Rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali - Polo Museale dell’Università di Torino

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Descrizione del progetto
Immagine decorativa

Il progetto si prefigge il conseguimento della piena accessibilità fisica. Per gli spazi esterni, attraverso la realizzazione di adeguata rampa con l’accesso da strada (via Donizetti) che regolarizza le pendenze attuali e le riporta al requisito massimo normativo dell'8%. Negli spazi della corte esterna verranno inoltre inseriti due nuovi parcheggi a norma per diversamente abili.
Per gli spazi interni, invece, è prevista l'installazione di un ascensore con tre fermate che servirà rispettivamente i piani seminterrato, rialzato e primo del complesso (dotato di pulsantiera braille e sonora e con annuncio del piano di fermata, fornito di dispositivo telefonico per sordi che consenta il dialogo, tramite display e tastiera, tra vano cabina e soccorritori). Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un nuovo bagno disabili in locale dedicato al piano primo.

 

Per quanto riguarda l’accessibilità sensoriale, essa sarà ottenuta mediante l’installazione di pannelli comunicativi multisensoriali (visivo -inclusivi), l'implementazione del sito web (con la personalizzazione dell'esperienza di navigazione grazie a profili di accessibilità) e la formazione del personale interno per un'accoglienza adeguata alle diverse disabilità. Saranno inoltre applicate tecnologie NFC e QRcode favorendo l'utilizzo degli smartphone.

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Il Polo Museale dell’Università di Torino occupa il Palazzo degli Istituti Anatomici, esempio di architettura scientifica che ospita il Museo di Anatomia Umana "Luigi Rolando", il Museo di Antropologia criminale "Cesare Lombroso" e il Museo della Frutta dedicato alla collezione
ottocentesca "Garnier Valletti". In questi ambienti, nel lontano 1930, studiarono i tre premi Nobel Rita Levi-Montalcini, Salvador Luria e Renato Dulbecco. Tutti allievi del prof. Giuseppe Levi (padre di Natalia Ginzburg), fondatore della prestigiosa scuola medica dell'Istituto di Anatomia e che introdusse in Italia il metodo di coltivazione in vitro. Le collezioni, le cui origini risalgono al 1739, rappresentano uno straordinario patrimonio di beni culturali, particolarmente importante in ambito nazionale e internazionale.

 

Il 24 agosto 2022 l'Assemblea Generale di ICOM (International Council of Museums), riunita a Praga, ha approvato una nuova definizione di museo, frutto di un lungo processo partecipativo che ha coinvolto 126 Comitati nel mondo: "Il museo è un'istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione
di conoscenze". I musei quindi sono opportunità economica, memoria storica, espressione e motore culturale del territorio: l'urgenza è quella di rendere accessibile a tutti questo patrimonio.

Referente per l’Accessibilità per UniTo
Battista Tortorella

 

Soggetto proponente
Università di Torino

Soggetti coinvolti per attività di ascolto e confronto
Ultimo aggiornamento: 24/01/2024