Polo Universitario penitenziario

Libri e computer su un tavolo

"Chi è privato della libertà non può essere privato della libertà di imparare"
 

Franco Prina, già Delegato del Rettore per il Polo Universitario Penitenziario

L'Università di Torino è impegnata, insieme ad altri 43 Atenei di tutta Italia, riuniti nella Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari - CNUPP, organo della CRUI, a garantire il diritto allo studio universitario a persone private della libertà personale o in esecuzione penale esterna

Nel garantire tale diritto anche alle persone detenute, così come a ogni individuo, indipendentemente dalla sua condizione, le Università perseguono l'obiettivo di fornire strumenti di crescita culturale e professionale, favorire il mantenimento di relazioni e legami con "il mondo" dando un senso al tempo spesso vuoto della carcerazione, offrire opportunità di acquisizione di competenze utili per le loro prospettive future e per un positivo reinserimento sociale.

 

Il Polo Universitario Penitenziario di UniTo ha oggi studenti detenuti/e presso i seguenti Istituti Penitenziari: 

  • Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino (con sezione "dedicata")
  • Casa di Reclusione "Rodolfo Morandi" di Saluzzo (con sezione "dedicata")
  • Casa di Reclusione di Asti
  • Casa di Reclusione di Fossano
  • Casa Circondariale di Biella
  • Casa Circondariale di Ivrea
  • Casa Circondariale di Novara.

Sono iscritti/e all'Università di Torino e seguiti/e al pari delle persone ristrette in carcere anche internati/e in REMS (Residenza per l'esecuzione di misure di sicurezza) e persone in esecuzione penale esterna (misure alternative o sostitutive della detenzione).

Mission

Nel garantire il diritto a studi universitari a persone private della libertà personale, l'Università di Torino assolve al proprio dovere istituzionale che deriva dall'art. 3 della Costituzione, che sancisce il principio dell'uguaglianza di ogni cittadino indipendentemente dalle condizioni sociali e che impegna le istituzioni della Repubblica a "rimuovere gli ostacoli" che si frappongono alla realizzazione del principio citato. Le persone che vivono una condizione di privazione o limitazione della libertà personale sono da considerarsi persone portatrici di esigenze "speciali" dati i vincoli a cui sono sottoposte. Da qui l'impegno a sostenerne i percorsi di studio con un progetto articolato che prevede forme di sostegno mirato da parte di tutor e la messa a disposizione da parte dell'Università di strumenti come libri, borse di studio, connessioni per colloqui, lezioni ed esami a distanza ecc...).
L'operare in questo ambito rientra pienamente nella prima missione – Didattica – dell'Università. 

Storia

L'istituzione del Polo Universitario Penitenziario presso la Casa Circondariale di Torino affonda le sue radici nell'attività svolta durante gli anni '80, quando l'interesse al confronto e a riprendere gli studi, soprattutto da parte di detenute e detenuti "politici", incontrò la disponibilità di alcuni componenti dell'allora Facoltà di Scienze Politiche ad aprire un dialogo con persone detenute, a effettuare in carcere alcuni seminari e avviare progetti di ricerca sulla stessa condizione carceraria. Questi seminari e questi incontri crearono le condizioni per offrire la possibilità di una ripresa o un avvio anche formale di percorsi di studio universitario da parte di un primo nucleo di detenuti.
La Facoltà avviò per questo una iniziativa più strutturata attraverso l'impegno dei propri docenti e delle segreterie, atta a favorire tali percorsi per quanti e quante avessero titolo e interesse ad iscriversi e perseguire gli studi.
L'esperienza trovò una formalizzazione attraverso un Protocollo d'intesa che fu firmato il 27 luglio 1998 tra Università degli Studi di Torino, Tribunale di Sorveglianza e Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria.  

 

Alla Facoltà di Scienze Politiche si affiancò ben presto quella di Giurisprudenza. Ad oggi i Dipartimenti coinvolti sono otto.

 

Nel 2008 fu istituita all'interno della Casa Circondariale di Torino una sezione "dedicata" per gli studenti universitari, un ambiente idoneo allo studio, alla conservazione e alla circolazione dei libri e del materiale didattico, alle lezioni, agli esami e all'incontro con i docenti. 

