Bilancio partecipativo di Ateneo
Per l'edizione 2024 del Bilancio Partecipativo, il Gruppo di Lavoro ha deciso di proporre alla comunità due diversi temi su cui elaborare proposte:
- Le strategie di prevenzione, tutela e supporto contro ogni forma di molestia e di abuso di potere
Iniziative rivolte alla sensibilizzazione, alla formazione, alla prevenzione di ogni forma di molestia e/o abuso di potere nonché al supporto di coloro che subiscono tali molestie e abusi. - Promozione del benessere lavorativo
Iniziative volte a ridurre lo stress collegato al lavoro, a migliorare le relazioni sul posto di lavoro e a far emergere le criticità esistenti al fine di disegnare interventi correttivi.
Consulta l’approfondimento, con tutte le tappe del percorso di sperimentazione, su Politiche di Ateneo.
La seconda edizione del Bilancio partecipativo è la naturale prosecuzione della sperimentazione già iniziata del 2022 che si articola nell'arco di tre anni (2022, 2023 e 2024), con l’obiettivo di mettere a punto progressivamente, grazie all’esperienza e al contributo di tutti, un modello di pratiche partecipative per UniTo.
Il tema del 2023 è i Servizi agli Studenti, con particolare riferimento agli interventi volti a favorire il benessere degli/delle studenti, per consentire il superamento di eventuali difficoltà didattiche e relazionali riscontrate nel corso del proprio percorso di studio.
Il tema nel 2022, primo anno di sperimentazione
L'esperienza di bilancio partecipativo proposta è sperimentale e focalizzata su un unico tema che è l'internazionalità, un tema particolarmente adatto alla sperimentazione perché:
- rientra nel piano strategico attualmente in vigore
- ha ricadute in molti ambiti della vita universitaria
- coinvolge tutto il personale.
Le attività relative all'internazionalità spaziano dalla didattica, alla ricerca, alla terza missione, e coinvolgono sia l'attività di docenti e di studenti, sia quella dell'amministrazione. Questa è una delle ragioni per le quali questo tema è stato scelto: attraversa tutti gli ambiti di attività della nostra comunità. Non vi è quindi all'interno delle voci del bilancio destinate all'internazionalità una singola sezione (o dipartimento) privilegiata o un ammontare totale di denaro ad essa dedicato. Vi sono voci già finanziate (e quindi non oggetto della sperimentazione, che chiede idee per iniziative nuove e trasversali), come il programma di visiting professors (in entrata e in uscita), i diversi programmi Erasmus, e così via.
La sperimentazione riguarda sia le tematiche sottoposte a consultazione (una sola, l'internazionalità), sia le modalità con le quali la consultazione procede nel tempo.
Per facilitare la discussione in questo anno iniziale di sperimentazione, anziché rivolgere lo strumento partecipativo direttamente ai singoli membri della comunità, si è immaginato di coinvolgere le strutture già organizzate all'interno dell’ateneo: i Dipartimenti, le Direzioni, Il Consiglio delle e degli studenti, il Senato Accademico allargato a tutti i Direttori. Tali strutture di organizzazione già operative servono soprattutto per promuovere il dibattito e per raccogliere le idee. I Dipartimenti non sono chiamati a ricorrere a delibere specifiche, ma devono solo, organizzandosi come meglio ritengono, stimolare il dibattito e coordinare la raccolta delle idee.
Le idee progettuali devono essere redatte in forma snella, senza vincoli di formato. Devono riguardare iniziative nuove e trasversali, relative all'internazionalità. In altre parole, non sono interessanti iniziative che ricalchino quelle già attive e inoltre le proposte devono avere ricadute più ampie possibili, non dovendosi riferire a situazioni o contesti particolari. Le proposte possono (non obbligatoriamente) essere accompagnate da una stima di massima dei costi, che è peraltro difficile da immaginare in dettaglio a livello di Ateneo, e che é quindi successivo compito delle Direzioni interessate quantificare. Inoltre il CdA non ha stabilito a priori un ammontare di spesa da destinare alle idee oggetto della sperimentazione, per non frenare la creatività dei singoli proponenti e per poter discutere più liberamente delle priorità che la comunità di UniTo si vuole dare.
Il gruppo di lavoro
Tutto il processo è coordinato dal Gruppo di Lavoro che include membri del Consiglio di Amministrazione e del Senato Accademico, oltre ai/alle Dirigenti e Responsabili delle Direzioni coinvolte. Il gruppo di lavoro, oltre ad avere il compito di analizzare le proposte e farne una sintesi da sottoporre alla discussione finale, ha la funzione di fluidificare tutto il processo, monitorarlo e raccogliere stimoli e suggerimenti atti ad approntare un nuovo percorso partecipativo da attuarsi in vista del bilancio di previsione 2024.
Come fanno gli organi deputati ad approvare il bilancio al termine del percorso
Le proposte raccolte sono pubblicate su una apposita piattaforma denominata Liquidfeedback sulla quale é possibile formulare emendamenti ed esprimere commenti. Le proposte sono state pubblicate entro il 30 settembre 2022, mentre dal 1 al 15 ottobre 2022 sono stati raccolti gli emendamenti e i commenti. In questa fase anche i singoli componenti della comunità di UniTo hanno potuto esprimere pareri, emendamenti ed eventualmente formulare nuove proposte.
Le diverse proposte non sono in competizione l’una con l'altra, ma contribuiscono tutte alla definizione di una proposta finale, che il gruppo di lavoro redige sulla base dell'analisi delle proposte e dei commenti pervenuti. Anche questa proposta "di sintesi" viene pubblicata sulla piattaforma e discussa nella seconda Conferenza di Ateneo, prevista per il 3 novembre 2022. In questa sede, oltre a illustrare le motivazioni che hanno guidato le scelte del gruppo di lavoro, avviene la discussione della proposta finale. Quanto emerge dalla seconda conferenza di Ateneo è quindi tradotto in voci di spesa nel bilancio di previsione 2023.
Come si partecipa attivamente
Le proposte vanno inserire sulla piattaforma Liquidfeedback.
Il bilancio partecipativo di Ateneo è una metodologia di ascolto, relazione e comunicazione, che permette il coinvolgimento attivo della nostra comunità ai fini della costruzione del bilancio di previsione.
Il bilancio di previsione è il documento con cui l'Ateneo prevede e autorizza le entrate e le spese dell'esercizio. Rappresenta lo strumento con cui si dà attuazione alla linea politica dell'Ateneo, prevedendo anche il finanziamento delle attività ritenute strategiche per lo sviluppo della didattica, della ricerca, della terza missione e dell'apparato organizzativo-gestionale dell’Università.