HST – Human Science and Technologies, la nuova infrastruttura di ricerca di UniTo

Lunedì 3 ottobre 2022, alle ore 12.00, nell’Aula Blu del Palazzo del Rettorato (via Verdi 8, Torino), è stata presentata alla stampa la nuova infrastruttura di ricerca universitaria HST – Human Science and Technologies, uno dei più avanzati laboratori italiani per l’analisi del comportamento umano. Grazie all’importante contributo della Camera di commercio di Torino, l’Università di Torino potrà avviare nel 2022 e 2023 alcune selezionate sperimentazioni su casi aziendali con Piccole e Medie imprese della provincia di Torino, finanziate al 90%.

 

Sono intervenuti Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino, Giuliana Fenu, Direttore per la Competitività della Regione Piemonte, Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino, Alessandro Zennaro, Vice Rettore per la Terza Missione e il Public Engagement dell’Università di Torino, Francesca Garbarini, Coordinatrice Scientifica di HST, Andrea Cavallo, Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino e Francesca Natale, ILO (Industrial Liaison Office Università di Torino).

 

HST - Human Science and Technologies si inserisce nell’ambito del settore ERC Social sciences and Humanities (SH), e nasce dall’integrazione sinergica delle progettualità di HSSHxI4.0, l’infrastruttura di ricerca delle scienze umane, sociali e umanistiche per la trasformazione digitale delle imprese e dei mercati, e Psy’N’Co, l’infrastruttura di ricerca in psicologia e neuroscienze cognitive e cliniche, entrambe finanziate da Regione Piemonte - Programma Operativo Regionale “Investimenti per la crescita e l’occupazione” F.E.S.R. 2014/2020.

 

L’infrastruttura coinvolge i dipartimenti di Culture, Politica e SocietàEconomia e Statistica “Cognetti de Martiis”Filosofia e Scienze dell’EducazioneGiurisprudenzaInformaticaLingue e letterature straniere e culture moderneManagementNeuroscienzePsicologiaScienze MedicheStudi StoriciStudi Umanistici e vede la collaborazione di dottorandi, assegnisti di ricerca, ricercatori ed altre figure altamente qualificate nei settori di interesse.

 

HST nasce dalla volontà di ampliare l’offerta di strumenti, laboratori e tecnologie attualmente disponibili presso l’Università di Torino. La complementarietà di competenze esistenti tra il personale dei 12 Dipartimenti coinvolti offre la possibilità di prevedere un investimento ad ampio spettro, che possa favorire la ricerca di base e lo sviluppo clinico/tecnologico, adottando un approccio multidisciplinare allo studio dei processi fisiologici e funzionali associati alle scelte e al comportamento umano e ai processi cognitivi: la presa di decisione, l’attenzione, la memoria, l’apprendimento, il linguaggio, la percezione, il pensiero, l’intelligenza, il controllo motorio, la rappresentazione del corpo, l’integrazione multisensoriale. 

 

“HST mostra in modo esemplare quale sia il significato del fare ricerca oggi”, ha dichiarato Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino. “Con HST inauguriamo laboratori e tecnologie d’avanguardia per la ricerca di base e applicata, in grado di potenziare il sistema integrato della ricerca e, al contempo, di incidere positivamente sul potenziale innovativo e sull’efficienza produttiva del sistema delle imprese. Grazie a centri di competenza interdisciplinari come HST ha ormai preso forma un nuovo rapporto tra Università e territorio, un modello in virtù del quale la collaborazione tra ricerca e tessuto imprenditoriale rende ogni settore più forte e competitivo. HTS, infatti, permetterà di incrementare le opportunità di ricerca applicata per chi opera in settori strategici per l’innovazione con iniziative congiunte e con network di conoscenza sempre più indispensabili per il posizionamento internazionale della città e dei suoi player. La condivisione di esperienze, strumenti e tecnologie consente anche di ottimizzare l’allocazione delle risorse e un più razionale utilizzo delle attrezzature. La nuova infrastruttura raccoglie così le sfide dell’integrazione della ricerca nel campo delle scienze umane, sociali e umanistiche. Il nostro Ateneo, con la più ampia collaborazione fra dipartimenti universitari su un'unica infrastruttura di ricerca, riafferma così anche il suo ruolo chiave come leva di sviluppo del territorio”.

 

Coerentemente con gli obiettivi prioritari di HST, l’infrastruttura offre due tipologie di servizi. Alla comunità scientifica fornisce prestazioni che valorizzano una più efficace collaborazione all’interno del sistema della ricerca, mettendo a disposizione di ricercatori e ricercatrici attrezzature e servizi qualificati secondo un modello Open Science. La strumentazione di HST viene messa a disposizione del ricercatore, al quale viene offerta la possibilità di sviluppare le proprie ricerche sfruttando dotazioni all’avanguardia per lo studio di popolazioni di popolazioni cliniche. 

 

HST, inoltre, offre una risposta al fabbisogno di servizi qualificati da parte delle imprese, creando le condizioni per nuove forme di collaborazione tra le imprese stesse e le strutture di ricerca pubbliche, seguendo un modello di Open Innovation. L’orientamento verso il co-design e la co-progettazione di tecnologie e servizi innovativi con e per le imprese rappresentano la core mission di HST. 

 

In questo senso la Camera di commercio di Torino, attraverso i fondi del suo PID - Punto Impresa Digitale – supporta oggi il lancio di un bando aperto alle micro, piccole e medie imprese del territorio affinché propongano progetti di ricerca da sviluppare nell’ambito di HST. Le domande, che dovranno pervenire entro il 24 ottobre, potranno godere di un finanziamento pari al 90%.

 

Come affermato da Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino: “Finanziare l’utilizzo da parte delle nostre pmi di uno dei più avanzati laboratori nazionali per lo studio del comportamento è l’obiettivo fondamentale dell’importante sostegno offerto dall’ente camerale. Vogliamo aprire alle imprese le porte dell’ampia infrastruttura HST per lo sviluppo di concreti progetti di innovazione e sperimentazione, in un’ottica di stretto dialogo tra mondo dell’università e mondo delle imprese”.  

 

HST - Human Science and Technologies permetterà, a chi sviluppa nuovi prodotti e servizi rivolti ad utenti o consumatori, di basare l’ideazione, il design, la prototipazione e il testing su dati e analisi scientifiche sull’usabilità difficilmente accessibili in contesti tradizionali. Il potenziale di questa infrastruttura complessa potrà essere reso pienamente fruibile anche da non esperti grazie al team di ricercatori e ricercatrici dell’Università di Torino che mette a disposizione skill e competenze multidisciplinari e diversificate, tali da essere di supporto a 360°.

 

Con oltre 30 strumenti e dispositivi tecnologici di ultima generazione e 14 laboratori, HST permetterà a ricercatori e imprese di condurre analisi del comportamento umano tramite sistemi di tracciamento del movimento (motion tracking), sistemi audio-video, device mobili, eye-trackers e riconoscimento delle espressioni facciali; test di usabilità su singoli prodotti; simulazioni e sperimentazione in realtà virtuale; massimizzare il controllo sperimentale per lo studio di situazioni sociali complesse; integrare la registrazione di segnali elettrofisiologici in contesti di decision making e nudging e modulare la connettività cerebrale e verificarne l’impatto sui processi decisionali.

