Altri contenuti - prevenzione della corruzione

La Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è la dott.ssa Adriana Belli, Direttrice della Direzione Affari Generali e Patrimonio Culturale.

 

La vigente Sezione Rischi corruttivi e Trasparenza, che sostituisce il previgente Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza ed è parte integrante del PIAO, è pubblicato nella sezione Disposizioni generali - Piano Integrato di Attività e Organizzazione, mentre i PTPCT degli anni precedenti sono disponibili in Archivio altri contenuti – prevenzione della corruzione.

 

Segnalazione di illeciti e irregolarità (whistleblowing)

Gli informatori-whistleblower svolgono un ruolo decisivo nella denuncia e prevenzione delle violazioni di legge, e rafforzare la loro protezione contribuirebbe a prevenire e scoraggiare le violazioni delle norme.

 

Con queste premesse si apre la Direttiva UE n. 1937/2019 che ha disciplinato a livello europeo la tutela da accordare ai c.d. “whistleblower”: ovvero coloro che, dipendenti o collaboratori di una Pubblica Amministrazione, nel corso della loro attività lavorativa vengano a conoscenza di fatti o condotte lesive di norme di legge o dell’interesse pubblico.

 

La Direttiva Europea (recepita dal nostro ordinamento con il Decreto Legislativo n. 24/2023) si focalizza sulle tutele e garanzie che devono essere riconosciute ai whistleblower, al fine di evitare che il timore di potenziali ritorsioni, subite in forza della propria segnalazione, possa essere di ostacolo alla volontà degli stessi di far emergere comportamenti illegittimi di cui vengano a conoscenza: al whistleblower  sono quindi riconosciute apposite tutele e garanzie specifiche, la riservatezza in primis, tali da metterlo al riparo da eventuali illegittime ripercussioni causate dalla sua segnalazione. Riservatezza assicurata a tutti i soggetti coinvolti così come al contenuto della segnalazione.

 

L'Istituto è stato introdotto in Italia per la prima volta nel 2012 (con la Legge n. 190/2012, che aveva inserito l’art. 54 bis nel Decreto Legislativo n. 165/2001), e l'Ateneo si è attivato sin da subito per garantire il corretto recepimento della normativa in materia e la ricezione delle segnalazioni, nel rispetto della riservatezza del loro contenuto e dei soggetti coinvolti. Con l’emanazione del Decreto Legislativo n. 24/2023, attuativo della Direttiva EU, l’Università ha aggiornato le proprie procedure alle nuove disposizioni normative ed alle indicazioni fornite da ANAC.

 

Le persone che nell’ambito del contesto lavorativo dell’Università di Torino sono venute a conoscenza di comportamenti, atti od omissioni che ledono l’interesse pubblico o l’integrità della pubblica amministrazione, possono inviare una segnalazione al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) con le seguenti modalità:

  • in forma scritta: attraverso piattaforma informatica crittografata attivata nell’ambito del progetto WhistleblowingPA per le Pubbliche Amministrazioni (promosso da Transparency International Italia e Whistleblowing Solutions Impresa Sociale), dotata di strumenti di sicurezza adeguati a garantire la riservatezza dei soggetti coinvolti e del contenuto della segnalazione.  La piattaforma è raggiungibile all’indirizzo https://unito.whistleblowing.it/#/ ed è gestita dal RPCT e dal suo Staff di Supporto
  • in forma orale: all’indirizzo email trasparenza@unito.it è possibile contattare direttamente il RPCT per richiedere un incontro volto alla presentazione orale della segnalazione.

 

 

Le Policy Whistleblowing, predisposte dal RPCT e dallo Staff Anticorruzione di Ateneo, contenenti le principali informazioni sull’istituto e le procedure di inoltro e gestione delle segnalazioni sono consultabili e scaricabili di seguito:

Ultimo aggiornamento: 30/01/2024