Maria Callas icona di stile

Domani, martedì 12 dicembre, alle ore 11.00, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9, Torino), si tiene Maria Callas e Biki. Storie di un archivio. Incontro con Simona Segre-Reinach. La masterclass fa parte della serie di lezioni magistrali che fino al 14 dicembre indagano la figura di Maria Callas, secondo una prospettiva transmediale e multidisciplinare. Le masterclass rientrano nel programma di ‘Icona Callas’, palinsesto di iniziative organizzato dall’Università di Torino nell’ambito del progetto UniVersoper celebrare il centenario della nascita del soprano Maria Callas. Il programma completo delle masterclass e delle altre iniziative è disponibile all’indirizzo http://www.unito.it/iconacallas

 

Con Simona Segre-Reinach, docente di Cultura della Moda all’Università di Bologna, discute la Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio.

 

Simona Segre-Reinach, autrice del volume Biki. Visioni francesi per una moda italiana (Rizzoli, 2019) ricostruisce il rapporto speciale tra Maria Callas ed Elvira Leonardi Bouyeure (1906-1999), in arte Biki, conosciuta soprattutto come la sarta della Callas. La storia di un sodalizio ma anche di una figura pionieristica della moda italiana e internazionale il cui contributo fu fondamentale nella creazione dell’immagine iconica di Callas. Biki, insieme al genero e couturier Alain Reynaud disegnarono gran parte del guardaroba di Maria Callas, dai primi abiti per la nuova silhouette, ottenuta con grandi sacrifici, fino alle mise più grandiose per gli intensi anni con Aristotele Onassis.

 

Simona Segre-Reinach è Professoressa Associata all’Università di Bologna dove insegna Cultura della moda. Ha scritto saggi e volumi sulla globalizzazione e sulla rappresentazione della moda. Tra le sue più recenti pubblicazioni ricordiamo: Exhibit! La moda esposta. Lo spazio della mostra e lo spazio della marca (Bruno Mondadori-Pearson 2017); Fashion in Multiple Chinas. Chinese Styles in the Transglobal Landscape(Bloomsbury 2018); Biki. Visioni francesi per una moda italiana (Rizzoli, 2019); Per un vestire gentile. Moda e liberazione animale (Pearson 2022). Ha curato e co-curato mostre e allestimenti, tra cui “Facing Beauties.Italian Fashion and Japanese Fashion at a Glance” (Rimini Museo della Città 2013); “Jungle. L’immaginario animale nella moda” (Torino Venaria Reale 2017). Dirige la prima rivista scientifica di moda in Italia “Zonemoda Journal”. È co-curatrice dell’Archivio Biki - Jacques Reynaud, Università degli Studi di Milano, MIC (Moda Immagine Consumi).

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 11 Dicembre, 2023

Il disco che rivoluzionò l’industria discografica italiana - all’università la masterclass di Pierluigi Ledda di Archivio Storico Ricordi

Lunedì 11 dicembre, alle ore 11.00, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9, Torino), si tiene Callas/Medea. Storia di un disco. Incontro con Pierluigi Ledda. La masterclass fa parte della serie di lezioni magistrali che fino al 14 dicembre indagano la figura di Maria Callas, secondo una prospettiva transmediale e multidisciplinare. Le masterclass rientrano nel programma di ‘Icona Callas’, palinsesto di iniziative organizzato dall’Università di Torino nell’ambito del progetto UniVerso per celebrare il centenario della nascita del soprano Maria Callas. Il programma completo delle masterclass e delle altre iniziative è disponibile all’indirizzo http://www.unito.it/iconacallas

 

Con Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Storico Ricordi, discute la Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio, l’incontro è realizzato in collaborazione con Archivio Storico Ricordi.

 

Attraverso i documenti dell’Archivio Storico Ricordi, Pierluigi Ledda conduce il pubblico nell’esplorazione della storia di Medea di Luigi Cherubini, un disco leggendario non solo per la qualità degli artisti e delle professionalità che concorsero alla sua realizzazione, ma anche perché questa registrazione con Maria Callas come protagonista e il Maestro Tullio Serafin come direttore d’orchestra sancì l’ingresso di Casa Ricordi nel mondo della discografia con l’etichetta Dischi Ricordi che pochi anni dopo avrebbe poi dato vita al fenomeno dei “cantautori”, come Enzo JannacciGiorgio GaberGino PaoliSergio Endrigo e tanti altri.

 

Dal 17 dicembre 2023, una mostra allestita nella Sala Athenaeum del Palazzo del Rettorato, presenta i documenti originali dell’Archivio Storico Ricordi che ricostruiscono la storia del disco.

 

Pierluigi Ledda, manager culturale e collezionista musicale, vive e lavora a Milano. Dal 2011 è il direttore generale dell'Archivio Storico Ricordi per il quale ha messo in atto una strategia improntata alla digitalizzazione del patrimonio musicale per la libera consultazione attraverso la Collezione Digitale online, alla creazione di un network internazionale con istituzioni culturali e scientifiche, al riuso artistico del patrimonio. Dal 2018 è curatore della serie di conversazioni "The Music Folder". Parallelamente alla sua attività in Ricordi, insegna nel master in Editoria e produzione musicale dello IULM di Milano. Ha curato negli anni convegni sugli archivi sonori ed eventi musicali.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Sabato, 9 Dicembre, 2023

Ricercatori dell’Università di Torino identificano due proteine coinvolte nella cachessia neoplastica

Gli scienziati del Dipartimento di eccellenza di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino, che lavorano al Molecular Biotechnology Center di via Nizza 52, hanno identificato il ruolo chiave di due proteine nella promozione della cachessia neoplastica e dell’atrofia muscolare. I risultati dello studio, coordinato dal Prof. Paolo E. Porporato del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute e sostenuto da Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cell Reports Medicine.

 

La cachessia è una sindrome associata a molte patologie croniche, caratterizzata da un forte calo del peso corporeo e da una crescente atrofia muscolare, che incide drasticamente sulla qualità di vita e sulla prognosi dei pazienti. In ambito oncologico questa condizione affligge la maggior parte dei pazienti con malattia in stadio avanzato e rappresenta la causa di morte in almeno il 20% dei casi. Anche a causa delle scarse conoscenze alla base della cachessia neoplastica, attualmente non esistono cure specifiche ed efficaci.

