Torino 2015, città internazionale?

06/02/2015

Per rilanciare il profilo internazionale di Torino si parte dagli ultimi dieci anni di progettualità
 
Avere un profilo internazionale, essere aperti, connessi al mondo, saper accogliere i talenti, attrarre investimenti globali, parlare le lingue significa oggi avere un vantaggio competitivo sostanziale. Ciò è ancor più vero per i sistemi urbani alle prese con la crisi e con le continue modificazioni del mercato globale. Ecco perché le politiche e i progetti di internazionalizzazione sono centrali in un progetto di sviluppo.
 
Torino non parte da zero. Il primo Piano Strategico faceva dell’internazionalizzazione la visione per affrontare la crisi. Le politiche adottate e l’alto grado di cooperazione tra gli attori hanno portato a importanti risultati: Torino è la seconda provincia esportatrice in Italia; crescono gli studenti stranieri; crescono i turisti; sono presenti importanti istituzioni straniere e centri di competenza; sono oltre cento i Paesi con cui il sistema locale intrattiene relazioni stabili. Non mancano le ombre, legate soprattutto alla congiuntura economica: riduzione degli investimenti esteri, limitate capacità di internazionalizzazione delle PMI; scarsa connettività dell’aeroporto di Torino e competizione con altri scali.
 
È quanto emerge dallo studio promosso da Torino Internazionale|Strategica, nell’ambito della costruzione del terzo Piano Strategico “Torino Metropoli 2025, “L’internazionalizzazione dell’area metropolitana di Torino” e che verrà presentato martedì 10 febbraio 2015 dalle ore 9 alle 13, presso l’Aula Magna Cavallerizza Reale dell’Università di Torino (Via Verdi, 9) a Torino. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Città di Torino e l’Università di Torino, e con la partnership tecnica di Feedback Italia.
 
Secondo il Sindaco di Torino Piero Fassino, che introdurrà la presentazione: “in un mondo globale che si basa su reti e relazioni, la condizione primaria per rilanciare l’economia è avere un profilo internazionale. Torino ha investito molto negli ultimi anni, raggiungendo importanti risultati. Continuare su questa strada, valorizzare le risorse e le competenze della città, è un impegno necessario che il Piano Strategico assume come prioritario facendo dell’internazionalizzazione una delle principali leve di sviluppo”.
 
“L’Aula Magna dell’Ateneo di Erasmo da Rotterdam – spiega il prof. Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino - è la sede naturale per presentare lo studio sull’internazionalizzazione della città di Torino. Il nostro Ateneo ha sin dalle sue origini una dimensione internazionale, quella di un'Università aperta al mondo che conta oggi su una fitta rete di accordi di scambio e cooperazione con istituti in tutti i continenti e che ospita un numero crescente di studenti e ricercatori stranieri. Un impegno che si mantiene costante nel processo di internazionalizzazione della città universitaria".
La ricerca è stata condotta - attraverso interviste, analisi e seminari - dall’Istituto per la Ricerca Sociale (Irs) con l’obiettivo di fotografare gli ultimi dieci anni di attori, strategie e progetti per l’internazionalizzazione torinese e offrire un repertorio di casi internazionali di successo utili alla costruzione di una strategia al 2025, integrata e focalizzata, per l’internazionalizzazione del sistema torinese. Ne parleranno Bruno Dente, del Politecnico di Milano ed Erica Melloni dell’Irs.
 
Secondo gli studiosi, le città che hanno sviluppato meglio politiche per l’internazionalizzazione si sono concentrate su poche azioni focalizzate. E’ il caso di Helsinki, che ha promosso l’attrazione di personale qualificato da impiegare nel comparto produttivo locale. A parlarne sarà presente Santtu Von Bruun, direttore del settore Sviluppo Urbano e Competitività della Città di Helsinki.
 
La discussione degli esiti della ricerca sarà affidata a due focus: una composta dai principali attori locali impegnati in politiche per l’internazionalizzazione (Maurizio Baradello, Dirigente Servizio Relazioni internazionali Città di Torino; Michele Graziadei, Professore ordinario Università di Torino; Giuliano Lengo, Direttore Ceipiemonte; Enrico Macii, Vicerettore per la Ricerca e il trasferimento tecnologico Politecnico di Torino; Giulia Marcon, Responsabile Settore Affari internazionali Regione Piemonte); e un secondo focus composto da alcuni testimonial locali dell’internazionalizzazione (Marco Giulio Vicentini, Presidente Anest Iwata Air Tech srl, Madlen Serban, Direttrice European Training Foundation, Ming Chen, ANGI Torino, Jessica Kraatz Magri, Direttrice Goethe-Institut Turin, Steve Oxley British Council Milano). Al Vicepresidente di Torino Internazionale|Strategica, Valentino Castellani, saranno invece affidate le conclusioni.
 
Durante la presentazione, un quiz elettronico gestito dal Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale (MSOI) coinvolgerà il pubblico.

 
Info
Carla Piro Mander | Ufficio stampa e Relazioni con i Media della Città di Torino | T 011 4421976 | M 3494162902 | carla.piro@comune.torino.it
 
Roberta Balma Mion | Comunicazione Torino Strategica | T 011 4432364 | M 3462165880 | roberta.balmamion@torinostrategica.it
 
Gianni Ferrero | Ufficio stampa e Relazioni con i Media Città di Torino | T 4423605 | M 3494162660 |gianni.ferrero@comune.torino.it"> gianni.ferrero@comune.torino.it
 
Eva Ferra (Resp.) | Elena Rabbia | Staff Comunicazione e Relazioni esterne Università di Torino | 0116702149  |  M 3204647578 | ufficio.stampa@unito.it

 

Ultimo aggiornamento: 09/02/2015