Laurea Honoris Causa a Horst Bredekamp

Oggigiovedì 27 ottobre 2022, alle ore 15.00, nell’Auditorium del Complesso Aldo Moro (Via Verdi 41, Torino), il Rettore dell’Università di Torino, Prof. Stefano Geuna, ha conferito la Laurea Honoris Causa in Filosofia a Horst Bredekamp, ‘il cui magistero ci ha consentito di concepire il significato fondante delle immagini in tutti gli ambiti della vita individuale e sociale’.

 

Programma:

  • Saluto del Rettore, Stefano Geuna
  • Saluto del Direttore del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione, Graziano Lingua
  • Laudatio, Federico Vercellone
  • Lectio Magistralis, Horst Bredekamp

 

In allegato: 

  • Foto della cerimonia
  • Presentazione Prof. Graziano Lingua 
  • Laudatio, Prof. Federico Vercellone
  • Lectio, Horst Bredekamp
  • Bio, Horst Bredekamp
Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 27 Ottobre, 2022

UniTo, nuovo record: secondo ateneo in Italia per "Equality " nel QS Ranking sulla sostenibilità

L’agenzia britannica Quacquarelli Symonds ha pubblicato oggi, mercoledì 26 ottobre, per la prima volta una classifica sull’impatto sociale e ambientale delle università mondiali, il QS Sustainability Ranking. L’Università di Torino ha registrato un’eccellente performance in Equality, risultando secondo Ateneo italiano in graduatoria.

 

Il nuovo ranking completa le consolidate classifiche sulla performance globale degli atenei (QS World University Ranking) e negli ambiti disciplinari (QS Subject Rankings), e mira a mettere in evidenza come le università agiscono per affrontare le grandi sfide ambientali, sociali e di governance (ESG - Environmental, Social and Governance). L’Università di Torino si colloca al 151-160° posto al mondo su un totale di 700 Atenei classificati, di cui 300 europei, risultando 5° in Italia su 31 Atenei.

 

UniTo ottiene prestazioni sopra la media in entrambi gli aspetti della classifica, l’impatto sociale e l’impatto ambientale, collocandosi al 223° posto mondiale per Social Impact e al 173° posto per Environmental Impact. Registra le performance migliori in Equality, dove l’ateneo eccelle collocandosi al 122° posto mondiale e al 2° italiano, e in Sustainable Education, in cui si colloca al 189° posto. Un punteggio molto alto (77.4 su 100) lo raggiunge anche nella Life Quality, ovvero l’impatto delle ricerche di UniTo nel campo della salute, benessere e lotta alla povertà, posizionandosi al 166° posto mondiale.

 

La metodologia alla base del ranking considera due dimensioni di pari peso: l’impatto sociale e quello ambientale. Sono misurati attraverso le strategie e politiche di ateneo per la sostenibilità, i dati sulla parità e l’inclusione, la formazione sui temi di sostenibilità ambientale e sociale, la ricerca negli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Onu e soprattutto nell’ambito della salute, le opportunità di impiego dei laureati e i risultati occupazionali in particolare nell’istruzione.

---

Per ulteriori informazioni sul posizionamento di UniTo nelle altre classifiche di QS Ranking vedi:

 

https://politichediateneo.unito.it/ranking-internazionali/

 

Per approfondimenti su QS Sustainability Rankings visita la pagina:

 

https://www.topuniversities.com/university-rankings/sustainability-rankings/2023
 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 26 Ottobre, 2022

“Progettare un futuro inclusivo" - Il Campus Einaudi la conferenza dei giovani africani ed europei

Sabato 22, dalle 9:30 nell’aula magna del Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena, 100 A) e domenica 23 ottobre, dalle 10 al Cecchi Point (via Cecchi 17) si tiene la Conferenza dei giovani africani e europei (AEYC) “Progettare un futuro giovanile inclusivo per Africani ed Europei”, organizzata da Y-IDEA (Youth Intra-Dialogue on Africa and Europe), il think tank composto da 10 sottogruppi portatori delle istanze dei giovani africani ed europei a livello internazionale.

 

L’iniziativa ha avuto origine lo scorso febbraio, quando i capi di Stato e di governo degli Stati membri dell'Unione Africana (UA) e dell'Unione Europea (UE) si sono riuniti a Bruxelles per il sesto vertice Unione europea-Unione africana. La forte convinzione che l'Africa sia un attore sempre più importante sulla scena internazionale obbliga le istituzioni europee a guardare al continente come un partner indispensabile e come un prezioso alleato nelle istanze multilaterali.

