Strategie per efficienza, integrità e innovazione nei contratti pubblici: progetto europeo PPI2INNOVATE e Master - Cartella stampa

Oggi martedì 28 marzo 2017, presso il Dipartimento di Management dell'Università di Torino (corso Unione Sovietica 218 bis), è stato presentato il progetto europeo “PPI2INNOVATE - Capacity building to boost usage of PPI in Central Europe”, che intende diffondere ed incentivare l’utilizzo degli appalti pubblici per soluzioni innovative introdotte dalla normativa europea, rafforzando le competenze delle autorità pubbliche appaltanti.
PPI2INNOVATE, finanziato dal Programma INTERREG Central Europe per un periodo di 3 anni a partire dal 1° giugno 2016, mira a promuovere l’uso degli appalti pubblici per l’innovazione in 6 Paesi europei: Croazia, Italia, Polonia, Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria.
PPI2Innovate è l’iniziativa di un consorzio europeo di 10 partner, rappresentati in Italia dell’Università di Torino e dalla Regione Piemonte. Il progetto coinvolge inoltre il Comune di Torino in qualità di partner associato.
Gli appalti pubblici per soluzioni innovative promuovono procedure in cui i pubblici committenti agiscono come "clienti di lancio" (launch customer/early adopters) di lavori, servizi e forniture innovativi che non sono ancora disponibili su base commerciale a larga scala, incluse le soluzioni basate su tecnologie già esistenti e usate in modo innovativo. I committenti che ricorrono a questo approccio manifestano in anticipo l'intenzione di acquistare un significativo volume di soluzioni innovative al fine di orientare il settore industriale verso soluzioni di mercato con rapporti qualità/prezzo desiderato entro un determinato periodo. Il PPI è regolato dalle Direttive Europee sugli appalti pubblici.
Durante l’evento verrà presentata la versione provvisoria della guida agli appalti pubblici innovativi sviluppata nell’ambito del progetto (il “PPI2Innovate Tool”), che mira a fornire a coloro che sono responsabili dell’aggiudicazione ed esecuzione di appalti pubblici informazioni sugli strumenti e sulle principali fasi necessarie senza trascurare le complessità e i rischi connessi all’acquisto innovativo (nella modalità) e di “Innovazione” (nell’oggetto del contratto). Tali strumenti saranno adattati ai contesti istituzionali dei Paesi partecipanti per le aree delle tecnologie dell’informazione, della salute e dell’energia.

 

Il progetto PPI2INNOVATE è stato presentato durante l’inaugurazione della seconda edizione del Master di II livello in “Strategie per l’efficienza, l’integrità e l’innovazione nei contratti pubblici”, organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino  in collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione e la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, che si propone di analizzare nuovi modelli per la riorganizzazione della funzione appalti in un’ottica di efficienza e aggregazione per riqualificare la domanda pubblica assicurando qualità, sostenibilità e integrità.
Il corso è rivolto a formare professionalità capaci di operare nelle Centrali di Committenza (o soggetti aggregatori) nonché nelle amministrazioni aggiudicatrici più innovative e preparate per operare in rete e seguire l'intero ciclo dei contratti pubblici, dall'analisi di mercato alla definizione delle strategie di gara, dalla qualificazione degli operatori economici alla selezione delle offerte fino al monitoraggio dell'esecuzione e corretto adempimento delle prestazioni.

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 28 Marzo, 2017

L’Università di Torino presenta Open Access Lab: un laboratorio condiviso di microscopia avanzata per vincere la sfida della competitività - fotocomunicato

Tre apparecchiature di microscopia confocale installate all’MBC di Torino e al NICO di Orbassano condivise dai ricercatori di sei dipartimenti

 

Promuovere uno sviluppo razionale e condiviso di costose apparecchiature scientifiche e delle preziose risorse umane dotate delle competenze tecniche necessarie al loro corretto utilizzo. Nasce in quest’ottica Open Access Lab, il laboratorio condiviso di Microscopia avanzata che - seguendo un nuovo modello organizzativo ispirato all’ottimizzazione delle risorse - coinvolge sei dipartimenti dell’Università di Torino: Neuroscienze (capofila), Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, Oncologia, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Scienze Veterinarie e Scienze Cliniche e Biologiche.