 

Le cellule che costituiscono i tessuti del nostro corpo rispondono a stimoli dell’ambiente circostante con flussi di proteine che si attivano e inattivano, lungo specifiche vie di segnalazione cellulare. La ridotta attività di una di queste vie di segnalazione, chiamata “BMP-Smad”, induce una diminuzione della forza e della massa muscolare ed è uno dei meccanismi biologici noti alla base della cachessia neoplastica.

 

I ricercatori dell’Università di Torino hanno aggiunto un tassello a questo quadro, identificando due proteine coinvolte nella riduzione di questa via di segnalazione: l’ormone eritroferrone (ERFE) e la proteina intracellulare FKBP12. Grazie a una stretta collaborazione con l’Università di Padova e l’Ospedale San Raffaele di Milano, gli scienziati hanno osservato l’aumento dell’ormone ERFE nei muscoli di pazienti oncologici. Inoltre, in modelli sperimentali di cachessia neoplastica hanno trovato che tale aumento è indotto da uno stato persistente di infiammazione.

 

Una volta identificato ERFE come ulteriore inibitore della segnalazione del BMP-Smad, i ricercatori hanno valutato un possibile approccio terapeutico per riattivare questa via. Il gruppo ha in particolare studiato l’effetto della molecola FK506, che a basso dosaggio lega e rimuove la proteina FKBP12. Allentando il freno rappresentato dalla proteina FKBP12, la molecola FK506 riattiva la via del segnale del BMP-Smad nel muscolo. In particolare la Dott.ssa Erica Mina, prima autrice dell’articolo, ha individuato gli effetti positivi della molecola FK506 sul muscolo. Basse dosi di FK506 sono in grado di ripristinare la sintesi proteica e prevenire l’atrofia di fibre muscolari in vitro e in modelli sperimentali di cachessia neoplastica. FK506 impedisce la perdita del peso corporeo, proteggendo anche dalle alterazioni dell’apparato neuromuscolare: una condizione chiave per il miglioramento della qualità di vita in caso di cachessia.

 

I dati raccolti con questa ricerca, sostenuta da Fondazione AIRC, sono un interessante punto di partenza per la comprensione dei meccanismi alla base della cachessia neoplastica. Ulteriori studi saranno necessari per una futura applicazione clinica. Sarà, infatti, necessario sviluppare un approccio farmacologico che colpisca solo il muscolo, per garantire un effetto specifico del trattamento.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 5 Dicembre, 2023

Sostenibilità, UniTo tra le migliori al mondo - Prima in Italia per trasparenza dei processi decisionali

L’agenzia britannica Quacquarelli Symonds ha pubblicato la nuova edizione di QS Sustainability Ranking, la classifica che valuta l’impatto sociale e ambientale delle università mondiali. L’Università di Torino si colloca al 132° posto al mondo su 1400 atenei (era nella fascia 151-160 l’anno scorso) e al 3°in Italia su 48 università (61° posto in Europa su 493). Risultati di eccellenza si sono ottenuti nel nuovo ambito "good governance", che considera la trasparenza dei processi decisionali e gestionali, la cultura organizzativa e la partecipazione delle rappresentanze studentesche agli Organi di governo. L’Università di Torino è prima in Italia e al 42° posto al mondo.

 

La performance di UniTo in questo ranking è superiore alla maggior parte delle altre istituzioni considerate, ossia sopra la mediana in tutte le categorie valutative. Nella categoria relativa all’impatto ambientale (che pesa per il 45%) l’Università di Torino è al 143° posto a livello mondiale e al 2° in ItaliaI parametri riguardano la sostenibilità ambientale (124° al mondo con un punteggio di 81 su 100), la formazione e la ricerca sulla sostenibilità.

 

Nella categoria impatto sociale (con un peso del 45%) UniTo si colloca al 229° posto al mondo e all’ in Italia, con brillanti risultati nei parametri della salute (127° posto al mondo con punteggio di 94) e del trasferimento delle conoscenze (139° posto al mondo con 88 punti). Nella categoria sono considerati inoltre l’impatto della formazione, la parità e l’occupazione dei laureati. Infine, nella categoria Governance (peso 10%) l’Università di Torino è al 42° posto al mondo e al  in Italia con un punteggio di 96 su 100. 

 

I dati su cui si basano le metriche di QS Sustainability Ranking riguardano le politiche e strategie adottate dagli atenei, purché rese pubbliche, le ricerche condotte negli ambiti dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030, la reputazione accademica, dati istituzionali e sull’occupabilità rapportati alle statistiche nazionali.

 

Per ulteriori informazioni sul posizionamento di UniTo nelle altre classifiche di QS Ranking vedi:

https://politichediateneo.unito.it/ranking-internazionali/

 

Per approfondimenti su QS Sustainability Rankings visita la pagina:

https://www.topuniversities.com/sustainability-rankings

 
Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 5 Dicembre, 2023

"Icona Callas" - Il programma di eventi dell’Università di Torino per i 100 anni dalla nascita di Maria Callas

Sabato 2 dicembre ricorre il centenario dalla nascita di Maria Callas, icona del Novecento che a distanza di anni continua a esercitare una forte influenza nell’arte, nello spettacolo e nella cultura. Per l'occasione l'Università di Torino ha realizzato ‘Icona Callas’, un palinsesto di iniziative organizzato nell’ambito del progetto UniVerso.

 

Icona Callas’, che a partire dal 6 dicembre animerà il Palazzo del Rettorato e altre location cittadine, prevede mostre, proiezioni, concerti, masterclass e un convegno di studi internazionale. È realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Regio di TorinoArchivio Storico RicordiArchivio Intesa Sanpaolo e Gallerie d’ItaliaMarina Abramović Institute, Museo Nazionale del CinemaConservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi" di TorinoONO ArteFondazione Ellenica di Cultura e con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di TorinoCittà Metropolitana di TorinoAccademia Albertina di Belle ArtiConsulta Universitaria del Cinema, Fondazione Zeffirelli e con il supporto di Fondazione CRT.