 

In particolare HST - Human Science and Technologies dispone dei seguenti laboratori: 

 

Laboratorio Cave (CAVE for Virtual Environment Lab)

 

Si occupa dello studio del comportamento in ambienti di realtà virtuale immersiva. Prevede molteplici applicazioni tra le quali lo studio del comportamento umano in contesti ad alta complessità (i.e. interazione tra persone e "auto a guida autonoma"), test su prototipi, validazione di progetti architettonici, test per valutazione dell’usabilità. Il sistema CAVE è composto da 4 pareti retroilluminate, occhiali per la visualizzazione 3D a stereoscopica attiva e una workstation per control room. L’utilizzo del CAVE può essere combinato con tecniche di neuroimaging (fMRI, EEG), permettendo di creare setting ecologici in cui studiare i meccanismi cerebrali alla base delle funzioni cognitive

 

Laboratorio parete video (Videowall Lab)

 

Si occupa dello studio delle dinamiche di Data Visualization interne alle aziende e verso utenti e clienti con fini esplorativi e comunicativi. Il laboratorio è dotato di un videowall per la visualizzazione di dati complessi. Il Videowall interattivo permette lo studio dei parametri oggettivi delle dinamiche di scelta del consumatore in contesti quotidiani, come ad esempio la scelta tra i diversi brand di prodotti con un approccio data driven, che favorisce la comprensione della complessità dei dati. Il Videowall interattivo è in grado infatti di mostrare una mole elevata di dati, consentendone lo studio e lo sviluppo di processi creativi orientati ai clienti e agli stakeholders

 

Laboratorio di Physical capacity

 

Si occupa dello studio della capacità fisica di una persona. Le strumentazioni del laboratorio permettono di calcolare un punteggio di capacità fisica (PhysIcal Capacity score - PIC). PIC è come una fotografia che quantifica lo stato di forma; valuta sei parametri (forza della mano e delle gambe, flessibilità, equilibrio, fitness cardiovascolare, capacità di movimento fine delle dita) e produce un punteggio in grado di posizionare il partecipante rispetto alla sua popolazione di appartenenza (per sesso e età). Partecipare a questo test permette di scoprire i punti di forza e quelli che meritano un’azione di “rilancio” di ciascun individuo

 

Laboratorio di tracciamento dei movimenti oculari (Eye tracking Lab)

 

Si occupa dello studio dei movimenti oculari mediante l’uso di eye tracker, un sistema di tracciamento dei movimenti oculari, con un’altissima frequenza di campionamento. Il rilevamento dei movimenti permette di studiare con estrema precisione alcune caratteristiche cognitive e comportamentali degli individui, come per esempio la lettura, i processi attentivi, decisionali e i comportamenti di scelta. In questo laboratorio sono presenti due diversi sistemi di tracciamento (3 eye tracker desktop e 6 eye tracker portatili) per lo studio della dimensione cognitiva (analisi dei movimenti oculari) e comportamentale (registrazione dei comportamenti di navigazione e delle scelte effettive) dei processi di presa di decisione

 

Laboratorio di osservazione del comportamento (Meeting Room Lab)

 

Si occupa dello studio dei processi di presa di decisione in contesti professionali (i.e. gestione di progetti complessi) e del management aziendale (i.e simulazione di processi di presa di decisione in ambito aziendale). Le apparecchiature presenti permettono di focalizzarsi sull’analisi delle espressioni faccialigrazie a un sistema di telecamere ad alta frequenza di campionamento, che permettono la registrazione delle dinamiche di interazione in una stanza adibita alla simulazione di riunioni di lavoro

 

Laboratorio di studio del movimento (Motion capture lab)

 

Si occupa dello studio della cinematica del movimento in contesti individuali e interattivi, dell’analisi accelerometrica del cammino (detta gait analysis) o la performance sportiva e biomeccanica. Il laboratorio è dotato di un sistema di motion capture e di sistemi video e optoelettronici per la registrazione e l’analisi del movimento in tempo reale

 

Laboratorio di realtà virtuale (Virtual reality Lab)

 

Si occupa dello studio del comportamento umano in ambienti immersivi di realtà virtuale e prevede molteplici applicazioni, come ad esempio lo studio del comportamento umano in contesti ad alta complessità. Il laboratorio è dotato di un sistema di proiezione audio e video ad altissima qualità, occhiali 3D, visori di realtà virtuale dotati di controller e una postazione per la gestione degli ambienti di realtà virtuale

 

Laboratorio di spettroscopia funzionale (fNIRS Lab)

 

Si occupa dello studio della spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso (functional near infrared spectroscopy, fNIRS). Si tratta di una tecnica non invasiva che utilizza luce diffusa per indagare le funzioni cerebrali e muscolari nell’uomo. Il contenuto informativo di questa tecnica nasce dalle variazioni che avvengono nei parametri ottici delle aree di un organo in cui vi siano variazioni del metabolismo ossidativo dell’ossigeno. La tecnica fNIRS può rivelarsi un'interessante alternativa alla risonanza magnetica funzionale (fMRI), in quanto può essere utilizzata in un ambiente naturale, su bambini e neonati e per lo studio di compiti che richiedono, ad esempio, un’attività motoria e/o cognitiva esplicita

 

Laboratorio di psicofisiologia (Psychophysiology Lab)

 

Si occupa dello studio del segnale psicofisiologico, permettendo il monitoraggio e la valutazione di parametri cardiorespiratori, elettrodermici e muscolari. Il laboratorio è dotato anche di un sistema a 10 canali per il biofeedback e neurofeedback. Il sistema Mind Media NeXus 10 è un sistema versatile per il biofeedback e il neurofeedback, in grado di acquisire un’ampia gamma di segnali fisiologici: usandoli come feedback, permette lo studio dell’interazione tra corpo e mente

 

Laboratorio di stimolazione magnetica transcranica (TMS Lab)

 

Si occupa dello studio delle funzioni cognitive e dei meccanismi alla base della plasticità e della connettività corticale del cervello umano sano, mediante l’uso della stimolazione magnetica transcranica (TMS). Il laboratorio è dotato di strumenti di stimolazione cerebrale non invasiva quali il sistema STM 9000 per stimolazioni di tipo singola e ripetitiva e il sistema Magstim Bistim², per stimolazioni di tipo singola e accoppiata. È inoltre presente un sistema per la neuronavigazione

 

Laboratorio di elettroencefalografia (EEG Lab)

 

Si occupa dello studio del segnale elettroencefalografico attraverso un sistema di elettroencefalografia (EEG) a 128 canali (BrainAmp), progettato per gli studi sia su singolo individuo, che su individui in interazione (tecnica nota come hyperscanning)

 

