrisolti. Di grande rilievo è il contributo dato dai gruppi di ricerca nell’ambito dell’oncologia toracica, che coinvolge clinici, chirurghi, anatomo-patologi, biologi molecolari, radioterapisti e data manager.

 

Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, ha dichiarato: “Questo prestigioso riconoscimento ottenuto dalla Prof.ssa Silvia Novello è la conferma che l’Università di Torino ha saputo progettare e investire nello sviluppo di conoscenze scientifiche avanzate senza perdere di vista l’obiettivo dell’alta professionalizzazione delle competenze. Il presente e il futuro della ricerca, anche in campo medico e sanitario, risiedono nell’integrazione delle discipline, che accrescono il loro potenziale d’innovazione quando fanno sinergia al servizio della ricerca. L’eccellente risultato conseguito con questo bando, insieme alle altre grandi recenti performance, conferma ancora una volta il prestigio nazionale e internazionale del nostro Ateneo”.

 

L’essenzialità della figura di data manager, che pur esistendo da tempo ha iniziato ad essere riconosciuta solo negli ultimi anni, è attualmente consolidata a livello nazionale non solo per l’ordinaria gestione del dato, ma soprattutto per il coordinamento delle procedure e di tutto il personale coinvolto nei trial clinici. Gli altri 9 Enti vincitori, infatti, provengono da diverse regioni d’Italia: Friuli Venezia-Giulia (ASU Friuli Centrale di Udine e ASUGI di Trieste), Lombardia (IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, ASST Spedali Civili di Brescia e ASST di Monza), Emilia Romagna (IRCCS di Bologna e AOU di Modena e di Parma) e Sicilia (AOU Policlinico G. Rodolico-San Marco di Catania). Oltre all’oncologia, i progetti della seconda edizione sono stati candidati per le aree ematologia oncologica, reumatologia, neuroscienze, malattie respiratorie e coagulopatie ereditarie.

 

Da 125 anni le attività di Ricerca e Sviluppo rappresentano per Roche un imperativo strategico, che si è tradotto in soluzioni concrete in grado di cambiare il corso naturale di diverse patologie gravi per le quali non esisteva una cura. È ormai evidente che per assicurare gli standard qualitativi ed etici richiesti nell’ambito della ricerca, il valore aggiunto sia rappresentato da figure professionali nuove, come quelle del data manager e dell’infermiere di ricerca, essenziali non solo per garantire la qualità dei dati raccolti ma soprattutto per il coordinamento degli studi clinici, delle procedure e di tutto il personale coinvolto nella sperimentazione. A supporto della formazione continua di tali figure, Roche ha confermato il suo impegno anche per il 2022, lanciando la nuova edizione del bando che finanzierà ulteriori 10 progetti nelle aree terapeutiche oncologia, ematologia oncologica, oftalmologia, neuroscienze e coagulopatie ereditarie.

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 7 Marzo, 2022

Concerto per la Pace - Tutte le istituzioni del sistema regionale dell'Alta Formazione in Piemonte si uniscono per trasmettere un messaggio di vicinanza alla popolazione ucraina UCRAINA

È la prima volta che tutte le Istituzioni del sistema regionale dell'Alta Formazione in Piemonte si uniscono per un evento, richiamate dal desiderio di trasmettere un messaggio di vicinanza ai cittadini ucraini.

 

Il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Torino in collaborazione con il Sermig - Arsenale della Pace organizza, sabato 5 marzo 2022 alle ore 20,30 il Concerto per la Pace.

 

L'iniziativa è promossa dal sistema regionale dell'Alta Formazione: aderiscono al concerto i Conservatori "G. Verdi" di Torino"A. Vivaldi" di Alessandria, "G.F. Ghedini" di Cuneo"A. Cantelli" di Novara, l'Accademia Albertina, l'Università di Torino, il Politecnico di Torino, l'Università del Piemonte Orientale, l'Università di Scienze Gastronomiche, l'Accademia di Belle arti di Cuneo, l'Accademia ACME di Novara e l'Edisu con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino.

 

È la prima volta che tutte le Istituzioni del sistema regionale dell'Alta Formazione in Piemonte si uniscono per un evento, richiamate dal desiderio di trasmettere un messaggio di vicinanza ai cittadini ucraini. Le comunità accademiche sono particolarmente toccate dal dramma del conflitto in corso, considerato che la loro mission è proprio quella di contribuire a formare professionisti e cittadini del domani che crescono all'interno di una comunità della conoscenza capace di estendere i suoi confini oltre quelli del singolo Paese.