 

Ad aprire il programma ‘Icona Callas’ saranno le masterclass. Si parte il 6 dicembre con la fumettista e illustratrice Vanna Vinci, che per Feltrinelli Comics ha pubblicato la graphic novel Io sono Maria Callas: una biografia per immagini in cui il soprano è allo stesso tempo un personaggio da tragedia greca e una superstar. Il 7 dicembre, invece, Mario Riberi, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno all’Università di Torino, indagherà il rapporto tra diritto e opera lirica. L’11 dicembre, il Direttore dell’Archivio Storico Ricordi, Pierluigi Ledda, condurrà il pubblico nell’esplorazione della storia di Medea di Cherubini, un disco leggendario che sancì l’ingresso di Casa Ricordi nel mondo della discografia come Dischi Ricordi, l’etichetta che pochi anni dopo avrebbe dato vita al fenomeno dei “cantautori”. Il 12 dicembre spazio all’Archivio Biki con Simona Segre-Reinach, docente di Storia della Moda all’Università di Bologna, che ricostruirà il rapporto speciale tra Maria Callas e Elvira Leonardi Bouyeure (1906-1999), in arte Biki, conosciuta come la “sarta” del soprano. Il 14 dicembre l’autore del libro Maria Callas (Carocci 2023), Alberto Bentoglio, illustrerà il profilo del soprano come cantante-attrice, nelle relazioni tra la sua performance e i registi con cui ha lavorato.

 

Dall’8 all’11 dicembre in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema si terrà la rassegna cinematografica “Maria Callas e il cinema”. Al Cinema Massimo (via Verdi 18) verranno proiettati Medeadi Pier Paolo Pasolini, Maria by Callas: In Her Own Words di Tom Volf, Callas Forever di Franco Zeffirelli e Callas assoluta di Philippe Kohly.

 

Sempre l’8 dicembre, nel teatro del Conservatorio Giuseppe Verdi, si terrà il recital “100 + 1: Maria Callas eIrene Papas”, ideato e prodotto da Maria Mitsopoulou con la regia di Nikaiti Kontouri, che mette in relazione il percorso artistico di Maria Callas con quello di Irene Papas, altra icona della cultura greca del Novecento scomparsa l’anno scorso. 

 

Il 17 dicembre, nel Palazzo del Rettorato, inaugureranno quattro mostre inedite che esplorano la figura di Callas attraversando diversi linguaggi.  Dieci scenografici ingrandimenti vestiranno il cortile del Rettorato per la mostra fotografica “Maria Callas fuori dal palco. Ritratti dall'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”. Sarà poi allestita la “galleria di UniVerso”, il nuovo spazio espositivo dell’Ateneo che ospiterà l‘installazione video “Seven Deaths” di Marina Abramović. Al primo piano, nella Sala Athenaeum, la mostra in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi “Callas/Medea. Storia di un disco”, un percorso espositivo che ricostruisce la storia di un disco leggendario, Medea, attraverso preziosi materiali originali dell’epoca per la prima volta in mostra. Infine, nelle sale storiche della Biblioteca Graf, saranno esposte 25 tavole originali realizzate dalla fumettista Vanna Vinci per la sua graphic novel Io sono Maria Callas.

 

Da lunedì 18 a mercoledì 20 dicembre - al Teatro Regio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale e poi in quella del Rettorato – più di 60 studiosi italiani e stranieri si confronteranno nel convegno internazionale "Maria Callas at 100: Opera, Celebrity, Myth" per affrontare in una prospettiva transmediale e multidisciplinare la figura di Maria Callas, una personalità d’artista che ha segnato la storia dell’opera, ma anche più in generale l’immaginario, divenendo una vera e propria icona del Novecento.

 

Domenica 17 dicembre alle ore 17 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9), aprirà i lavori del convegno una tavola rotonda dedicata ai grandi archivi di enti e istituzioni in cui sono raccolti importanti documenti che raccontano la figura di Maria Callas da diverse prospettive.  Interverranno: Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi), Simona Segre-Reinach (Archivio Biki), Barbara Costa (Archivio Publifoto), Caterina d'Amico (Fondazione Zeffirelli), Simone Solinas (Archivio Storico e editoriale Teatro Regio Torino).

 

“Con il progetto Icona Callas” ha dichiarato il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna “il nostro programma di eventi culturali UniVerso dimostra di voler investire con sempre maggiore impatto sull’obiettivo di aprire gli spazi universitari alla cittadinanza e di contribuire, da protagonista, al potenziamento dell’offerta culturale del territorio. Inaugurato nel 2021, UniVerso ha intrapreso un percorso guidato dall’idea di mettere in rete quel capitale di conoscenza che è la più grande risorsa strategica dell’Università, connettendola poi al più ampio sistema culturale di Torino e del Piemonte. Questo nuovo e articolato progetto, dedicato a un’artista che ha segnato il Novecento e che ha vissuto un rapporto privilegiato con la nostra città, è una straordinaria dimostrazione dell’alto valore pubblico della divulgazione culturale. In un momento storico nel quale molto c’è da riaffermare sul significato di ciò che è e che deve essere pubblico. Così, anche grazie a ‘Icona Callas’, ognuno potrà fare esperienza dell’Università come spazio aperto per fruire di una proposta culturale di livello internazionale. Quale immagine migliore di quella di Callas per rappresentare il pubblico come bene di tutti e alla portata di ognuno, lei che ha scritto le pagine più alte del melodramma e che è stata a sua volta, con la sua testimonianza di vita, melodramma”.

 

“Il programma di eventi dedicati a Maria Callas nel centenario della nascita, ideati da UniVerso-Università di Torino” ha dichiarato la Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio “propone un percorso multidisciplinare e trasversale che intende offrire un ritratto sfaccettato di una delle più potenti icone del '900, ma anche evidenziare l'impatto che la grande artista continua ad avere nella cultura contemporanea. Attraverso diversi format e con la preziosa collaborazione di numerose istituzioni culturali, con ‘Icona Callas’ UniVerso realizza un vero e proprio festival in cui esposizioni, performance, incontri e proiezioni si integrano con l'importante occasione di studio costituita dal Convegno Internazionale "Callas at 100", in cui circa sessanta relatori e relatrici interverranno da diverse prospettive disciplinari per ricostruire l'arte, la vita e il mito di Maria Callas”

 

“Due debutti diversissimi tra loro e in due fasi molto distanti nella vita dell’artista” ha continuato il Sovrintendente Mathieu Jouvin ricordando i due grandi debutti che Maria Callas realizzò per il Teatro Regio“Il primo nel 1948, quando in una delle sue prime presenze in Italia Callas interpretò per la prima volta il ruolo di Aida sotto la direzione di Tullio Serafin. Il secondo, esattamente 50 anni fa, quando il Regio le affidò, prima e unica volta per lei, la regia dei Vespri siciliani che inaugurarono il nuovo Teatro Regio progettato da Carlo Mollino. Abbiamo ricordato questa storica produzione con un concerto speciale prima dell’estate, siamo ora molto felici di contribuire al ricchissimo programma di ‘Icona Callas’”.

