La ricerca al centro del nuovo Parco della Salute

02/02/2016

L’Università di Torino apprezza i grandi sforzi che la Regione Piemonte e il Comune di Torino stanno compiendo per consolidare il progetto del Parco della Salute anche con la partecipazione di importanti soggetti imprenditoriali.  Si ritiene di grande rilevanza il richiamo che il Sindaco Fassino e il Governatore Chiamparino hanno fatto sul ruolo che la Compagnia di San Paolo potrà svolgere in questo contesto.
 

“Penso che il ruolo della Compagnia, come quello della Fondazione CRT” - dichiara il Rettore Gianmaria Ajani - “possa focalizzarsi a sostenere la creazione delle infrastrutture nel settore della ricerca biomedica torinese: senza il mantenimento dell’altissimo livello della ricerca non è possibile garantire l’eccellenza dei servizi di diagnostica e cura, che il progetto Parco della Salute ambisce ad offrire alla comunità piemontese e nazionale.
L’Università di Torino è già da tempo impegnata nella realizzazione del Centro di Biotecnologie Molecolari e Medicina Traslazionale (CBMMT) per il quale il supporto della Compagnia di San Paolo è stato determinante per l’acquisizione dell’area e per garantire la quota di cofinanziamento.
Auspico che, anche nella fase di rinnovo dei vertici della Compagnia, si evinca un impegno forte a sostegno delle attività e delle infrastrutture della ricerca in ambito biomedico per mantenere il primato che a questo settore della ricerca torinese viene riconosciuto dai maggiori esercizi di valutazione”

 

Il Centro di Biotecnologie Molecolari e Medicina Traslazionale (CBMMT),  i cui lavori saranno terminati entro la prima parte del 2016,  sarà un Istituto scientifico transdisciplinare: si occuperà in particolare della medicina personalizzata e rigenerativa,  intese come opportunità di dare a tutti il miglior trattamento terapeutico e diagnostico. Lo scopo è quello di creare uno spazio comune per permettere l’integrazione di quanto oggi necessario alla moderna medicina: medici, biologi molecolari, fisici, chimici, ingegneri, informatici, e non da ultimo  imprenditori della filiera della salute. L'Istituto è stato scelto dall’Unione Europea ad ospitare il Centro di Euroimaging per lo sviluppo di tecniche di immagine biomedica.

Ultimo aggiornamento: 02/02/2016