 

Il Concerto di sabato 5 marzo è organizzato in collaborazione con il Sermig - Arsenale della Pace a sostegno del progetto "Uniti per l'Ucraina", presente anche attraverso un punto di raccolta esterno al Conservatorio per potere raccogliere i materiali e le donazioni in denaro dei cittadini.

 

Il Sermig - Arsenale della Pace estende quindi, sabato in occasione del Concerto, fino a piazza Bodoni la raccolta già avviata di alimentari a lunga conservazione (pasta, riso, polenta, zucchero, ecc.), materiale sanitario (disinfettante, cerotti, bende, cotone, ecc.) per gli ospedali di frontiera e materiale per l'igiene della persona (sapone, bagnoschiuma, igienizzanti, ecc.). Restano attive tutte le altre forme di aiuto e sostegno all’Ucraina promosse da tutte le altre organizzazioni presenti sul territorio. Donazioni possono essere anche fatte presso la Fondazione Specchio dei Tempi.

 

Il Concerto vede protagonista l'Orchestra del Conservatorio di Torino insieme al pianista Alessio Ferrarese: una compagine di giovani studenti che rappresenta idealmente tutte le comunità studentesche dell'Alta Formazione piemontese, protesa a far pervenire ai Conservatori, alle Università e alle Accademie non solo dell'Ucraina ma di tutto il mondo il loro messaggio di pace.

 

Il Concerto è a ingresso gratuito con obbligo di prenotazione tramite il sito: https://conservatoriotorino.smartbooking.me/eventi/

 

Accesso consentito solo se in possesso di Green pass rafforzato.

 

PROGRAMMA

Franz Liszt (1811-1886)

Concerto n. 1

Allegro maestoso

Quasi Adagio

Allegretto vivace. Allegro animato

Allegro marziale animato

 

Alessio Ferrarese, pianoforte

 

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Ouverture dal “Don Giovanni”

 

Franz Schubert (1797-1828)

Sinfonia n. 3 D. 200

Adagio maestoso. Allegro con brio

Allegretto

Menuetto: Vivace. Trio

Presto vivace

 

Orchestra degli studenti

Giuseppe Ratti, direttore

 

Scuola di pianoforte: Valeria De Bernardi

Scuola di esercitazioni orchestrali: Giuseppe Ratti

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 4 Marzo, 2022

UniTo per il futuro dell'Europa - L'Università di Torino presenta otto proposte operative da portare nelle sedute plenarie della Conferenza sul Futuro dell'Europa - Domani, 3 marzo 2022 - ore 12.00 - diretta Facebook sulla pagina di UniTo

Domani, 3 marzo 2022 alle ore 12.00 si terrà #UniTo for European future, un evento online (diretta streaming sulla pagina Facebook di UniTo) in cui l'Università di Torino presenta le otto proposte operative che vuole portare nelle sedute plenarie della Conferenza sul Futuro dell’Europa.

 

L’iniziativa del Governo dell’Unione Europea, che sta gettando le basi alla più grande riforma dalla sua fondazione, vuole aprire “un dialogo con i cittadini per la democrazia”, per raccogliere idee che migliorino le istituzioni europee e diano vita a un’Unione più coesa, resiliente e coerente con i valori di uguaglianza e di giustizia. Termine per raccogliere le proposte: primavera 2022.

 

Il centro nevralgico della Conferenza è una piattaforma digitale multilingue che permette di condividere le riflessioni sull'Europa e avanzare proposte sui cambiamenti desiderati, trovare e organizzare eventi e seguire i progressi e i risultati della Conferenza.

 

Sono chiamati a contribuire non solo i cittadini europei di ogni contesto sociale e ogni territorio dell'Unione, ma anche le istituzioni europee, nazionali, regionali e locali, nonché la società civile e le altre organizzazioni che intendono promuovere eventi e fornire idee.