 

Il programma della due giorni prevede numerosi panel per discutere di cambiamento climaticomigrazione e mobilitàpace e sicurezza in Europa e Africa, e altre sfide che interessano il futuro dei due continenti. Come risultato concreto, al termine della Conferenza, sarà redatto un documento programmatico intitolato "Torino Joint Communique" per proporre soluzioni e politiche comuni efficaci per i prossimi processi decisionali a livello internazionale.

 

L’evento sarà inaugurato con i saluti della Rappresentante speciale dell'UE per il Sahel Emanuela Claudia del Re, ai quali seguiranno gli interventi di ospiti di rilievo nazionale e internazionale. La dott.ssa Maud Roure, direttrice dei programmi della Fondazione Kofi Annan, Giuseppe Mistretta, Direttore per l'Africa presso il Ministero degli Affari Esteri italiano, Chiara Adamo della Commissione europea, Pierrette Herzberger Fofana, membro del Parlamento europeo e tanti altri ospiti del mondo della ricerca, del Terzo settore, della società civile e delle istituzioni tra Africa e Europa prenderanno parte alla due giorni.

 

Previsti circa 200 partecipanti in presenza e oltre mille collegati da remoto. La conferenza è organizzata in collaborazione con Università di TorinoCentro Piemontese di Studi AfricaniEuropiamo, e MSOI-UNYA, con il patrocinio di numerose istituzioni nazionali e internazionali, tra cui Regione PiemonteParlamento EuropeoCommissione EuropeaUnione Africana e Unicef.

 

Per partecipare attivamente alla conferenza è necessario iscriversi a questo link:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdgci7y11hL4nBeBI6LYFCqJ8PdKnX23qCB6nrQ8sxhKv1K4Q/viewform

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 21 Ottobre, 2022

Scienza nuova per la mutualità 3.0

Domani, Venerdì 21 ottobre, alle ore 17.00, nel Salone d’Onore del Castello del Valentino (Viale Mattioli 39, Torino), in occasione di Philosophy of the City, il convegno internazionale della Filosofia della Città che si svolge a Torino dal 20 al 22 di ottobre, verrà presentata alla stampa la collaborazione tra Scienza Nuova e Cassa Centrale Banca che prevede la realizzazione di un Webfare, il nuovo Welfare che mette al servizio dell’umanità il capitale nuovissimo di dati che vengono prodotti dalla nostra mobilitazione, dai nostri bisogni, dai nostri desideri, e che alimenta il Web, il grande archivio delle forme di vita umana che senza di queste non esisterebbe.

 

Le casse rurali e artigiane sono banche nate a fine ’800 per permettere l’accesso al credito a coloro i quali non ne avrebbero mai avuto la possibilità. A 150 anni di distanza le sfide sono diverse, la tecnologia ha modificato completamente il modo di vivere, ma i principi sono rimasti gli stessi: trovare soluzioni per mantenere e sviluppare il benessere dei territori a cui queste banche appartengono.

 

Programma

 

Saluti

Laura Montanaro (Prorettrice, Politecnico di Torino)

Alessandro Zennaro (Vicerettore alla Terza Missione, Università di Torino)

Roberto Simoni (Presidente, Cooperazione Trentina)

Introduce

Italo Monfredini (Presidente, Stayup ets)

Intervengono

Giovanni Claudio Olivero (Presidente BCC di Cherasco, Gruppo Cassa Centrale Banca)

Isabella de Michelis (CEO, Ernie App)

Emilia Garrito (CEO, Quantum Leap)

Elena Baralis (Direttrice, Dipartimento di Automatica e Informatica, Politecnico di Torino)

Conclusioni

Maurizio Ferraris (Direttore di Scienza Nuova)

 

Scienza Nuova è l’alleanza tra Università di Torino e Politecnico di Torino per l’elaborazione di progetti di ricerca applicata e la formazione di giovani studiosi attraverso l’ibridazione di competenze tecnologiche e umanistiche. Scienza Nuova muove dalla convinzione che l’innovazione nasce sempre da un incontro tra umanesimo e tecnologia, come è avvenuto nella Silicon Valley con le piattaforme commerciali, e come può avvenire a Torino con nuove piattaforme civiche, capaci di restituire all’umanità ciò che ha prodotto.

 

Il Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo Italiano annovera 69 BCC – Casse Rurali – Raiffeisenkassen e 1.474 sportelli in tutta Italia, più di 11.600 collaboratori e oltre 450 mila Soci Cooperatori. Con un attivo di bilancio di oltre 95,8 miliardi si posiziona tra i primi dieci Gruppi bancari italiani. Il totale crediti lordi è pari a 50,2 miliardi, gli impieghi netti sono pari a 47,6 miliardi, la raccolta diretta assomma a 67,9 miliardi. Con un CET1 ratio pari al 22,3% si colloca tra i Gruppi più solidi del Paese.

