Procedimenti disciplinari nei confronti del personale docente e ricercatore
Costituiscono infrazioni disciplinari i seguenti comportamenti:
- mancanza ai doveri d’ufficio o irregolare condotta (infrazioni lievi)
- abituale mancanza ai doveri d’ufficio
- abituale irregolarità di condotta
- grave insubordinazione
- atti in genere, che comunque ledano la dignità o l’onore del personale docente e ricercatore.
L’azione disciplinare nei confronti del personale docente e ricercatore è esercitata dal/dalla Rettore/Rettrice.
Esclusivamente per le infrazioni lievi, il/la Rettore/Rettrice, valutata la condotta nel rispetto del contraddittorio, dispone entro 30 giorni dal momento della conoscenza dei fatti, con proprio provvedimento, l’archiviazione del procedimento o l’irrogazione della sanzione disciplinare della censura.
Per ogni condotta che possa dar luogo all'irrogazione di una sanzione disciplinare più grave della censura, entro il medesimo termine di 30 giorni dal momento della conoscenza dei fatti, il/la Rettore/Rettrice trasmette gli atti al Collegio di Disciplina formulando motivata proposta.
Il Collegio di Disciplina è articolato in tre sezioni e opera nel rispetto del contraddittorio, secondo il principio del giudizio fra pari:
- nei procedimenti relativi al personale docente di prima fascia, la sezione giudicante è composta dal/dalla Presidente e da due docenti di prima fascia
- nei procedimenti relativi al personale docente di seconda fascia, la sezione giudicante è composta dal/dalla Presidente e da due docenti di seconda fascia
- nei procedimenti relativi al personale ricercatore, la sezione giudicante è composta dal/dalla Presidente e da due ricercatori/ricercatrici.
Compongono il Collegio anche tre membri supplenti, uno per ciascuna sezione giudicante. Il/la Presidente è scelto/a dal/dalla Rettore/Rettrice fra il personale docente di prima fascia.
Il Collegio, uditi il/la Rettore/Rettrice e la persona sottoposta ad azione disciplinare, esprime entro 30 giorni dalla ricezione degli atti parere vincolante sulla sanzione disciplinare da irrogare o sull’archiviazione del procedimento e trasmette gli atti al Consiglio di Amministrazione.
Il termine del procedimento può essere sospeso per esigenze istruttorie, legate alla necessità di acquisire ulteriori atti o documenti da parte del Collegio. La sospensione del termine è ammessa al massimo per due volte e ciascun periodo di sospensione non può superare 60 giorni.
Entro 30 giorni dalla ricezione degli atti, il Consiglio di Amministrazione infligge la sanzione o dispone l'archiviazione del procedimento, conformemente al parere vincolante espresso dal Collegio di Disciplina. Il Consiglio delibera senza la rappresentanza degli studenti e delle studentesse.
Il procedimento si estingue se la decisione del Consiglio di Amministrazione non interviene nel termine di 180 giorni dalla data di avvio del procedimento stesso.
Il Collegio di Disciplina attualmente in carica è stato nominato con Decreto Rettorale n. 8314 del 20/11/2024 fino al 30/09/2025.
Componenti titolari
- Prof.ssa Serena Quattrocolo (Presidente) - Professoressa di prima fascia – Dipartimento di Giurisprudenza
- Prof. Pasquale Pagliaro - Professore di prima fascia – Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche
- Prof.ssa Chiara Riganti - Professoressa di prima fascia – Dipartimento di Oncologia
- Prof.ssa Paola Pressenda – Professoressa di seconda fascia – Dipartimento di Studi Storici
- Prof.ssa Georgia Zara – Professoressa di seconda fascia – Dipartimento di Giurisprudenza
- Dott. Stefano Sartore – Ricercatore universitario – Dipartimento di Scienze Veterinarie
- Dott.ssa Paola Carmagnani – Ricercatrice universitaria – Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne.
Componenti supplenti
- Prof. Marino Badiale - Professore di prima fascia – Dipartimento di Matematica “Giuseppe Peano”
- Prof. Luca Rollè – Professore di seconda fascia – Dipartimento di Psicologia
- Dott.ssa Barbara Mognetti – Ricercatrice universitaria – Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei sistemi.
Al personale docente e ricercatore possono essere inflitte, secondo la gravità delle condotte, le seguenti sanzioni disciplinari:
- la censura
- la sospensione dall'ufficio e dallo stipendio fino ad un anno
- la revocazione
- la destituzione senza perdita del diritto a pensione o ad assegni.
La censura è una dichiarazione di biasimo, in forma scritta, inflitta dal/dalla Rettore/Rettrice per mancanza ai doveri di ufficio o per irregolare condotta, quando i fatti non costituiscano una grave insubordinazione e non siano tali da ledere la dignità e l’onore della persona oggetto del procedimento disciplinare.