Per l’Universitàchecontinua: "Grandi svolte della terapia medica e chirurgica. A 50 anni dal primo trapianto di cuore… l’eccellenza della Cardiochirurgia torinese"

Argomento: 
Data/periodo di svolgimento evento: 
12 Giugno 2017 dalle ore 16:00 alle ore 18:00

Si conclude lunedì 12 giugno 2017 alle 18 presso l’Aula Magna del Rettorato (Via Verdi, 8), l'edizione primaverile del ciclo di incontri "l’Universitàchecontinua", organizzati dall’Associazione Amici dell’Università di Torino per favorire l'informazione e la continuità di aggiornamento dei laureati, e di quanti interessati, sugli argomenti di maggior interesse ed attualità.

 

Nell'ultimo incontro il tema è "Grandi svolte della terapia medica e chirurgica. A 50 anni dal primo trapianto di cuore… l’eccellenza della Cardiochirurgia torinese".

Modera Ezio Ghigo, Direttore della Scuola di Medicina dell’Università di Torino. Dialogano col pubblico Alessandro Bargoni (Università di Torino), Chiara Comoglio (Maria Pia Hospital) e Mauro Rinaldi (AOU Città della Salute e della Scienza di Torino).

 

La partecipazione è gratuita fino esaurimento posti, con prenotazione al numero 011 6604284 o all'indirizzo email amiciuniversitatorino@gmail.com

Il tema dell'incontro

La Medicina di oggi è sempre più scientifica e tecnologica. L'evoluzione della conoscenza in Medicina non avviene secondo un percorso evolutivo costante, certe svolte storiche ritenute "pietre miliari" possono successivamente apparire sterili o controverse. L'attuale Medicina è attiva nella prevenzione "secondaria" (impedire o rallentare la progressione della malattia), ma inadeguata nella prevenzione "primaria" (impedire la comparsa della malattia) nella maggior parte delle patologie.

30 anni fa veniva realizzato un "miracolo" clinicamente impensabile nella storia della Medicina: la morte di un organo vitale non significava più obbligatoriamente morte dell'individuo; era l'inizio di una nuova era della Medicina, la Medicina dei trapianti e della sostituzione d'organo con mezzi artificiali. Dopo 25 anni, oltre 3 milioni di persone vivono grazie a ciò e il trapianto consente i risultati migliori in termini di sopravvivenza, anche se non sempre  in termini di qualità della vita.

50 anni fa, il 3 dicembre del 1967, Bernard eseguiva in Sudafrica il primo trapianto di cuore. Il 1985 fu invece l’anno in cui si iniziò in Italia e il 17 novembre Viganò a Pavia trapiantò un ricevente che è tutt’ora vivo ed è il più lungo sopravvivente europeo. Nel 1990 anche Torino ebbe il suo primo trapianto e sino ad oggi la cardiochirurgia torinese, che possiamo vantarci sia davvero un’eccellenza, ne conta 628 con una considerevole riduzione della lista di attesa.

I tumori e le malattie cardiovascolari, le più frequenti cause di morte di ieri, rimangono però le più frequenti cause di morte di oggi, nonostante la quantità di risorse, di ricerche scientifiche e di applicazioni cliniche effettuate in tali settori, che hanno comunque permesso il prolungamento della vita in molti pazienti. 

Ultimo aggiornamento: 07/06/2017