 

In Piemonte, il Gruppo annovera 6 Banche di Credito Cooperativo (Banca di Boves, BCC di Caraglio, BCC di Cherasco, BCC di Pianfei e Rocca De’ Baldi, Bene Banca, BTM – Banca Territori del Monviso) che insieme contano 116 filiali e 757 Collaboratori. La raccolta diretta supera i 4,5 miliardi, la raccolta complessiva ammonta a 7,4 miliardi e gli impieghi sono pari a 3,57 miliardi di Euro. Il patrimonio (CET1) supera i 436 milioni di Euro. In Valle d’Aosta fa parte del Gruppo Cassa Centrale la BCC Valdostana che conta 15 filiali e 104 Collaboratori. La raccolta diretta supera i 776 milioni, la raccolta complessiva sfiora i 978 milioni e gli impieghi sfiorano i 362 milioni di Euro. Il patrimonio (CET1) è pari a 33 milioni di Euro.

 

A supporto della ricerca saranno presenti anche Cooperazione TrentinaPromocoop e il Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine. Il Trentino è, da sempre, laboratorio cooperativo. Lì nasce e ha sede proprio Cassa Centrale Banca, come altre realtà cooperative internazionali legate al vino e alla frutticultura. Un movimento attento alle sfide del cambiamento tecnologico e costantemente al lavoro per trovare nuove soluzioni a supporto del proprio territorio.

 

Hanno contribuito al progetto anche Cassa Rurale FVG Banca di Credito Cooperativo, BCC Valdostana, BCC di Alberobello, Sammichele e Monopoli, Banca di Cherasco Credito Cooperativo, Cassa Padana Banca di Credito Cooperativo.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 20 Ottobre, 2022

L’umanesimo al servizio dell’AI: nasce il primo Master per avvicinare laureate e laureati in scienze umanistiche alle tecnologie digitali

Il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Torino, su iniziativa dell’Associazione STEM by Women e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, lanciano la prima edizione del Master “HumanAIze: le scienze umane e sociali per l’intelligenza artificiale”, per favorire l’integrazione tra discipline umanistiche e competenze digitali

 

Il nuovo Master interuniversitario di II livello, che sarà inaugurato a gennaio 2023, si avvarrà di un corpo docente universitario di UniTo e PoliTo, di reputazione internazionale, integrato da professionisti e consulenti aziendali con competenze umanistiche e digitali. L’obiettivo del Master è formare figure professionali ibride destinate ad ambiti e team interdisciplinari, combinando conoscenze di stampo umanistico e gli strumenti tecnici correlati all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale e alla Digital Transformation.

 

I partecipanti svilupperanno competenze in linea con i profili più richiesti sul mercato del lavoro, trovando sbocchi professionali in ambito di analisi dati e AIsviluppo di prodottoarea vendite e marketingricerca e svilupporisorse umane.

 

Il percorso di studi si rivolge principalmente alle candidate e ai candidati, con meno di 30 anni, in possesso di una laurea di secondo livello in discipline umanistiche e sociali. Le domande di ammissione dovranno essere inoltrate sul portale apply.polito.it, attraverso la sezione dedicata ai Master e alla Formazione permanente, entro e non oltre le ore 14 del 23 novembre 2022

 

Il corso avrà una durata complessiva di 822 ore e avrà una struttura articolata in due momenti: la prima fase sarà dedicata alla didattica, con 8 moduli di lezioni frontali in aula e in laboratorio, mentre la seconda fase prevedrà uno stage in azienda di 350 ore, durante il quale i partecipanti saranno inseriti nell’organico delle aziende partner per lo sviluppo di un project work da presentare alla fine del master.

 

Il Master HumanAIze adotta un approccio interdisciplinare con una struttura modulare che consentirà da un lato l’apprendimento di conoscenze di base sulle varie tecnologie abilitanti l’innovazione digitale in molteplici ambiti di applicazione e in particolare quelle di intelligenza artificiale, e dall’altro lo sviluppo delle hard skills e soft skills necessarie per colloquiare alla pari con specialisti come sviluppatori e progettisti, comprendere le problematiche in gioco e intervenire sulle scelte progettuali e strategiche aziendali.

 

In linea con le finalità del progetto e con l’iniziativa di promuovere la riduzione del gender gap nelle professioni tecnico-scientifiche, la Fondazione Compagnia di San Paolo finanzia 15 borse di studio parziali, riservate alle candidate donne che partecipano a questa edizione del Master, da assegnare secondo criteri di reddito, oltre a supportare le attività di comunicazione e promozione del master. Ulteriori 18 borse di studio saranno messe a disposizione di tutti gli iscritti dalle aziende partner dell’iniziativa, per un totale di 33 agevolazioni economiche.

