L’Università e il Giorno della Memoria

22/01/2019

L’Università di Torino, nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria del 27 gennaio, la ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto, ha organizzato una serie di appuntamenti culturali e di studio sul rapporto tra l’Università torinese e gli eventi legati alla Shoah.

 

Si comincia mercoledì 23 gennaio, alle ore 16.00, presso la Fondazione Luigi Firpo Onlus (Piazza Carlo Alberto 5/a, Torino), con la conferenza “Raccontare la Shoah: dalla finzionalità della testimonianza al valore testimoniale della finzione narrativa” tenuta dal Prof. Alessandro Costazza, docente di lettere e filosofia all’Università degli studi di Milano, che negli ultimi anni ha concentrato parte del suo lavoro a indagare il problema della rappresentazione della Shoah e il rapporto tra poesia e filosofia e tra filosofia e teatro. Il Prof. Costazza si concentrerà sul tema delle “false testimonianze” della Shoah, poi sfruttato dai negazionisti per porre in dubbio lo sterminio degli ebrei nella sua totalità.

 

L’evento è organizzato nell’ambito del ciclo di incontri “Arti della figurazione e storia delle idee” promosso della Fondazione Firpo e del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.

 

La mostra “Scienza e vergogna. L’Università di Torino e le leggi razziali”, visitabile fino al 26 febbraio 2019 presso la Sala Athenaeum della Biblioteca Storica Arturo Graf del Palazzo del Rettorato di Via Po 17 - Via Verdi 8, Torino rimarrà aperta straordinariamente anche sabato 26 gennaio (dalle ore 10.00 alle 18.00).

 

Il percorso offre al pubblico, con una preziosa raccolta di documenti e testimonianze, la drammatica rappresentazione del rapporto che l’Ateneo torinese ebbe con questo momento cruciale della storia del nostro Paese. Mentre l’Università di oggi si identifica con le vittime, tra cui campeggia il nome di Rita Levi Montalcini, le commemora e le ricorda, l’Università di allora fu giustificatrice ed esecutrice delle leggi razziali.

 

A corollario della mostra, due gli appuntamenti in programma giovedì 31 gennaio.

Nel Palazzo degli Istituti Anatomici (Corso Massimo d’Azeglio 52, Torino), alle ore 15.00, nell’ambito del ciclo di seminari “L’antropologia al museo”, il curatore della mostra Silvano Montaldo e le antropologhe Barbara Sorgoni e Cecilia Pennacini del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino dialogheranno con gli studenti.

Nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato (Via Po 17 – Via Verdi 8, Torino), sempre giovedì 31 gennaio alle ore 15.00, si terrà il convegno “Dal giuramento rifiutato del 1931 alle leggi razziali del 1938. Il caso dell’Università di Torino”, organizzato dalla Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi di UniTo nell’ambito del Progetto “1938-2018. A 80 anni dalle leggi razziali” curato dal Sistema Museale di Ateneo e dall’Archivio Storico. La conferenza sarà un’occasione per ripercorrere il contesto storico degli anni ’30 che avrebbe portato l’Europa verso la catastrofe, partendo dal giuramento rifiutato del 1931, fino alle leggi razziali del 1938. Saranno messi in luce i profili accademici e umani dei docenti che subirono la persecuzione e alcuni aspetti della loro attività dopo l’espulsione. Si parlerà infine delle vicende, forse meno note ma non meno importanti, degli studenti colpiti dalle discriminazioni verso gli ebrei. (PROGRAMMA)

 

Venerdì 1 febbraio, alle ore 12.00, presso il Loggiato del Palazzo del Rettorato (Via Po 17- Via Verdi 8, Torino), si terrà invece la cerimonia di scopertura della lapide in ricordo del personale espulso dall’Università a causa delle leggi razziali emanate dal regime fascista.

 

Alla commemorazione parteciperanno Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino, Fabio Levi, Direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, ed Enrico Pasini, Presidente del Sistema Museale di Ateneo.

Ultimo aggiornamento: 23/01/2019