 

"Il nostro inestimabile patrimonio musicale ci permette di ripercorrere il processo creativo dei grandi capolavori del melodramma italiano, nonché le vicende di Casa Ricordi, un'industria culturale stratificata e complessa” ha aggiunto Pierluigi Ledda, direttore dell'Archivio Storico Ricordi. “È con Maria Callas e il disco "Medea" che l'editore milanese ha avviato nel 1958 la propria etichetta discografica, quella Dischi Ricordi che sarebbe poi diventata la "casa dei cantautori". La collaborazione a ‘Icona Callas’ ci permetterà di analizzare e condividere quell’importante progetto artistico, ricostruendo l’intreccio di vite e professionalità che ne ha permesso la genesi e il ruolo fondamentale che ebbe la Divina nel determinarne il successo”.

 

“Il nostro Archivio Publifoto è un immenso patrimonio di immagini che racconta storie e protagonisti del Novecento, custodito nelle Gallerie di Piazza San Carlo” ha aggiunto Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo “Da qui provengono gli intensi ritratti di Maria Callas che fanno da cornice all’omaggio di Torino alla grande artista, in dialogo con la mostra che le abbiamo dedicato alle Gallerie d’Italia di Milano. La condivisione di opere e contenuti dalle raccolte d’arte di proprietà è un modo per contribuire ai più importanti momenti culturali del Paese, al fianco delle principali realtà del territorio.”

 

"Fu Pier Paolo Pasolini a offrire a Maria Callas l'occasione di mostrare al cinema, sotto un diverso punto di vista, il grande talento scenico della soprano” ha dichiarato il Direttore del Museo Nazionale del Cinema Domenico De Gaetano “Medea, con cui si apre la rassegna di film in programma al cinema Massimo nei giorni del convegno, è testimonianza della versatilità di Callas e della sua forza interpretativa, che vengono descritte ed esaminate in altri documentari dedicati a momenti topici della sua vita e della sua carriera".

 

“Non credo esista uno studente di canto di un Conservatorio italiano che inizi i suoi studi senza guardare al mito di Maria Callas” ha concluso il Direttore Conservatorio Statale di Musica "G. Verdi" Francesco Pennarola “Un mito che in quanto tale porta con sé grande musica, successo e soprattutto sogni. Una voce come quella di Maria Callas, la sua presenza scenica e la capacità di calarsi nei personaggi che portava sulla scena sono il più straordinario modello per ogni cantante, ma posso tranquillamente dire per ogni musicista che deve affrontare il pubblico in recital e concerti”.

 

Il progetto ‘Icona Callas’ si inserisce all’interno della programmazione di UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità che dal 2021 si pone come spazio di confronto tra l’Ateneo, la città e il territorio, per raccogliere, elaborare e rendere disponibile la conoscenza. Un luogo aperto di contaminazione e ragionamento che trasforma il sapere in cultura e bene comune. In questi due anni UniVerso ha organizzato tavole rotonde, reading, incontri, presentazioni di libri, installazioni, lezioni-concerto, mostre, performance. Un’esperienza che ha contribuito a rafforzare la rete di collaborazioni tra Università e altri enti e realtà del nostro territorio e che, per questo nuovo evento - anche considerato l’impatto che Maria Callas ha avuto a livello internazionale - è stata ulteriormente ampliata includendo istituzioni locali, nazionali e internazionali.

 
Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 1 Dicembre, 2023

Edoardo Sanguineti nella città "cruciverba": al via la rassegna dedicata al grande poeta e al suo rapporto con Torino

Lunedì 27 novembre, alle 9:00, nella Sala dei Mappamondi dell’Accademia delle Scienze di Torino (Via Accademia delle Scienze, 6), verrà inaugurata la Rassegna Edoardo Sanguineti nella città “cruciverba”, con la conferenza dal titolo Sanguineti e la parola, "fabbrica del mondo".

 

L'iniziativa, ideata dal Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti in collaborazione con UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità dell’Università di Torino, Archivio di Stato di Torino, Accademia delle Scienze di Torino, Infini.to - Planetario di Torino e Museo dell'Astronomia e dello Spazio "Attilio Ferrari, Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Dipartimento di Studi Umanistici e StudiumLab, vanta il patrocinio di prestigiose istituzioni culturali nazionali quali, tra le altre, l’Accademia della Crusca e l’Accademia Toscana di Scienze e Lettere La Colombaria, della GAM - Galleria d’Arte Moderna di Torino e di RAI Teche.

 

Il programma prevede una mostra e cinque momenti di convegno, articolati in un percorso significativo per i luoghi e gli enti coinvolti, che guarda ai diversi interessi di Sanguineti in un itinerario alla scoperta delle spinte creative dell’autore e delle molteplici relazioni interdisciplinari che portano a una incessante rideterminazione semantica dei materiali e degli oggetti. 

 

La mostra attingerà principalmente ai fondi del Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti: a interagire con questi documenti saranno alcune schede lessicografiche selezionate provenienti dal Fondo esempi letterari (scarti e giunte) del Grande Dizionario della Lingua Italiana, al quale Sanguineti partecipò, grazie alla fondamentale mediazione dell’amico Tullio De Mauro, in veste di direttore dei Supplementi. Sarà possibile ammirare per la prima volta due recentissimi ritrovamenti, che risalgono agli albori della carriera del Sanguineti poeta: il manoscritto di Composizione, la raccolta sottoposta nel febbraio 1950 a Cesare Pavese, che la rifiutò, due redazioni di Laszo Varga e il manoscritto finale di Laborintus, la fondamentale opera d’esordio di Sanguineti, nella redazione in cui il titolo era ancora Laberintus.