 

Le nuove “grandi strumentazioni”, tre potenti microscopi confocali acquistati grazie al contributo della Compagnia di San Paolo - 750.000 euro nell’ambito della Convenzione triennale con l’Università di Torino - ma anche le macchine più avanzate già disponibili presso i Dipartimenti, saranno accessibili a tutti i ricercatori dell’Ateneo torinese attraverso regole trasparenti e unificate.

 

Open Access Lab è stato presentato oggi martedì 21 marzo al Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino dai Prof. Marcello Baricco, Vice-Rettore per la semplificazione e dal Prof. Federico Bussolino, Vice-Rettore per la ricerca scientifica. Sono intervenuti alla conferenza dipresentazione la Prof. Lorenzo Silengo del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, direttrice del Centro di Biotecnologie Molecolari, la Dott.ssa Franca Fagioli del Consiglio Generale Compagnia di San Paolo e il Prof. Alessandro Vercelli, responsabile del progetto per il Dipartimento di Neuroscienze e direttore scientifico del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell’Università degli Studi Torino.

«Si tratta di apparecchiature che permettono di svolgere complessi studi su una serie molto ampia di problemi biologici – ha sottolineato il prof. Vercelli - dall’analisi dei meccanismi di crescita e metastatizzazione tumorale allo studio delle connessioni del sistema nervoso e dei meccanismi cellulari della memoria».

 

Strumenti di indagine microscopica relativamente complessi come il microscopio elettronico e il microscopio confocale sono diventati indispensabili nella routine quotidiana dei laboratori di biologia. Grazie a queste macchine è possibile infatti identificare e caratterizzare strutture sempre più piccole, seguendo le modificazioni temporali in cellule viventi.

   

La possibilità di accedere a tecnologie di imaging microscopico di ultima generazione rappresenta dunque un elemento chiave per la competitività della ricerca svolta nei laboratori biologici. Tuttavia, al miglioramento delle potenzialità della strumentazione corrisponde un pari aumento sia della sua complessità, sia dei costi di acquisizione e gestione, rendendo difficile l’accesso a questo tipo di tecnologie da parte dei laboratori, soprattutto se di piccole dimensioni.

 

L’Open Access Lab nasce con l’obiettivo di risolvere queste criticità: i ricercatori potranno infatti implementare nuovi strumenti di analisi microscopica, particolarmente adatti allo studio di cellule e tessuti vivi, precedentemente non disponibili presso l'Università di Torino.

Open Access Lab: i grandi strumenti installati

Presso il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino è stato installato un nuovo microscopio confocale di ultima generazione, particolarmente adatto all’analisi morfologica di cellule e tessuti. Inoltre, il microscopio confocale pre-esistente è stato trasformato in una stazione di analisi ottimizzata per l’osservazione, in cellule vive, di fenomeni molecolari e cellulari dinamici, che si verificano su una scala di tempi variabile da pochi millisecondi a qualche ora.

 

Presso il NICO - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell’Università di Torino - con sede a Orbassano - è stata installata invece una stazione di microscopia a due fotoni, utilizzabile per l’analisi di eventi cellulari che si svolgono in tessuti viventi, a profondità non raggiungibili da altri tipi di microscopia.

 

Nell'ambito dello stesso programma della Compagnia di San Paolo, per la quota dedicata ai piccoli strumenti, è stato finanziato presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche di Orbassano l'acquisto di un ulteriore microscopio confocale, che sarà reso disponibile per l'utilizzo attraverso la piattaforma 'Open Access'.