 

Negli anni più recenti la possibilità di iscriversi al nostro Ateneo è stata estesa ad altri istituti del Piemonte. Un’intesa particolarmente virtuosa è stata creata con la Casa di
Reclusione di Saluzzo
, dove il 30 giugno 2022 è stata inaugurata una sezione dedicata al “Polo Universitario”, analoga a quella dell’Istituto Penitenziario torinese.

I numeri

I dati più significativi: numero di iscritti/e nel corso degli ultimi anni, numero di iscritti/e diviso per genere, nazionalità e circuito, numero di iscritti/e diviso per collocazioni e Corsi di Studio, numero di Dipartimenti coinvolti, numero di lauree conseguite negli ultimi due anni solari conclusi (2022 e 2023).

I numeri del Polo Universitario Penitenziario

 

    Convenzioni

    Convenzioni con Istituti penitenziari

    Il rapporto tra l'Ateneo e i due Istituti che ospitano il maggior numero di studenti detenuti sono regolati da convenzioni triennali che coinvolgono anche gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna del territorio:

    • convenzione per il periodo 2024-2026 con la Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino (firmata il 20 febbraio 2024)
    • convenzione per il periodo 2024-2027 con la Casa di reclusione "Rodolfo Morandi" di Saluzzo.

    Per gli altri Istituti - dati i numeri contenuti e l'assenza di una "sezione dedicata" (che richiede una regolamentazione specifica) - si fa riferimento agli accordi nazionali siglati tra la CNUPP (la Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari) e il DAP (Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria) e le Linee Guida elaborate congiuntamente che regolano i rapporti delle Università e gli stessi istituti Penitenziari.

     

    Convenzione con la Fondazione Compagnia di San Paolo

    Il Polo, fin dalla sua origine, si avvale di un contributo annuale da parte della Fondazione Compagnia di San Paolo, nel quadro della Convenzione generale che regola i rapporti tra la stessa Fondazione e l'Ateneo. 
    Il contributo consente di garantire il pagamento delle tasse (di immatricolazione, prima rata di iscrizione al primo ei agli anni successivi, di laurea), la fornitura di tutti i libri di testo, di materiale didattico e di cancelleria, le attrezzature informatiche e il relativo materiale di consumo. Esso consente inoltre di retribuire i tutor dedicati al Polo e alcune borse di assistenza alla didattica.
    Il contributo della Compagnia di San Paolo ha consentito anche di costituire, negli anni, presso la Biblioteca Gioele Solari, una sezione di libri sulle tematiche carcerarie e l'abbonamento ad alcune importanti riviste di settore, al fine di diffondere presso il corpo docente e gli studenti dell'Ateneo una maggiore conoscenza della realtà carceraria e degli studi che su di essa sono svolti in Italia e in altri Paesi.

    Per maggiori dettagli Convenzione Compagnia di San Paolo.

     

    Protocollo Alberto Musy

    È un Protocollo volto all’inserimento lavorativo di detenuti e detenute che durante il periodo di detenzione abbiano conseguito una laurea, favorendo il loro percorso di
    reinserimento sociale. Oltre al nostro Ateneo, il Protocollo coinvolge diversi attori: il Fondo Musy, la Fondazione Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, la Casa di Reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo, i Garanti dei diritti delle persone private della libertà delle Città di Torino, Saluzzo e della Regione Piemonte, le amministrazioni comunali delle Città di Torino e di Saluzzo, e la Società Metropolitana Acque Torino S.p.A. (SMAT).

     

    L'inserimento nel mondo del lavoro è favorito dal Fondo Musy e dalla Fondazione Ufficio Pio attraverso un servizio di job placement, attività di orientamento professionale,
    formazione mirata, contatto con aziende locali e attraverso tirocini extracurriculari. Le due città coinvolte nella firma del Protocollo si impegnano a sostenere attività di formazione, tirocini, borse lavoro, a offrire servizi e benefit utili alla frequenza dei tirocini.
    In ultimo, la SMAT si rende disponibile ad attivare tirocini extracurriculari presso la propria struttura che possono concludersi con l'inserimento lavorativo presso la stessa azienda.

    Didattica

    Per l'a.a. 2023-24 i corsi di studio offerti sono stati 22.

