2,8 milioni di euro per formare 18 esperti in tecnologie per il patrimonio culturale - Conservazione, restauro e valorizzazione dei beni culturali: obiettivi del nuovo dottorato “Tech4Culture” - 18 gennaio ore 9.30, via Verdi 9

17/01/2019

Domani, venerdì 18 gennaio alle ore 9.30, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9, Torino) sarà presentato il nuovo Dottorato di Ricerca in Technologies for Cultural Heritage (Tech4Culture), che ha l’obiettivo di creare una nuova classe di professionisti nel settore del patrimonio culturale. Apriranno i lavori Sergio Scamuzzi, Vice-Rettore per la comunicazione interna ed esterna di Ateneo, e Antonella Parigi, Assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte. Nella sessione pomeridiana, il programma prevede il workshop “Looking for the economic sustainability of cultural heritage projects” curato da Giovanna Segre, docente di Economia e membro dell’Advisory Board del corso.

 

È di 2.825.280 Euro il finanziamento totale per il dottorato, sostenuto per il 50% dalla Commissione Europea (H-2020 Marie Skłodowska Curie-COFUND) e per la restante metà dalla Compagnia di San Paolo. L’importo è finalizzato a sostenere 18 fellowship attraverso due bandi di selezione per il 2018/2019. Sono 8 i vincitori della prima Call for Application, 5 donne e 3 uomini. A fine febbraio 2019 sarà pubblicata la seconda Call per le altre 10 fellowship.

 

Il dottorato Tech4Culture, coordinato dallo storico Stefano De Martino, affronta il tema del Cultural Heritage in una chiave innovativa, dando rilievo all’informatica per i beni culturali e avvalendosi delle più recenti tecnologie nei settori della fisica, della chimica, dell’ingegneria, della biologia, della geologia, dell’archeologia e della storia dell’arte. Tra gli altri aspetti, i futuri esperti in Technologies for Cultural Heritage si occuperanno delle modalità di esposizione all’interno dei musei, degli open air museums, dei geo-parchi e delle mostre, creando modelli di presentazione e storytelling efficaci e sostenibili.

 

Per favorire le relazioni con enti ed imprese, il dottorato ha attivato diverse collaborazioni con istituti di ricerca, enti pubblici e aziende italiane e straniere. A livello locale, sono attive sinergie con il Polo Reale, con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale e con il Museo Egizio, il cui direttore, Christian Greco, fa parte del Collegio Docenti del corso.

 

Numerose le collaborazioni con l’estero, come quella con il Centre de recherche et de restauration des musées de France e con l’Institute of Geoecology and Geoinformation, della Adam Mickiewicz University (Poznan, Polonia). I ricercatori si confronteranno quindi in un contesto fortemente internazionale. Turchia, Eritrea, Grecia, Algeria, Bangladesh, Iran e Italia sono i Paesi di provenienza dei primi 8 dottorandi, che svolgeranno periodi di stage presso istituzioni accademiche e non accademiche straniere. Inoltre, il percorso formativo presterà una forte attenzione al problema dell’accesso alle più sofisticate tecnologie da parte dei Paesi emergenti.

 

Il dottorato ha una vocazione interdisciplinare: non solo perché docenti di discipline diverse interverranno sullo stesso tema, ma soprattutto perché questo approccio faciliterà il team working tra professionisti di settori diversi. Ad esempio, Il fisico che analizza l’argilla di una serie di anfore rinvenute nel Mar Rosso avrà necessità di collaborare con il chimico, l’archeologo e l’informatico. La dottoranda che si occupa della conservazione delle strutture murarie realizzate in terra cruda si interfaccerà con archeologi, ingegneri, fisici e chimici.

 

Il progetto rientra negli obiettivi di Ateneo di internazionalizzazione e di programmazione di Dottorati di Ricerca innovativi secondo i principi indicati dalla Commissione Europea (EU Principles for Innovative Doctoral Training). Con questa iniziativa prosegue inoltre l’impegno dell’Università di Torino nell’alta formazione nel campo dei beni culturali, settore nel quale l’Ateneo offre già diversi Master.

Ultimo aggiornamento: 17/01/2019