 

Informazioni più dettagliate su requisiti e finalità del corso di studi sono disponibili sul sito della Scuola di Master e Formazione permanente del Politecnico di Torino.

 

Licia Devalle, Vicepresidente Stem by Women:

«Il titolo HumanAIze rappresenta molto bene il concept del master: umanizzare le tecnologie, accompagnare i processi di innovazione digitale tenendo ben presente che sono le scienze umane e sociali a garantire l’approccio trasversale che lo sviluppo tecnologico attuale richiede. Si tratta di una rivoluzione? Forse. Per questo motivo, per realizzare questo nuovo modello formativo, abbiamo unito le eccellenze dei due atenei torinesi e le esperienze delle imprese di Stem By Women con il fine ultimo di massimizzare le opportunità di lavoro per le generazioni future e ridurre il gender gap nelle professioni STEM.» 

 

Prof. Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino:

«Questo Master rappresenta un interessante fronte di collaborazione con l’Università di Torino, visto l’obiettivo di creare profili capaci di avere un linguaggio comune con gli specialisti dell’AI. Le imprese infatti ritengono che il substrato di conoscenze provenienti dai corsi di laurea in scienze umane e sociali rappresenti una componente significativa per poter costruire queste nuove professionalità. Ci auguriamo che questa esperienza insieme all’Università sia la prima di una serie più lunga di percorsi specialistici orientati a formare figure “ibride”.»

 

Prof.ssa Barbara Bruschi, Vicerettrice per la didattica dell’Università degli Studi di Torino:

«Luciano Gallino, nel 1992, pubblicava il volume “L’incerta alleanza”, con cui apriva la strada alla costruzione, tra le altre cose, di percorsi universitari in grado di studiare i legami tra scienze socio-umane e scienze dure. A 30 anni di distanza, il Master HumanAIze si propone di tentare questa alleanza formando professionisti e professioniste capaci di far dialogare scienze umane e scienze dure attraverso il digitale. Un obiettivo di grande attualità che può fornire risposte alle emergenze del mondo contemporaneo.»

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 18 Ottobre, 2022

"Mountain & Mystery. Il poliziesco racconta la montagna": una giornata internazionale di studi

Questa mattina, venerdì 14 ottobre, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino si svolge Mountain & Mystery. Il poliziesco racconta la montagna: una giornata internazionale di studi sul rapporto tra letteratura poliziesca e l'ambiente montano. Il convegno, preludio al RiStory Festival di Rivalta, è promosso da UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità di UniTo, ed è curato dal Prof. Alessandro Perissinotto, docente di Teorie e tecniche delle scritture all’Ateneo di Torino e scrittore.

 

Sebbene le origini del genere poliziesco coincidano con quelle della grande urbanizzazione europea e poi nordamericana, il thriller non è un genere solo metropolitano e la montagna, ambiente separato e chiuso, è il luogo ideale per custodire segreti e nascondere misteri. Studiose, scrittrici e scrittori si confrontano a Torino con la declinazione montana del giallo, ma senza dimenticare qualche piccola incursione al mare, così, tanto per cambiare panorama. Tra i relatori, ricercatrici internazionali dell’alleanza universitaria europea UNITA (Universitas Montium), di cui è capofila l’Università di Torino. Il programma si conclude con la tavola rotonda (dalle ore 14,15 alle 16,30) Rocco Schiavone, Dario Corbo, Marco Lombroso: il delitto va in montagna (ma passa per la Versilia) con gli scrittori Antonio Manzini (padre letterario del celebre Rocco Schiavone), Giampaolo Simi (tra gli autori italiani pubblicati in Francia nella storica “Série Noire” di Gallimard) e Alessia Tripaldi (all’esordio nella narrativa con il romanzo Gli scomparsi).

 

Durante l'evento viene esposta la mostra fotografica “Rocco Schiavone. Fotografie di scena di Daniele Mantione”, allestita nell'Aula multifunzione della Cavallerizza Reale. Rocco Schiavone è, appunto, il protagonista dei romanzi polizieschi di Antonio Manzini, pubblicati da Sellerio, da cui è stata tratta la serie televisiva diretta da Michele Soavi e coprodotta da Cross Productions e Rai Fiction in collaborazione con Beta Film, in cui Marco Giallini interpreta il vicequestore Schiavone. La mostra è visitabile per tutta la giornata. 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 14 Ottobre, 2022

100: 1922-2022, dalla Marcia su Roma alla crisi delle democrazie - Lectio inaugurale di Ezio Mauro: ’22 L'ultimo anno di libertà

Sabato 15 Ottobre, alle ore 21.00, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino (Via Verdi 9, Torino), in occasione del centenario della Marcia su Roma, si terrà la lectio di Ezio Mauro dal titolo '22 L’ultimo anno di libertà come lectio inaugurale

 

La conferenza, promossa da UniVersol’osservatorio permanente sulla contemporaneità di UniTo, inaugura il programma di appuntamenti “100:1922-2022. Dalla Marcia su Roma alla crisi delle democrazie” (15-31 ottobre) organizzato dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin come capofila dell’attività realizzata insieme ad altri sei istituti culturali del Polo del ‘900Fondazione Istituto Piemontese Antonio GramsciFondazione Vera NocentiniANCRIstoretoCentro studi Piero Gobetti e Fondazione Gaetano Salvemini con la collaborazione dell’Associazione Stampa Subalpina.