     

    13 corsi triennali: Beni culturali | Comunicazione interculturale | DAMS | Diritto per le imprese e le istituzioni | Global law and transnational legal studies | Innovazione sociale, comunicazione e nuove tecnologie | Lettere | Scienze e tecnologie agrarie | Scienze delle attività motorie e sportive | Scienze e Tecniche Psicologiche | Scienze forestali e ambientali | Scienze politiche e sociali | Storia.

     

    9 corsi Magistrali o a ciclo Unico: Antropologia culturale ed etnologia | Archeologia e storia antica | Comunicazione pubblica e politica | Comunicazione, ICT e media | Scienze amministrative e giuridiche per organizzazioni pubbliche e private | Scienze delle religioni | Scienze strategiche | Sociologia | Giurisprudenza (ciclo unico).

     

    L'offerta didattica per le persone detenute si concretizza attraverso una pluralità di strumenti e di modalità. Dipartimenti e Corsi di Laurea garantiscono - con i propri docenti o attraverso borsisti e collaboratori diversi, in presenza e a distanza - agli studenti e alle studentesse detenuti/e lezioni, seminari e altre forme di didattica, assistenza alla preparazione degli esami, prove di esame, assistenza alla preparazione delle tesi di laurea e loro discussione in sedute di laurea appositamente organizzate o, se possibile, in quelle previste presso le normali sedi di Ateneo.

     

    Le attività sono più strutturate nelle "sezioni dedicate" agli studenti universitari dei due istituti di Torino e Saluzzo. In entrambe si trovano spazi per le lezioni e gli incontri, una biblioteca, spazi per le attrezzature informatiche, insieme alle camere di pernottamento, che sono aperte durante il giorno. I posti accessibili presso la "sezione Polo" della Casa Circondariale di Torino sono circa 30, mentre presso quella della Casa di Reclusione di Saluzzo sono 32.

     

    Sono tuttavia considerati a tutti gli effetti studenti e studentesse del Polo, anche i detenuti e le detenute che per motivi relativi alle loro specifiche condizioni detentive non possono essere collocati/e presso le "sezioni dedicate" (a Torino e Saluzzo) o si trovano nelle altre carceri piemontesi. A essi sono garantite le stesse condizioni sotto il profilo del trattamento amministrativo e dei supporti didattici (libri, materiali, ecc...) e sono loro offerte quante più opportunità possibili di incontro con tutor e docenti.
    Sono inoltre sostenuti nel loro impegno di studio anche gli studenti e le studentesse che fruiscono di misure alternative diverse (art. 21, semilibertà, affidamento in prova, ecc...) o a fine pena, che possono così portare a termine i percorsi intrapresi. 

    Per iscriversi

    Le persone in condizione di restrizione della libertà personale, interessate a intraprendere un percorso di studi universitari, possono richiedere di effettuare un colloquio informativo e di orientamento con il personale universitario, tramite l'area educativa dell'istituto penitenziario in cui sono ristrette o tramite i/le funzionari/e dell'UIEPE. 

     

    È inoltre possibile, da parte di chi sappia di tale interesse di persona detenuta (parente, avvocato, volontari/e, ecc...), contattare direttamente l'ufficio del Polo Universitario Penitenziario dell'Università di Torino scrivendo una mail a tutor.polocarcere@unito.it, con indicazione dell'istituto in cui si trova ristretta la persona, il possesso del diploma e il corso di laurea di interesse. 

     

    Come per tutti i cittadini e le cittadine italiani/e, requisito indispensabile è il possesso di diploma di scuola secondaria superiore.  
    Per le persone straniere che hanno conseguito un titolo all'estero valgono le stesse regole relative al riconoscimento del titolo in vigore per l'accesso all'università italiana di chiunque si trovi in tale condizione. Le linee guida DAP-CNUPP ribadiscono che per gli stranieri privi di permesso di soggiorno, la presenza ai fini dell’esecuzione della pena va considerata "come presenza legale, fermo restando i requisiti necessari relativamente al possesso di titoli di studio riconosciuti".

     

    In primavera di ogni anno, sono diramati a livello nazionale interpelli per raccogliere le manifestazioni di interesse al trasferimento per intraprendere gli studi,  provenienti da altri istituti penitenziari, anche fuori Regione (uno per la media sicurezza per la Casa Circondariale di Torino; uno per l’alta sicurezza per la Casa di Reclusione di Saluzzo). 

