Consumo nelle sedi universitarie
Nel corso del 2022, l’energia elettrica consumata dall’Università di Torino per soddisfare le esigenze di illuminazione, climatizzazione invernale ed estiva e l’alimentazione dei laboratori pesanti, è stata pari a 36.931.125 kWh, di cui:
- 26.188.617 kWh acquistati da rete elettrica nazionale (contratto Consip Opzione Verde)
- 10.643.795 kWh autoprodotti dai tre cogeneratori di Ateneo, situati rispettivamente nel Comprensorio di Grugliasco, nella sede di Palazzo Nuovo e nel Campus Luigi Einaudi
- 98.713 kWh autoprodotti dagli impianti fotovoltaici installati nella sede dell’Istituto Bonafous a Chieri e nella sede di Biotecnologie a Torino.
La scelta di installare impianti di cogenerazione e impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica nelle sedi di Ateneo dimostra l’impegno dell’Università di Torino nel ridurre le proprie emissioni di CO2. A questo si aggiunge la scelta oculata di sottoscrivere un contratto di energia elettrica tramite la formula “opzione verde”, che garantisce che l’energia fornita alle sedi universitarie provenga da fonti rinnovabili.
Nell'infografica di seguito sono riportati i consumi totali di energia elettrica dell’Ateneo per il periodo 2018-2022 e una loro suddivisione per fonte (espressi in kWh).
Analizzando la serie storica, si nota che i consumi di corrente elettrica del 2022 sono aumentati rispetto a quelli del 2021, anno in cui le attività didattiche erano ancora parzialmente sospese a causa del protrarsi della pandemia da Covid-19. I consumi sostenuti nel corso del 2022 tuttavia, risultano in linea con quelli registrati negli anni precedenti, ad eccezione del 2020, anno di inizio della pandemia. Rispetto al 2021 sono aumentati, invece, i consumi di energia elettrica da impianti fotovoltaici che, seppur minimi, sono passati da circa 3.000 kWh nel 2021 a 98.700 nel 2022.
Di seguito, invece, sono riportate le emissioni totali di CO2 derivanti dai consumi di cui sopra (espresse in tCO2).
Come è possibile notare, l’andamento delle emissioni di CO2 nel quinquennio considerato rispecchia perfettamente l’andamento dei consumi di corrente di cui sopra.
Di seguito sono riportati i consumi di metano, GPL e gasolio sostenuti per alimentare gli impianti a combustione di alcuni edifici di Ateneo e necessari a soddisfare la domanda di energia per la climatizzazione invernale ed estiva e l’alimentazione di laboratori pesanti e data centre.
Nello specifico, nel 2022 sono stati consumati:
- 2.783.623 metri cubi di gas metano
- 3.554 metri cubi di GPL
- 34.064 litri di gasolio.
Nel corso del 2022, in un’ottica di decarbonizzazione, alcuni degli impianti a gasolio sono stati sostituiti con impianti a GPL, capaci di produrre energia termica con un’intensità emissiva più bassa. Nel 2023, è prevista poi la sostituzione anche degli impianti rimanenti. Nei prossimi anni, inoltre, al fine di ridurre ulteriormente le emissioni da consumi per riscaldamento, l’Università ha previsto l’installazione, ove possibile, di pompe di calore alimentate da fonti rinnovabili o da impianti geotermici.
Nell’ infografica seguente sono riportati i consumi di GPL, gasolio e metano sostenuti dall’Università di Torino relativamente al periodo 2018-2022.
I dati sui consumi di metano per il 2022 confermano il trend decrescente registratosi a partire dal 2018, probabilmente dovuto all’aumento dei consumi da teleriscaldamento esterno. Sono, invece, esigui e costanti i consumi di gasolio, combustibile impiegato per alimentare esclusivamente gli impianti installati negli edifici più isolati dell’Ateneo, per i quali sarebbe risultato difficoltoso l’allacciamento alla rete di distribuzione del gas. Non è possibile, invece, analizzare l’andamento dei consumi di GPL perché, come specificato sopra, i primi impianti a GPL sono stati attivati soltanto a partire dal 2022.