 

Tra i partecipanti alla Conferenza c’è anche l’Università di Torino. UniTo sostiene con decisione l’iniziativa e, grazie a un gruppo di lavoro costituito ad hoc e composto da docenti e personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo, ha elaborato otto proposte operative da portare in discussione nelle sedute plenarie. Le proposte, formulate sotto forma di statement, sono così intitolate:

 

 

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Università di Torino

 

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

SALUTI ISTITUZIONALI

Stefano Geuna, Rettore dell'Università di Torino

Andrea Silvestri, Direttore Generale dell'Università di Torino

 

DISCUTONO

Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea

Fabrizio Spada, Ufficio del Parlamento europeo in Italia

Alba Garavet, Responsabile Europe Direct città metropolitana

Marco Bresolin, Corrispondente UE La Stampa

 

PRESENTA LE PROPOSTE UNITO

Anna Caffarena, Docente di scienze internazionali e Comitato scientifico per il futuro dell'Europa del Dipartimento per le Politiche Europee

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 2 Marzo, 2022

Il fiume rosa di JUST THE WOMAN I AM si colora con l’arcobaleno della pace

Si è svolta oggi presso l’Aula Magna Cavallerizza Reale dell’Università degli Studi di Torino la seconda conferenza stampa della nona edizione di JUST THE WOMAN I AM, in programma domenica 6 marzo 2022.

 

Il momento storico tragico e la vicinanza al popolo ucraino hanno dato il via alla conferenza con questa nota stampa condivisa da entrambi gli Atenei e dagli organizzatori stessi: “Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino, insieme a Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche, condividono la grande preoccupazione in merito al drammatico conflitto in Ucraina. I quattro Atenei sono parte del Network delle Università per la Pace ed esprimono la più ferma condanna nei confronti dell’uso della violenza e della guerra. Gli Atenei si associano all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite del 23 febbraio 2022 sul rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite, sulla necessità di stabilire il cessate il fuoco e di intraprendere la via del dialogo e del negoziato. Le Università piemontesi guardano a tutte le persone e le istituzioni colpite in modo drammatico in queste ore e ne condividono profondamente il dolore. Ci auguriamo che questo conflitto possa concludersi al più presto e ci stiamo adoperando per trasformare la nostra preoccupazione in azioni concrete. Ci stiamo attivando per offrire accoglienza a colleghi e colleghe colpiti dal conflitto e per consentire loro di lavorare in un ambiente sicuro e ci stiamo impegnando per sostenere allo stesso modo studenti e studentesse vittime della guerra. In questo contesto, la nostra partecipazione a Just the woman I am quest’anno diventa anche il simbolo della vicinanza del mondo accademico torinese alle popolazioni vittime del conflitto: cammineremo e correremo per ricordare che l’Università è lo spazio del dialogo, del pensiero e della ragione, che sostiene la pace come unica condizione alla quale tutti i popoli hanno il diritto di aspirare e rifugge dalla guerra e dalla violenza in tutte le sue forme”.

 

L’orrore e la drammaticità di questi giorni hanno fatto sì che il sistema universitario abbia deciso di non far partire da piazza San Carlo la corsa/camminata di 5km non competitiva a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. Sarà comunque possibile percorrere il proprio percorso in modalità Virtual a Torino e ovunque, scegliendo in autonomia, dalle ore 7.00 alle ore 20.00, il luogo di svolgimento, il proprio percorso di 5 km.

 

Sarà comunque in piazza il “Villaggio della Prevenzione e del Benessere”.

 

JTWIA infatti non è solo una 5 km da correre e camminare insieme, è un Villaggio della Prevenzione e del Benessere per offrire ai cittadini visite di prevenzione gratuite, consulti, convegni e webinar divulgativi. È uno spazio fisico e digitale di promozione gratuita per le associazione no profit, è un’occasione di incontro, dialogo e di festa tra il mondo accademico, l’eccellenza sanitaria, i cittadini e le scuole. Nelle tre giornate di venerdì 4sabato 5 e domenica 6 marzo la piazza sarà attiva dalle ore dalle 9.30 alle ore 18.30. Tutte le novità e gli aggiornamenti saranno consultabili tramite N-SŌ, l’app ufficiale della JTWIA 2022, programma e prenotazioni sul sito della manifestazione al seguente link: https://jtwia.org/programma-2022/.

 

Ad oggi sono comunque oltre 16mila le persone che hanno scelto di non mancare. Inoltre 230 Team iscritti da tutta Italia e non solo, oltre 17 Centri Universitari Sportivi coinvolti, oltre 90 gli stand ospitati gratuitamente in piazza per promuovere la prevenzione, più di 20 comuni italiani che hanno aderito alla Rete di JTWIAonTheRoad realizzando quindi percorsi permanenti e temporanei dedicati alla JTWIA all’interno dei Comuni per metterli a disposizione di cittadini e cittadine e rendere quotidiana e partecipata la promozione di valori così importanti.