 

cinque momenti di convegno affronteranno, di volta in volta, il rapporto di Sanguineti con la lessicografia e la sua capacità di riutilizzarla in chiave letteraria. Dopo la seduta inaugurale del 27 novembre all’Accademia delle Scienze di Torino, le conferenze esploreranno le diverse declinazioni delle parole sanguinetiane: Le parole delle stelle, nell’appuntamento dell’11 dicembre al Planetario InfiniTo; quelle della descrizione nell’incontro Le parole dell'ecfrasi: la descrizione si fa arte, in programma il 26 gennaio 2024 alla Sezione Corte dell’Archivio di Stato; le Parole della Scienza nell’incontro ospitato dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi il 19 febbraio 2024. Le manifestazioni si concluderanno presso la Sala Multifunzionale della Cavallerizza con due lezioni magistrali e una tavola rotonda.

 

La parola, che Sanguineti definì “fabbrica del mondo”, è il fil rouge della rassegna, che esplora gli interessi lessicografici del poeta, strettamente connessi alla città di Torino, da lui definita città “cruciverba”, “con tutte le caselle bene a posto, secondo uno schema assolutamente geometrico, e con tutte le definizioni a posto”. Una definizione che guardava anche al suo ruolo di “lessicomane”: nel capoluogo piemontese, infatti, il poeta collaborò ai progetti di due dizionari, pietre miliari della storia della lessicografia: il Grande Dizionario della Lingua Italiana (GDLI, Battaglia) e il Grande Dizionario Italiano dell’Uso (GDU, De Mauro).

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 29 Novembre, 2023

Il Dipartimento Cognetti di Economia e Statistica tra passato e presente - Una mostra al CLE e l’Einaudi Lecture sulla diseguaglianza celebrano i 130 anni del laboratorio di economia politica

Mercoledì 29 novembre avrà inizio, con un doppio evento al Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena 100, Torino), un ciclo di iniziative organizzato dall’Università di Torino in occasione dei 130 anni della fondazione del prestigioso Laboratorio di Economia politica, da parte di Salvatore Cognetti de Martiis nel 1893, e nella prospettiva del 150° della nascita di Luigi Einaudi. Il programma è promosso dal Dipartimento di Economia e Statistica "Cognetti de Martiis" ESt, dalla Biblioteca "Norberto Bobbio" e dalla Fondazione Luigi Einaudi di Torino.  

 

Apre la giornata, alle ore 10 nell'Aula magna del Campus Luigi Einaudi, la Einaudi Lectureottavo appuntamento annuale organizzato in collaborazione con la Fondazione Luigi Einaudi, che dal 2013 introduce l'anno accademico del Dipartimento di Economia e Statistica "Cognetti de Martiis" ESt e ne promuove la conoscenza. L'evento rappresenta la prima e più importante iniziativa di Terza missione del Dipartimento, volta a favorire un momento di confronto e apertura verso la cittadinanza. Dopo l'interruzione imposta dalla pandemia, l'edizione del 2023 è affidata al Prof. Maurizio Franzini (Sapienza Università di Roma) che terrà una lezione su Merito e accettabilità della disuguaglianza economica contemporanea.

 

Alle ore 12, nell'atrio della Biblioteca "Norberto Bobbio", si aprirà la mostra Da Salvatore Cognetti de Martiis a Luigi Einaudi. L'eredità del Laboratorio di Economia politica nelle collezioni della Biblioteca "Norberto Bobbio", che sarà ospitata nella sede della stessa biblioteca fino al 26 gennaio 2024 (orari: lunedì-venerdì 8.30-19; sabato 8.30-13). 

 

L'esposizione – patrocinata dal Centro di Studi per la Storia dell'Università di Torino (CSSUT) – illustra la storia del Laboratorio di Economia politica e di alcuni dei suoi allievi più autorevoli attingendo a fonti di natura libraria, documentaria e storico-artistica, che sono conservate principalmente nel patrimonio della Sezione di Economia e statistica "Cognetti de Martiis" della Biblioteca.  In particolare, accanto al nucleo originario della biblioteca del Laboratorio di Economia politica, sono stati presi in considerazione i fondi personali provenienti dallo stesso Cognetti de Martiis, da Pasquale Jannaccone e da Vincenzo Porri. La mostra, sia fisica che virtuale, si avvale della collaborazione dell'Archivio storico dell'Università di Torino e della Fondazione Luigi Einaudi; anche la famiglia Cognetti de Martiis ha messo a disposizione importanti documenti.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 27 Novembre, 2023

ERC - Tre ricercatrici di UniTo vincono i Consolidator Grant: a ciascun progetto quasi 2 milioni di euro per i prossimi 5 anni

Oggi, giovedì 23 novembre 2023, lo European Research Council (ERC), l’organismo dell’Unione Europea che finanzia ricercatrici e ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati, ha pubblicato la lista dei progetti vincitori dei Consolidator Grant, riservato a singoli studiosi che vantano tra i 7 e i 12 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato.

 

I Consolidator Grant garantiscono un finanziamento fino a 2 milioni di euro per 5 anni. Tra i 308 progetti selezionati, su 2.130 proposte, figurano quelli di tre ricercatrici dell’Università di Torino: Beatrice Demarchi (Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi), Valentina Fusari (Dipartimento di Studi Storici) e Valentina Sola (Dipartimento di Fisica). Sale così a 30 il numero di ERC Grant vinti nella storia da ricercatori e ricercatrici dell'Università di Torino, suddivisi per le seguenti categorie: 13 Starting, 12 Consolidator, 3 Advanced e 2 Synergy.

 

Si tratta di un risultato particolarmente rilevante per UniTo che, per la prima volta, vede tre delle sue ricercatrici aggiudicarsi altrettanti ERC Consolidator in un'unica call. Tutte e tre le vincitrici hanno seguito il percorso di supporto e formazione offerto da BRAIN Unito - ERC Lab, volto ad accompagnare le candidate nella preparazione e nella presentazione delle proposta progettuali da sottoporre alla Commissione Europea, dimostrando l'efficacia del progetto nel coltivare i talenti della ricerca in Ateneo.