Di seguito è riportata, invece, un’infografica delle emissioni totali di CO2 (espresse in tonnellate di CO2) associate ai consumi di GPL, metano e gasolio nel periodo 2018-2022.
Come è possibile notare, l’andamento delle emissioni di CO2 nel quinquennio considerato rispecchia perfettamente l’andamento dei consumi dei tre combustibili per il riscaldamento analizzati sopra.
Alcuni stabili dell’Ateneo non sono dotati di un impianto di riscaldamento direttamente gestito dall’università ma sono allacciati alle reti di teleriscaldamento locali o dipendono da impianti di teleriscaldamento condominiale.
Nel corso del 2022 tali consumi sono stati pari a 18.456.409 kWh, un valore in aumento rispetto a quello registrato lo scorso anno (10.000.000 kWh circa). Le emissioni di diossido di carbonio associate a tali consumi sono state pari a 3.254 tonnellate.
I consumi idrici sostenuti dall’Ateneo nel 2022 per fornire gli stabili universitari sono stati pari a 261.513 metri cubi. Si tratta di un valore in linea con quelli registrati negli anni precedenti:
- anno 2019: 351.158 metri cubi
- anno 2020: 395.161 metri cubi
- anno 2021: 205.999 metri cubi.
La definizione di Fonti alternative è data dalla Legge n. 10 del 1991, secondo cui “sono considerate fonti rinnovabili di energia o assimilate: il sole, il vento, l'energia idraulica, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione dei rifiuti organici e inorganici o di prodotti vegetali”.
Sempre la Legge n. 10 del 1991 definisce le cosiddette Fonti di Energia assimilate alle fonti rinnovabili: “Sono considerate altresì fonti di energia assimilate alle fonti rinnovabili di energia: la cogenerazione, intesa come produzione combinata di energia elettrica o meccanica e di calore, il calore recuperabile nei fumi di scarico e da impianti termici, da impianti elettrici e da processi industriali, nonché le altre forme di energia recuperabile in processi, in impianti e in prodotti ivi compresi i risparmi di energia conseguibili nella climatizzazione e nell'illuminazione degli edifici con interventi sull'involucro edilizio e sugli impianti".
Questa pagina è in continuo aggiornamento perché l'Università ha effettuato o ha in progetto di effettuare tutta una serie di interventi, riassumibili come di seguito.
Tramite la cogenerazione si ottiene dallo stesso combustibile la produzione combinata di energia elettrica e calore (da utilizzare per il riscaldamento invernale e per la refrigerazione estiva, tramite macchine chiamate assorbitori), ottenendo un notevole risparmio energetico rispetto alle produzioni separate.
Sono state aggiudicate a un’impresa con la procedura del Project Financing (art. 153 del D. Lgs.163/2006 – Codice degli Appalti) le opere di installazione di tre trigeneratori con motori endotermici volumetrici a ciclo otto negli stabili e con le potenze, come di seguito schematizzato:
- Palazzo Nuovo (via Sant'Ottavio 20): 1300 kWe (1400 KWt, 1000 KWf)
- Comprensorio di Grugliasco (via Leonardo da Vinci 33): 1300 KWe
- Nuova Area Italgas (Lungo Dora Siena): 1300 KWe.
Come noto con tali tipi di impianti è possibile ricavare calore ed energia elettrica dal sole. È intenzione dell'Ateneo coprire tutti i tetti in cui è tecnicamente possibile installare impianti di tale tipo, mentre sono allo studio alcuni progetti più avanzati per poter associare all'energia solare anche altri tipi di impianti più evoluti.
Attualmente sono attivi i seguenti impianti fotovoltaici:
- Disafa – Cantina sperimentale Bonafous: Impianto da 64 kW
- Centro Biotecnologie Scalo Vallino: impianto da 45,6 kW.