Panoxyvir, il primo spray nasale antivirale per prevenire e curare il raffreddore - invito stampa domani mercoledì 13 aprile alle 11.30 presso l'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano (Regione Gonzole 10)

12/04/2016

 

Domani mercoledì 13 Aprile, alle ore 11,30 presso il Centro Didattico – aula riunioni 1° piano dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga, Orbassano (TO) - Regione Gonzole 10

 

In Piemonte, presso l’Azienda Opedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga, operano i proponenti di Panoxyvir™, uno dei tre progetti vincitori della prima edizione di BioUpper, percorso lanciato a sostegno di nuove idee nel settore delle biotecnologie mediche da Novartis e Fondazione Cariplo, con il sostegno di PoliHub e Fondazione Humanitas.

 

Il gruppo di ricerca torinese PanoxyvirTM, composto dai professori David Lembo e Giuseppe Poli e dai dottori Andrea Civra e Valeria Cagno, intende sviluppare il primo spray nasale antivirale in grado di prevenire e curare il raffreddore mediante l’innovativo uso di ossisteroli, molecole fisiologiche derivate dall’ossidazione enzimatica del colesterolo.

 

Il raffreddore rappresenta la patologia infettiva più diffusa al mondo ed è causata nel 70% dei casi dal rinovirus. Questa malattia, pur non avendo gravi conseguenze per la salute, rappresenta un considerevole onere per le economie dei paesi industrializzati: secondo i dati ISTAT più recenti, in Italia il raffreddore colpisce circa il 46 per cento della popolazione sopra i 14 anni. A causa del raffreddore si perdono circa 40.000 ore di lavoro e 20.000 ore di scuola per un costo sociale che si aggira intorno ai 250 milioni di euro all’anno.

 

Questi costi sociali e sanitari derivano dalla mancanza di una cura: i rimedi per il raffreddore disponibili sul mercato, infatti, mitigano i sintomi di questa sindrome, ma non ne accorciano la durata. Nonostante questo, in Italia, le persone che scelgono di trattare il raffreddore con questi farmaci generano un mercato valutabile in circa 700 milioni di euro all’anno.

 

In questo mercato, Panoxyvir™ non ha competitori: se sviluppato con successo, esso sarà il primo farmaco in grado di curare il raffreddore, in virtù della sua attività antivirale ad ampio spettro in grado di bloccare la replicazione del rinovirus a livello della mucosa nasale. Panoxyvir™ sarà in grado di prevenire l’insorgenza dei sintomi e la trasmissione della patologia, incidendo significativamente sui costi sociali da essa generati. Inoltre, Panoxyvir™ potrà essere usato per prevenire l’esacerbazione ad opera del rinovirus di patologie respiratorie gravi quali asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
Il team Panoxyvir™ ha brevettato l’utilizzo delle proprietà antivirali degli ossisteroli, in particolare nei confronti del virus del raffreddore, e attualmente intende completare gli studi preclinici, finalizzati allo sviluppo del metodo di sintesi delle molecole attive e a valutarne il profilo tossicologico in modelli animali.

 

L’incubatore dell’Università degli Studi di Torino 2i3T ha affiancato il progetto nelle diverse fasi di sviluppo imprenditoriale  attraverso le  azioni necessarie alla creazione di una start up innovativa, che trasferisce sul mercato  i risultati della ricerca scientifica.

 

Le prossime attività  dell’Incubatore saranno finalizzate a supportare Panoxyvir  nella ricerca di  stakeholder ed investitori che  finanzino le fasi successive del progetto, obiettivo per cui 2i3T metterà  a disposizione il proprio network e la propria professionalità per valorizzare l’iniziativa imprenditoriale sul mercato.

 
La Fondazione CRT ha contribuito al successo del progetto Panoxyvir in una duplice veste. Ha permesso a Valeria Cagno, del team di ricerca, di sviluppare e accrescere le proprie competenze imprenditoriali grazie al progetto Talenti per l’Impresa: l’idea è stata riconosciuta come la migliore dell’edizione 2015 del progetto. La Fondazione inoltre garantirà, con il proprio contributo, la continuità della ricerca di base sugli ossisteroli. 
Ciò conferma l’impegno della Fondazione CRT sia nella formazione dei giovani sia nel sostegno alla ricerca scientifica: due pilastri su cui costruire nuovo valore per il territorio.

Ultimo aggiornamento: 12/04/2016