Expo-ExTo 2015: 'Nutrire corpo e mente: un percorso tra filosofia, ayurveda, biodiversità, gastropoetica e sicurezza alimentare in India e Asia meridionale'- domani mercoledì 14 ottobre alle 17.00 Struttura Agorà (piazza Castello)

13/10/2015

Nutrire se stessi e gli altri sostenta il corpo e la mente e preparare e consumare cibo implica la costruzione di relazioni sociali, dal livello interpersonale a quello universale.
In questo incontro si tratteranno aspetti diversi riferiti alla nutrizione in India e più in generale dell’Asia meridionale, una delle regioni del mondo più ricche, ampie e variegate per biodiversità.
L’incontro si strutturerà in tre parti. 
A partire dalle testimonianze letterarie e filosofiche più antiche, passando poi attraverso il periodo classico e medievale fino alla contemporaneità, il cibo in tutte le sue declinazioni è dipinto come una componente fondamentale della vita di tutti gli esseri, non solo dal punto di vista strettamente fisico, ma anche nei suoi riverberi sulla sfera sottile. Nella prima presentazione si tratteranno alcune testimonianze testuali dell’India tradizionale, al fine di mostrare l’importanza dell’alimentazione e il suo impatto sul dominio psichico.
Seguirà una testimonianza esperienziale, proposta da due persone che mettono in pratica gli insegnamenti ayurvedici nella loro vita quotidiana. L’āyurveda è un sistema medico e filosofico che si adatta perfettamente al concetto moderno di salute olistica, che vede l’essere umano nella sua totalità, nei suoi aspetti fisico, emotivo e spirituale. La salute e la malattia rappresentano processi cui concorrono il corpo, la mente e lo spirito e in cui terapie come i massaggi, le tecniche di purificazione, la meditazione, un’alimentazione appropriata, precetti sullo stile di vita concorrono a promuovere la salute e ripristinare l’equilibrio compromesso nella condizione di malattia.
In conclusione, si presenterà una riflessione incentrata su alcuni aspetti della politica del cibo nel mondo contemporaneo. Il cibo per l’ayurveda e altre tradizioni mediche del subcontinente è una medicina. Ma politiche agricole favorevoli a OGM o a un’intensa meccanizzazione rischiano di mettere a repentaglio la possibilità di utilizzare a scopo terapeutico piante selvatiche o coltivate da sempre facenti parte di questo tipo di alimentazione, incidendo anche sulla sicurezza alimentare. Anche in contesti di migrazione il cibo è uno strumento di costruzione di identità, un modo per mantenere un legame con la madrepatria, per conservare o creare tradizioni e partecipare a rituali di consumo condivisi.
 
L’obiettivo dell’incontro è fornire al pubblico diversi punti di vista sul cibo in un ambito culturale ricco e diversificato come quello del subcontinente indiano. L’intento delle relazioni è coinvolgere il pubblico a intervenire liberamente con domande o con l’apporto di brevi notizie e curiosità.

 
Programma
 
h. 17.00-17.30
Aham annam, “Io sono cibo!” Considerazioni sul cibo e il corpo nell’India antica
Prof. Gianni Pellegrini, Dipartimento di Studi Umanistici, StudiUm, UniTo
 
h. 17.30-18.00

Agni. Il fuoco digestivo del cosmo e l’ayurveda
Svamini Shuddhananda Giri e Malini Devi, Matha Gitananda Ashram, Altare (SV)
 
h. 18.00-18.30
Il cibo “tradizionale” fra gastropoetica e sicurezza alimentare
Prof.ssa Alessandra Consolaro, Dipartimento di Studi Umanistici, StudiUm, UniTo
 
h. 18.30-19.00
Dibattito con il pubblico

Ultimo aggiornamento: 13/10/2015