 

Dettaglio della strumentazione acquisita con il contributo della Compagnia di San Paolo, nell’ambito della convenzione triennale con l’Università di Torino:

Progetto grandi strumentazioni

  • Microscopio confocale due fotoni NIKON, installato presso il NICO di Orbassano (TO)
  • Microscopio confocale LEICA SP8, installato presso il Molecular Biotechnology Centre - MBC
  • Upgrade microscopio confocale LEICA SP5, installato presso l’MBC.

Progetto piccole strumentazioni

  • Microscopio confocale Zeiss LSM800, installato presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Orbassano
Ufficio stampa NICO - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi
Barbara Magnani
Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 21 Marzo, 2017

Elezioni studentesche 2017: si vota per i rappresentanti negli organi universitari ed extra-universitari

Martedì 21 marzo, dalle ore 8.30 alle ore 19.00, e mercoledì 22 marzo, dalle ore 8.30 alle ore 17.00, si svolgeranno le elezioni dei rappresentanti degli studenti negli organi universitari ed extrauniversitari.

 

Chi può votare

Tutti gli/le studenti/studentesse regolarmente iscritti/e in corso o fuori corso all'a.a. corrente, compresi coloro iscritti/e ai corsi di studio di I livello dell'a.a. precedente in attesa di concludere la carriera nella sessione straordinaria, gli/le studenti/studentesse Erasmus incoming e i/le dottorandi/dottorande.

 

Per chi votare

6 rappresentanti per il Senato Accademico

2 per il Consiglio di Amministrazione

6 per l'Assemblea regionale degli studenti per il diritto allo studio universitario

4 per il Comitato Universitario per lo Sport (CUS)

Consigli di dipartimento, in misura non inferiore al 15% della composizione totale dell'organo

Consigli di corso di studio/integrati per laurea triennale, specialistica/magistrale, a ciclo unico e del vecchio ordinamento, in misura non inferiore al 15% della composizione totale dell'organo

Consigli delle Scuole, in misura non inferiore al 20% della composizione totale dell'organo

 

È inoltre prevista la consultazione per i Rappresentanti degli studenti nel Comitato Unico di Garanzia.

Gli eletti durano in carica due anni.

 

Come e dove votare

Le elezioni si svolgeranno in modalità telematica e ciascun elettore/elettrice voterà di preferenza nel seggio della struttura presso la quale frequenta le lezioni e, ove questa non fosse sede di seggio, in una qualsiasi delle sedi di seggio indicate nel documento Indirizzi sedi di seggio.

 

I candidati

Le liste dei candidati sono disponibili alla pagina: https://www.unito.it/sites/default/files/manifesto_candidati_elezioni_studentesche_2017.pdf

 

Per approfondimenti e informazioni:

https://www.unito.it/ateneo/organizzazione/elezioni/elezioni-studentesche-2017-rappresentanti-negli-organi-universitari

elezioni.studenti@unito.it

 
Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 17 Marzo, 2017

Firmato l'accordo di programma per il nuovo Polo scientifico universitario di Grugliasco

Cartella stampa

Il Presidente della Regione, Sergio Chiamparino, il Sindaco di Grugliasco, Roberto Montà, e il Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani, hanno firmato questa mattina presso la sala riunioni della Giunta regionale l’accordo di programma per la localizzazione a Grugliasco di un Polo scientifico universitario
Alla cerimonia erano presenti l’Assessora alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte, Giuseppina De Santis, e il Direttore della Direzione Edilizia e Logistica dell’Università di Torino, Sandro Petruzzi.
L’iniziativa è inserita nell’ambito del piano edilizio dell’Università, finalizzato al riordino del sistema universitario mediante la costituzione di nuovi “Poli” e prevede la realizzazione a Grugliasco di un complesso edilizio adiacente i Dipartimenti di Agraria e Medicina Veterinaria che ospiterà i Dipartimenti di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Chimica, Fisica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Scienze della Terra) che concorreranno ad articolare il campus universitario.
Il modello unitario generale degli insediamenti con la previsione di attività complementari e di servizio prevede l’anticipazione della realizzazione delle attrezzature più spiccatamente universitarie (didattica e ricerca), dei servizi collegati e delle infrastrutture pubbliche strettamente connesse (viabilità di accesso, parcheggi, completamento della passerella sulla ferrovia e parco).
Il progetto dell’intero insediamento ha un importo complessivo di circa 250 milioni di euro ed individua un primo lotto funzionale e funzionante del valore di circa 90 milioni, mentre il il primo stralcio attuativo del primo lotto ha un costo di circa 47 milioni.
 
