Come brevettare all'Università
Il personale dipendente dell’Università di Torino addetto a mansioni di ricerca (professoresse/professori, ricercatrici/ricercatori a tempo determinato o indeterminato) o che comunque partecipi ad attività di ricerca (personale tecnico/amministrativo), le/gli assegniste/i di ricerca, le/i dottorande/i, le/i borsiste/i, le/i docenti a contratto, le/gli studentesse/studenti e più in generale a tutti coloro che svolgano o che siano coinvolti in attività di ricerca presso l’Università di Torino.
Coloro che inventano, nel momento in cui decidono di cedere la titolarità all’Università, devono procedere alla compilazione del modulo di Richiesta di brevettazione.
In tutte le fasi di stesura della proposta di cessione, l’inventore/inventrice può chiedere la collaborazione dell'Area Brevetti e Trasferimento della Conoscenza (istituito presso l'Amministrazione Centrale) che, avvalendosi di eventuali collaborazioni di esperte/i anche esterne/i all’Ateneo e sempre salva la riservatezza, fornirà i seguenti servizi:
- affiancamento nella verifica dello stato dell’arte attraverso la consultazione di banche dati brevettuali;
- individuazione dei settori industriali potenzialmente interessati al brevetto;
- accertamento preliminare rivolto a verificare che il ritrovato soddisfi almeno in prima analisi i requisiti di novità, originalità, industrialità e sufficienza di descrizione.
Nel caso di approvazione a procedere con il deposito della domanda di brevetto, l’ufficio provvede a far sottoscrivere a coloro che inventano l’accordo di cessione della titolarità all’Ateneo e a compiere gli altri atti necessari al deposito.
E’ importante sottolineare che l'invenzione deve essere mantenuta segreta fino al momento del deposito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
L'Area Brevetti e Trasferimento della Conoscenza presta inoltre consulenza per tutte le questioni legali riguardanti l’invenzione e la sua brevettazione.
La domanda viene sottoposta a una commissione tecnica interna all’Ateneo, che esamina la richiesta e ne valuta i requisiti.
La Commissione Brevetti risulta attualmente così composta:
- Prof. Angelo Bifone (Presidente delegato del Rettore)
- Prof. Francesco Bergadano
- Prof. Roberto Cirio
- Prof. Alessandro Enrico Cogo
- Prof.ssa Claudia Giachino
- Prof.ssa Gloria Berlier
- Prof. Francesco Quatraro
L'Area Brevetti e Trasferimento della Conoscenza
- considera le potenzialità di utilizzazione industriale dell’invenzione;
- fornisce appositi accordi di segretezza (NDA);
- affianca nel reperimento di fondi per lo sviluppo dell’invenzione, ad esempio per lo sviluppo del trovato, e per la valorizzazione del brevetto, ad esempio per la sua presentazione alle imprese anche nell’ambito di fiere di settore.
Se coloro che inventano cedono la titolarità all’Ateneo, le spese brevettuali sostenute per la preparazione della domanda di brevetto, del suo primo deposito, delle annualità e delle eventuali estensioni internazionali sono coperte dal Fondo Brevetti d’Ateneo. Il Dipartimento concorre alle spese nel caso ci siano fondi di progetto destinati alla brevettazione.
I proventi che dovessero derivare dallo sfruttamento dei brevetti sono ripartiti, al netto delle spese sostenute, secondo le seguenti percentuali:
- 50% a chi inventa (nel caso di più persone la quota è suddivisa nella percentuale di apporto inventivo dichiarata nella domanda)
- 25% al Fondo Brevetti d’Ateneo
- 15% al dipartimento o struttura di riferimento
- 10% al Fondo di premialità.
Se coloro che inventano non cedono la titolarità dell'invenzione all’Ateneo e brevettano in autonomia (anche attraverso la cessione della titolarità a terzi), devono darne comunicazione all'Area Brevetti e Trasferimento della Conoscenza (ufficio.brevetti@unito.it) indicando:
- la data e il numero di deposito della domanda;
- l’eventuale estensione internazionale del brevetto o l’intenzione di non procedervi entro il termine di priorità, in tal caso con congruo anticipo;
- la data di eventuale conseguimento del titolo;
- l’eventuale stipula di accordi con terzi per lo sfruttamento economico del trovato.
Coloro che inventano sono tenuti a versare all’Ateneo il 50% dei proventi derivanti dal successivo sfruttamento, seguendo la procedura stabilita (art. 65 del D.Lgs. n. 30/2005). Sono inoltre tenuti a fornire allo stesso ufficio un report annuale con le informazioni necessarie per consentire all’Ateneo di percepire la quota di utili spettante. Le informazioni così raccolte saranno conservate in un Registro delle invenzioni di Ateneo.
Tutti i brevetti/domande di brevetto le cui richieste sono state presentate alla Commissione Brevetti fino al 31 dicembre 2021 sono regolati dalle disposizioni di cui al Regolamento dei Brevetti e della Proprietà Intellettuale, emanato con D.R. n. 3902 del 15 luglio 2009.
Per le richieste di brevetto presentate alla Commissione Brevetti dal 1° gennaio 2022, si applica il Regolamento dei Brevetti e della Proprietà Intellettuale, di cui al D.R. n. 5639 del 14 dicembre 2021.