 

Come ormai da tradizione, la Mole si vestirà di rosa; un momento solenne a cui il sistema universitario non ha voluto rinunciare, questo grazie alla collaborazione tra Gruppo IREN, Città di Torino, gli Atenei ed il Centro Universitario Sportivo torinese.

 

I relatori della conferenza stampa sono stati:

 

Giulia Carluccio (Prorettrice Università di Torino), Laura Montanaro (Prorettrice Politecnico di Torino), Riccardo D’Elicio (Presidente Centro Universitario Sportivo torinese), Alberto Rainoldi (Vice Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport dell’Università di Torino), Claudia De Giorgi (Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino), Patrizia Lombardi (Presidente rete R.U.S.), Andrea Tronzano (Assessore Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese della Regione Piemonte), Michela Favaro (Vicesindaca della Città di Torino), Carlo Picco (Direttore Generale dell’ASL Città di Torino), Generale Mauro D’Ubaldi (Comandante del Comando per la formazione e scuola di Applicazione dell'Esercito Generale). La moderatrice della conferenza stampa è stata la giornalista Tatiana Zarik.

 

DICHIARAZIONI RELATORI

 

In seguito alla lettura del messaggio di vicinanza al popolo ucraino il saluto iniziale è stato fatto dalla Prorettrice dell’Università degli Studi di Torino Giulia Carluccio: “Mi sembra necessario e doveroso da parte dell'Università prendere posizione rispetto a quanto sta accadendo in questi giorni e credo sia giusto che questa manifestazione, oltre ai valori che rappresenta dal 2014, trasmetta quelli della pace. Il nostro sostegno alla pace e al popolo ucraino è totale e siamo certi che lo sport possa lanciare anche questa volta un messaggio importante di unità”.

 

La parola è passata a Laura Montanaro, Prorettrice Politecnico di Torino: “Anche il Politecnico di Torino esprime la più ferma condanna nei confronti dell’uso della violenza e della guerra e si schiera in favore della pace in Ucraina. Lo sport è una parte fondamentale della formazione dei nostri giovani che saranno i cittadini di domani e può essere anche in questo caso un tramite importante per lanciare un messaggio di pace. La JTWIA 2022 acquista un significato in più oltre a quelli che porta avanti da anni”.

 

E’ stata la volta di Alberto Rainoldi, Vice Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport dell’Università di Torino: “In questi giorni mi torna in mente un motto caratteristico della nostra generazione: se vuoi la pace prepara la guerra. Molti di noi hanno combattuto negli anni questa visione ma oggi ci rendiamo conto di quanto fosse vero. Questo motto può essere accomunato alla Just The Woman I Am con un altro motto simile: se vuoi la salute devi preparare la prevenzione. E questo è l'obiettivo principale della manifestazione: organizzare la prevenzione grazie a molte iniziative. L'Università di Torino ha organizzato molte prove nel villaggio della prevenzione con oltre dieci test diversi per capire la propria salute sotto molti punti di vista ed aumentare la consapevolezza del fatto che noi possiamo essere un po' attori della nostra salute. Anche quest'anno parte dei fondi sarà investito in quattro assegni di ricerca e, per quanto riguarda i due che avrò a disposizione, come Università abbiamo deciso di destinarli uno alla ricerca di base legata al tumore e l'altro alla ricerca sociale riguardo alla figura del paziente oncologico fuori dal contesto clinico".

 

La parola è passata a Claudia De Giorgi, Vice Rettrice per la Qualità il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino: “La costruzione della pace con mezzi pacifici è la vocazione dell'Università. Investire in ricerca è un modo per contribuire a una società che vive nella pace. Il Politecnico di Torino ha deciso di investire i propri due assegni di ricerca, uno alla ricerca di base, ovvero allo sviluppo tramite biofabbricazione di nuovi modelli in vitro per supportare terapie del paziente oncologico, evitando sperimentazione su animali. L'altro assegno sarà invece dedicato ad un aspetto sociologico per indagare le questioni di genere nel campo dell'ingegneria e indirizzare più ragazze verso gli studi STEM Biotech”.

 

Ha preso quindi la parola Carlo Picco, Direttore Generale dell’ASL Città di Torino: “Sono stati due anni molto complessi . L'Asl ha svolto la più grande campagna di prevenzione di tutti tempi con più di due milioni di vaccini a Torino in poco tempo. La Regione Piemonte è prima per terze dosi. Siamo stati veloci anche grazie alla collaborazione degli enti privati e il primo è stato proprio il CUS Torino. Abbiamo imparato molto confrontandoci e abbiamo capito di dover partecipare a molte iniziative sul territorio per avvicinare la gente alla prevenzione. JTWIA è una delle più importanti e abbiamo investito molto, allestendo una dozzina di punti di attenzione per l'erogazione delle prestazioni”.