 
“La Regione - ha affermato Sergio Chiamparino - condivide il progetto scientifico dell'università su quell'area e nel programmare le misure sulla ricerca terrà conto delle eccellenze esistenti, inquadrando e armonizzando gli interventi nell'ambito della cornice di specializzazione intelligente regionale e nazionale”.
 

“La firma per l’accordo di programma è un atto importante - ha sostenuto Roberto Montà - perché completa il progetto del Polo scientifico universitario e agroalimentare e sottolinea la vocazione universitaria di Grugliasco. Una Città che in questi anni ha lavorato per progettare e sviluppare nuove infrastrutture, ampliare la mobilità locale e sovra comunale, garantire servizi e attività per gli studenti e per i docenti universitari, valorizzando la ricchezza universitaria. Abbiamo lavorato per costruire un’accoglienza favorevole alla popolazione universitaria, sviluppando residenze ricettive e impianti sportivi grazie alla preziosa collaborazione del Cus Torino e del suo presidente”.
 
“Con la firma di oggi incomincia il percorso concreto per l’insediamento a Grugliasco del Polo Scientifico “Città delle Scienze” - ha dichiarato Gianmaria Ajani - Sono profondamente convinto che questa scelta produrrà effetti positivi sia per la crescita della didattica e della ricerca del nostro Ateneo, sia per le ricadute che il nuovo hub scientifico avrà sul sistema socio-economico e culturale della città ospite, Grugliasco, dell’area metropolitana e, più in generale, della regione. Un’azione che determina il contesto ideale per lo sviluppo di sinergie tra i Dipartimenti scientifici dell’Università di Torino, promuove efficienza, interesse e competitività nei campi della ricerca, dell’insegnamento e della collaborazione con le imprese”.

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Giovedì, 16 Marzo, 2017

L’Università di Torino presenta la Guida ai diritti dei detenuti - domani giovedì 16 marzo alle ore 10.00 Sala Lauree Blu Campus Luigi Einaudi

Domani giovedì 16 marzo alle ore 10.00, presso la Sala Lauree Blu del Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena, 100), sarà presentata la Guida ai diritti dei detenuti realizzata attraverso la collaborazione tra Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di TorinoProvveditorato dell'Amministrazione Penitenziaria Piemonte-Valle d'Aosta-LiguriaFondazione C.R.T.

 

La guida informativa, tradotta in quattro lingue per raggiungere anche il crescente numero di detenuti stranieri, sarà distribuita in tutte le carceri piemontesi per facilitare la comprensione e l'accesso ai diritti delle persone private della libertà personale, con l’obiettivo di accompagnarle nei primi, difficili momenti dell’ingresso in istituto, fino alle misure alternative cui accedere negli ultimi periodi di detenzione.

Il progetto è stato condotto dagli studenti della Clinica Legale “Carcere e diritti” del Dipartimento di Giurisprudenza, sotto la supervisione di professori e tutor, con una interazione diretta e continua con detenuti e operatori di alcune carceri del territorio che ha permesso di realizzare una guida concretamente adeguata alle esigenze dei suoi destinatari.

 

La fase di revisione editoriale della guida è stata curata dal Laboratorio Stampati in galera della Casa di Reclusione di Saluzzo e la stampa è stata realizzata dalla tipografia della Casa Circondariale di Ivrea.