Laboratorio di stimolazione elettrica transcranica (TDCS Lab)

 

Si occupa dello studio degli effetti della stimolazione elettrica non invasiva su processi cognitivi, quali per esempio l’attenzione, la memoria e il linguaggio. Il laboratorio è dotato del sistema portatile BrainStim, progettato per effettuare stimolazioni elettriche transcraniche a bassa intensità in modalità a corrente continua (tDCS), alternata (tACS) o con rumore bianco (tRNS). Tali stimolazioni permetteno di generare neuromodulazioni dell’attività spontanee, che possono aiutare nella riabilitazione in molte patologie che interessano il sistema nervoso centrale (come emicranie, stati depressivi, epilessia, disturbi motori, disturbi del linguaggio, spasticità, tinnitus, disturbi della memoria, Parkinson)

 

Laboratorio polivalente per studi comportamentali (Behavioral Lab)

 

Si occupa dello studio delle risposte comportamentali a stimoli uditivi, visivi e/o tattili. Il laboratorio è dotato di hardware e software per la programmazione di esperimenti (E-Prime) e per la raccolta di risposte comportamentali (e.g., tempi di reazione vocali, tempi di reazione motori). Nel laboratorio è inoltre presente un 3D body scanner per l’acquisizione di immagini tridimensionali del corpo e la virtualizzazione delle immagini stesse

 

Laboratorio di ricerca clinica (Clinical Research Lab)

 

Si occupa dello studio delle funzioni cognitive e dei meccanismi alla base della plasticità e della connettività corticale in soggetti sani e in popolazioni cliniche. Il laboratorio è dotato di un sistema di stimolazione magnetica transcranica (TMS) e di un sistema di elettroencefalografia (EEG). Le strumentazioni del laboratorio permettono di gestire modulazioni attenzionali del comportamento e dell'attività neurofisiologica in pazienti con lesioni cerebrali focali, studiando in particolare il trasferimento inter-emisferico in soggetti sani, pazienti con agenesia o sezione del corpo calloso, e pazienti con patologie sia neurologiche che psichiatriche. Un altro settore di applicazione riguarda lo studio comportamentale delle risposte elettroencefalografiche nei processi percettivi visivi, acustici e tattili in popolazioni a sviluppo tipico e atipico (i. e. disturbo dello spettro autistico e del neurosviluppo) e lo studio dei processi mnestici, in popolazioni a sviluppo tipico e atipico (i. e. pazienti psichiatrici, pazienti con demenze senili).

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 3 Ottobre, 2022

Un gel lubrificante a base di muco animale efficace contro le infezioni virali

 Una ricerca del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, condotta in collaborazione con Sonia Visentin e Cosmin Stefan Butnarasu del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino, ha sviluppato un gel sintetico a base di muco bovino in grado di ridurre in vitro del 70% la virulenza del virus HIV-1 e dell’80% quella dell’HSV-2.

 

I risultati sono stati pubblicati il 14 settembre su Advanced Science. Oltre a KTH e UniTo, al progetto hanno contribuito anche ricercatori del Technical University of Munich (TUM) e del Karolinska Institutet (KI). Il gel sviluppato dai ricercatori deriva dalla mucina, la principale glicoproteina del muco che riveste tutte le superfici umide del nostro organismo. Le molecole di mucina possono legarsi e formare un gel tridimensionale in grado di intrappolare le particelle virali, eliminandole successivamente attraverso il naturale ricambio del muco.

 

“Il gel sviluppato - dichiara Hongji Yan, ricercatore del KTH e leader del progetto - replica la funzione di autorigenerazione, proprietà fondamentale del materiale che consente la lubrificazione e la profilassi del muco contro le infezioni. La ragione per cui il gel sintetico è così efficace nel ridurre la virulenza di HIV e HSV, senza il rischio di effetti collaterali o sviluppo di resistenza come con altri composti antivirali, deriva dalla naturale complessità delle mucine. Tali proprietà sarebbero difficili da ottenere con un tipo di polimero diverso dalle mucine. Inoltre, le mucine utilizzate per sintetizzare il gel riducono anche l’attivazione delle cellule immunitarie, le quali, quando attivate, facilitano la replicazione e la diffusione dell’HIV”.

 

“Da tempo nei nostri laboratori UniTo ci occupiamo di mucine in ambito farmaceutico. Lo studio, condotto in collaborazione con i ricercatori del KTH, è un’ulteriore prova delle potenzialità che le mucine possono avere in ambito biomedico - aggiunge Sonia Visentin, docente del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute UniTo. Oltre all’applicazione in ambito antivirale, il nostro laboratorio studia anche l’impatto che la mucina esercita sull’attività dei farmaci, ma anche il suo utilizzo come veicolo per principi attivi. Negli ultimi decenni la ricerca globale ha permesso di comprendere meglio la struttura e le funzioni di questa proteina. Solo recentemente però si è capito l’enorme versatilità che la mucina ha in ambito farmaceutico e biotecnologico”.

 

Dal punto di vista applicativo il gel potrebbe aiutare molte persone a gestire un maggiore controllo sulla propria attività sessuale, salvaguardando la salute ed esponendo a minori rischi. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)ogni giorno più di 1 milione di malattie sessualmente trasmissibili vengono acquisite in tutto il mondo e la maggior parte di esse sono asintomatiche. L'AIDS, la malattia causata dall'HIV, rimane ad oggi un'epidemia globale contando più di 1.5 milioni di casi nel solo 2021. 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 29 Settembre, 2022

SaluTO 2022 TORINO. Medicina e Benessere - Salute, Ambiente, Dna: riprendiamoci la vita

La Genetica sarà la protagonista della IV edizione di SaluTO, i prossimi sabato 8 e domenica 9 ottobre, due giorni di incontri divulgativi contro le fakenews sui temi della medicina e della scienza.

 

Il programma 2022 prevede due lecture e 12 talk sui principali ambiti medici, dalla chirurgia alla genetica, passando attraverso i focus su depressione, diabete, psoriasi, tiroide e molto altro ancora. 

 

Protagonisti i docenti della Scuola di Medicina dell’Università di Torino: il Comitato scientifico è composto da Antonio Amoroso, professore ordinario di Genetica medica; Paolo Fonio, professore ordinario di Radiologia;Ezio Ghigo, professore ordinario di Endocrinologia e malattie del metabolismo e Coordinatore Scientifico di SaluTO; Giuseppe Massazza, professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa; Umberto Ricardi, professore ordinario di Radioterapia e direttore della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino. 

 

Modera gli incontri, come ogni anno, Federico Mereta, giornalista scientifico.

 

L’identità di SaluTO è fortemente torinese: la manifestazione rappresenta la ricchissima tradizione della cultura medico-universitaria del capoluogo subalpino, ma si rivolge a una platea nazionale, con lo scopo di contribuire a rendere accessibile a tutti il sapere scientifico accademico, favorendo il confronto diretto tra cittadini, medicina e ricerca.

