Convegno "Open tourism. Ricerche, prospettive e letture sul turismo culturale nell'area alpina oocidentale"

Venerdì 5 giugno 2020, a partire dalle ore 9.30, su piattaforma Webex, si svolgerà il Convegno "Open Tourism: ricerche, prospettive e letture sul turismo culturale nell'area alpina occidentale".
Un convegno multidisciplinare in cui si confronteranno approcci, competenze, sperimentazioni, progetti e gruppi di lavoro preesistenti nelle letterature straniere, nella storia, nella valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, nella storia dell’arte e dell’architettura, nel management, nell’economia, nell’antropologia culturale e nel mondo “digital”. Con un’attenzione particolare alla realtà transfrontaliera dei territori dell’arco alpino occidentale, secondo prospettive di comparazione che si ramificano anche in altre culture europee.

 

Promosso dal “Laboratorio di ricerca Open Tourism” istituito da un gruppo di docenti del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino, il convegno è la prima attività ideata e organizzata nell’ambito di questo laboratorio che, avvalendosi anche delle esperienze nella didattica dei percorsi su turismo e valorizzazione del patrimonio culturale incardinati nel dipartimento, è nato per raccordare esperienze di ricerca di studiosi di discipline differenti operativi della stessa struttura dipartimentale, nelle loro reti di collaborazioni con enti ed istituzioni locali e stranieri, oltre che con altre realtà accademiche.

 

Un’occasione per una riflessione finalizzata alla conoscenza e alla valorizzazione di un territorio dalla notevole peculiarità storica, economica e culturale. In un dialogo tra passato e presente, si farà tesoro delle testimonianze, delle realizzazioni e delle voci di ieri per suggerire e impostare esperienze conoscitive dell’area alpina montana e urbana che più che mai, oggi e domani, nell’esperienza e dopo l’esperienza della pandemia, richiedono aggiornamenti, adeguamenti, riletture.

 

Per partecipare al convegno è sufficiente collegarsi alla piattaforma Webex al seguente link: Convegno “Open Tourism. Ricerche, prospettive e letture sul turismo culturale nell’area alpina occidentale”

 

In allegato la Locandina e il Programma del convegno.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 1 Giugno, 2020

Un consorzio internazionale di laboratori di ricerca per combattere la pandemia

​​​​​​​Oltre 220 centri di ricerca nel mondo, di cui 15 in Italia, impegnati nello sviluppo di attività sperimentali sul Covid-19 utilizzando la spettrometria di massa

Ad Aprile 2020 è nata la “COVID-19 Mass Spectrometry Coalition”, un consorzio internazionale di più di 220 laboratori di spettrometria di massa (MS), ovvero la più potente e diffusa tecnica analitica usata nella ricerca biomedica, la diagnostica e lo sviluppo di farmaci. Questi laboratori, che afferiscono ai maggiori centri di ricerca e Università del mondo, sono coordinati dall’IMaSS, società scientifica indipendente a carattere divulgativo che ha come obiettivo primario la promozione dell'attività di ricerca nel campo della spettrometria di massa.

 

Lo scopo della rete è supportare la ricerca sull'attuale pandemia, mettendo in comune risorse, metodi e dati per affrontare anche emergenze future. Alcuni degli ambiti in cui la MS può generare informazioni di vitale importanza sono la composizione strutturale del virus, i biomarcatori di esposizione, il rilevamento di materiale virale direttamente da superfici e molti altri.

 

In Italia è nato il Gruppo italiano COVID19 MS coalition, che vede attualmente impegnati 15 laboratori di diverse Università e Centri di Ricerca, tra cui il Laboratorio di Farmacologia Clinica e Farmacogenetica dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, diretto dal Prof. Antonio D'Avolio del Dipartimento di Scienze Mediche di UniTo, e l'Unità di Spettrometria di Massa dell'Università di Torino, diretta dal Prof. Claudio Medana del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute.

 

Questo team è già operativo e sta scambiando idee e informazioni. Alcuni laboratori stanno già effettuando attività sperimentali sul COVID-19. Il Gruppo è immediatamente disponibile a collaborare con qualunque soggetto istituzionale che volesse interagire con i rispettivi laboratori e Istituti.

 

"Questo Gruppo – dichiara il Prof. Antonio D’Avolio – si è venuto a creare per mettere a disposizione della comunità scientifica strumentazione, come gli spettrometri di massa, e know-how utile per studi di metabolomica, identificazione di marker o simili nell'ambito della malattia da Covid-19. Si tratta di un'opportunità che speriamo possa essere colta dai clinici e dalle istituzioni a cui ci rivolgiamo"

 

Ulteriori informazioni, nonché la lista di tutti i laboratori partecipanti, sono disponibili sul sito www.imass.it 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 1 Giugno, 2020

Viva la libertà. Maratona di letture per la Festa della Repubblica

L’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino e l’Università del Piemonte Orientale in collaborazione con il Teatro Regio Torino e il Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi aderiscono alle celebrazioni per la Festa della Repubblica

In occasione della Festa della Repubblica, martedì 2 giugno alle ore 18, in diretta streaming sui portali dell’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino e dell’Università del Piemonte Orientale e sulle rispettive pagine Facebook, i tre Atenei piemontesi organizzano una maratona di letture ispirata al concetto di libertà

 

Docenti, studenti, personale e autori si succederanno nella lettura di testi che esplorano le molte facce di quel valore profondo e assoluto che chiamiamo “libertà”.  Libertà nei versi di Dante, nei drammi di Shakespeare, nell’errare del Cavaliere di Cervantes e nelle riflessioni di Primo Levi, e libertà nelle canzoni di Giorgio Gaber o di Jovanotti: un cammino libero tra letteratura, poesia e musica, che si conclude con il coro "Va' pensiero" dal Nabucco di Giuseppe Verdi eseguito da Orchestra e Coro del Teatro Regio Torino.