 

Ezio Mauro racconterà l'anno decisivo della frattura tra due epoche: dopo la guerra, davanti al potere declinante delle dinastie, c'è in Italia l'impeto crescente, violento, del nuovo movimento fascista. "I fascisti spuntarono pochi minuti prima delle due, protetti dal botto dei petardi nelle vie e nei cortili, mentre i balli erano ripresi dopo il brindisi. Da dentro giungevano le note morbide e i versi innocenti di Abat-jour, ma un colpo di pistola nella strada fermò la musica. 'Aprite, o sarà peggio.' Con centocinquantun bossoli per terra finiva la prima notte di gennaio e cominciava il 1922 italiano, l'anno del fascismo”.

 

Ezio Mauro, nato a Dronero (Cuneo) il 24 ottobre 1948, ha iniziato la professione di giornalista nel 1972 alla Gazzetta del Popolo di Torino, seguendo, tra l'altro, le vicende legate al terrorismo politico. Nel 1981 inizia a lavorare per La Stampa, a Roma, come inviato di politica interna. Sempre per La Stampa ha svolto servizi e inchieste all'estero, in particolare negli Stati Uniti. Nel 1988 ha iniziato la sua collaborazione con la Repubblica, come corrispondente dall'Urss, con base a Mosca. Per tre anni ha seguito la grande trasformazione di quel Paese nel periodo della Perestrojka viaggiando nelle Repubbliche dell'Unione Sovietica. Il 26 giugno 1990 è tornato a La Stampa come condirettore, per poi assumere la carica di direttore il 6 settembre 1992. Il 6 maggio 1996 è diventato direttore di la Repubblica, ruolo che continuerà a coprire per vent’anni. Nell’ottobre 2009 la Harvard Kennedy School, centro di formazione del personale di governo e la Nieman Foundation for Journalism di Harvard, gli hanno assegnato un encomio in riconoscimento del ruolo svolto da la Repubblica “in un momento di grave pericolo per la libertà di stampa in Italia”. Nel 2011 ha pubblicato con Gustavo Zagrebelsky La felicità della democrazia, edito da Laterza, mentre nel 2015, sempre con Laterza, ha pubblicato Babel, un dialogo sulla democrazia con Zygmunt Bauman. Il 14 gennaio 2016 lascia la direzione di Repubblica con cui collabora come editorialista. Nel 2017 gli sono stati assegnati Il Premiolino, il Premio Cherasco, il Premio Andrea Barbato, il Premio Giovanni Spadolini, e nel 2018 è stato insignito dalla Presidenza francese della Légion d’honneur.

 

Con Feltrinelli ha pubblicato L'anno del ferro e del fuoco: cronache di una rivoluzione (2017), L'uomo bianco(2018), Anime prigioniere: cronache dal Muro di Berlino (2019), Liberi dal male: il virus e l'infezione della democrazia (2020), La dannazione: 1921. La sinistra divisa all'alba del fascismo (2020), e Lo scrittore senza nome. Mosca 1966: processo alla letteratura (2021).

 

Per partecipare all’evento è necessario compilare il form di registrazione

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 13 Ottobre, 2022

Times Higher Education World University Ranking 2023: UniTo tra le migliori al mondo - L’Università di Torino si conferma nella fascia 401-500 a livello mondiale e al 16° posto tra i 55 atenei italiani in classifica

Mercoledì 12 ottobre 2022 l’agenzia britannica THE – Times Higher Education ha pubblicato il World University Ranking 2023, la nota classifica che valuta annualmente le migliori università del mondo. I dati si riferiscono all’anno 2020/21 e riflettono gli sconvolgimenti che la pandemia ha portato nelle università di tutto il mondo.

 

A livello globale l’ateneo di Torino si colloca nella fascia 401-500 su circa 1800 università, in posizione stabile rispetto all’edizione passata. A livello italiano, tra i 55 atenei presenti in classifica l’Università di Torino si colloca al 16° posto, a pari merito con le Università di Trento, Siena, Pisa, Modena e Reggio Emilia, Genova, Bolzano, Firenze, Ferrara e Catania. Si confermano al top mondiale le Università di Bologna (161° posto) e la Scuola Normale Superiore di Pisa (183°).

