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Storia

Le tappe principali

1404

Ludovico di Savoia-Acaia promuove la formazione di un centro di insegnamento superiore, su sollecitazione di alcuni "magistri" fuggiti dalle sedi universitarie di Pavia e Piacenza; la sede prescelta è Torino, perché città vescovile. La nascita dello "studium generale" viene formalizzata da una bolla di papa Benedetto XIII del 27 ottobre 1404.

1424

Amedeo VIII avvia una riforma per rendere più organico ed efficiente lo studium torinese, e nomina il collegio dei riformatori, principale organo di governo dell'Università, al quale appartiene il sigillo che in seguito fu adottato come logo dell'Università di Torino. I primi decenni di vita dell'Università sono contrassegnati da un funzionamento discontinuo.

Tra il 1427 e il 1436

Dopo una serie di interruzioni dell'attività, si giunge al trasferimento prima a Chieri, poi a Savigliano nel 1434, per tornare a Torino dopo il 1436. Il consolidamento dell'Università si accompagna al rafforzamento del ruolo di Torino come capitale subalpina, fatto che le garantisce quasi un secolo di stabilità. Per il XV secolo si ha notizia di 30 laureati in Teologia, 24 in Legge e 16 in Medicina, oltre ad almeno un centinaio di studenti. 

1506

Erasmo da Rotterdam consegue a Torino la laurea in Teologia. Con i governanti di casa Savoia Emanuele Filiberto (1528-1580) e Carlo Emanuele I (1562-1630) l'Ateneo visse una stagione di successo per la presenza di un corpo studentesco numeroso e culturalmente motivato e di alcuni insegnanti illustri, come Giovanni Battista Giraldi Cinzio (1504-1573), che durante il suo periodo all'Università pubblicò la sua opera gli Ecatommiti (1565). L'Ateneo ha invece un lungo periodo di crisi intorno alla metà del Seicento a causa di peste, carestie e continue guerre.

Targa di Erasmo da Rotterdam in Rettorato

1720

L'Università si trasferisce nel prestigioso palazzo di via Po, attuale sede dell'Ateneo.

Foto del cortile del Palazzo del Rettorato

Tra il 1730 e il 1798

Risultano laureati a Torino 7.982 studenti, di cui 4.169 in Legge, 1.973 in Medicina, 1.390 in Teologia, con una media annua di 112 laureati.

1739

Carlo Emanuele III continua la politica di innovazione e consolidamento inaugurata da Vittorio Amedeo II e crea il Museo dell'Università

1791

Rivolta degli universitari: negli ultimi decenni del Settecento le vicende dell'Università, strettamente connnesse con gli avvenimenti internazionali, determinano un alto tasso di conflittualità urbana e perdita di prestigio. Con la guerra alla Francia rivoluzionaria l'Università e il Collegio vengono chiusi.

1796

Amedeo Avogadro si laurea in Legge.

1799

Il Governo provvisorio piemontese riapre l'Ateneo e nell'estate 1800 il secondo Governo provvisorio lo trasforma in Università Nazionale. L'adeguamento al sistema francese porta l'introduzione nel Piemonte francese del nuovo ordinamento imperiale, con il quale a capo di ogni Università veniva posto un Rettore. Per dimensioni, numero di cattedre, docenti e studenti, l'Ateneo piemontese è il secondo dell'Impero, dopo quello di Parigi.

1800

Le facoltà sono sostituite da 8 scuole speciali: Chimica, Chirurgia, Belle Arti, Giurisprudenza, Medicina, Fisica e Matematica, Letteratura e Medicina Veterinaria. 

1801-1814

L'Impero Napoleonico istituisce le 5 facoltà di teologia, legge, medicina, scienze e letteratura. 

1816

Si laurea in Teologia il sacerdote san Giuseppe Cottolengo.

1817-1818

Viene istituito un corso di Economia politica e la Scuola di Medicina Veterinaria apre a Venaria Reale. 

1861

Unificazione d'Italia. Torino è la prima capitale d'Italia. 

Veduta del Monte dei Cappuccini a Torino

Ultimi anni del XIX secolo

Alcuni istituti scientifici si trasferiscono al Valentino, abbandonando i vecchi locali di via Cavour e via Po. Alla fine del secolo l'Ateneo torinese, unico in Piemonte e grazie alla presenza di tutte le Facoltà, è con i suoi 2013 iscritti (anno accademico 1891-1892) la seconda istituzione universitaria d'Italia, preceduta solo da Napoli.

1895

Luigi Einaudi, futuro presidente di Italia, si laurea in Giurisprudenza.

Inizio del '900

Da una costola dell'Università si costituisce il primo nucleo del Politecnico ad opera di Galileo Ferraris.

1911

Antonio Gramsci si iscrive all'Università di Torino. 

1915

L'Italia entra nella prima guerra mondiale. Palmiro Togliatti si laurea in Legge. 

1918

Giuseppe Saragat, futuro presidente d'Italia, si laurea in Economia.

1923

Con la Riforma Gentile, l'Università di Torino entra a far parte del nucleo delle dieci università gestite e finanziate direttamente dallo Stato, con autonomia amministrativa e didattica nei limiti della legge e sotto la vigilanza del Ministero dell'Educazione Nazionale.

Dal 1925

Ha inizio anche all'interno dell'Ateneo un processo di fascistizzazione che trova tuttavia alcune resistenze. Gli anni ’30 del ventesimo secolo vedono l’Università di Torino protagonista di quella straordinaria stagione culturale e antifascista che diede al paese personaggi del calibro di Norberto Bobbio, Alessandro Galante Garrone, Leone Ginzburg, Massimo Mila, Vittorio Foa, Giorgio Agosti, Dante Livio Bianco, Cesare Pavese.

Caduto il fascismo, l'Università di Torino partecipa con molti suoi docenti e studenti alla guerra di liberazione.

1935

Il premio Nobel Salvatore Luria si laurea in Medicina e Chirurgia. 

1936

Rita Levi Montalcini si laurea in Medicina e Chirurgia. Lo stesso anno si laurea anche Renato Dulbecco. 

1941

Primo Levi si laurea in Chimica. Fernanda Pivano in Letteratura.

Primo Levi

1943

Si laurea il Presidente della FIAT Giovanni Agnelli.

1954

Umberto Eco si laurea in Filosofia. 

Dal 1968

Con l'esplosione della contestazione studentesca nei confronti dei vecchi ordinamenti e della tradizionale mentalità accademica e con il passaggio dal vecchio modello di università di élite a quello di massa, l'Università torinese entra in una nuova fase della sua ultracentenaria storia

1969

Apre la Facoltà di Scienze Politiche. 

1982

Apre la Facoltà di Psicologia.

Facciata del palazzo storico Badini

1985

L'Università di Torino e l'Università francese di Savoia istituiscono il primo corso di laurea bi-nazionale. 

1997

Apre la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. 

2004

L'Università di Torino celebra il suo 600° anniversario. 

2012

Apre il Campus Luigi Einaudi, classificato come uno dei 10 edifici universitari più spettacolari al mondo.