 

Alla presentazione – introdotta dalla Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, Prof.ssa Laura Scomparin, e dal Prof. Claudio Sarzotti –  interverranno il dott. Bruno Mellano, Garante regionale delle persone sottoposte a privazioni della libertà, l'avv. Emiliana Olivieri, Presidente della Fondazione dell’Avvocatura Torinese “Fulvio Croce”, il dott. Luigi Pagano, Provveditore Regionale dell'Amministrazione penitenziaria, ed il dott. Marco Viglino, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Torino, con la partecipazione dei Direttori degli Istituti penitenziari coinvolti nel progetto.

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Mercoledì, 15 Marzo, 2017

Convention Telethon: i gruppi di ricerca del prof. Di Cunto e del Prof. Tempia del NICO-Università di Torino studiano le cause genetiche di microcefalie e atassie

Convention Telethon 13-15 marzo, Riva del Garda

MICROCEFALIE e ATASSIE
I gruppi di ricerca del prof. Di Cunto e del Prof. Tempia del NICO-Università di Torino studiano le cause genetiche di microcefalie e atassie: gli ultimi studi, realizzati grazie al sostegno di Fondazione Telethon, aprono la strada a possibili nuovi approcci terapeutici.

 

L’Università di Torino è presente alla Convention Telethon (Riva del Garda, 13 - 15 marzo 2017) con due gruppi di ricerca del NICO – Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (Orbassano, TO) impegnati nello studio delle cause genetiche di malattie neurologiche rare.

ATASSIA SPINO-CEREBELLARE - Prof. Filippo Tempia, Dott.ssa Eriola Hoxha. Acidi grassi omega-3: la somministrazione migliora le funzioni motorie nei pazienti

Il laboratorio del NICO di "Neurofisiologia delle Malattie Neurodegenerative" diretto dal Prof. Filippo Tempia presenta i risultati sull'atassia spino-cerebellare di tipo 38 (SCA38), malattia genetica che  compromette i movimenti dei pazienti, costretti dopo alcuni anni su una sedia a rotelle.

Il gruppo del Prof. Tempia aveva partecipato alla scoperta del gene mutato (ELOVL5). 
La Dott.ssa Eriola Hoxha, sotto la supervisione del Prof. Tempia e grazie al contributo economico della Fondazione Telethon, ha trovato che i sintomi insorgono perché le mutazioni fanno perdere la funzione della proteina ELOVL5 codificata dal gene. Da questo ne conseguono degenerazione dei neuroni nel cervelletto, causando problemi motori. La proteina ELOVL5 è un enzima che allunga gli acidi grassi poli-insaturi, compresi i famosi omega-3 che proteggono dalle malattie cardiovascolari. Infatti, nel sangue dei pazienti, gli omega-3 a catena lunga sono notevolmente ridotti.

Il gruppo di clinici della Prof.ssa Borroni dell'Università di Brescia ha partecipato alla ricerca somministrando ai pazienti acidi grassi omega-3 per 40 settimane. Grazie a questa cura, la prima per la SCA38, i pazienti hanno avuto una notevole diminuzione dei problemi motori, e alcuni che non riuscivano più a camminare hanno riacquistato questa e altre funzioni motorie. «La ricerca prosegue per comprendere meglio i meccanismi molecolari  al fine di ideare una terapia ancora più efficace - commenta il Prof. Filippo Tempia - ma questo risultato è veramente notevole, perché finora non esistevano cure per nessuna forma di atassia spino-cerebellare».

MICROCEFALIE - Prof. Ferdinando Di Cunto, Dott. Federico Bianchi. MICROCEFALIE e P53: il guardiano del genoma è troppo severo durante lo sviluppo cerebrale

Il laboratorio di "Neurogenesi Embrionale" diretto Prof. Ferdinando Di Cunto, inizialmente presso il Centro di Biotecnologie Molecolari dell'Università di Torino e attualmente presso il NICO, presenta i risultati degli studi condotti sulla microcefalia genetica MCPH17, causata da mutazioni del gene CIT (Citron chinasi).

Le microcefalie - che nei casi più gravi conducono a paralisi motoria, epilessia e disabilità intellettuale - sono causate di frequente (circa 1% dei nati) da fattori ambientali (disturbi della circolazione placentare, esposizione a sostanze tossiche, infezioni batteriche e virali) e molto più raramente (1 nato su 10.000) da mutazioni genetiche.

