Open Access Lab, la ricerca di UniTO per il territorio: Nuova Spettrometria di Massa dell’Università di Torino - fotocomunicato e cartella stampa

15/05/2017

Oggi lunedì 15 maggio, presso l’Aula Copernico di Via Nizza 52, è stata presentata la nuova Spettrometria di Massa dell’Università di Torino, acquistata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, nell’ambito dell’Open Access Lab, il progetto dell’Università per l’acquisizione di strumenti di alte prestazioni, e potenzialmente rivolti a una vasta utenza di ricercatori impegnati in studi multidisciplinari, appartenenti a diversi Dipartimenti dell’Ateneo torinese, e a realtà scientifiche e tecnologiche del territorio.

 

La spettrometria di massa è una potente tecnica analitica, utilizzata per la misura quantitativa di composti chimici già noti e per l’identificazione di composti incogniti. Di fatto fornisce il valore del “peso” delle molecole. Ha elevate potenzialità diagnostiche utili per chiarire le proprietà strutturali e chimiche delle molecole. Uno dei suoi punti di forza è l’elevata sensibilità, ovvero la capacità di permettere analisi di quantità estremamente limitate di sostanza (fino ad arrivare al femtogrammo, corrispondente a una frazione mille miliardi di volte più piccola del grammo); gli spettrometri permettono l’analisi di concentrazioni infinitesimali, miliardesimi di grammo per litro di soluzione, anche nel caso di miscele complesse come il sangue. La spettrometria di massa è quindi diventata uno strumento fondamentale per una grande varietà di professionisti: chimici, biologi, medici, geologi, astronomi ma anche magistrati, avvocati e ingegneri addetti ai controlli di processo.

La spettrometria di massa ha dato un enorme impulso alle cosiddette scienze “omiche”: proteomica e metabolomica, fondamentali per la delucidazione delle strutture chimiche delle proteine e dei metaboliti grazie ai quali si svolge il funzionamento dei viventi.

Ad esempio la spettrometria di massa viene usata per:

  • Identificare la struttura di biomolecole, come zuccheri, acidi nucleici e ormoni.
  • Stabilire la sequenza di biopolimeri come proteine e oligosaccaridi.
  • Determinare “come” i farmaci vengono utilizzati e trasformati dall’organismo.
  • Eseguire analisi in medicina legale, come il riconoscimento di droghe e doping.
  • Effettuare analisi di sostanze inquinanti per l’ambiente.
  • Determinare il danno genetico dovuto a cause ambientali.
  • Stabilire l’età e l’origine di campioni geochimici e archeologici.
  • Identificare e determinare quantitativamente i componenti di miscele organiche complesse.

 

Dipartimenti coinvolti: Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute (capofila) – Chimica – Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi – Scienza e Tecnologia del Farmaco – Oncologia – Scienze Veterinarie

Strumentazione acquisita con il contributo della Compagnia di San Paolo: Thermo nanoLC Ultimate 3000 – Spettrometro di Massa Orbitrap Fusion per un valore complessivo di 750.000 €.

 

Sono intervenuti:

  • Prof. Marcello Baricco, Vice-Rettore per la semplificazione e membro CPM UniTO-Compagnia di San Paolo
  • Prof. Silvio Aime, Vice-Rettore per la ricerca scientifica e Direttore del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute
  • Prof. Marco Vincenti, Direttore del Dipartimento di Chimica
  • Dott.ssa Franca Fagioli, Consiglio Generale Compagnia di San Paolo
  • Prof. Claudio Medana, Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute
  • Dott. Alessandro Cagnoni, Thermo Scientific
  • Dott. Enrico Davoli, IRCCS Mario Negri, Milano: “Da  Seveso a Stoccolma, quattro passi per capire la spettrometria di massa”
  • Dott. Andrea Petretto, Istituto G. Gaslini, Genova: “La proteomica nella ricerca traslazionale e clinica”
  • Dott. Riccardo Zecchi, Università di Firenze: “Imaging Mass Spectrometry per mappare la distribuzione dei farmaci e biocomposti”

 

In allegato foto dello spettrometro  e interventi.

 

Ultimo aggiornamento: 17/05/2017