 

Beatrice Demarchi si è specializzata in archeologia biomolecolare nel Regno Unito, per poi rientrare a Torino grazie a una fellowship “Rita Levi Montalcini” nel 2017. Dirige il laboratorio “ArchaeOBiomics” al Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e, con il suo gruppo di ricerca, si dedica alla sperimentazione cross-disciplinare tra archeologia, storia e scienze naturali.  Con il progetto AviArch - Avifauna in archaeoecological networks, finanziato con 2 milioni di euro, Demarchi mira a tracciare la storia delle relazioni tra comunità umane e ambiente, fino alle origini dei cambiamenti che viviamo oggi. AviArch integrerà metodologie archeozoologiche, biomolecolari e digitali (A.I.) per ricostruire il rapporto tra esseri umani e la fauna nel Mediterraneo orientale, tra il Paleolitico finale e l’Età del Bronzo.

 

"Sono profondamente onorata per questo riconoscimento, che mi consentirà, insieme allo straordinario team di colleghe e colleghi con cui ho la fortuna di lavorare, di realizzare una visione transdisciplinare ed aperta della ricerca. AviArch intende sviluppare una nuova prospettiva multi-specie che consentirà di illuminare momenti di transizione fondamentali nella storia umana, quali gli albori dell’agricoltura e della globalizzazione.”, dichiara Beatrice Demarchi.

 

Valentina Fusari, storica dell'Africa con un profilo interdisciplinare che intreccia storia, antropologia e studi di popolazione, si occupa di demografia coloniale e storia del lavoro produttivo e riproduttivo femminile nel Corno d’Africa, dove ha condotto lunghi periodi di ricerca e insegnamento. Il suo progetto REDMIX - Unpacking Mixedness for an Inclusive History of the Red Sea, 1800s-2000s, finanziato con 1,8 milioni di euro, si propone di indagare la storia socioculturale delle persone con ascendenza mista nell’area del Mar Rosso, riesaminando la storia della regione dalla loro prospettiva. Il Mar Rosso, infatti, è uno spazio privilegiato per esplorare - attraverso la comparazione e la microstoria globale - il ruolo chiave giocato dalla mixedness nel plasmare la complessa storia della regione e le traiettorie individuali e collettive, considerando gli aspetti di genere e generazione, così come gli ambiti sociali e professionali.

 

"REDMIX grazie a un team dedicato intende creare un archivio digitale per contribuire a una storia maggiormente inclusiva del Mar Rosso, attraverso fonti di diversa natura e il diretto coinvolgimento di cittadine e cittadini di ascendenza mista appartenenti alla regione. In questo modo, mira anche a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persistenza di linee divisive nelle società odierne e sull'urgenza di contrastare stereotipi e daltonismo razziale", aggiunge Valentina Fusari.

 

Valentina Sola è una fisica sperimentale che studia le particelle elementari e le loro interazioni per mezzo degli acceleratori. Ha condotto analisi di dati di eventi generati da urti tra elettroni e protoni all’acceleratore HERA (DESY), rivelati dall’esperimento ZEUS, e al Large Hadron Collider (CERN) con l’esperimento CMS. Il suo progetto CompleX – Doping Compensation in Thin Silicon Sensors: the pathway to Extreme Radiation Environments, finanziato con 1,8 milioni di euro, estenderà il funzionamento dei sensori al silicio in ambienti con livelli di radiazione estremi mediante l’utilizzo di un disegno innovativo. Un progetto che permetterà di tracciare le particelle cariche in 4 dimensioni (spazio e tempo) con grandissima precisione ai futuri acceleratori di particelle, dove il numero di radiazione attesa supererà di oltre 100 volte il limite massimo tollerabile dai sensori attualmente disponibili, rendendo possibile la ricerca di segnali di nuova fisica ai collisori del futuro.

 

“CompleX estenderà la conoscenza degli effetti della radiazione nei sensori al silicio e permetterà di realizzare una nuova generazione di rivelatori di particelle. Questo risultato rappresenta un successo di squadra e valorizza le eccellenze che partecipano al progetto e che saranno cruciali per la sua riuscita. Oggi inizia un percorso che ci permetterà di spostare l'orizzonte della nostra attuale conoscenza sui rivelatori al silicio e aprirà nuove prospettive tecnologiche per la ricerca di base agli acceleratori di particelle”, conclude Valentina Sola.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 23 Novembre, 2023

Quali sono i confini della violenza? Le iniziative di UniTo per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

In occasione del 25 novembreGiornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, l’Università di Torino anche quest’anno partecipa attivamente al processo di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per eliminare la violenza contro le donne e, in una prospettiva più ampia, per promuovere la parità di genere.

 

Giovedì 23 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9, Torino) si terrà una giornata di studi dal titolo “I confini della violenza sessuale. Le percezioni del consenso”. Il convegno di quest’anno si propone di offrire una riflessione sul tema del consenso, oggetto di importanti campagne di sensibilizzazione alla violenza contro le donne nonché di riforme legislative in diversi Paesi che qualificano come stupro il sesso senza consenso, lasciando però aperte diverse questioni teoriche e pratiche. L’iniziativa è coordinata dai Comitati Unici di Garanzia (CUG) dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino, in collaborazione con il CIRSDe - Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere dell’Università di Torino.

 

Alla giornata partecipano Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Paola Cassoni, Delegata del Rettore per l’inclusione, le pari opportunità e le politiche di genere dell’Università di Torino, Jacopo Rosatelli, Assessore alle Politiche Sociali, Diritti e Pari Opportunità della Città di Torino, Mia Caielli, Presidente del CUG UniTo, Tania Cerquitelli, Presidente del CUG PoliTo, Chiara Rollero, Direttrice del CIRSDe, Alessandra Degani e Valentin Dal Piccol, Rappresentanti delle e degli studenti CUG UniTo. I lavori saranno chiusi da Silvia Sandri, psicologa e psicoterapeuta, e Marco Pelissero, docente di diritto penale di UniTo, che nelle loro relazioni affronteranno il tema dell’autodeterminazione sessuale, e da Elena Bigotti, Consigliera di Fiducia dell’Università di Torino e Nicoletta Parvis, Consigliera di Fiducia del Politecnico di Torino. 

 

Inoltre, durante il mese di novembre, anche quest’anno componenti del personale docente e ricercatore dell'Università di Torino dedicano una lezione al tema della violenza di genere, analizzandolo secondo la propria prospettiva disciplinare. Più di 100 lezioni in tutti i dipartimenti dell’Ateneo in cui verranno affrontati, tra gli altri, temi legati alla misoginia on line, alla violenza linguistica e agli stereotipi di genere. Per l’edizione di quest’anno hanno aderito 116 docenti attivi nelle più diverse discipline, dalla Psicologia al Diritto Internazionale, dalla Sociologia all’Informatica, dalla Semiotica alla Biologia. 