Le ricerche condotte dal Dott. Federico Bianchi nel laboratorio del Prof. Di Cunto - pubblicate sulla prestigiosa rivista “Cell Reports” - hanno stabilito che l’assenza di CIT determina la comparsa di importanti danni al DNA delle cellule nervose in fase di sviluppo, provocandone la morte a causa dell'attivazione della proteina P53, meglio nota come ‘il guardiano del genoma’. Infatti, se nel modello murino della malattia si inattiva P53, si osserva un aumento del volume del cervello e la regressione della maggior parte delle alterazioni neurologiche.

«I risultati dei nostri studi - commenta Di Cunto - suggeriscono che durante lo sviluppo embrionale le cellule cerebrali siano particolarmente sensibili all’attivazione di P53, caratteristica che potrebbe giocare un ruolo chiave anche in altre forme di microcefalia, come quella prodotta dal virus Zika. Pertanto lo sviluppo di strategie capaci di inattivare transitoriamente P53 potrebbe aprire nuove prospettive per il trattamento di queste patologie. Ovviamente bisognerà procedere con grande cautela, perché l’inattivazione permanente di P53 è tra le cause più note di trasformazione tumorale delle cellule. Tuttavia i nostri risultati permettono di intravedere un barlume di luce in fondo al tunnel della totale assenza di approcci terapeutici per queste gravi patologie ».

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 15 Marzo, 2017

Dieci anni di ERC: 9,5 milioni di euro vinti da ricercatori UniTo

In occasione del decimo anniversario della creazione di European Research Council, il principale programma di finanziamento della ricerca di frontiera nell’ambito di Horizon 2020, l’Università di Torino si unisce alle celebrazioni che a partire da Bruxelles si terranno dal 13 al 19 marzo in tutti gli Atenei Italiani ed Europei, presentando i progetti dei suoi vincitori.

 

Nei suoi primi dieci anni, l’ERC ha finanziato quasi 7.000 ricercatori in tutta Europa – di cui 380 italiani ha sostenuto 50.000 membri di team6 premi Nobel, diverse centinaia di domande di brevetto e decine di scoperte scientifiche.

 

Dei progetti vinti da Istituzioni del nostro paese, 7 sono i progetti ERC dell’Università di Torino - 4 finanziamenti “Starting”, 2 “Consolidator”, 1 “Advanced” e 1 “Proof of Concept” - per un valore totale di circa 9,5 milioni di euro; l’effetto “volano” di questi finanziamenti è dimostrato dagli output dei 7 ERC di UniTo, che hanno prodotto 124 pubblicazioni scientifiche, altri 12 progetti vincenti su bandi competitivi57 collaborazioni nazionali e internazionali.

 

I progetti coinvolgono 7 Dipartimenti dell’Università – Psicologia, Oncologia, Fisica, Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, Neuroscienze, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Matematica - e spaziano dallo studio dei movimenti delle persone per anticiparne le intenzioni e comprendere meglio alcuni disturbi come l’autismo, alla cura del cancro colorettale, agli scudi anti-terremoto grazie ai metamateriali.

 

I progetti: 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 13 Marzo, 2017

Regione Piemonte e Università di Torino sulla nomina a commissari di Zanetta (Città della Salute) e Ripa (San Luigi di Orbassano)

La durata dell’incarico è sino al 30 aprile 2018, per uniformare la scadenza di tutti i direttori generali.

 

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, ha approvato oggi la delibera di avviso pubblico di selezione per l’aggiornamento dell’elenco dei direttori generali.

 

La Regione Piemonte era stata la prima, fin dal dicembre 2014, a scegliere la via della selezione affidata ad una commissione di esterni e a proporre la nomina dei direttori sulla base di criteri di capacità manageriale, autonomia, indipendenza e competenza professionale.