 

Partecipare agli incontri è semplice: basta REGISTRARSI su www.saluto.net ed entrare così a far parte della community.

 

I temi

SaluTO nasce nel 2019 da un’idea della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino con lo scopo di divulgare il più diffusamente possibile informazioni corrette ed efficaci su tutti i temi più importanti per il benessere della popolazione: prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari e oncologiche, strategie e corrette abitudini per mantenere un buono stato di salute e prevenire le patologie; attenzione all’equilibrio psicologico e psico-fisico. Il tutto sullo sfondo delle ultime novità in ambito di innovazione tecnologica e telemedicina.

 

Gli Ambassador

Come già per l’edizione 2021, anche quest’anno il dialogo tra cittadini e comunità medico scientifica sarà arricchito delle testimonianze di Ambassador, personaggi noti del mondo della cultura e dello sport, che parteciperanno agli incontri e che hanno accettato di essere ambasciatori” del messaggio dellevento: SaluTO contro le fake news, per una comunità più informata e più sana.

 

 Tra i personaggi presenti quest’anno: 

•    Paolo De Chiesa, giornalista ed ex sciatore alpino

•    Oscar Farinetti,  imprenditore 

•    Claudio Marchisio, ex calciatore 

•    Riccardo Ruggeri, editore e giornalista

 

I podcast e i video

Come anticipazione degli incontri di SaluTO, sono disponibili on line le interviste con i docenti della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino protagonisti dei talk del programma di quest’anno, che rivelano la fake news più diffusa, la più inverosimile e la più di nicchia del proprio ambito di competenza. 

Le interviste si trovano in podcast e video sul sito, nella sezione dedicata alle fakenews, e sui canali social di SaluTO.

ASCOLTA I PODCAST: https://open.spotify.com/show/1fTveWHXTiC1kfXK2HFqqF

GUARDA QUI LE INTERVISTE VIDEO: https://www.d-motion.it/saluto2022/page/2148952/web-tv

LEGGI QUI TUTTE LE FAKE NEWS: https://www.d-motion.it/saluto2022/page/2148951/fake-news

 

Per i giornalisti: gli incontri di sabato 8 ottobre sono accreditati per la formazione professionale dall’Ordine dei Giornalisti. Per ottenere i crediti, partecipando in presenza, è necessario iscriversi entro giovedì 6 ottobre tramite la piattaforma www.formazionegiornalisti.it.

 

Chi organizza - YEG! Your Event Group

YEG! Your Event Group è una società di live communication, partner di eventi innovativi nel mondo istituzionale e corporate che si occupa di progettare e pianificare soluzioni logistiche e creative nel mondo della comunicazione, utilizzando tools moderni ed efficaci uniti a un forte pensiero strategico. Ha sedi a Torino, Milano e Roma e vanta una grande esperienza nell’organizzazione e produzione di eventi a carattere scientifico.

 

Il Mercato Centrale Torino, sede dell’anteprima di mercoledì 28 settembre

Il progetto Mercato Centrale, che ospita l’anteprima di SaluTO2022, è un punto di riferimento per chi ama, vive e sceglie il cibo in un contesto in cui cultura e territorio si fanno protagonisti. Nato da un’idea di Umberto Montano e realizzato col gruppo ‘Hu’ della famiglia Cardini Vannucchi nel 2014 a Firenze, Mercato Centrale ha aperto nel 2016 a Roma, nel 2019 a Torino ed è infine approdato a Milano nel 2021. Mercato Centrale Torino si trova a Porta Palazzo, cuore della città in continuo fermento. Le botteghe con le bontà degli artigiani si fondono con l’arte e gli eventi in spazi aperti a tutti, perché il Mercato è un luogo di scambio di storie, idee ed opinioni. 

SaluTO - Torino. Medicina e Benessere è ideato e realizzato dalla scuola Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino, dalla Città di Torino YEG! In collaborazione con il Politecnico di Torino.

 

Segui SaluTO sui canali social:

Instagram: https://www.instagram.com/saluto_medicina_e_benessere/ Facebook: https://www.facebook.com/SaluTO2022

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 28 Settembre, 2022

Ritorna Histoire(s) du Cinema, la rassegna cinematografica organizzata da UniTo e Museo del Cinema

Proiezioni al cinema Massimo fino al 10 dicembre

Anche quest’anno, i docenti di Storia del cinema del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino organizzano, insieme al Museo Nazionale del Cinema, la retrospettiva Histoire(s) du cinéma, per offrire agli studenti di UniTo e a tutta la cittadinanza un percorso introduttivo alla storia del cinema, attraverso la visione di grandi classici, dall’epoca del muto alla produzione più recente.

Ogni proiezione è presentata da uno più docenti, di cinema e non, dell’Università.

Le proiezioni si svolgono al cinema Massimo, in via Verdi 18, il mercoledì alle ore 18.30 (ad eccezione di L’appartamento, che viene proiettato martedì 4/10 alle 20.30).

 

PROGRAMMA
Cinema Massimo
alle ore 18.30
(ad eccezione del 4 ottobre)

 21/9 - Casablanca (1942, M. Curtiz) presentano: Giaime Alonge, Silvio Alovisio, Giulia Muggeo (Dipartimento di Studi Umanistici)

28/9 - Il gabinetto del dottor Caligari (1920, R. Wiene) presenta: Silvio Alovisio

4/10 - L’appartamento (1960, B. Wilder) presenta: Giaime Alonge

5/10 - La corazzata Potemkin (1925, S.M. Ejzenštejn) presenta: Giaime Alonge

12/10 - Las Hurdes (1933, L. Buñuel) e Berlino - Sinfonia di una grande città (1927, W. Ruttmann) presentano: Silvio Alovisio e Giuseppe Martino Di Giuda (vicerettore per la digitalizzazione, programmazione, sviluppo e valorizzazione del patrimonio edilizio)

19/10 - La regola del gioco (1939, J. Renoir) presenta: Bruno Surace (Dipartimento Studi Umanistici)

26/10 - Quarto Potere (1941, O. Welles) presenta: Giulia Muggeo

2/11 - Ossessione (1943, L. Visconti) presentano: Giulia Muggeo e Federica Mazzocchi (Dipartimento di Filosofia e Scienze della Formazione)

9/11 - Il bandito delle 11 (1965, J.L. Godard) presenta: Bruno Surace

16/11 - Il laureato (1967, M. Nichols) presenta: Giaime Alonge

23/11 - Fa' la cosa giusta (1989, S. Lee) presentano: Giaime Alonge e Andrea Carosso (Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne)

10/12 - L'uomo con la macchina da presa (1929, D. Vertov), sonorizzazione dal vivo di Stefano Pilia, Paolo Spaccamonti e Adrian Utle, presentano: Giaime Alonge, Silvio Alovisio e Giulia Muggeo

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 21 Settembre, 2022

UNIGHT, torna la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori. Torino la dedica a Piero Angela - Venerdì 30 settembre e sabato 1° ottobre

Venerdì 30 settembre e sabato 1° ottobre torna a Torino - e contemporaneamente in tutta Europa - la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, l’evento diventato ormai un appuntamento fisso per chiunque voglia conoscere i traguardi e le sfide della ricerca e i segreti di chi la fa per mestiere.  