 

Le lezioni si svolgeranno secondo il calendario pubblicato e aggiornato costantemente al seguente indirizzo: https://www.unito.it/ateneo/organizzazione/organi-di-ateneo/comitato-unico-di-garanzia/progetti-e-attivita/giornata

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 22 Novembre, 2023

‘Icona Callas’ l’università di Torino presenta il programma di eventi per i 100 anni dalla nascita di Maria Callas

Oggi, lunedì 20 novembre 2023, alle ore 12.00, nel Salone del Rettorato è stato presentato alla stampa ‘Icona Callas’, il palinsesto di iniziative organizzato dall’Università di Torino nell’ambito del progetto UniVerso per celebrare il centenario dalla nascita del soprano Maria Callas

 

Il progetto, che a partire dal 6 dicembre animerà il Palazzo del Rettorato e altre location cittadine, prevede mostre, proiezioni, concerti, masterclass e un convegno di studi internazionale. È realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Regio di TorinoArchivio Storico RicordiArchivio Intesa Sanpaolo e Gallerie d’ItaliaMarina Abramović Institute, Museo Nazionale del CinemaConservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi" di TorinoONO ArteFondazione Ellenica di Cultura e con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di TorinoCittà Metropolitana di TorinoAccademia Albertina di Belle ArtiConsulta Universitaria del Cinema, Fondazione Zeffirelli e con il supporto di Fondazione CRT.

 

Alla presentazione sono intervenuti il Rettore Stefano Geuna, il Direttore Generale dell’Ateneo Andrea Silvestri, la Prorettrice Giulia Carluccio, Responsabile del progetto UniVerso e ideatrice del programma ‘Icona Callas’, il Sovrintendente del Teatro Regio di Torino Mathieu Jouvin, il Direttore dell’Archivio Storico Ricordi Pierluigi Ledda, il Direttore Museo Nazionale del Cinema Domenico De Gaetano e il Direttore del Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” Francesco Pennarola.

 

Ad aprire il programma ‘Icona Callas’ saranno le masterclass. Si parte il 6 dicembre con la fumettista e illustratrice Vanna Vinci, che per Feltrinelli Comics ha pubblicato la graphic novel Io sono Maria Callas: una biografia per immagini in cui il soprano è allo stesso tempo un personaggio da tragedia greca e una superstar. Il 7 dicembre, invece, Mario Riberi, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno all’Università di Torino, indagherà il rapporto tra diritto e opera lirica. L’11 dicembre, il Direttore dell’Archivio Storico Ricordi, Pierluigi Ledda, condurrà il pubblico nell’esplorazione della storia di Medea di Cherubini, un disco leggendario che sancì l’ingresso di Casa Ricordi nel mondo della discografia come Dischi Ricordi, l’etichetta che pochi anni dopo avrebbe dato vita al fenomeno dei “cantautori”. Il 12 dicembre spazio all’Archivio Biki con Simona Segre-Reinach, docente di Storia della Moda all’Università di Bologna, che ricostruirà il rapporto speciale tra Maria Callas e Elvira Leonardi Bouyeure (1906-1999), in arte Biki, conosciuta come la “sarta” del soprano. Il 14 dicembre l’autore del libro Maria Callas (Carocci 2023), Alberto Bentoglio, illustrerà il profilo del soprano come cantante-attrice, nelle relazioni tra la sua performance e i registi con cui ha lavorato.

 

Dall’8 all’11 dicembre in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema si terrà la rassegna cinematografica “Maria Callas e il cinema”. Al Cinema Massimo (via Verdi 18) verranno proiettati Medeadi Pier Paolo Pasolini, Maria by Callas: In Her Own Words di Tom Volf, Callas Forever di Franco Zeffirelli e Callas assoluta di Philippe Kohly.

 

Sempre l’8 dicembre, nel teatro del Conservatorio Giuseppe Verdi, si terrà il recital “100 + 1: Maria Callas eIrene Papas”, ideato e prodotto da Maria Mitsopoulou con la regia di Nikaiti Kontouri, che mette in relazione il percorso artistico di Maria Callas con quello di Irene Papas, altra icona della cultura greca del Novecento scomparsa l’anno scorso. 

 

Il 17 dicembre, nel Palazzo del Rettorato, inaugureranno quattro mostre inedite che esplorano la figura di Callas attraversando diversi linguaggi.  Dieci scenografici ingrandimenti vestiranno il cortile del Rettorato per la mostra fotografica “Maria Callas fuori dal palco. Ritratti dall'Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”. Sarà poi allestita la “galleria di UniVerso”, il nuovo spazio espositivo dell’Ateneo che ospiterà l‘installazione video “Seven Deaths” di Marina Abramović. Al primo piano, nella Sala Athenaeum, la mostra in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi “Callas/Medea. Storia di un disco”, un percorso espositivo che ricostruisce la storia di un disco leggendario, Medea, attraverso preziosi materiali originali dell’epoca per la prima volta in mostra. Infine, nelle sale storiche della Biblioteca Graf, saranno esposte 25 tavole originali realizzate dalla fumettista Vanna Vinci per la sua graphic novel Io sono Maria Callas.

 

Da lunedì 18 a mercoledì 20 dicembre - al Teatro Regio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale e poi in quella del Rettorato – più di 60 studiosi italiani e stranieri si confronteranno nel convegno internazionale "Maria Callas at 100: Opera, Celebrity, Myth" per affrontare in una prospettiva transmediale e multidisciplinare la figura di Maria Callas, una personalità d’artista che ha segnato la storia dell’opera, ma anche più in generale l’immaginario, divenendo una vera e propria icona del Novecento.

 

Domenica 17 dicembre alle ore 17 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9), aprirà i lavori del convegno una tavola rotonda dedicata ai grandi archivi di enti e istituzioni in cui sono raccolti importanti documenti che raccontano la figura di Maria Callas da diverse prospettive.  Interverranno: Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi), Simona Segre-Reinach (Archivio Biki), Barbara Costa (Archivio Publifoto), Caterina d'Amico (Fondazione Zeffirelli), Simone Solinas (Archivio Storico e editoriale Teatro Regio Torino).