 

Su proposta dell’assessore alla Sanità, la Giunta ha contestualmente nominato l’avvocato Gianpaolo Zanetta commissario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, ed il dottor Franco Ripa commissario dell’Azienda Ospedaliera universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano.

 

Per entrambi, si tratta di una conferma: l’incarico ha durata annuale, sino al 30 aprile 2018, data di scadenza degli incarichi triennali di direzione generale attribuiti nella totalità delle Aziende sanitarie regionali.

 

“Per l’avvocato Zanetta, la proroga dell’incarico è in considerazione della necessità di assicurare la continuità gestionale al vertice dell’Azienda alla luce delle complesse procedure avviate per la realizzazione del nuovo Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino. - ha detto l’assessore Saitta - Anche per il dottor Ripa, la nomina è per garantire la continuità della gestione in considerazione della naturale condivisione dei percorsi non solo assistenziali, ma anche di didattica e di ricerca, che uniscono le due Aziende ospedaliere con l’Università di Torino, alla quale abbiamo dato preventiva comunicazione delle nomine, come previsto dalla legge 10/1995.”

 

“La scelta condivisa con l'Assessore Saitta è motivo di piena soddisfazione per l'Università di Torino e la sua Scuola di Medicina - ha dichiarato il prof. Ezio Ghigo, Direttore della Scuola di Medicina dell’Università di Torino. - La continuità rappresenta un valore e si arricchisce della pregressa, fruttuosa collaborazione sia con l'avvocato Gianpaolo Zanetta, già DG della AOU Città Salute e Scienza, sia con il dott. Franco Ripa, già commissario della AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano, assai stimati anche dalla parte clinica accademica”.

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 13 Marzo, 2017

Palazzo Nuovo e Aldo Moro: un modello di campus urbano - cartella stampa, foto progetto e focus

Cartella stampa

Oggi, venerdì 10 marzo 2017, ore 12.30 nel Salone del Rettorato Università di Torino (Via Verdi, 8 – Torino) in occasione dell’avvio dei lavori del cantiere del complesso edilizio Aldo Moro, è stato presentato alla stampa il piano di riqualificazione dell’area che comprende la completa bonifica e progettazione degli spazi di Palazzo Nuovo e il progetto dei nuovi edifici dell’area del piazzale Aldo Moro (oltre 50 mila mq di nuovi insediamenti su una superficie di 10.500 mq) come modello di insediamento “campus urbano" in cui gli edifici universitari diventano strutture aperte, integrate e diffuse nel tessuto cittadino.
 
Il complesso prevede circa 10 mila mq per l’Università di Torino dedicati a uffici e spazi studenti, per un totale di 6 nuove aule con oltre 800 nuovi posti stimati, e per Residenze universitarie. 5 mila mq invece sono destinati a servizi commerciali convenzionati. Il progetto prevede anche un parcheggio pluripiano interrato su 3 livelli in parte ad uso convenzionato con l’Università, in parte a uso pubblico e a box privati.
 
Il costo delle nuove opere, affidato secondo le modalità di Project Financing alla società di progetto concessionaria U.S.P. University Service Project, che si occupa della progettazione definitiva, dell’esecuzione lavori e della gestione dell’opera per 29 anni dal termine dei lavori, è di oltre 50 milioni di euro.
 
Il nuovo complesso edilizio è organizzato in 3 fabbricati principali, ciascuno con una propria connotazione caratteristica, ma con elementi in dialogo con Palazzo Nuovo e la Mole che armonizzano l’intera area.
Il progetto prevede la copertura dei tetti a giardino, una modalità costruttiva sostenibile e utile al risparmio energetico (assorbimento dell’acqua, normalizzazione degli sbalzi di temperatura e ottimo potere termo e fono isolante) e aree fruibili ai cittadini con corti interne tra gli edifici chiamate ad integrarsi nell’area urbana centrale storica della Città di Torino per l’organizzazione di eventi culturali e occasioni di incontro. Inoltre il collegamento al gruppo di trigenerazione installato a Palazzo Nuovo permette di sfruttare una centrale elettrica già esistente.
 