 

UniTo registra anche quest’anno un risultato nettamente sopra la media negli indicatori delle Citazioni e della Ricerca, dove si colloca nel primo quartile delle migliori università al mondo. Risulta nella media per livello di internazionalizzazione e per i finanziamenti attratti da privati.

 

I dati utilizzati per questa classifica sono stati chiesti direttamente alle università o, per i dati bibliometrici, sono ricavati dal database internazionale Scopus. Le classifiche del Times Higher Education valutano le università in tutte le loro attività principali: teachingresearchcitationsinternational outlook e industry income. Vengono utilizzati 13 indicatori di prestazione calibrati per fornire comparazioni più complete ed equilibrate. Gli indicatori sono raggruppati in cinque aree con un peso percentuale così distribuito:

 

  • teaching (30%)
    • reputation survey (15%)
    • staff-to-student ratio (4,5%)
    • doctorate-to-bachelor ratio (2,25%)
    • doctorate-awarded-to-academic-staff ratio (6%)
    • institutional income (2,25%)
  • research (30%)
    • reputation survey (18%)
    • research income (6%)
    • research productivity (6%)
  • citations (30%)
  • international outlook (7,5%)
    • proportion of international students (2,5%)
    • proportion of international staff (2,5%)
    • international collaboration (2,5%)
  • industry income (2,5%)

Per approfondimenti sui ranking globali e disciplinari delle università si veda il sito: https://politichediateneo.unito.it/ranking-internazionali/.

Per maggiori informazioni: https://www.timeshighereducation.com/content/world-university-rankings.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 13 Ottobre, 2022

Viale Ottavio Mario Mai, un nuovo spazio a disposizione di studenti e cittadini

Siamo giunti all'inaugurazione di viale Ottavio Mario Mai, uno spazio pubblico rigenerato a disposizione dell’Università di Torino, della Circoscrizione 7 e dell'intera Città.

 

Un intervento di riqualificazione importante che giunge al termine e che arricchisce la città e il quartiere con circa 4.500 mq di area pedonale attrezzata a vantaggio di studenti e cittadini. Il nuovo viale Ottavio Mario Mai fa parte degli interventi finanziati attraverso il progetto europeo UIA ToNite https://tonite.eu/, finalizzati a migliorare la vivibilità degli spazi pubblici nelle aree attigue al fiume Dora, anche nelle ore serali e notturne.

 

L’area di proprietà dell’Università è stata messa a disposizione della Città attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa che prevede un comodato d’uso della durata di 5 anni. L’Ateneo torinese, invece, si impegna a estendere alle ore serali alcuni suoi servizi rivolti agli studenti per garantire la fruizione in sicurezza del viale anche alla luce degli obiettivi del progetto ToNite.

 

Sarà uno spazio aperto a tutti sul territorio della Circoscrizione 7: ai cittadini e agli studenti che, grazie alla collaborazione del Campus Luigi Einaudi e della Residenza Olimpia dell'Edisu, troveranno un "campus" che riunisce diverse funzioni, universitarie e non, come residenzialità e tempo libero. Se infatti il giorno sarà più declinato al servizio dei tempi della vita universitaria e dell’attraversamento urbano, la sera - nei fine settimana e nei festivi - viale Mai si trasformerà in un luogo aperto all’incontro, alla condivisione e alla proposta di iniziative culturali.

 

Tra gli specifici interventi eseguiti si annoverano la piantumazione di nuovi alberi, erbe aromatiche, graminacee e la creazione di un “rain garden”, un sistema di raccolta delle acque attraverso la vegetazione, qui utilizzato per seguire le linee guida del Piano di resilienza climatica, adottato dalla Città di Torino per prevenire le conseguenze delle bombe d’acqua e delle piogge intense.

 

Altri lavori hanno interessato il nuovo impianto di illuminazione pubblica, progettato in collaborazione con Iren, con l’inserimento di 13 nuovi pali, di cui uno dedicato all’illuminazione del murales realizzato in occasione di Toward 2030, oltre a un intervento artistico e di valorizzazione della figura di Ottavio Mario Mai - cofondatore con Giovanni Minerba del Festival del cinema gay di Torino - realizzato dall’architetto Ferruccio Capitani. 

 

Inoltre è stata realizzata una nuova pavimentazione in calcestre, una speciale copertura ecologica in terra, per il percorso ciclabile su corso Farini, che si raccorda con quello su viale Mai adiacente agli edifici di Edisu. Sono stati inseriti anche nuovi arredi urbani, portabici posizionati all'intersezione del viale con corso Farini e a nord nell’attacco con il Lungo Dora Siena.