 

Dopo i saluti dei Rettori Stefano GeunaGuido Saracco Gian Carlo Avanzi, leggeranno (in ordine di intervento): Marco Rondina, Alessandro Perissinotto, Giulia Carluccio, Paolo Verri, Gabriele Vacis, Patrizia Lombardi, Cristopher Cepernich, Stefania Stecca, Chiara Simonigh, Andrea Malvano, Alessandro Barbero, Juan Carlos De Martin, Bruna Lorenzin, Ilaria Adamo, Giaime Alonge, Angela La Rotella, Clara Allasia, Lodovica Gullino, Paolo Bertinetti, Silvia De Francia, Elena Bravetta, Loredana Segreto. Presenta Maria Paola Pierini.

 

“La proposta di celebrare la Festa della Repubblica con una cerimonia che vede la comunità accademica piemontese riunita insieme nel cortile dello storico Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino” dichiara Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino “vuole costituire un segnale forte di apertura e ripartenza in un giorno importante per la cittadinanza tutta. L’idea della maratona di letture nasce dall’esigenza di proporre e condividere una riflessione sulla libertà attraverso brani diversi per registro, genere, contesto culturale e storico, in modo da affrontarne differenti sfumature e declinazioni. Il passaggio del testimone tra i lettori e le lettrici conferirà una dimensione polifonica alla cerimonia, nell’intento di rivolgere un saluto corale a tutti e tutte, augurandoci che il pubblico che seguirà la diretta streaming a distanza voglia idealmente unirsi a questa polifonia”.

 

“La Festa della Repubblica è un momento di grande valore simbolico: il 2 Giugno 1946, infatti, il popolo italiano ha scelto una nuova strada per la libertà e la democrazia” dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino “Celebrarla è un’occasione importante per rafforzare il senso di appartenenza ad una grande democrazia, attraverso il nutrimento della memoria collettiva e la valorizzazione delle infinite eccellenze culturali che ci rappresentano. Anche questo è il compito di un grande Ateneo che esercita la sua responsabilità sociale nel rapporto fra passato e presente. Preciso compito delle Università è offrire punti di riferimento alla collettività per affrontare il futuro, consapevoli di quello che è stato”.

 

“I valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di ciascuno, che sono il fondamento della nostra società e che ricordiamo nella Festa del 2 Giugno” aggiunge Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino “sono anche i valori fondamentali che un’università deve garantire in primis all’interno della propria comunità accademica, e poi promuovere all’esterno”, commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco: “Proprio per questo motivo abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa cittadina di una celebrazione della Festa della Repubblica online e anche in presenza, perché anche se la cultura in questi mesi non si è mai fermata, con tante iniziative sulla rete promosse anche dal nostro Politecnico, vogliamo anche tornare a vivere insieme i valori e il sentimento comune che ci caratterizza come Repubblica e come istituzioni”. 

 

“Il nostro Paese sta attraversando una delle fasi più delicate della sua storia;” dichiara Gian Carlo Avanzi, Rettore dell’Università del Piemonte Orientale “abbiamo vissuto settimane drammatiche segnate dall’emergenza sanitaria e ora stiamo vivendo una ripresa che si preannuncia difficile da più punti vista: economico, sociale, culturale. La Festa della Repubblica assume perciò un significato più forte: la solidarietà e la cooperazione, valori che sono alla base della nostra Costituzione e della nostra Repubblica, hanno guidato in questi mesi le nostre vite e le nostre azioni, permettendoci di uscire dalla fase più buia dell’emergenza. L’Università, che da sempre è un luogo libero e aperto, di accoglienza e di aggregazione, non si è tirata indietro e oggi, in questa occasione, vuole riaffermare il proprio ruolo di guida per i giovani e di faro per la comunità”.

 

La diretta sarà trasmessa dal cortile del Rettorato dell’Università di Torino, uno spazio che l'Ateneo desidera condividere sempre più spesso con la città. Questa volta, nel rispetto delle norme sul distanziamento, torinesi e non torinesi potranno accedervi in maniera virtuale, ma anche in rete potranno comprendere quanto sia forte la volontà dei tre Atenei di far ripartire immediatamente la cultura del territorio.

 

L’evento, trasmesso da UniTo Media, la piattaforma istituzionale di contenuti multimediali dell'Università di Torino, sarà visibile sui portali istituzionale dei 3 Atenei e sui canali social UniTo / Polito / Upo.
Per commentare in diretta la maratona sarà possibile utilizzare l’hashtag #vivalalibertà.