 

L’inaugurazione della manifestazione - con una dedica speciale a Piero Angela e un omaggio del Conservatorio di Torino - si terrà venerdì 30 settembre alle 17:30 nel cortile del Rettorato (Via Verdi, 8), alla presenza di Stefano Geuna e Guido Saracco, Rettori di Università di Torino e Politecnico, e di Giulia Carluccio, Prorettrice UniTo e Presidente APEnet (Rete degli Atenei e degli Enti di Ricerca per il Public Engagement).

 

L’edizione 2022 della Notte torinese, per la prima volta, è targata  UNIGHT - United citizens for research, il progetto che vede oltre 1500 ricercatori e ricercatrici di Università, Politecnico e degli Enti di ricerca piemontesi gemellati con colleghe e colleghi di 5 università europee. Grazie al coinvolgimento dell’alleanza UNITA - Universitas Montium, una linea immaginaria unirà la Serra de Estrela (Università da Beira Interior, Portogallo), i Pirenei (Università di Saragozza, Spagna e Università di Pau e dei Paesi dell’Adour, Francia), le Alpi (Università Savoie-Mont Blanc, Francia) e i monti del Banato (Università di Vest Din Timisoara, Romania). Il progetto - che si è aggiudicato il punteggio massimo nel bando Horizon e sarà finanziato per 2 anni - ha per capofila l’Università di Torino, che vanta molti anni di esperienza nella realizzazione di iniziative volte al dialogo tra ricerca e società ed è tra i soci fondatori di APEnet, la Rete italiana degli Atenei e degli Enti di Ricerca per il Public Engagement.

 

Coordinatori scientifici di questa edizione sono due docenti UniTo: Elisa Corino, linguista del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne e Gianpiero Vigani, fisiologo vegetale del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi.

 

Con oltre 200 attività tra caffè scientifici, mostre e musei aperti, presentazione di prototipi, esperimenti, spettacoli e giochi per tutte le età, UNIGHT offrirà alla cittadinanza un'esperienza immersiva nel mondo della ricerca e un'occasione per partecipare attivamente alle sfide sociali più rilevanti del presente e del futuro. A unire le attività, le questioni cruciali dell’agenda dell’Unione Europea: Adattamento al cambiamento climatico; Ricerca per la salute; Suolo e cibo sano; Città intelligenti e neutralità climatica; Salute di oceani, mari, acque costiere e continentali; Eredità culturale.

 

“Mai come quest'anno, attraverso il coinvolgimento dell'Alleanza UNITA, daremo vita a una Notte davvero Europea, che collegherà UniTo, PoliTo e tutto il sistema della ricerca piemontese con gli Atenei di altri 3 Paesi coniugando la dimensione internazionale con quella locale, grazie alla partecipazione di nuove città anche in aree montane e rurali, di solito meno coinvolte in questo tipo di iniziative" dichiara il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna. "Siamo particolarmente orgogliosi di dedicare questa edizione a Piero Angela, nostro laureato Honoris causa, che con la sua storia professionale ha dimostrato che scienza e ricerca possono diventare un patrimonio collettivo, se sapremo accogliere il suo insegnamento: riuscire a essere ‘dalla parte degli scienziati per i contenuti, dalla parte del pubblico per il linguaggio’."

 

“L’Europa sta puntando moltissimo sulla formazione di terzo livello come volano per la ricerca scientifica e il progresso della società” aggiunge il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco. “L’appuntamento, ormai tradizionale, con La Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici sarà l’occasione per guardare da vicino le opportunità che questo settore può offrire ai giovani e conoscere da vicino i nostri progetti e i laboratori, sempre più nel segno della collaborazione tra le università europee”.

 

Cuore pulsante della manifestazione, il centro di Torino, con il Palazzo del Rettorato dell’Università (via Verdi, 8), il cortile di Palazzo Badini-Confalonieri (via Verdi, 10), Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio, 20) e i nuovi spazi del Complesso Aldo Moro (via Verdi/via Sant'Ottavio). Inoltre, anche quest’anno aprono le porte al pubblico l'Orto Botanico, il Castello del Valentino, il Palazzo degli Istituti Anatomici con i Musei Universitari, il Centro di Biotecnologie Molecolari e per la prima volta il Polo Universitario San Luigi Gonzaga (Orbassano).

 

Molti gli enti di ricerca e culturali del territorio che propongono le loro attività: il Circolo del Design, il Collegio Carlo Alberto, il Consiglio Nazionale delle Ricerche con l'Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante e l'Istituto di Ricerca sulla Crescita economica sostenibile, l'INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica, Infini.to - Planetario di Torino, il Museo dell'Astronomia e dello Spazio, l'INFN - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'INRiM - Istituto di Ricerca Metrologica, l'IRCCS - Istituto Candiolo Centro Oncologico d'Eccellenza, l'Istituto Agrario di Lombriasco, l’Istituto Zooprofilattico di Torino, la Mediateca RAI "Dino Villani", il Museo della Chimica MU-CH, il Museo della Sindone, il Museo Egizio, il MUFANT - MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza di Torino, il NICO - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, il Progetto weTree, l’Associazione Club Silencio, la Fondazione Torino Musei - Palazzo Madama, l'Associazione Torino Urban Lab e il Xké? Il laboratorio della curiosità.

 

Oltre al ricco programma torinese, nelle stesse giornate tante attività animano le città di Cuneo, Saluzzo e Ostana.

 

Come ogni edizione, anche quest’anno la Notte sarà un’occasione per sperimentare nuovi formati di comunicazione e coinvolgimento del pubblico. 

 

Venerdì 30 settembre, dopo l’inaugurazione delle 17:30, il pomeriggio proseguirà con la Maratona della ricerca, durante la quale ricercatrici e ricercatori si susseguiranno sul palco per raccontare i loro progetti mentre sei giovani conduttori d’eccezione li sfideranno a rispondere a domande bizzarre, a sfatare miti o bufale. Star del web under 30, sono noti in rete con il nome di Unfluencers e ognuno di loro divulga sui social una materia diversa: l’arte con @Less is art (Giusy Vena), la filosofia con @Melaidi (Valentina Pano), la linguistica con @Linguisticattiva (Veronica Repetto), la tecnologia e l’attualità con @Nootso (Andrea Nuzzo), la scienza con @Iamkangeon (Marco Teti) e la storia con Giacomo Panozzo.

 

Tre le escape room in programma, per scoprire le applicazioni della fisica alla medicina, risolvere enigmi plurilingui e provare a salvare il pianeta guidati da una mascotte virtuale. Realtà virtuale e intelligenza artificiale sono protagoniste trasversali sia che si tratti di combattere il cancro, per rendere le città sicure e accessibili o per poter “toccare” la Sindone.

