Per la Giornata della Memoria 2023 - "La memoria di chi resta"

Argomento: Mostre, cinema, teatro
Struttura: 
3400019
Modalità: 
Data/periodo di svolgimento evento: 
27 Gennaio 2023 dalle ore 12:00 alle ore 13:30
frammenti di una foto in bianco e nero

Il contributo del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne in occasione del Giorno della Memoria 2023, è una riflessione intorno all’opera dello scrittore francese Marcel Cohen: "La scena interiore" in programma il 27 gennaio, alle ore 12.30, presso l'Auditorium Aldo Moro (via Sant'Ottavio ,18). 
Si tratta della ricostruzione, tra indizi, oggetti e ricordi della figura dei familiari dell’autore, arrestati a Parigi e scomparsi ad Auschwitz tra il 1943 e il 1944.

Poco più che frammenti, esito «del lavoro di tutta una vita», che però contrastano la totale cancellazione intentata dalle persecuzioni nazifasciste, testimoniando al tempo stesso «il vuoto, il silenzio e le lacune» che ne sono derivati.

 

Il testo, di recente pubblicazione, ci consegna la memoria di chi resta, di chi è scampato ai rastrellamenti e si è confrontato per decenni con quel vuoto, con l’immagine indelebile di un arresto sotto la propria casa, con il mutismo imposto dal dolore agli altri rimasti, con la necessità di interrogare in modo estenuante foto, suppellettili e persino profumi.
La memoria di chi resta, mentre scompaiono i testimoni diretti dei campi di sterminio, è essa stessa testimonianza di quanto accaduto e della sua proiezione sul nostro presente; contribuisce a mettere a fuoco, non tanto i contorni, quanto l’enormità di quello che è stato; incarna e rilancia l’istanza di continuare a raccogliere e a condividere i fatti, i segni e gli effetti della Shoah.

 

Non è possibile però dimenticare che dietro chi resta, ci sono le azioni di singoli o di piccole comunità, le azioni di un momento, di mesi o di anni, di coloro che, nonostante il pericolo, hanno aiutato, protetto, nascosto, contribuito a salvare. Anche questa memoria deve essere raccolta e condivisa.
Il filo di questa memoria ci riporta nel quartiere ebraico di Berlino, dove Otto Weidt, titolare di una fabbrica di spazzole e scope durante la Seconda guerra mondiale, si adoperò per proteggere i suoi dipendenti di origine ebraica, in molti casi ipovedenti o sordi, corrompendo uomini della Gestapo, falsificando documenti, offrendo un nascondiglio ad alcune famiglie.
Questo stesso filo ci porta poi nel nostro territorio, con il ricordo dell’azione di Carlo Angela, medico e politico antifascista, che, a San Maurizio Canavese, presso la Casa di cura per malattie nervose e mentali Villa Turina Amione, nascose e protesse antifascisti, giovani renitenti alla leva dell’esercito “repubblichino” e molti ebrei.

Sul palco, Francesca Vettori con la partecipazione di Benoît Monginot, legge alcuni brani tratti dal libro di Marcel Cohen mentre il Maestro Massimo Pitzianti del Conservatorio di Torino esegue alla fisarmonica brani di J. S. Bach, L. Vierne, G. Mahler e Marco Novarino e Daniela Nelva ricordano l’operato di Carlo Angela e Otto Weidt, riconosciuti come Giusti tra le Nazioni.

 

Per informazioni sull'evento è possibile contattare la referente, Paola Calef, alla mail paola.calef@unito.it

Ultimo aggiornamento: 03/02/2023