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Domenica, 31 Maggio, 2020

PLANT HEALTH 2020 - SALUTE DELLE PIANTE / SALUTE DELL'UOMO - Il 4 giugno, ore 18.30, si terrà in via telematica l’apertura del Festival Plant Health 2020

Studiose internazionali si confrontano virtualmente a Torino per parlare della salute delle piante
Il 2020 è un anno molto speciale per chi si occupa di salute delle piante, un argomento di grande attualità per le dirette e complesse affinità con problematiche di tipo ambientale e igienico-sanitario: è stato infatti proclamato dalle Nazioni Unite Anno Internazionale per la Salute delle Piante (International Year of Plant Health), con l’obiettivo di sensibilizzare i grandi gruppi di interesse, i decisori politici e l’opinione pubblica sull'importanza e l'impatto di temi come la biosicurezza, i cambiamenti climatici, la globalizzazione dei mercati e la sicurezza alimentare.
 

Il Festival Plant Health 2020, organizzato da Agroinnova (Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agroambientale dell’Università di Torino), con il patrocinio di Regione PiemonteCittà di TorinoSocietà Italiana di Patologia Vegetale, UNICEF Italia, Federazione Italiana Scienze della vita, International Plant Protection Convention, con il contributo di Iren SMAT, doveva essere il momento clou delle celebrazioni di Torino per l’International Year of Plant Health, un grande evento scientifico-divulgativo di respiro internazionale sotto l’egida delle Istituzioni del territorio. 

 

L’emergenza sanitaria in corso ha imposto l’annullamento delle conferenze, degli spettacoli e delle mostre previsti dal 4 al 6 giugno presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Torino e interamente dedicati alla salute delle piante e dell’ambiente. Ma il Festival Plant Health 2020 e la Rete di oltre 30 soggetti tra Istituzioni, enti e imprese del territorio piemontese non resteranno fermi. 

 

Il 4 giugno, alle ore 18.30, si terrà comunque in via telematica l’apertura del Festival Plant Health 2020: una diretta streaming dall’Ateneo su Lastampa.it e in diretta Facebook, moderata dal giornalista scientifico Piero Bianucci, dal titolo “Plant Health #Saluteglobale. Salute delle piante, salute globale”. Interverranno sui temi della salute, delle piante e dell’ambiente la virologa Ilaria Capua, Direttore del One Health Center of Excellence, la fitopatologa Jacqueline Fletcher (ospiti già previste nel programma iniziale del festival) e Maria Lodovica Gullino, Direttore di Agroinnova e Vice Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Chiara Appendino, Sindaca della Città di Torino, Stefano Geuna, Magnifico Rettore dell’Università di Torino e Carlo Grignani, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari.

 

“È un momento difficile - dice Maria Lodovica Gullino, responsabile organizzativo del Festival originale - ma è necessario dare un messaggio di speranza e di voglia di fare. Abbiamo visto in questi mesi come il concetto di salute vada affrontato in maniera globale. Questo implica che la salute delle piante, così come quella di uomo e animali, assume un ruolo centrale. Per questo Piante, al Centro. La salute delle piante parte dalla ricerca scientifica e ha delle ripercussioni su tutto il nostro ecosistema: agricolo, urbano, naturale e sociale. Vedo molto analogie tra i problemi causati dall’attuale emergenza sanitaria e i danni causati dalle malattie delle piante in passato, quali fame e carestia, e più recentemente, con importanti danni economici. Per questo è importante che la ricerca sia sostenuta per affrontare questi argomenti in chiave moderna”. 

 

In occasione del Festival Plant Health 2020, il 4-5-6 giugno verrà proiettato il logo della manifestazione sulla Mole Antonelliana, grazie a Iren e alla Città di Torino.

 

“Plant Health 2020 è un festival che mi rende orgoglioso come Rettore di una grande Università – sostiene Stefano Geuna, Rettore dell'Università di Torino – perché è una preziosa occasione per far conoscere l'eccellenza del nostro Ateneo, ed in particolare del centro Agroinnova che da oltre 15 anni produce ricerca di altissima qualità a livello internazionale. Il tema scelto, oltre di essere di grande attualità, permette di riflettere sul ruolo centrale della scienza per la sicurezza delle piante, per quella alimentare e per le ricadute sull’uomo. Un ruolo sempre più cruciale nella società di oggi, in cui gli scienziati possono guidare i decision maker e i cittadini verso scelte consapevoli”

 

“Il Festival Plant Health 2020 costituisce un tassello importante nell’ambito delle riflessioni della città in ambito ambientale – dichiara Chiara Appendino, Sindaca della Città di Torino – Parlare infatti di salute delle piante vuol dire parlare di sostenibilità, di equa distribuzione delle risorse alimentari, di salute dell’uomo, temi oggi più che mai attuali e rilevanti per tutti. Un sincero ringraziamento all’Università di Torino, ad Agroinnova e a tutti i partner e partecipanti, che hanno voluto cogliere l’opportunità dell’International Year of Plant Health per regalare alla città un momento di riflessione, organizzando una rete territoriale di divulgazione che auspichiamo possa continuare la sua attività anche in futuro.”