 

Diversi sono gli incontri dedicati al tema della transizione energetica, per approfondire quali potrebbero essere le soluzioni alla crisi climatica tra utilizzo di fonti rinnovabili, sviluppo di comunità energetiche e il possibile contributo del nucleare al mix energetico.

 

Non mancano le performance, tra cui quella del Coro Polietnico e il reading alla scoperta dei poeti italiani a cura del Laboratorio di Fonetica Sperimentale “A. Genre” di UniTo.

Infine a 110 anni dalla nascita di una delle narratrici più importanti del secondo dopoguerra, all’Auditorium del Complesso Aldo Moro (ore 21.00) si terrà lo spettacolo “Piacere Elsa Morante” a cura di Tangram Teatro.

Tra le numerose attività in programma, segnaliamo le seguenti.

 

ESCAPE ROOM. SBLOCCA LA RICERCA DELLA FISICA IN MEDICINA

 

A cura di UniTo - Dipartimento di Fisica

Diagnosi, terapia e ricerca scientifica: cronometro alla mano, occorrerà risolvere enigmi e sbloccare lucchetti per avanzare nella comprensione della fisica applicata alla medicina.

 

ESCAPE ROOM. PLURILINGUE - DOV’È MIHAELA?

 

A cura di UniTo - Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne

L’escape room si configura come un gioco in cui i partecipanti, in gruppi, dovranno risolvere una serie di enigmi orientati allo sviluppo di competenze plurilingui nell’ottica dell’INTERCOMPRENSIONE tra lingue romanze.

 

ESCAPE TO SAVE THE PLANET

 

A cura di UniTo - Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione

Indossando un visore e guidati da Squiddy, adulti e bambini si immergeranno in un’escape room nella quale sperimenteranno le potenzialità educative della realtà virtuale e affronteranno tematiche importanti imparando attraverso il gioco.

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE SPIEGATA SENZA INTELLIGENZA ARTIFICIALE

 

A cura di UniTo - Dipartimento di Informatica

Cos’è l’Intelligenza Artificiale? Cos’ha a che fare con i dispositivi che ci circondano? Il laboratorio propone attività giocose per bambini e ragazzi che, senza dispositivi, ci permetteranno di rispondere a queste domande.

 

FRENARE IL CANCRO CON L’ANALISI MATEMATICA

 

A cura di PoliTo - DISMA - Dipartimento di Scienze Matematiche “G. L. Lagrange”

I modelli matematici permettono di riprodurre la crescita dei nuovi vasi sanguigni nell’intorno delle cellule tumorali. Attraverso la simulazione numerica cercheremo di frenare la crescita del cancro valutando alcuni trattamenti di cura.

 

LA SINDONE IN 3D

 

A cura di UniTo - Dipartimento di Informatica

Presentazione delle tecniche di trasformazione dell’immagine della Sindone in rilievo tridimensionale, con lo scopo di poter rendere apprezzabili, dal punto di vista tattile, i dati che costituiscono il contenuto semantico del telo.

 

QUANTO NUCLEARE C’È NELLE NOSTRE VITE?

 

A cura di PoliTo - DENERG - Dipartimento Energia

Come può il nucleare contribuire al mix energetico? Ma è sicuro? E le radiazioni? E le scorie? A queste e altre domande potrete dare una risposta alternando spiegazioni, quiz e altre attività, lasciando spazio a curiosità e chiarendo dubbi.

 

QUALI SOLUZIONI PER LA CRISI ENERGETICA?

 

A cura di UniTo - Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis”

La discussione tratterà della crisi energetica in corso, soffermandosi in particolare sul ruolo dell’idrogeno, delle rinnovabili, del nucleare e del comportamento dei singoli come strumenti per affrontare la crisi.

 

Novità sull’iniziativa e programma saranno pubblicati su https://unightproject.eu/en

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 21 Settembre, 2022

Oltre il 2% delle emissioni globali di gas serra sono causate da fertilizzanti sintetici - Lo studio internazionale condotto dal team di ricerca dell’Università di Torino, dell’Università di Exeter e di Greenpeace

I fertilizzanti azotati sintetici sono responsabili del 2,1% delle emissioni globali di gas serra, secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Reports e intitolata "Greenhouse gas emissions from global production and use of nitrogen synthetic fertilisers in agriculture". A differenza dei fertilizzanti organici, che provengono da materiale vegetale o animale, i fertilizzanti sintetici sono prodotti dall'uomo con processi chimici. La produzione e il trasporto causano emissioni di carbonio, mentre l'uso agricolo di questi fertilizzanti porta al rilascio di protossido di azoto (N₂O), un gas serra 265 volte più potente dell'anidride carbonica (CO₂) nell'arco di un secolo.

 

Il team di ricerca - dei Laboratori di Ricerca dell'Università di Torino, dell'Università di Exeter e di Greenpeace - ha scoperto che la filiera dei fertilizzanti azotati sintetici è stata responsabile dell'emissione dell'equivalente di 1,13 gigatonnellate di CO₂ nel 2018. Si tratta di oltre il 10% delle emissioni globali prodotte dall'agricoltura e di una quantità superiore alle emissioni dell'aviazione commerciale nello stesso anno. I primi quattro emettitori - Cina, India, Stati Uniti e UE28 (Paesi dell'Unione Europea più il Regno Unito) - hanno rappresentato il 62% del totale.

 

"Non c'è dubbio che le emissioni di fertilizzanti azotati sintetici debbano essere ridotte, invece di aumentare, come attualmente previsto", ha dichiarato la Dott.ssa Reyes Tirado, dei Laboratori di ricerca di Greenpeace. “Il sistema agroalimentare globale si affida all'azoto sintetico per aumentare la resa dei raccolti, ma l'uso di questi fertilizzanti è insostenibile. Le emissioni potrebbero essere ridotte senza compromettere la sicurezza alimentare. In un momento in cui i prezzi dei fertilizzanti sintetici stanno salendo alle stelle, riflettendo la crisi energetica, ridurne l'uso potrebbe giovare agli agricoltori e aiutarci ad affrontare la crisi climatica".

 

Quando i fertilizzanti azotati vengono applicati al suolo, una parte viene assorbita dalle piante e una parte viene utilizzata dai microrganismi del suolo, che producono N₂O come sottoprodotto del loro metabolismo. L'azoto può anche finire per lisciviare dal sito. Secondo i ricercatori, la strategia più efficace per ridurre le emissioni è quella di ridurre l'eccesso di fertilizzazione, che attualmente si verifica nella maggior parte dei casi. 

 

"Abbiamo bisogno di un programma globale per ridurre l'uso complessivo dei fertilizzanti e aumentare l'efficienza del riciclo dell'azoto nei sistemi agricoli e alimentari", ha dichiarato il Dott. Stefano Menegat, dell'Università di Torino. “Possiamo produrre cibo a sufficienza per una popolazione in crescita con un contributo molto minore alle emissioni globali di gas serra, senza compromettere le rese". Il cambiamento dei modelli alimentari verso una riduzione della carne e dei prodotti lattiero-caseari potrebbe svolgere un ruolo centrale. Tre quarti dell'azoto della produzione vegetale (espresso in termini di proteine e compresi i sottoprodotti della bioenergia) sono attualmente destinati alla produzione di mangimi per il bestiame a livello globale.