     

    Le nuove domande di iscrizione si raccolgono ogni anno a partire da marzo sino a metà settembre

    Collaborazione con le scuole superiori

    Sono attive collaborazioni tra il nostro Ateneo e le Scuole secondarie di secondo grado presenti nei due Istituti che contano più iscritti e iscritte. Presso la Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno" di Torino con il Primo Liceo Artistico Statale, l'Istituto di Istruzione Superiore "C.I. Giulio", e l'Istituto Istruzione Superiore "G. Plana", mentre nella Casa di Reclusione "R. Morandi" di Saluzzo con l'Istituto di Istruzione Superiore "Soleri-Bertoni".
    Lavoriamo insieme alle scuole superiori per svolgere attività di orientamento post diploma (mediante incontri di gruppo e colloqui individuali) e attraverso la partecipazione dell'Ateneo alle Commissioni didattiche regolarmente presenti negli Istituti, per le esigenze di coordinamento (ad esempio sugli spazi e gli orari), per attività co-gestite e per agevolare l'eventuale passaggio dalla scuola secondaria di secondo grado all'università dei diplomandi e diplomati.

    Organizzazione

    Il funzionamento del Polo si avvale di alcune figure di riferimento interne all'Ateneo che operano in collaborazione con i referenti degli Istituti di Pena.

    Delegato del Rettore

    Il delegato del Rettore per il Polo studenti detenuti è il prof. Rocco Sciarrone - rocco.sciarrone@unito.it.

     

    Ha la responsabilità di rappresentare l'Ateneo presso la Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari (CNUPP), di mantenere rapporti con il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria (PRAP), con le Direzioni degli Istituti penitenziari in cui vi sono studenti o studentesse detenuti/e e anche con gli Uffici Interdistrettuali dell'Esecuzione penale esterna (UIEPE). Ha anche responsabilità nella gestione delle risorse economiche messe a disposizione annualmente della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il delegato del Rettore è affiancato, per il coordinamento delle attività didattiche, da referenti designati dai diversi Dipartimenti che gestiscono Cds cui sono iscritti persone detenute.

    Referente amministrativo di coordinamento

    La referente di coordinamento didattico–organizzativo è Marta Dotti - martasaravirgina.dotti@unito.it

     

    Cura gli aspetti organizzativi del Polo.

    Tutor

    Le tutor didattiche sono Alice Bonivardo e Marina Pinto. Per contattarle scrivere a tutor.polocarcere@unito.it.

     

    Si occupano delle pratiche amministrative, favoriscono l'interazione tra docenti e studenti e studentesse detenuti/e e ne organizzano la presenza in carcere, mettono a disposizione gli strumenti e materiali utili allo studio.
     

    Volontari/e del Servizio Civile Universale di uno dei progetti di Ateneo

    Hanno collaborato all’insieme delle attività del Polo, supportato la didattica, con particolare riferimento al tutoraggio rivolto agli/le studenti/esse detenuti/e per la
    preparazione degli esami e della tesi di laurea, e sono stati/e coinvolti/e nell'organizzazione di attività di carattere culturale.

    Impegni e attività di terza missione

    L'Università di Torino si impegna negli Istituti Penitenziari in cui opera anche attraverso attività di "Terza missione".

    Si tratta di proposte e attività di carattere culturale che coinvolgono non solo gli studenti e le studentesse universitarie, ma anche altre persone detenute. In particolare, ma non solo, quelle che sono iscritte ad altri corsi di studio gestiti dagli Istituti scolastici presenti nelle carceri.

     

    Attività di terza missione: 

    Eventi

    Assemblea nazionale CNUPP - Conferenza Nazionale delegate/i dei rettori Poli Universitari Penitenziari

    Prime lauree del Polo Universitario per studenti detenuti della Casa di Reclusione di Saluzzo

    Inaugurazione dell'anno accademico 2023-2024 del Polo Universitario per studenti detenuti

    Interlabo GERN 2023 "L'Université rentre en prison"

    1998 - 2018: Vent'anni del Polo Universitario di UniTO in carcere

    Ultimo aggiornamento: 23/10/2024