 

Agroinnova prosegue l’azione di sensibilizzazione intorno a temi di sostenibilità, cambiamenti climatici, sicurezza alimentare. In questo momento di grave emergenza sanitaria in cui tutti sono stati chiamati a continuare il proprio lavoro, ma con modalità differenti, Agroinnova conferma il proprio impegno per promuovere valori importanti per la salute di tutti, consapevole della necessità di guardare al futuro con occhio critico, in considerazione che globalizzazione, cambiamenti climatici e scarsa attenzione per l’ambiente sono alla base anche di questa grande crisi che ha coinvolto tutti.

 

Lo ricorda anche Ilaria Capua, nota virologa italiana: "Tramite la pandemia, Madre Natura ci ha ricordato che non siamo altro da lei e che siamo tutti – uomini, animali e piante – parte del medesimo ecosistema circolare. Siamo immersi nello stesso ambiente e per questo la nostra salute dipende anche da quella delle piante e più in generale, del pianeta in cui viviamo. Il mondo vegetale merita più rispetto da parte di tutti noi, che abbiamo la capacità di comprendere i meccanismi che regolano la natura e, di conseguenza, ne abbiamo la responsabilità.”

 

Alcuni dei relatori del Festival verranno inoltre coinvolti nel progetto “Le Piante al Centro. Il Podcast del Festival”, brevi interviste sul tema della salute delle piante condotte da Anna Marino, giornalista radiofonica di Radio24, che verranno pubblicate sul canale Spreaker dedicato (https://www.spreaker.com/show/le-piante-al-centro). Il primo appuntamento “Le Piante al Centro _ Si (ri)parte!”, con Maria Lodovica Gullino verrà condiviso online mercoledì 3 giugno.  I successivi episodi già in programma: Consolata Beraudo di Pralormo – Tulipani e passioni tutti piemontesi (online dal 5 giugno); Edoardo Santoro – Un giardino, al centro (10 giugno); Monica Mezzalama – L’agricoltura del mondo: la formazione per le nuove economie (12 giugno); Maria Caramelli – Salute e sicurezza alimentare (17 giugno); Elena Di Bella – Agronomi in Città (19 giugno).

 

Tanti altri argomenti verranno trattati nelle settimane successive: Torino tra emergenze e verde pubblico; Innovazione e digitalizzazione per le piante; Precisione: un occhio digitale; Agricoltura sostenibile: partiamo dalla Ricerca?; Applicare la ricerca: i tecnici e l’assistenza sul territorio; Agricoltori e emergenze fitosanitarie: oggi; Cibo e eccellenze del Piemonte; Vite e vino: il futuro della vigna; Piante e Spazio alla Ricerca.

 

Agroinnova ha attivato anche un sito web (https://planthealth2020.di.unito.it/), una pagina Facebook (@lepiantealcentro) e un profilo Instagram (@lepiantealcentro) per raccontare storie, temi e attività con focus su “Le Piante, al Centro”.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 29 Maggio, 2020

A Torino arriva l’Intelligenza Artificiale per combattere il Covid-19

Una tecnica rivoluzionaria a disposizione dei radiologi di Città della Salute e UniTo, grazie all’accordo con Infervision, Commissione europea e Compagnia di San Paolo

Un algoritmo basato sulle tecniche di Intelligenza Artificiale che possa aiutare i medici radiologi a diagnosticare e monitorare le polmoniti da Covid-19 utilizzando le immagini delle TAC polmonari. Questa tecnica rivoluzionaria è alla base del progetto che è nato alla Città della Salute di Torino, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Radiologia Diagnostica ed Interventistica, diretto dal professor Paolo Fonio, ed il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, diretto dal professor Guido Boella. Il progetto, attualmente in fase di sperimentazione nel capoluogo piemontese, è stato possibile grazie ad un accordo tra Infervision e la Commissione Europea, con la fondamentale partecipazione della Compagnia di San Paolo.

 

Infervision è un'azienda high-tech specializzata nell'Intelligenza Artificiale in ambito medico, il cui obiettivo è quello di accrescere le capacità diagnostiche dei medici allo scopo di aumentare l’efficienza di un sistema complesso come quello della sanità. L’algoritmo, che va visto come un supporto alla diagnosi, oltre a fornire informazioni dettagliate sul tipo di polmonite, è in grado di calcolare il volume di compromissione polmonare e di fornire una valutazione di prognosi, miglioramento o peggioramento della situazione del paziente.

 

Con il diffondersi della pandemia, Infervision ha lanciato un supporto specifico per contrastare il Coronavirus: l’InferRead CT Lung COVID 19. Si tratta di un prodotto che, grazie ad un sofisticato algoritmo, riconosce le polmoniti causate dal Covid-19, generando automaticamente un report strutturato sulla patologia. Un vero e proprio sistema di monitoraggio dell’epidemia, sviluppato grazie alla collaborazione di esperti provenienti dagli ospedali di Wuhan e Shenzhen. InferRead CT Lung COVID 19 assiste medici radiologi nel riconoscimento dei singoli casi di sospetta polmonite, oltre ad agire come vero e proprio sistema di sorveglianza territoriale. Grazie ai dati aggregati automaticamente dall’algoritmo, infatti, vengono prodotti report sullo sviluppo della pandemia in una determinata regione. Ad oggi, circa 50 ospedali sparsi nel mondo utilizzano questo tipo di strumento, con oltre 100mila TAC al torace analizzate dall’Intelligenza Artificiale Infervision.

