Rapporto Almalaurea 2016: i laureati dell'Università di Torino e il lavoro

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Lunedì 2 Maggio 2016

Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea ha presentato il XVIII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati italiani al convegno “Istruzione universitaria e posti di lavoro: proiezioni spaziali e temporali”, svoltosi all’Università di Napoli Federico II il 27 aprile 2016.
Le Indagini AlmaLaurea sul Profilo e sulla Condizione occupazionale hanno coinvolto i laureati di 71 università aderenti al Consorzio, tra cui l'Università di Torino. Il XVIII Rapporto sul Profilo dei laureati ha indagato le performance formative di quasi 270 mila laureati del 2015, mentre i laureati coinvolti nel XVIII Rapporto sulla Condizione occupazionale sono oltre 570 mila.

 

Il profilo dei laureati

I laureati 2015 dell’Università di Torino coinvolti nel XVIII Profilo dei laureati sono 11.598: 6.621 di primo livello, 3.616 magistrali biennali e 1.152 a ciclo unico, più alcuni laureati pre-riforma e del corso non riformato in Scienze della Formazione primaria.

Risultati positivi per l'Università di Torino emergono dal confronto con le medie nazionali:

  • Riuscita negli studi universitari
    L’età media alla laurea per il complesso dei laureati di UniTO è di 25,8 anni - inferiore alla media nazionale,  pari a 26,2 anni - e varia tra i 24,8 anni  per i laureati di primo livello (media nazionale: 25,1) e i 27 anni per i magistrali biennali (media nazionale: 27,6). 53 laureati su cento terminano l’università in corso, percentuale superiore alla media nazionale (47%). Il voto medio di laurea (101,5 su 110) è in linea con la media nazionale (102,3 su 110).
  • Le esperienze nel corso degli studi
    Il 65% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi, media sensibilmente superiore a quella nazionale (56%).
    Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) riguardano il 10% dei laureati, media corrispondente a quella nazionale.
    Anche la media dei laureati di UniTO che ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari (73%) è superiore a quella nazionale (65%).
  • La soddisfazione per l’esperienza universitaria
    Risultati positivi per UniTO si riscontrano anche rispetto a questo parametro di analisi: l’84% dei laureati di UniTO è soddisfatto del rapporto con il corpo docente; 66 laureati su cento considerano le aule adeguate, 38 ritengono le postazioni informatiche presenti in numero adeguato e 81 valutano positivamente i servizi di biblioteca. Inoltre, dell’Ateneo il 68% dei laureati UniTO confermerebbe la scelta del corso di studi, mentre il 13% si riscriverebbe allo stesso Ateneo ma cambiando corso.
  • Provenienza geografica. Buoni risultati anche per quanto riguarda la dimensione internazionale dell’Ateneo: la quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 4,1%, a fronte di una media nazionale del 3,4%.

 

La condizione occupazionale dei laureati

L’Indagine sulla condizione occupazionale dei laureati ha riguardato complessivamente 20.420 laureati dell’Università di Torino. La sintesi si concentra sull’analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2014, intervistati a un anno dal titolo, e su quelle dei laureati magistrali biennali del 2012 intervistati a tre anni e del 2010 intervistati a cinque anni.

I laureati triennali tra Università e lavoro

 

L’Indagine ha coinvolto 6.517 laureati triennali del 2014 intervistati dopo un anno dal titolo, ovvero nel 2015.
Isolando, tra i laureati triennali di UniTO, quelli che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale (50%), sono state esaminate le loro performance occupazionali a un anno dal titolo. Il tasso di occupazione (si considerano occupati anche quanti sono in formazione retribuita) è del 74%, a fronte di una media nazionale del 67%. Tra questi occupati, il 42% può contare su un lavoro stabile: il dato è in linea con la media nazionale, così come il dato relativo al guadagno medio mensile (1.086 euro netti).

I laureati magistrali biennali a uno, tre e cinque anni dalla laurea

 

I laureati magistrali biennali del 2014 coinvolti nell'indagine a un anno dal titolo sono 3.506, quelli del 2012 a tre anni sono 3.499 e quelli del 2010 a cinque anni sono 3.272.
A un anno, il 76% dei laureati magistrali biennali del 2014, compresi coloro che sono in formazione retribuita, è occupato, a fronte di una media nazionale del 70%. 32 occupati su cento possono contare su un lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo). Il guadagno è di 1.125 euro mensili netti. I dati sono in linea con i risultati a livello nazionale.
La percentuale degli occupati sale se si analizza la situazione a tre e a cinque anni dal conseguimento del titolo: a tre anni è occupato l'86% dei laureati biennali di UniTO, mentre a cinque l'87% (media nazionale: 84%). Gli occupati stabili sono il 72%, analogamente a quanto accade a livello nazionale. Le retribuzioni arrivano a 1.371 euro mensili netti (la media nazionale è lievemente superiore: 1.388 euro). 
Ma dove vanno a lavorare i laureati di UniTO? Il 78% è inserito nel settore privato, mentre il 15% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (7%). L’ambito dei servizi assorbe il 79%, mentre l’industria accoglie il 18% degli occupati. Marginale la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

Per tutti i dettagli: 
 

Ultimo aggiornamento: 19/05/2016