 

“Con il progetto Icona Callas” ha dichiarato il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna “il nostro programma di eventi culturali UniVerso dimostra di voler investire con sempre maggiore impatto sull’obiettivo di aprire gli spazi universitari alla cittadinanza e di contribuire, da protagonista, al potenziamento dell’offerta culturale del territorio. Inaugurato nel 2021, UniVerso ha intrapreso un percorso guidato dall’idea di mettere in rete quel capitale di conoscenza che è la più grande risorsa strategica dell’Università, connettendola poi al più ampio sistema culturale di Torino e del Piemonte. Questo nuovo e articolato progetto, dedicato a un’artista che ha segnato il Novecento e che ha vissuto un rapporto privilegiato con la nostra città, è una straordinaria dimostrazione dell’alto valore pubblico della divulgazione culturale. In un momento storico nel quale molto c’è da riaffermare sul significato di ciò che è e che deve essere pubblico. Così, anche grazie a ‘Icona Callas’, ognuno potrà fare esperienza dell’Università come spazio aperto per fruire di una proposta culturale di livello internazionale. Quale immagine migliore di quella di Callas per rappresentare il pubblico come bene di tutti e alla portata di ognuno, lei che ha scritto le pagine più alte del melodramma e che è stata a sua volta, con la sua testimonianza di vita, melodramma”

“Il programma di eventi dedicati a Maria Callas nel centenario della nascita, ideati da UniVerso-Università di Torino” ha dichiarato la Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio “propone un percorso multidisciplinare e trasversale che intende offrire un ritratto sfaccettato di una delle più potenti icone del '900, ma anche evidenziare l'impatto che la grande artista continua ad avere nella cultura contemporanea. Attraverso diversi format e con la preziosa collaborazione di numerose istituzioni culturali, con ‘Icona Callas’ UniVerso realizza un vero e proprio festival in cui esposizioni, performance, incontri e proiezioni si integrano con l'importante occasione di studio costituita dal Convegno Internazionale "Callas at 100", in cui circa sessanta relatori e relatrici interverranno da diverse prospettive disciplinari per ricostruire l'arte, la vita e il mito di Maria Callas”

 

“Due debutti diversissimi tra loro e in due fasi molto distanti nella vita dell’artista” ha continuato il Sovrintendente Mathieu Jouvin ricordando i due grandi debutti che Maria Callas realizzò per il Teatro Regio“Il primo nel 1948, quando in una delle sue prime presenze in Italia Callas interpretò per la prima volta il ruolo di Aida sotto la direzione di Tullio Serafin. Il secondo, esattamente 50 anni fa, quando il Regio le affidò, prima e unica volta per lei, la regia dei Vespri siciliani che inaugurarono il nuovo Teatro Regio progettato da Carlo Mollino. Abbiamo ricordato questa storica produzione con un concerto speciale prima dell’estate, siamo ora molto felici di contribuire al ricchissimo programma di ‘Icona Callas’”.

 

"Il nostro inestimabile patrimonio musicale ci permette di ripercorrere il processo creativo dei grandi capolavori del melodramma italiano, nonché le vicende di Casa Ricordi, un'industria culturale stratificata e complessa” ha aggiunto Pierluigi Ledda, direttore dell'Archivio Storico Ricordi. “È con Maria Callas e il disco "Medea" che l'editore milanese ha avviato nel 1958 la propria etichetta discografica, quella Dischi Ricordi che sarebbe poi diventata la "casa dei cantautori". La collaborazione a ‘Icona Callas’ ci permetterà di analizzare e condividere quell’importante progetto artistico, ricostruendo l’intreccio di vite e professionalità che ne ha permesso la genesi e il ruolo fondamentale che ebbe la Divina nel determinarne il successo”.

 

 “Il nostro Archivio Publifoto è un immenso patrimonio di immagini che racconta storie e protagonisti del Novecento, custodito nelle Gallerie di Piazza San Carlo” ha aggiunto Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo “Da qui provengono gli intensi ritratti di Maria Callas che fanno da cornice all’omaggio di Torino alla grande artista, in dialogo con la mostra che le abbiamo dedicato alle Gallerie d’Italia di Milano. La condivisione di opere e contenuti dalle raccolte d’arte di proprietà è un modo per contribuire ai più importanti momenti culturali del Paese, al fianco delle principali realtà del territorio.”

 

"Fu Pier Paolo Pasolini a offrire a Maria Callas l'occasione di mostrare al cinema, sotto un diverso punto di vista, il grande talento scenico della soprano” ha dichiarato il Direttore del Museo Nazionale del Cinema Domenico De Gaetano “Medea, con cui si apre la rassegna di film in programma al cinema Massimo nei giorni del convegno, è testimonianza della versatilità di Callas e della sua forza interpretativa, che vengono descritte ed esaminate in altri documentari dedicati a momenti topici della sua vita e della sua carriera".

 

“Non credo esista uno studente di canto di un Conservatorio italiano che inizi i suoi studi senza guardare al mito di Maria Callas” ha concluso il Direttore Conservatorio Statale di Musica "G. Verdi" Francesco Pennarola “Un mito che in quanto tale porta con sé grande musica, successo e soprattutto sogni. Una voce come quella di Maria Callas, la sua presenza scenica e la capacità di calarsi nei personaggi che portava sulla scena sono il più straordinario modello per ogni cantante, ma posso tranquillamente dire per ogni musicista che deve affrontare il pubblico in recital e concerti”.

 

Il progetto ‘Icona Callas’ si inserisce all’interno della programmazione di UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità che dal 2021 si pone come spazio di confronto tra l’Ateneo, la città e il territorio, per raccogliere, elaborare e rendere disponibile la conoscenza. Un luogo aperto di contaminazione e ragionamento che trasforma il sapere in cultura e bene comune. In questi due anni UniVerso ha organizzato tavole rotonde, reading, incontri, presentazioni di libri, installazioni, lezioni-concerto, mostre, performance. Un’esperienza che ha contribuito a rafforzare la rete di collaborazioni tra Università e altri enti e realtà del nostro territorio e che, per questo nuovo evento - anche considerato l’impatto che Maria Callas ha avuto a livello internazionale - è stata ulteriormente ampliata includendo istituzioni locali, nazionali e internazionali.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 21 Novembre, 2023
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