 

Il sistema verrà sottoposto a validazione clinica utilizzando i dati forniti dalle apparecchiature TAC degli ospedali Molinette e CTO. Nella sperimentazione verranno valutati l’efficienza, la costo-efficacia, la sicurezza e le ricadute etiche e sociali di questa applicazione dell’intelligenza artificiale alla medicina.

 

La radiologia è una disciplina in cui l’attività del medico specialista da sempre è in stretta relazione con lo sviluppo tecnico-scientifico ed informatico: la prossima “rivoluzione” potrebbe derivare proprio dall’introduzione nella pratica clinica e nella gestione dei flussi di lavoro di applicazioni derivate dall’Intelligenza Artificiale.

 

La collaborazione tra Intelligenza Artificiale e medicina all’Università di Torino ha radici consolidate nel lavoro Dipartimento di Informatica che con il progetto Europeo DeepHealth, a cui aderiscono 22 partner internazionali, sviluppa applicazioni di Intelligenza Artificiale per la diagnosi medica da immagini. Nell’ambito dell’emergenza Covid-19 il Dipartimento ha già attivato iniziative di studio della IA per diagnosi in collaborazione con la Città della Salute e gli Ospedali Mauriziano, San Luigi e Maggiore di Parma e partecipa al coordinamento della taskforce Covid-19 della rete europea CLAIRE per l’Intelligenza Artificiale (Confederation of Laboratories for Artificial Intelligence Research in Europe) dedicata alle immagini TAC e radiografiche.

 

"L’intelligenza artificiale avrà sicuramente un grosso impatto nel futuro delle cure mediche e darà un grande aiuto al lavoro “creativo” di analisi ed interpretazione del radiologo. Con questa collaborazione, UNITO si pone all’avanguardia nel campo della intelligenza artificiale per la salute” sostiene il Rettore professor Stefano Geuna.

 

 “La disponibilità di un algoritmo di intelligenza artificiale per l’analisi delle TC dei pazienti con sospetta polmonite da Covid” aggiunge il Prof. Paolo Fonio direttore del Dipartimento di Radiologia Diagnostica ed Interventistica “rappresenta una opportunità unica nell’ausilio al Medico Radiologo per la formulazione di diagnosi sempre più tempestive ed accurate, non solo sulla presenza della malattia, ma anche sulla quota di compromissione del parenchima polmonare, fondamentale nella prognosi a distanza. La cooperazione di Unito e di Città della Salute e della Scienza di Torino, con il supporto fondamentale di Compagnia di San Paolo, rappresenta un modello virtuoso ed irrinunciabile per lo sviluppo della ricerca e per le sue applicazioni nella pratica clinica.”

 

“Questo progetto innovativo nasce in un contesto particolare e supporta i nostri professionisti nella migliore gestione clinica dei pazienti Covid.” dichiara il dottor Giovanni La Valle (Commissario Città della Salute di Torino) “La collaborazione e l'integrazione tra diverse Istituzioni sono il valore aggiunto di questo risultato. Ringrazio UNITO e Compagnia di San Paolo, l'uno per la consolidata collaborazione in logica di partnership, Compagnia per la sempre alta e costante attenzione alla Sanità”.

 

“Questa è una grande opportunità per il nostro territorio.” commenta Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo” È un ulteriore tassello di un quadro in cui stanno emergendo importanti competenze specifiche in ambito di intelligenza artificiale, guidate in particolare dalle attività di ricerca degli Atenei torinesi.

 

La scelta della Commissione Europea di coinvolgere Torino in questa sperimentazione è anche frutto del dialogo costante tra la Fondazione e le Istituzioni europee. Un confronto che prosegue in un contesto in cui le attività della Fondazione si ispirano alle azioni promosse a livello europeo, anche in vista di Horizon Europe, programma in cui l’intelligenza artificiale avrà un ruolo importante. Proprio in quest’ottica – prosegue Profumo – è stato anche pensato il bando “Intelligenza Artificiale, uomo e società” recentemente promosso dalla Compagnia di San Paolo, volto a favorire la collaborazione tra gli attori che sul territorio lavorano sull’AI, sviluppato con un approccio in linea con la strategia italiana delineata dagli esperti del MiSE: attenta ai risvolti etici ed al rapporto tra l’intelligenza artificiale e l’uomo”. 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 29 Maggio, 2020

Gestire la fase 2 tra territorio e laboratorio - UniTo live su Facebook - giovedì 28 maggio ore 18.00

Giovedì 28 maggio alle ore 18.00 si terrà l'incontro in diretta web dal titolo “Gestire la fase 2 tra territorio e laboratorio”. La pandemia da Coronavirus non è certo finita, ma almeno in Italia siamo entrati in una fase 2 che dovrebbe vedere il passaggio da misure di puro contenimento alla cosiddetta strategia delle “tre T”: tracciare, testare, trattare. Di questa strategia molto si parla, specialmente dopo il recentissimo avvio dell’Indagine sierologica nazionale condotta dall’Istat e dal Ministero della Salute, ma spesso in modo frammentario e poco informato.