 

I dati dello studio, relativi al 2018, mostrano che il Nord America ha il più alto utilizzo annuale di fertilizzanti azotati per persona (40 kg), seguito dall'Europa (25-30 kg). L'Africa ha registrato il consumo più basso (2-3 kg). Il team di ricerca ha sviluppato il più grande set di dati disponibili a livello di campo sulle emissioni di N₂O nel suolo. Sulla base di questi dati, ha stimato i fattori di emissione diretta di N₂O a livello nazionale, regionale e globale, mentre ha utilizzato la letteratura esistente per trovare i fattori di emissione per le emissioni indirette di N₂O nel suolo e per la produzione e il trasporto di fertilizzanti azotati.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 21 Settembre, 2022

1000 scienziati a Torino per il futuro sostenibile del pianeta

Si tiene dal 19 al 21 settembre 2022, al complesso didattico di Torino Esposizioni, il congresso Geosciences for a sustainable future, organizzato dalla Società Geologica Italiana (SGI) e dalla Società Italiana di Mineralogia e Petrologia (SIMP)  e presieduto da Rodolfo Carosi, Professore di Geologia Strutturale all’Università di Torino e vice-Presidente della SGI e Daniele Castelli, Professore di Petrografia all’Università di Torino e past-President della SIMP.

 

Previsti tre giorni di sessioni scientifiche sulle principali tematiche delle Geoscienze, con tre conferenze plenarie di studiosi di rilievo internazionale, una tavola rotonda dal titolo “Geosciences for a sustainable future”, numerosi workshop sulle applicazioni pratiche della geologia e forum su argomenti di rilevante impatto geologico-sociale e su grandi temi di interesse pubblico. Si tratta del primo congresso nazionale in presenza dall’inizio della pandemia che vedrà la partecipazione di oltre 1100 addetti provenienti da Università e Enti di ricerca italiani e stranieri, professionisti e giovani.

 

Il giorno prima dell’inizio della manifestazione, domenica 18 settembre, è stato organizzato il PhD day, una giornata organizzata dai giovani per i giovani dedicata ai temi di ricerca dei dottorandi italiani. Circa 40 giovani ricercatori, dottorandi e studenti (“helpers”) si sono messi a disposizione e prenderanno parte attivamente all’organizzazione nei tre giorni del congresso.

 

Il congresso prevede 50 sessioni scientifiche che coprono uno spettro molto ampio di tematiche tipiche delle Scienze della Terra, che spaziano da argomenti di ricerca di punta fino alle applicazioni delle geoscienze utili per la società. Il Congresso sarà anche l'occasione per riflettere sul ruolo delle Geoscienze per un futuro maggiormente sostenibile della Società e del Pianeta, sulla funzione che esse devono assumere nella formazione del cittadino, nella protezione dai rischi naturali e nella salvaguardia del patrimonio culturale e naturale che fanno dell'Italia un luogo unico.

 

Il congresso prevede inoltre escursioni geologiche sul campo per permettere ai partecipanti di poter osservare e discutere direttamente di fronte alle strutture naturali dalle Alpi alla Sardegna. Le escursioni, giornaliere o di più giorni, saranno guidate da team di geologi esperti che illustreranno la geologia e altri aspetti rilevanti delle Geoscienze in località chiave. Le escursioni rappresentano occasioni uniche per toccare con mano la geologia sotto la guida di chi conosce bene il territorio e può trasmettere, direttamente sul campo, un ricco patrimonio di geo-conoscenze.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 16 Settembre, 2022

All'Università di Torino la prima scuola internazionale sul riuso dell'acqua

Dal 19 al 21 settembre, al Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino, inizia il ciclo di lezioni della School on Water re-use.

 

I seminari saranno tenuti da docenti che provengono da 10 diverse università europee, centri di ricerca e water utilities. Per l’Università di Torino, parteciperanno Cristina Prandi (Vice-Rettrice alla Ricerca, Università di Torino), Lorenza Operti (Direttrice del Dipartimento di Chimica, Università di Torino), Egidio Dansero (Vice-Rettore per la Sostenibilità), Luisella Celi (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino), Alessandra Bianco PrevotMarco Minella e Valter Maurino (Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino), Barbara Bruschi Manuela Repetto (Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell’Università di Torino).

 

La scuola, la prima a livello internazionale sul riuso dell’acqua, punta al coinvolgimento di persone provenienti sia dall’ambiente della ricerca (accademica e aziendale) sia da ambiti produttivi o gestionali a vario titolo coinvolti nell’utilizzo e nella gestione delle risorse idriche, per mettere in contatto realtà e competenze diversificate che possono in prospettiva operare in sinergia. È indirizzata al personale di aziende di gestione di risorse idriche (manager, progettisti, tecnici di laboratori), ad agricoltori, dipendenti di pubbliche amministrazioni, giovani ricercatori e a tutte le professionalità che a vario titolo trattano l’acqua e i suoi usi e destinazioni.

 

Tra gli argomenti trattati, le tecnologie innovative per il trattamento dell'acqua al fine del riuso, la valorizzazione delle acque reflue e dei fanghi in ottica di economia circolare e simbiosi industriale, la normativa sul riuso dell'acqua, l'accettazione sociale e l’applicazione di metodologie narrative per la sensibilizzazione e l'educazione sui temi del riuso dell'acqua. I contenuti saranno erogati full time con lezioni frontali in presenza, workshop e modalità interattive; le lezioni si terranno in lingua inglese.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 16 Settembre, 2022

Università e Ufficio Scolastico Regionale Piemonte: il nuovo protocollo d'intesa

Oggi, giovedì 15 settembre 2022, alle ore 11.45, nel Salone del Rettorato (via Verdi 8, Torino), è stato presentato alla stampa il nuovo protocollo d’intesa sull’Orientamento siglato da Università di Torino e Ufficio Scolastico Regionale Piemonte. Per l’occasione sono state illustrate tutte le iniziative di orientamento previste per l’anno scolastico 2022/23 rivolte alle future matricole e le attività di formazionededicate a insegnanti delle scuole superiori. 

 

Sono Intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Barbara Bruschi, Vice-Rettrice per la didattica dell’Università di Torino, Stefano Suraniti, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, l’Assessora all’Istruzione, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario della Regione Piemonte e l’Assessora all’Istruzione, edilizia scolastica, politiche giovanili, periferie e rigenerazione urbana della Città di Torino.

