La memoria che riaffiora. I villaggi sommersi e la rifondazione dell’abitare

Argomento: Incontri e conferenze
Data/periodo di svolgimento evento: 
5 Novembre 2020
Profilo di un paese grigio su sfondo blu

Giovedì 5 novembre 2020, a partire dalle ore 9.30, il gruppo di ricerca del Politecnico di Torino composto da Chiara Occelli – responsabile, Fabrizio Barpi, Riccardo Palma e Irene Ruiz Bazán organizza la web conference dal titolo "La memoria che riaffiora. I villaggi sommersi e la rifondazione dell’abitare".

 

L'incontro, multidisciplinare, plurivocale, aperto, nasce come primo incontro del Seminario internazionale conclusivo della seconda tranche della ricerca "L'osso dell'Italia. Il caso degli insediamenti sommersi: restauro, ricostruzione e traslazione delle memorie". Questa ricerca si inserisce in un quadro più ampio cui collaborano anche due gruppi di ricerca spagnoli, dell’Universidad de Oviedo e dell’Universidad de Santiago de Compostela.

 

La ricerca riguarda le sommersioni di insediamenti avvenute per lo più, in Italia, dopo la seconda guerra mondiale - e ancora durante gli anni Cinquanta e Sessanta (più raramente negli anni Settanta) del Novecento - per la costruzione di invasi d’acqua per la produzione di energia elettrica e, in Spagna, nel periodo franchista, per la costruzione di bacini di raccolta dell’acqua per l’irrigazione. Due finalità differenti dell’uso finale dell’acqua, ma con le medesime conseguenze dal punto di vista della scomparsa di piccoli villaggi, borgate, campi coltivati. La ricerca, portata avanti dal gruppo del Politecnico, affronta questi casi di “disastro progettato” per verificare le risposte di progetto date agli e dagli abitanti espropriati non solo delle proprie case, ma del proprio paese, delle proprie valli, delle proprie memorie e tenta di rintracciare, nei casi migliori, indicazioni utili per la rifondazione di paesi e città ogni volta che questi siano devastati da eventi catastrofici improvvisi come i sismi, le alluvioni, i dissesti idrogeologici. 

 

L'evento vede la partecipazione di studiosi e artisti che hanno affrontato l'argomento da prospettive esterne all’ambito universitario:

  • Carlo Venturato dell'Enel Green Power racconta i progetti di diffusione della conoscenza legati al materiale di archivio della compagnia;
  • Alessandro Zucca, esperto di architettura e cultura Walser nonché autore di diverse pubblicazioni, si concentra sulla sommersione del paese di Agaro;
  • Paolo Infossi, grazie alla collaborazione con il Comune di Pontechianale, affronta il processo storico di sommersione della Borgata Chiesa;
  • Fabrizio Arietti ricostruisce le vicende storiche che hanno portato alla costruzione del lago del Moncenisio.

L'evento si chiude con l'intervento di Filippo Andreatta, regista e fondatore di Office for a Human Theatre, che ha portato in scena l'opera "Curon". Filippo Andreatta dopo il talk “Un palcoscenico come un paesaggio” presenterà delle videoproiezioni dell'opera medesima.

L'iniziativa fa parte di Aspettando la Notte, il programma di avvicinamento alla Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020. In particolare, il focus è sull'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n.11 (Città e comunità sostenibili) dell'Agenda ONU 2030.

Ultimo aggiornamento: 30/10/2020