100: 1922-2022, dalla Marcia su Roma alla crisi delle democrazie - Lectio inaugurale di Ezio Mauro: ’22 L'ultimo anno di libertà

13/10/2022

Sabato 15 Ottobre, alle ore 21.00, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino (Via Verdi 9, Torino), in occasione del centenario della Marcia su Roma, si terrà la lectio di Ezio Mauro dal titolo '22 L’ultimo anno di libertà come lectio inaugurale

 

La conferenza, promossa da UniVersol’osservatorio permanente sulla contemporaneità di UniTo, inaugura il programma di appuntamenti “100:1922-2022. Dalla Marcia su Roma alla crisi delle democrazie” (15-31 ottobre) organizzato dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin come capofila dell’attività realizzata insieme ad altri sei istituti culturali del Polo del ‘900Fondazione Istituto Piemontese Antonio GramsciFondazione Vera NocentiniANCRIstoretoCentro studi Piero Gobetti e Fondazione Gaetano Salvemini con la collaborazione dell’Associazione Stampa Subalpina.

 

Ezio Mauro racconterà l'anno decisivo della frattura tra due epoche: dopo la guerra, davanti al potere declinante delle dinastie, c'è in Italia l'impeto crescente, violento, del nuovo movimento fascista. "I fascisti spuntarono pochi minuti prima delle due, protetti dal botto dei petardi nelle vie e nei cortili, mentre i balli erano ripresi dopo il brindisi. Da dentro giungevano le note morbide e i versi innocenti di Abat-jour, ma un colpo di pistola nella strada fermò la musica. 'Aprite, o sarà peggio.' Con centocinquantun bossoli per terra finiva la prima notte di gennaio e cominciava il 1922 italiano, l'anno del fascismo”.

 

Ezio Mauro, nato a Dronero (Cuneo) il 24 ottobre 1948, ha iniziato la professione di giornalista nel 1972 alla Gazzetta del Popolo di Torino, seguendo, tra l'altro, le vicende legate al terrorismo politico. Nel 1981 inizia a lavorare per La Stampa, a Roma, come inviato di politica interna. Sempre per La Stampa ha svolto servizi e inchieste all'estero, in particolare negli Stati Uniti. Nel 1988 ha iniziato la sua collaborazione con la Repubblica, come corrispondente dall'Urss, con base a Mosca. Per tre anni ha seguito la grande trasformazione di quel Paese nel periodo della Perestrojka viaggiando nelle Repubbliche dell'Unione Sovietica. Il 26 giugno 1990 è tornato a La Stampa come condirettore, per poi assumere la carica di direttore il 6 settembre 1992. Il 6 maggio 1996 è diventato direttore di la Repubblica, ruolo che continuerà a coprire per vent’anni. Nell’ottobre 2009 la Harvard Kennedy School, centro di formazione del personale di governo e la Nieman Foundation for Journalism di Harvard, gli hanno assegnato un encomio in riconoscimento del ruolo svolto da la Repubblica “in un momento di grave pericolo per la libertà di stampa in Italia”. Nel 2011 ha pubblicato con Gustavo Zagrebelsky La felicità della democrazia, edito da Laterza, mentre nel 2015, sempre con Laterza, ha pubblicato Babel, un dialogo sulla democrazia con Zygmunt Bauman. Il 14 gennaio 2016 lascia la direzione di Repubblica con cui collabora come editorialista. Nel 2017 gli sono stati assegnati Il Premiolino, il Premio Cherasco, il Premio Andrea Barbato, il Premio Giovanni Spadolini, e nel 2018 è stato insignito dalla Presidenza francese della Légion d’honneur.

 

Con Feltrinelli ha pubblicato L'anno del ferro e del fuoco: cronache di una rivoluzione (2017), L'uomo bianco(2018), Anime prigioniere: cronache dal Muro di Berlino (2019), Liberi dal male: il virus e l'infezione della democrazia (2020), La dannazione: 1921. La sinistra divisa all'alba del fascismo (2020), e Lo scrittore senza nome. Mosca 1966: processo alla letteratura (2021).

 

Per partecipare all’evento è necessario compilare il form di registrazione

 

Ultimo aggiornamento: 13/10/2022