 

I due relatori – il prof. Paolo Vineis, epidemiologo dell’Imperial College di Londra, e il prof. Andrea Graziani, biologo molecolare dell’Università di Torino – cercheranno di chiarire quali siano le linee generali della strategia delle tre T e quali, al suo interno, le relazioni tra indagini sul territorio (tracciamento dei contagi) e lavoro di laboratorio (i test sierologici).

 

Questo aiuterà non solo a meglio comprendere le complessità del presente (la gestione della fase 2), ma anche a gettare lo sguardo su un futuro in cui sarà necessario concentrare gli sforzi sull’elaborazione di modelli epidemiologici sempre più raffinati e sensibili alle differenze e alle dinamiche socio-economiche e culturali.

 

L'incontro, live sulla pagina Facebook di UniTo,  fa parte del ciclo “Speciale Coronavirus - Spazio pubblico on line”, uno spazio promosso dai dipartimenti di Cultura Politica e SocietàGiurisprudenza e Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” con la partecipazione della SSST - Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell'Università degli Studi di Torino, per proporre alla cittadinanza riflessioni su temi diversi correlati alla pandemia, che mettono a confronto ricercatori, esperti, amministratori pubblici e studenti per cercare di dare risposte alle domande che tutti ci poniamo.

 

L'Ateneo si conferma lo spazio ideale per promuovere una riflessione approfondita e intergenerazionale sia di stimolo al territorio, attingendo a competenze consolidate e a dati affidabili e offrendo un'alternativa alla babele mediatica e comunicativa che fa da corollario al momento attuale. 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 27 Maggio, 2020

A Torino i primi Valutatori di Impatto Sociale certificati grazie al Corso Universitario di Aggiornamento Professionale promosso dal Centro di Competenze di Torino Social Impact

Lunedì 25 maggio si è concluso con successo il Cuap - Corso Universitario di Aggiornamento Professionale per la Valutazione d’Impatto Sociale realizzato dall’Università degli Studi di Torino nell’ambito del piano strategico di Torino Social Impact come prima azione del Centro di Competenze per la Valutazione di Impatto nato a novembre.

 

91 partecipanti e 42 enti del terzo settore coinvolti, 125 ore di didattica per oltre 20 docenti e 15 progetti sviluppati84 valutatori di impatto certificati. Sono questi i numeri del primo corso, che confermano la grande attenzione del territorio per nuovi modelli di business in grado di coniugare obiettivi di rendimento economico e obiettivi di impatto sociale.

 

Il corso, sostenuto dalla Camera di commercio di Torino tramite il Comitato Imprenditorialità Sociale, è stato reso possibile grazie alla sinergia con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino, oltre che alla collaborazione del Centro di Ricerca Internazionale Tiresia Politecnico di Milano, del Cottino Social Impact Campus e delle agenzie di formazione del sistema cooperativo.

 

Il Cuap sulla valutazione di impatto rientra nell’offerta formativa del Dipartimento di Management dell’Università di Torino.

 

Iniziato a gennaio di quest’anno, il percorso formativo ha visto la frequentazione di oltre 90 partecipanti appartenenti ad Enti del Terzo Settore, Cooperative sociali, Ordine dei Dottori Commercialisti, Volontariato Sociale.

 

Più di 20 docenti, esperti della valutazione d’impatto in ogni ambito, hanno preso parte al progetto. Per citarne alcuni, oltre a Paolo Biancone direttore del Corso: Mario Calderini, Giuseppe Chiappero, Emiliano Giovine, Gabriele Guzzetti, Federico Mento, Filippo Montesi, Flaviano Zandonai, Flavia Coda Moscarolo, Paolo Venturi, Valentina Tosi, Roberto Randazzo, Elisa Ricciuti Silvana Secinaro.

 

Il corso ha dovuto fare i conti con il Covid-19, virando sulla modalità online senza perdere il suo carattere partecipativo. I gruppi in cui sono stati divisi i partecipanti hanno preparato e presentato ai colleghi d’aula 15 project work su altrettante esperienze di valutazione d’impatto, 15 casi pratici che hanno rappresentato la voglia di mettersi in gioco e sperimentare quanto appreso durante le lezioni. A seguito di un esame, dal corso escono 84 valutatori di impatto/chief value officer certificati, titolati all’accompagnamento esterno o interno delle imprese nel percorso di valutazione d’impatto sociale.

 

Giunti al termine del percorso, la volontà di tutte le parti coinvolte è quella che ha spinto la creazione del corso stesso: diffondere la cultura dell’impatto sociale e la sua valutazione, dando vita sul territorio torinese ad una community di esperti disposti a confrontarsi e continuare ad accrescere le loro esperienze e competenze.

