Bloccanti dei canali del calcio per trattamento di infezioni da citomegalovirus
Il Citomegalovirus umano (HMCV) è responsabile di gravi patologie in soggetti immunodefedati, mentre in soggetti immunocompetenti è fattore di rischio per l’ ipertensione/aterosclerosi. La terapia antivirale è somministrata solo a persone immonucompromesse, e, poiché ha come target un solo bersaglio terapeutico, è causa di ceppi virali resistenti, oltre ad essere caratterizzata da gravi effetti collaterali. Per questi motivi, gli inventori hanno adottato la strategia del riposizionamento del farmaco (DR) per ricercare antivirali più sicuri che abbiano differenti target terapeutici.
La nostra strategia del riposizionamento del farmaco consiste nello screening di una libreria di farmaci, approvati all’uso clinico, per mezzo di un sistema cellulare adibito all’identificazione di composti in grado di inibire le fasi precoci del ciclo replicativo di HCMV. Tra i diversi composti selezionati abbiamo osservato come alcuni bloccanti dei canali del calcio (CCB), ovvero efonidipina (EFO) e lercanidipina (LERC), entrambi approvati per la terapia dell’ipertensione, siano in grado di inibire la replicazione del ceppo di laboratorio HCMV (AD169) a dosi micromolari. È importante sottolineare che EFO e LERC sono in grado di inibire la replicazione di un isolato clinico di HCMV resistente ai tradizionali antivirali (GCV e CDV) e che la loro efficacia antivirale è aumentata se combinati insieme o con GCV. Inoltre, a differenza dei tradizionali antivirali, EFO e LERC sono indicati anche per il trattamento delle infezioni da HCMV in individui immunocompetenti.
- Prevenzione e/o profilassi di pazienti immunocompromessi in combinazione o con altri agenti anti-citomegalovirus
- Trattamento delle infezioni da HCMV resistenti agli attuali farmaci anti-HCMV
- Trattamento delle infezioni da HCMV in cui i rischi associati all'uso di antivirali approvati superano significativamente i benefici
- Trattamento di soggetti infetti da HCMV a rischio di sviluppare malattie vascolari
- Somministrazione orale
- Emivita più lunga rispetto ai farmaci tradizionali
- Ridotti effetti collaterali
- Nuovi bersagli terapeutici
- Somministrabili anche a soggetti immunocompetenti
- Efficaci nei confronti di un ceppo HCMV resistente a GCV/CDV
- Efficacia terapeutica potenziata se associati agli attuali farmaci anti-HCMV
- Riduzione di tempi e costi rispetto allo sviluppo di nuovi farmaci
Data: 31/07/2018
Numero: 102018000007669
SI
Università degli Studi di Torino