 

Viale Ottavio Mai sarà così un luogo accessibile e vitale, che avrà un impatto positivo per tutti gli abitanti del quartiere e non solo. Potrà essere attraversato a piedi o in bicicletta, oppure vissuto come uno spazio per occasioni di socialità e di sosta per lo studio, la lettura o il relax per tutti.

 

La trasformazione è altresì punto di partenza per celebrare il decennio del Campus Luigi Einaudi con una serie di iniziative che animeranno il viale per tutto l'anno. Si comincia oggi, dopo  la cerimonia di inaugurazione con cinque appuntamenti promossi da ToNite: un DJ Set a cura di Off Topic Indigeno; Fuoco seduto, un momento di partecipazione artistica collettiva organizzato da Il Salotto di Miranda; uno spettacolo di artisti di strada proposto da Per.Notte; Manage your Night che presenta le sue attività formative per una vita notturna più sicura e inclusiva, mentre con la card ToNite nell’App Tellingstones si potrà scoprire chi era Ottavio  Mario Mai e conoscere Aurora e Vanchiglia attraverso il racconto delle attività dei progetti per i due  quartieri a cura di Espereal Technologies. 

 

L'importo per la realizzazione della riqualificazione dell'area ammonta a 495 mila euro, interamente finanziato dal programma Urban Innovative Actions nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

 

“La riqualificazione di viale Ottavio Mario Mai fa parte di un piano più ampio, avviato col progetto europeo Tonite, che mira a rendere più vivibili alcune aree sul Lungo Dora Torinese e da oltre un anno è impegnato con azioni di animazione territoriale che coinvolgono le diverse realtà del territorio in un’ottica partecipativa e di co-progettazione, promuovendo attività e servizi in grado di generare un impatto sociale positivo e duraturo sul territorio – spiega l’Assessora all’Innovazione Chiara Foglietta - . L’inaugurazione di questa sera rappresenta una parte di un percorso e siamo molto orgogliosi che si vedano i frutti di un lavoro che va a incidere positivamente lungo l’asse del Lungo Dora da Aurora fino al CLE”.

 

“La fine dei lavori su Viale Mai rappresenta una tappa importante di un intervento di ampio respiro grazie al quale è stato possibile pensare e realizzare un’area polifunzionale che vada incontro alle esigenze di tutto il quartiere. Da qui può partire il percorso condiviso per la completa rivitalizzazione della zona. Lavoreremo su Viale Mai in ottica partecipata, coinvolgendo tutti gli attori dell’area che sono già interessati o che vorranno interessarsi al processo di trasformazione del quartiere. Le idee sono tante e le energie in campo anche, il nostro obiettivo è quello di valorizzarle"sottolinea l'Assessora alla Rigenerazione Urbana Carlotta Salerno.

 

“L’apertura di viale Ottavio Mai, oggi riqualificata e aperta al pubblico, rappresenta - dichiara il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna - un modello vincente di interazione tra Università e Città. Qui UniTo ha scelto di fare di una via una piazza, cioè di trasformare uno spazio di passaggio in un luogo di socialità per gli utenti del Campus e della Residenza Olimpia gestita da EDISU, ma soprattutto lo ha fatto a vantaggio di tutta la cittadinanza. La reinvenzione di questo breve tratto di via è un caso esemplare di come si possa fare rigenerazione urbana per costruire cerniere con la città e migliorare la qualità della vita dei residenti. L’inaugurazione di viale Ottavio Mai coincide anche con il decennale dall’apertura del Campus Luigi Einaudi, esempio emblematico di quanto l’Università di Torino abbia investito sul rinnovamento dei suoi edifici per la didattica e la ricerca e di come alcuni interventi abbiano radicalmente cambiato il volto e la storia di alcuni quartieri della città. Il nuovo viale Mai potenzierà la vita culturale dell’area Vanchiglia, con le aperture prolungate del Campus per chi studia e con il fiorire di attività aperte a tutti. Anche grazie ad un processo innovativo alla base della trasformazione dello spazio fisico, nonché della governance della nuova agorà, basata sulla condivisione e sulla collaborazione fattiva tra tutti i soggetti coinvolti.  Celebriamo quindi con soddisfazione la nascita di un luogo aperto e in sintonia con le iniziative per i diritti civili portate avanti da Ottavio Mai, la cui memoria sarà sempre legata a questo nuovo tratto di città".

 

"Questo intervento non è solo un'opera di rigenerazione urbana, ma un è passo strategico per la città perché mette in relazione gli spazi della didattica universitaria con quella dei servizi agli studenti. È necessario quindi proseguire su questa strada, continuando a lavorare in rete con le varie istituzioni in campo per trasformare Torino da città con le università a città universitaria" aggiunge Alessandro Ciro Sciretti, Presidente di Edisu Piemonte.