 

Tutto questo fermento ha, inoltre, portato alla pubblicazione di un volume scientifico La Valutazione d’impatto sociale. Aspetti metodologici e applicativi che ha tra gli autori, oltre ai professori. Biancone e Secinaro, alcuni dei tutor che hanno lavorato al fianco dei gruppi nella creazione dei project work, e alla nascita di una rivista scientifica, lo European Journal of Social Impact and Circular Economy, edito dall’Università di Torino, che ha come Editor-in-chief Paolo Biancone e nel comitato scientifico professori tra cui: Mario Calderini, Angelo Miglietta, Marco Pironti, Patrick O Sullivan e Marios Trigkas. Scopo della rivista scientifica, rivista online Open Access, è quello di contribuire allo sviluppo del metodo di ricerca teorico e pratico legato ai campi dell’impatto sociale e dell’economia circolare.

 

Considerato il gradimento della prima edizione del corso, ne è stata prevista una seconda in partenza entro la fine di quest’anno.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 26 Maggio, 2020

Semplificare l'accesso ai servizi sanitari: partita la sfida degli studenti di Università e Politecnico di Torino

Il Contamination Lab di Torino – laboratorio nato da un progetto di MIUR, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino – ha lanciato una challenge online in collaborazione con Reale Group in cui i team multidisciplinari dovranno disegnare nuove modalità di accesso e fruizione dei servizi sanitari, integrando la dimensione digitale a quella fisica.

 

 

Torino, 20 Maggio 2020 – È partita la challenge online “Modalità di accesso digitale ai Servizi Sanitari” lanciata dal Contamination Lab di Torino – progetto interateneo di Politecnico e Università di Torino che coinvolge più di 100.000 studenti per la generazione e lo sviluppo di idee innovative - in collaborazione con Reale Lab 1828, l’hub di innovazione di Reale Group e Blue Assistance, la società specializzata in servizi di Reale Group. I 34 studenti in gara, provenienti dal Politecnico di Torino e dall’Università degli Studi di Torino, proveranno a dare risposta a domande ancora più attuali nel periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo: “Come innovare le modalità di accesso ai servizi sanitari? È possibile facilitare la comunicazione ed il rapporto fra pazienti e medici? Come si possono rendere più accessibili e rapidi i servizi sanitari?”.

 

 

Si tratta di un percorso unico nel suo genere perché prevede la partecipazione di studenti provenienti da differenti percorsi di studi (Medicina, Informatica, Design, Economia e Ingegneria Gestionale) e livelli di educazione (dalla triennale al dottorato di ricerca) che dovranno progettare delle soluzioni per innovare l’accesso ai servizi sanitari all’interno di team multidisciplinari creati da una equipe di psicologhe.

 

Fondamentale in questa challenge è anche il ruolo di tutto l’ecosistema imprenditoriale locale, dal quale provengono i mentor che supporteranno i team, esperti provenienti dal mondo dell’imprenditoria, aziende corporate e PMI che si sono messi a disposizione dell’iniziativa in ambiti quali la creazione di impresa, il mondo sanitario, l’informatica e il design. 

 

Per disegnare nuove modalità di accesso, prenotazione e fruizione dei servizi sanitari, integrando la dimensione digitale con quella fisica, i team dovranno comprendere le relazioni fra i pazienti, le strutture sanitarie pubbliche/private e gli altri erogatori di servizi sanitari (fisici e digitali) tenendo presenti sia le esigenze di distanziamento sociale imposte dal Covid19 sia la sostenibilità economica e sociale delle soluzioni, e potranno avvalersi di lezioni online tenute da docenti di Politecnico e Università di Torino e da esperti del mondo sanitario, assicurativo ed informatico.

 

A metà luglio 2020, dopo due mesi e mezzo di lavoro, progettazione, confronto, e scambio, i team di studenti presenteranno le loro proposte davanti ad una giuria di esperti e i progetti migliori avranno la possibilità di essere accompagnati alle fasi successive per rendere concreta la loro soluzione.

 

I professori Emilio Paolucci e Dario Peirone, CLab Chief rispettivamente per il Politecnico e per l’Università di Torino esprimono grande soddisfazione: “Abbiamo fortemente voluto questa challenge insieme al mondo della sanità perché, nonostante le difficoltà del distanziamento sociale, era importante che gli studenti dei due atenei potessero essere coinvolti attivamente nella sfida di progettare il futuro dell’assistenza sanitaria. Ringraziamo i rappresentanti di Enti sanitari, partecipate Pubbliche e imprese private, Start up e ricercatori, che si sono messi a disposizione dell’iniziativa, anche in questo momento difficile, per lavorare con i nostri studenti su una sfida innovativa e cruciale per la qualità della vita di tutti. Ci ha molto colpito lo spirito di impegno e collaborazione messo in campo dagli studenti, ed il loro interesse a lavorare insieme per dare risposte a questioni complesse che sono parte della loro vita. È la conferma dell’importanza crescente nella formazione universitaria di programmi capaci di favorire la condivisione di culture diverse attraverso la ricerca di soluzioni concrete a problematiche reali”.