A febbraio 2019 saranno consegnati gli spazi all’Università mentre il cantiere si concluderà definitivamente entro novembre 2019.
 
Il progetto del nuovo complesso edilizio Aldo Moro si integra con la riqualificazione di Palazzo Nuovo i cui interventi sono pensati per migliorare e trasformare spazi esistenti venendo incontro alle mutate metodologie didattiche e alle nuove esigenze formative con la creazione di ambienti funzionali al lavoro di gruppo e al benessere, con uffici openspace e spazi per gli studenti, luce e colorazioni di nuova concezione.
 
L’intero complesso costituisce un modello di campus urbano, aperto alla città ed elemento di connessione urbanistica, strettamente legato alla storia dell’Università di Torino, che a partire dalle sue sedi storiche cresce anticipando e favorendo lo sviluppo socio-economico ed urbanistico della città.
 
All’incontro sono intervenuti:

Gianmaria Ajani Rettore dell’Università di Torino

Guido Montanari Vice Sindaco Città di Torino

Massimo Guerrini Presidente Circoscrizione 1 Città di Torino

Bartolomeo Biolatti Vice Rettore per l’Edilizia dell’Università di Torino

Sandro Petruzzi Direzione Edilizia e Logistica dell’Università di Torino

Giovanni Pierro Project Manager  U.S.P. - University Service Project

Fabrizio Bracco Consulente legale U.S.P. - University Service Project

 
 
Per info e approfondimenti:

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 10 Marzo, 2017

"La paura dell'altro. Ricerca e territorio sui temi della cittadinanza" - Domani giovedì 9 marzo, ore 16.00 al Campus Luigi Einaudi

Si inaugura domani giovedì 9 marzo alle ore 16.00 presso l'Aula B1 del Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena, 100) il ciclo di iniziative sul tema "La paura dell'altro" organizzato dal progetto “Cittadinanze al Campus” dell'Università di Torino, con il contributo della Fondazione CRT.
 
Con questa iniziativa l’Università di Torino promuove una discussione sui problemi legati alle tematiche della cittadinanza in termini di diritti e prassi, sviluppandola attraverso conferenze, proiezioni cinematografiche, un concorso di idee e progetti per studenti o gruppi di studenti dei Dipartimenti di Giurisprudenza, Culture Politica e Società ed Economia “Cognetti de Martiis”, laboratori aperti a studenti delle scuole e alla cittadinanza.
 
Le attività mirano a fare conoscere le ricerche sul tema che si stanno sviluppando nei Dipartimenti afferenti al Campus Einaudi, a mettere in contatto i ricercatori e ad aprire una discussione in un quadro pluridisciplinare, valorizzando il ruolo delle scienze sociali e più in generale degli studi umanistici e rendendo il Campus un luogo di incontro con la città.
 
Il concetto di cittadinanza viene continuamente ridefinito alla luce dei cambiamenti socio-culturali: Stato e cittadinanza costituiscono oggi due dimensioni non sempre coincidenti, come evidenziato da svariate forme di partecipazione e di comunità non riducibili agli stati. Negli ultimi decenni l’intensificarsi dei flussi migratori in Europa, e tra gli altri paesi e l’Europa, ha reso più evidente questo fenomeno. La cittadinanza non è dunque soltanto inclusiva, ma anche esclusiva, segna allo stesso tempo l’appartenenza e l’esclusione.
 
La società multiculturale in cui viviamo ci impone un confronto tra queste diverse concezioni, che può arricchire la riflessione sulla cittadinanza di spunti nuovi.
 
Il progetto “Cittadinanze al Campus”, promosso dalla Scuola di Scienze politiche, giuridiche e economico-sociali dell’Università di Torino, ha lo scopo di creare un ponte tra Università e cittadinanza attraverso percorsi di ricerca, incontri pubblici sui “diritti fragili” nella città, laboratori di pratica di cittadinanza e gruppi di indagine sul territorio.
 
Informazioni: 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 8 Marzo, 2017
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