 
Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 7 Ottobre, 2022

Un bosco nel cuore dell'Università di Torino per scoprire la geodiversità

Martedì 4 ottobre, nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino (via Po 17 / Via Verdi 8), alle ore 18, inaugura l’installazione multimediale “GEOdiversUNITO - Il Bosco delle rocce” che fino al 4 novembre trasformerà il cuore di UniTo in “una finestra sul mondo dei geoparchi” e farà scoprire al pubblico quanto anche le rocce siano vive.

 

Il progetto, che prevede un articolato percorso espositivo, è promosso da UniVersoosservatorio sulla contemporaneità e festival permanente di UniTo, in occasione della prima Giornata internazionale della Geodiversità proclamata dall’Unesco, che si terrà il 6 ottobre. La geodiversità è la varietà degli elementi geologici, degli ambienti geomorfologici e delle caratteristiche del suolo della Terra: una giornata mondiale dedicata a questa fondamentale parte del mondo naturale si pone l’obiettivo di sensibilizzare la società sull’importanza che ha per il benessere e la prosperità di tutti gli esseri viventi del Pianeta.

 

L’ideazione e il coordinamento scientifico del progetto “GEOdiversUNITO - Il Bosco delle rocce” sono della Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio e dei Proff. Marco Giardino e Vincenzo Lombardo; il curatore è Marco Giardino (docente di Geomorfologia fisica e Geomorfologia all’Università di Torino e vicepresidente del Comitato Glaciologico Italiano), mentre la realizzazione e il coordinamento artistico sono di Luca Morino (musicista, storico leader dei Mau Mau, geologo, che ha ideato l’opera e coordinato gli aspetti artistici e il sound design). L’opera, collocata nel cortile del Rettorato, illustra la varietà di morfologie, i materiali (rocce, sedimenti, acqua e ghiaccio) e i processi geologici che caratterizzano il Sesia Val Grande UNESCO Global Geopark, uno spazio di geodiversità unico che ospita una eccezionale sequenza di rocce che va dal mantello terrestre alla crosta inferiore fino alle rocce di copertura. Una sezione geologica di estremo valore scientifico, ben visibile in superficie e con continuità solo in questa zona della Terra.  

 

Il Bosco delle rocce è una rappresentazione di questo patrimonio geologico e culturale: gli elementi naturali di geodiversità si “trasformano” nell’installazione in fiori e alberi collocati in cima a steli metallici. L’immagine d’insieme rimanda a un bosco incantato (e quindi a naturali forme di vita) ma anche a un agglomerato di grattacieli, simbolo – nel bene o nel male – del progresso del genere umano. Le rocce, come piante e animali, si muovono e si trasformano, impiegando, però, tempi lunghissimi al di fuori della scala umana. Il Bosco delle rocce è immerso in un ambiente sonoro quasi impalpabile, è “aria che vibra”: musica e ritmo indecifrabili ma al tempo stesso avvolgenti, suoni del sistema geoparco, naturali e antropici, legati al lavoro dell’uomo sui materiali geologici.

 

Il progetto è nato dalla collaborazione tra Università di Torino e Associazione Sesia Val Grande Geopark e ha avuto come prologo la 16° European Georpark Conference (EGN2022) a Verbania. L’installazione è accompagnata da un’esposizione divulgativa lungo il porticato del Rettorato, divisa in quattro sezioni tematiche che illustrano il ruolo degli elementi della geodiversità nel determinare il valore del patrimonio naturale e culturale. Oltre a celebrare la geodiversità, l’iniziativa vuole valorizzare il patrimonio geologico italiano e promuovere il geoturismo.

 

Il Bosco delle rocce, come elemento dimostrativo del Geoparco, avrà il suo luogo definitivo di residenza negli spazi espositivi di Villa Caccia a Romagnano Sesia (Novara), proprio nel cuore del Geoparco Unesco Sesia Val Grande.

 

In collegamento con il Bosco delle rocce, nella sala Principi d’Acaja del Rettorato, viene, inoltre, esposta l’opera S+T+ARTS4Water “Glacier” di Theresa Schubert, artista e ricercatrice berlinese che esplora il rapporto tra uomo, macchina e natura unendo arte, tecnologia e scienza. L’opera, realizzata grazie al supporto di Unidee Residency Programs della Fondazione Pistoletto e alla consulenza scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, si concentra – partendo dai ghiacciai come riserve d’acqua e memoria – sull’evoluzione dei rilievi montuosi e dei bacini idrografici in quanto indicatori dei cambiamenti climatici e del relativo impatto.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 5 Ottobre, 2022
Risultati della ricerca: 1503