 

In collegamento è intervenuta Patrizia Lombardi, Presidente del Comitato di Coordinamento R.U.S.: “Da due anni come Rete RUS supportiamo questa evento, condividendo con 81 atenei i valori che rappresenta. E' importante ci si unisca nella diffusione dei valori alti. Le nostre comunità sono vicine a chi sta soffrendo e vogliono portare solidarietà al popolo ucraino. JTWIA deve aumentare ancora di più la sua diffusione perchè i valori che ha alla base sono quelli su cui si fonda il concetto di pace: l'inclusione, la vicinanza. Lo sport avvicina i popoli. All'Expo abbiamo pensato di supportare la camminata di 35 nostri studenti che sono lì per portare il nostro contributo di vicinanza e pace nel mondo. Sono felice che parta da questa manifestazione l'opportunità di dare questo segnale”.

 

E’ stata la volta di Andrea Tronzano Assessore Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese della Regione Piemonte: “Siamo in un momento drammatico ed a una svolta per L'Unione Europea. Lo sport, l'università e lo scambio di conoscenze tra studenti rappresentano un sistema di pace importante. Lo sport è diplomazia, è salute. Il Presidente D'Elicio è stato illuminato a volere le Universiadi a Torino e a credere in Torino come città universitaria. La Regione lo ha affiancato perchè pensiamo possano nascere collaborazioni importanti. L'Edisu ne beneficerà perchè investiremo anche in residenze universitarie. La prevenzione è importante ma dietro c'è la ricerca che deve essere sostenuta. Noi la sosterremo sempre anche dando una svolta digitale al sistema pubblico grazie ai fondi europei. Lo sport ha consentito a molti di superare l'isolamento da pandemia. Fare sport con grande attenzione è salute e libertà”.

 

Ha preso quindi la parola Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino: “Bisogna ringraziare Università, Politecnico e CUS Torino se questa manifestazione è molto sentita e penso che, per il rilievo che ha, possa ribadire il messaggio di pace. Questa è una città universitaria e va sottolineata l'importanza della ricerca e della divulgazione di ciò che fa la ricerca. Spiegare che la ricerca possa aiutare concretamente loro vita. Lavoriamo per eliminare le disuguaglianze, che spesso sono anche nello stato della salute. Con uno stile diverso di vita, con lo sport, la giusta alimentazione si possono ridurre le disuguaglianze. Per quanto riguarda le disuguaglianze non dimentichiamo quelle che riguardano le donne. Noi cerchiamo di eliminarlo avendo la maggioranza di assessori donne in giunta. E' importante che il messaggio passi alle giovani generazioni: le ragazze hanno l'obbligo di guardare al futuro senza problemi culturali”.

 

La parola è passata al Generale Mauro D’Ubaldi, Comandante del Comando per la formazione e scuola di Applicazione dell'Esercito Generale: “La nostra istituzione sente il peso della responsabilità di dare ulteriore forza a questa manifestazione. Utilizzo anch'io un motto che si usa nel nostro campo: "Alere flammam", ovvero "Alimenta la fiamma". Alimentare la fiamma è la chiave di tutto”.

 

Ha chiuso gli interventi Riccardo D'Elicio, Presidente del Centro Universitario Sportivo torinese: “In questo momento si sente la tensione perchè per tutti la priorità è un altro problema nel mondo. Lo sport però insegna giornalmente che la pace è un valore assoluto, irrinunciabile. Vorrei che quest’anno l'evento si trasformasse per aggiungere ai valori di cui già è promotore, anche quello della pace. Per questo se abbiamo sempre parlato di un fiume rosa nella città di Torino nel giorno dell'evento, quest'anno vorrei che il rosa si trasformasse in arcobaleno: esponiamo le nostre bandiere della pace. Io oggi sono qui con la bandiera della pace e una sciarpa dell'Ucraina che mi ha dato la nostra allenatrice di hockey su prato che ha i genitori e tutta la famiglia ancora lì. Sulla maglietta bianca, scriviamo "No alla guerra" perchè se lo facciamo tutti può essere un grande segnale, sperando che il prossimo anno ci si riveda tutti uniti perchè questi messaggi siano il filo conduttore per la nostra vita e felicità”.

 

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Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 28 Febbraio, 2022
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