Informazioni per chi partecipa a studi retrospettivi
Informazioni per i/le pazienti
L’Università degli Studi di Torino, in qualità di promotore di attività di ricerca scientifica in ambito biomedico e sanitario, conduce e sostiene numerosi studi clinici osservazionali retrospettivi, finalizzati all’analisi di dati già raccolti nel corso dell’attività assistenziale ordinaria. Tali studi, basati su evidenze real-world, rivestono un ruolo centrale nel miglioramento della qualità delle cure, nella valutazione dell’efficacia clinica e nella promozione della medicina basata sull’evidenza.
In questo contesto, il trattamento di dati personali, spesso appartenenti a categorie particolari (come i dati relativi alla salute), impone il rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati, tra cui:
- il Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR)
- il D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, recante il "Codice in materia di protezione dei dati personali", così come modificato e integrato dal D.lgs. 10 agosto 2018, n. 101 e dalla Legge n. 56 del 29 aprile 2024
- i provvedimenti dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, tra cui quello del 24 luglio 2018 contenente l’elenco dei trattamenti soggetti a valutazione d’impatto (DPIA).
In particolare, Valutazione d’Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA), prevista ai sensi dell’art. 35 del GDPR, è obbligatoria anche ai sensi dell’art. 110 comma 2 del Codice Privacy, che disciplina l’utilizzo dei dati personali per finalità di ricerca scientifica, anche in assenza del consenso dell’interessato, purché siano rispettate adeguate garanzie.
La DPIA quindi è uno strumento di responsabilizzazione (accountability) che consente di:
- descrivere dettagliatamente i trattamenti previsti, con indicazione delle finalità, della base giuridica (art. 9, par. 2, lett. j del GDPR), delle categorie di dati trattati e delle modalità operative
- valutare i rischi potenziali per i diritti e le libertà fondamentali degli interessati
- individuare e documentare le misure tecniche e organizzative adeguate per mitigare tali rischi, tra cui la pseudonimizzazione dei dati, gli accessi controllati, la minimizzazione dei dati, la conservazione sicura, e la formazione specifica del personale coinvolto.
La pubblicazione della DPIA sul sito istituzionale dell’Ateneo rappresenta un adempimento essenziale ai fini della trasparenza, in conformità al principio di accountability di cui all’art. 5, par. 2 del GDPR, e favorisce la fiducia dei/delle cittadini/e, dei ricercatori e delle ricercatrici e degli enti sanitari coinvolti.
L’Università di Torino, in sinergia con il proprio Responsabile della Protezione dei Dati (DPO) e con i Comitati Etici territorialmente competenti, garantisce che ogni studio osservazionale retrospettivo promosso sia preceduto da un’accurata valutazione d’impatto, assicurando così il rispetto degli standard etici, scientifici e normativi nella ricerca sui dati personali.