 

Università di Torino e Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte da anni sostengono e promuovono l’orientamento ai percorsi universitari in collaborazione con le scuole superiori, azione ritenuta centrale nel percorso di formazione e di scelta di studenti e studentesse. La nuova convenzione rafforza ancora di più l’alleanza tra Scuola e Università attraverso una rete di istituzioni, relazioni e professionalità che avvolge la scuola e accompagna le future matricole ad una scelta consapevole del loro percorso formativo prima, durante e dopo l’UniversitàMettere la popolazione studentesca nelle condizioni di realizzare pienamente le proprie potenzialità̀, in modo da contribuire alla crescita culturale ed economica del Paese, è uno degli obiettivi fondamentali del protocollo d’intesa 2022-2025 sull’orientamento.

 

La collaborazione tra UniTO e USR include, attraverso il Progetto Ambasciatoripercorsi formativi destinati a docenti delle scuole superiori della Regione Piemonte, organizzati in più incontri. Durante gli incontri i partecipanti saranno supportati a ragionare sul loro ruolo nell’ambito dell’orientamento, approfondendo i temi relativi ai processi di scelta, alle difficoltà decisionali e alle pratiche di sostegno nella transizione tra scuola e Università e/o mondo del lavoro nonché sui diversi modelli e approcci all’orientamento anche attraverso la didattica. Si tratta di un supporto alla progettualità orientativa nella scuola con competenze specifiche e in forme innovative. La nuova edizione del progetto prevede inoltre momenti di incontro tra vecchi e nuovi partecipanti al progetto, così da creare una comunità di insegnanti che possa crescere nel tempo ed essere di riferimento per le future matricole. Le iscrizioni per partecipare alla nuova edizione saranno aperte nel mese di gennaio 2023.

 

Da quest’anno, inoltre, prende ufficialmente il via il progetto di ri-orientamento SUPERA (Sportello UniTo PEr la Riuscita Accademica), uno spazio di accoglienza in cui personale esperto ascolta e consiglia individualmente studenti che manifestano dubbi sul percorso accademico intrapreso o difficoltà nell’organizzazione dello studio e nella preparazione degli esami.

 

Queste iniziative si affiancano ai tanti strumenti ed eventi di orientamento che UniTo mette a disposizione di studenti e studentesse delle scuole secondarie. Dall’Atlante delle professioni che accompagna ragazzi e ragazze in un ideale viaggio alla scoperta delle professioni (anche quelle meno note) connettendole con i relativi percorsi formativi, a Start@Unito che consente di sperimentare un corso universitario già prima di entrare in università, dagli strumenti interattivi in self assessment a disposizione sulla piattaforma online Orient@mente, agli sportelli in presenza e virtuali in cui chi si orienta può incontrare studenti senior, dalle giornate di Orientamento, le 5 giornate di orientamento dedicate alla presentazione dell’offerta formativa e di alcuni dei servizi dell’Ateneo, agli Online Open days, l’evento online che presenta l’offerta formativa in lingua inglese dell’Università di Torino.

 

Il Catalogo attività di orientamento è disponibile sulla pagina Iniziative di orientamento.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 15 Settembre, 2022

Job Film Days,
 UniTo partner del festival dedicato ai diritti del lavoro

L’Università di Torino è partner del Job Film Days, il festival cinematografico dedicato ai diritti del lavoro che si tiene dal 27 settembre al 2 ottobre a Torino. L’evento, nato nel 2020 in occasione dei cinquant’anni della Legge 300 del 20 maggio 1970, meglio conosciuta come Statuto dei Lavoratori, è promosso dall’Associazione Job Film Days in collaborazione con Museo Nazionale del CinemaMagistratura Democratica, Cgil, Cisl e Uil di Torino, Inail Piemonte, Politecnico di Torino, Ismel-Polo del ‘900Aiace e molti altri 

 

Il Festival prevede un ricco programma di conferenze e proiezioni che raccontano aspetti diversi del mondo del lavoro. Al termine della kermesse l’Università di Torino ospiterà, lunedì 3 ottobre alle ore 18 all’Auditorium Aldo Moro, la proiezione dei film vincitori, che vedrà la partecipazione del Centro di competenza universitaria e civica per la salute e la sicurezza sul lavoro. Nei giorni del Festival è prevista anche una sezione dedicata su Cinedamstorino.it, il blog redatto da studenti e studentesse del DAMS UniTo, sotto la guida della Prof.ssa Mariapaola Pierini.

 

“La partnership dell’Università di Torino con Job Film Days rientra nell’impegno pubblico dell’Ateneo rivolto al territorio per affrontare in maniera consapevole le sfide necessarie all’evoluzione sostenibile di una società inclusiva, solidale e cooperante”, dichiara la Prorettrice di UniTo, Prof.ssa Giulia Carluccio, storica del cinema al DAMS e presidente della Consulta Universitaria del Cinema (CUC).

 

Tra i membri della giuria del Job Film Days figurano i Proff. Giaime Alonge (Dipartimento di Studi Umanistici, DAMS) e Silvio Alovisio (Dipartimento di Studi Umanistici, Scienze della Comunicazione). Di seguito il programma con tutti i docenti UniTo che interverranno durante gli appuntamenti del festival:

 

- 28 settembre, ore 15: proiezione c/o Cinema Massimo A ciel ouvert (Svizzera, 2022, 75', doc). Interviene la Prof.ssa Alessandra Algostino (Dipartimento di Giurisprudenza) insieme a rappresentanti di CGIL-CISL-UIL;

 

- 28 settembre, ore 21: proiezione c/o Cinema Massimo Tommaso Blu di Florian Furtwängler (Italia/Germania Ovest, 1987, 90’), evento in collaborazione con UniTo, Unione Culturale Franco Antonicelli e Goethe-Institut Turin. A seguire incontro con i Proff. Silvio Alovisio e Claudio Panella (Dipartimento di Studi Umanistici), Antonella Porfido (interprete femminile), Davide Di Ciaula (figlio di Tommaso Di Ciaula). Presentazione della ristampa del libro Tuta Blu di Tommaso Di Ciaula.

 

- 29 settembre, ore 15: proiezioni c/o Cinema Massimo di filmati dell'Archivio Cinema d'Impresa di Ivrea. Interviene il Prof. Fabrizio Loreto (Dipartimento di Studi Storici);

 

- 30 settembre, ore 10: evento al Politecnico nell'ambito della "Notte dei ricercatori", proiezione del film Woman and the glacier (Lituania, Estonia, 2016, 56'). Interviene il Prof. Roberto Ajassa (Dipartimento di Scienze della Terra);

 

- 30 settembre, ore 17: evento c/o Cinema Massimo sul lavoro dei minori organizzato con ITCILO, proiezione di due filmati. Interviene la Prof.ssa Sonia Bertolini (Dipartimento di Culture, Politica e Società);

 

- 30 settembre, ore 18,30: proiezione c/o Cinema Greenwich del film Factory to the workers (Croazia, 2021, 105', doc). Interviene il Prof. Stefano Musso (Dipartimento di Studi Storici);

 

- 2 ottobre, ore 10: proiezione al cinema Centrale del film Rocco e i suoi fratelli. Interviene la Prof.ssa Giovanna Maina (Dipartimento di Studi Umanistici, DAMS).

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 14 Settembre, 2022
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