Dal Rettorato a Biotech, tutte le sedi di UniTo aperte per le giornate del FAI - Venerdì, nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale, anche una lezione concerto del gruppo cameristico barocco l’Astrée

23/03/2022

In occasione delle Giornate FAI di Primavera, che si terranno sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, l’Università di Torino apre le porte e mette in mostra quattro delle sue sedi più rilevanti. In particolare verranno valorizzati alcuni spazi dell’Ateneo normalmente non accessibili alla cittadinanza, che avrà la possibilità di scoprirli grazie a visite guidate appositamente pensate per l’occasione. Inoltre, nell’ambito del progetto UniVerso - Un osservatorio permanente sulla contemporaneitàvenerdì 25 marzo 2022 alle ore 21, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, si terrà una lezione concerto del gruppo cameristico barocco l’Astrée dedicata alla scuola violinistica piemontese del Settecento.

 

Sedi Università di Torino

 

Il Palazzo del Rettorato, situato nel centro storico della città (via Verdi 8/ via Po 17) è stato progettato nel 1712 da Michelangelo Garove, uno dei più affermati architetti torinesi del Seicento. Oggi ospita i vertici istituzionali e gli organi politici e amministrativi dell'Ateneo. Al suo interno, il pubblico potrà visitare, oltre al cortile e al loggiato, anche tre spazi solitamente chiusi al pubblico: l’archivio storico, la biblioteca storica ‘Arturo Graf’ e il salone del Rettorato, dove sarà possibile ammirare il dipinto di Battistello Caracciolo, Qui vult venire post me, noto anche come Cristo portacroce, considerato tra i pezzi caravaggeschi più rilevanti conservati nel Nord Italia. Orari: sabato e domenica, 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30). 

 

Altro luogo simbolo dell’Ateneo è la chiesa ed ex convento di Santa Croce (via Accademia Albertina 13), oggi sede del Dipartimento di scienze della vita e biologia dei sistemi. ll complesso di Santa Croce occupa i due terzi dell’isolato delimitato da Piazza Carlina e dalle vie Accademia Albertina, Giolitti, San Massimo e Santa Croce. La parte più antica del convento, risalente al Seicento, è quella rivolta verso via Accademia, mentre la manica su via San Massimo è frutto dell’ampliamento avvenuto nell’Ottocento, quando il Complesso era ormai adibito ad Ospedale Militare di Torino. Durante la visita saranno svelati ambienti straordinari e sconosciuti come l’ampio scalone a rampe aperte, l’appartamento della Badessadieci celle delle monache e il refettorio con pregevoli decorazioni pittoriche. Orari: sabato e domenica, 10:00 - 18:00.

 

Ci spostiamo poi alla Scuola di management ed economia, nella splendida sede dell'ex Regio istituto di riposo per la vecchiaia (corso Unione Sovietica 220). L’Ospizio di Carità venne destinato, fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1627 per volontà di Carlo Emanuele I, ad accogliere i mendicanti. La costruzione dell’immenso Ospizio di Carità (25.000 mq), in un’area allora in aperta campagna lungo il viale di Stupinigi, rappresenta il maggiore intervento edilizio della Torino ottocentesca. La visita farà conoscere uno dei palazzi storici di Torino noto anche come “Poveri Vecchi”, dove si potrà ammirare la caratteristica forma a pettine e la peculiare struttura degli edifici. Orari: sabato e domenica, 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30).

 

Infine, viene aperta al pubblico anche l'ex Regia scuola di Veterinaria, oggi sede del Dipartimento di Biotecnologie (via Nizza 52). Il complesso, situato accanto alla chiesa del Sacro Cuore, si può notare per la sua struttura in cemento con un'ampia vetrata, dietro la quale si sviluppa un cortile interno. L'attuale complesso, che può accogliere circa 800 studenti e 200 tra docenti e personale di supporto, si articola su quattro funzioni distinte: didattica, ricerca, amministrazione e servizi. Un progetto, quello dell'architetto Luciano Pia, che nel 2006 si è aggiudicato il "Premio Architetture Rivelate". La visita consentirà dunque di scoprire una tra le opere più riuscite negli ultimi anni a Torino per la sua alta qualità architettonica. Orari: sabato e domenica, 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30).

 

Lezione concerto

 

Venerdì 25 marzo 2022 alle ore 21, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, si terrà una lezione concerto del gruppo cameristico barocco l’Astrée dedicata alla scuola violinistica piemontese del Settecento con l’esecuzione di brani dei fratelli Giovanni Battista e Giovanni Lorenzo Somis, di Giovanni Battista Canavasso, di Gaetano Pugnani e di Arcangelo Corelli. L’ensemble l’Astrée è composto da Francesco D’Orazio al violino, Daniele Bovo al violoncello e Giorgio Tabacco al clavicembalo; il concerto è introdotto da Annarita Colturato, docente di Bibliografia Musicale all’Università di Torino.

 

L’Astrée, gruppo cameristico barocco, nasce a Torino nel 1991 per iniziativa di Giorgio Tabacco sotto l’egida dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, traendo il proprio nome da una composizione di François Couperin Le Grand che sul finire del Seicento così chiamò una delle sue Sonades en Trio. L’attività dell’ensemble si rivolge con particolare attenzione al ricco patrimonio musicale piemontese, conservato presso le biblioteche della Regione e ancora in gran parte inedito, affrontandolo secondo criteri storici e con l'utilizzo di strumenti originali. Il gruppo svolge un'intensa attività concertistica nazionale e internazionale e ha all’attivo un elevato numero di incisioni con case discografiche italiane (Symphonia), francesi (Opus111, Aparté) e tedesche (C.P.O.).

 

PROGRAMMA

 

Giovanni Battista Somis

Sonata in sol maggiore op.2 n.5 per violino e basso continuo

Largo – Allegro ma poco - Allegro

 

Giovanni Lorenzo Somis

Sonata in sol maggiore op.2 n.6 per violino e basso continuo

Allegro – Adagio – Allegro

 

Giovanni Battista Canavasso

Sonata op.3 n.2 per violoncello e basso continuo

Allegretto – Andante – Tempo di Minuetto, Aria I e II

 

Gaetano Pugnani

Sonata in sol minore op.3 n.4 per violino e basso continuo

Andante espressivo – Grave – Allegro Brillante

 

Arcangelo Corelli

Sonata in re minore  op.5 n.12 La Follia

Per violino e basso continuo

Ultimo aggiornamento: 23/03/2022