 

Riteniamo questa collaborazione di grande valore – dichiara Matteo Cattaneo, Chief Digital Innovation Officer di Reale Group – poiché da un lato rinforza il rapporto pluriennale esistente tra il nostro Gruppo e il mondo accademico, in particolare con Università e Politecnico di Torino, e ci permette dall’altro di esplorare nuove modalità di ricerca e possibili soluzioni per il problema, oggi quanto mai importante, dell’accesso in modo semplice e flessibile ai servizi sanitari”.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 20 Maggio, 2020

Comuni montani e turismo: la crisi Covid diventa un'opportunità di rilancio

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Management, Università di Torino, lancia Covidless Approach & Trust, uno strumento operativo a sostegno dell’economia turistica dei Comuni montani. 
 
Ribaltare il punto di vista e usare l’emergenza Covid per ripensarsi e superare la crisi. È questo l’obiettivo di Covidless Approach & Trust, lo strumento di analisi e sviluppo pensato per i Comuni montani e nato da un progetto di ricerca dell’Università di Torino, effettuata con il sostegno della Camera di Commercio di Torino
 
Messa a punto da un team composto da Paolo Biancone, Andrea Martra, Piercarlo Rossi e Silvana Secinaro, docenti del Dipartimento di management, e Alberto Sasso, professionista specializzato in architettura sostenibile e rigenerazione del territorio, Covidless A&T è un servizio di sostegno operativo all’economia turistica e culturale del territorio e degli Entri locali per il rilancio del territorio.
Covidless A&T, nel rispetto delle norme e dei protocolli di distanziamento sociale relativi all’operatività dei singoli esercizi, si concentra sui i bisogni dei fruitori e dei turisti che si aspettano di trovare contenuti di intrattenimento e di fornitura adeguati. La valutazione di rating è totalmente indipendente dallo scenario normativo regionale e nazionale anti Covid-19. L’obiettivo è supportare gli Enti locali nel mantenimento e potenziamento degli standard di accoglienza ricettivo-turistica e culturale
 
Nella pratica, il modello fornisce un rating di attrattività territoriale, in grado di identificare e potenziare gli aspetti di fruibilità turistico ricettiva e culturale al pari del periodo pre COVID-19. Si parte da una valutazione, guidata da un referente, che fornisce punteggi per i vari aspetti: dall’ospitalità alberghiera agli impianti sportivi, dall’accessibilità agli uffici comunali, fino allo shopping, alla ristorazione e all’intrattenimento. In base al punteggio ottenuto si potranno individuare i punti di forza e le aree di miglioramento sulla base delle quali costruire un percorso, affiancati dal team di esperti, per potenziare gli aspetti necessari. Al termine del percorso i Comuni saranno certificati e riceveranno l’attestazione ed il marchio “Covidless Approach&Trust”.  
 
Il modello si basa sullo studio realizzato per la rivalutazione e valorizzazione delle Valli Olimpiche Piemontesi, che ha dimostrato come sia possibile definire delle linee guida declinabili anche su altre realtà. Il primo Comune che ha aderito a Covidless A&T è il Comune di Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo, provincia di Verbania.  
 
La ricerca ha il patrocinio di Uncem - Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani. 
 
------------ 
 
Contatti: Prof.  Paolo Biancone  Dipartimento di Management Paolo.biancone@unito.it 3355479944 
 
Prof.ssa Silvana Secinaro Dipartimento di Management silvana.secinaro@unito.it 3389301725 
Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 19 Maggio, 2020

Didattica a distanza tra inclusione ed esclusione - UniTo live su Facebook - mercoledì 20 maggio ore 18.00

Spazio pubblico on line

Speciale Coronavirus

Didattica a distanza tra inclusione ed esclusione

 

Mercoledì 20 maggio alle ore 18.00 si terrà l'incontro in diretta web dal titolo “Didattica a distanza tra inclusione ed esclusione”. Interverranno la prof.ssa Barbara Bruschi, vicerettrice alla didattica dell’Università di Torino, e il dott. Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Giovanni Agnelli.

 

È innegabile che in una situazione eccezionale come questa emergenza sanitaria le tecnologie digitali si siano mostrate un grande vantaggio. Tuttavia, fin da subito sono emerse anche le gravi difficoltà che questa transizione comporta, soprattutto in termini di disuguaglianze nelle opportunità di accesso, fruizione e apprendimento della didattica online per studenti con origini sociali differenti.

 

Insieme ai relatori, si cercherà di riflettere su quali siano le opportunità di inclusione e apprendimento che questa esperienza può offrire ma anche come si possano ridurre i rischi di esclusione sociale che questa esperienza ha messo in luce.

 

L'incontro, live sulla pagina Facebook di UniTo,  fa parte del ciclo “Speciale Coronavirus - Spazio pubblico on line”, uno spazio promosso dai dipartimenti di Cultura Politica e SocietàGiurisprudenza e Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” con la partecipazione della SSST - Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell'Università degli Studi di Torino, per proporre alla cittadinanza riflessioni su temi diversi correlati alla pandemia, che mettono a confronto ricercatori, esperti, amministratori pubblici e studenti per cercare di dare risposte alle domande che tutti ci poniamo.

 

L'Ateneo si conferma lo spazio ideale per promuovere una riflessione approfondita e intergenerazionale sia di stimolo al territorio, attingendo a competenze consolidate e a dati affidabili e offrendo un'alternativa alla babele mediatica e comunicativa che fa da corollario al momento attuale. 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 19 Maggio, 2020
Risultati della ricerca: 1503