Inaugurato l’Anno Accademico 2017/2018 dell’Università di Torino - fotocomunicato + interventi

Oggi venerdì 9 febbraio 2018, nell’Aula Magna Cavallerizza Reale, si è inaugurato il 614° anno accademico dell’Università degli Studi di Torino.

Tema di quest’anno: l’Università innovatrice.

 

Sono intervenuti:

  • Gianmaria Ajani, Rettore Università degli Studi di Torino
  • Loredana Segreto, Direttrice Generale Università degli Studi di Torino
  • Luigi Botta, Presidente del Consiglio degli Studenti Università degli Studi di Torino

 

 

 

Mariana Mazzucato, University College London, ha tenuto la prolusione dal titolo “Ripensare il settore pubblico per un'economia più innovativa, equa e solidale”, di cui si allegano le slides e un breve abstract.

 

Abstract

Many countries across the globe are pursuing growth policies that seek to be smarter, more inclusive and more sustainable. My intervention will argue that the types of long-run strategic investments which such growth requires, means public policy must be justified, nurtured and evaluated in a different way. Instead of policies being motivated purely in terms of ‘fixing’ market failures and/or ‘system failures', policies can be justified and measured in terms of their ability to create and shape markets—with markets as outcomes of the interaction between public, private and third sector actors. A market shaping process can benefit from understanding the lessons from the ‘mission oriented’ investments of the past aimed at technological and societal challenges—from putting a man on the moon—to those that are today tackling climate change. The talk will reflect on key questions which arise from mission oriented innovation: (1) how to envision the direction of change, tilting rather than levelling the playing field; (2) how to create public organizations that can welcome the underlying uncertainty and discovery process; (3) how to evaluate dynamic mission-oriented and market creation policies; and (4) concrete ways in which public and private can share both the risks and rewards underlying the innovation process—so that ‘smart’ innovation-led growth can also produce ‘inclusive’ growth. 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 9 Febbraio, 2018

Università e Politecnico di Torino insieme per lo sviluppo del sistema produttivo nell'ambito del piano impresa 4.0

Oggi a Torino si riuniscono la politica, le imprese e le università per fare il punto sul piano Impresa 4.0, che segue gli obiettivi di Industria 4.0, nel corso dell’incontro alle OGR “Piano Impresa 4.0. Innovazione e competenze”. La scelta di Torino non è casuale, ma prende spunto dalla lunga tradizione industriale, manifatturiera ed imprenditoriale della città.

 

Una città in cui sono presenti due Atenei di alto profilo a livello nazionale ed internazionale, il Politecnico e l'Università di Torino, che hanno forti interazioni con le aziende, sia grandi sia piccole-medie imprese. L'incontro sarà una occasione per ribadire il ruolo centrale degli Atenei come motore per lo sviluppo del sistema industriale del paese. Le attività previste dal piano Calenda Impresa 4.0 permetteranno di consolidare e di valorizzare questo ruolo.

 

Le Università sono impegnate in formazione, ricerca e terza missione e sono pronte a mettere a disposizione le loro capacità, in collaborazione con l’Unione Industriale, per la costruzione dei nuovi Centri di Competenza per il piano Impresa 4.0. Anche il Politecnico e l'Università di Torino sono attivi su questo tema e, in collaborazione con l'Unione Industriale e le aziende del territorio, presenteranno una proposta. Il tema della manifattura sarà ancora al centro, ma declinata nell'ambito delle modalità produttive del futuro. Nuove tecnologie, basate soprattutto sulla digitalizzazione dei processi produttivi, abbinate a nuovi modelli economici, ad una nuova organizzazione del lavoro e a nuovi rapporti sociali interni ed esterni alle imprese.

 

"L'Università di Torino è pronta", dichiara il Rettore dell’Università Gianmaria Ajani "come dimostrato dalle numerose azioni già in atto in collaborazione con le imprese. I nostri Dipartimenti, con i nostri ricercatori, sono impegnati da tempo su diversi progetti di ricerca, anche grazie ai finanziamenti della Regione Piemonte. Molte iniziative nel campo della formazione sono già in atto, dai dottorati innovativi industriali ai master in apprendistato, ma occorrerà sperimentare nuove vie, anche attraverso le nuove Lauree professionalizzanti previste dal MIUR. Solo attraverso una forte sinergia tra gli Atenei torinesi, Politecnico ed Università, con le aziende del territorio e con le istituzioni, sarà possibile vincere questa sfida".

 

“Oggi le tecnologie dell’Information Technology entrano in fabbrica e cresce la necessità di governare questo processo e di rimanere al passo con le innovazioni, per mantenere e rafforzare la competitività del Paese. In questo scenario, siamo convinti che le Università, soprattutto quando riescono a lavorare in modo sinergico come a Torino, possano avere un ruolo chiave per affrontare le sfide poste dalla transizione tecnologica”, commenta il Rettore del Politecnico Marco Gilli, che conclude: “Per continuare a supportare il Territorio e il Paese di fronte a questo scenario di cambiamento, il nostro Ateneo ha avviato una serie di investimenti strategici e una progressiva rivisitazione delle proprie strutture di ricerca, in linea con le esperienze e le sperimentazioni internazionali di maggiore successo, come la costituzione di Centri Interdipartimentali focalizzati su aree tecnologiche emergenti e fortemente multidisciplinari e ha già dichiarato la propria disponibilità, insieme all’Università di Torino, ad animare le attività del nascente Competence Center dedicato alle tecnologie dell’additive manufacturing, dell'automotive e dell’aerospazio, tematiche cardine dell’Industria 4.0 nella nostra Regione”.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 8 Febbraio, 2018

Università e Politecnico di Torino insieme per lo sviluppo del sistema produttivo nell'ambito del piano impresa 4.0

Oggi a Torino si riuniscono la politica, le imprese e le università per fare il punto sul piano Impresa 4.0, che segue gli obiettivi di Industria 4.0, nel corso dell’incontro alle OGR “Piano Impresa 4.0. Innovazione e competenze”. La scelta di Torino non è casuale, ma prende spunto dalla lunga tradizione industriale, manifatturiera ed imprenditoriale della città.

 

Una città in cui sono presenti due Atenei di alto profilo a livello nazionale ed internazionale, il Politecnico e l'Università di Torino, che hanno forti interazioni con le aziende, sia grandi sia piccole-medie imprese. L'incontro sarà una occasione per ribadire il ruolo centrale degli Atenei come motore per lo sviluppo del sistema industriale del paese. Le attività previste dal piano Calenda Impresa 4.0 permetteranno di consolidare e di valorizzare questo ruolo.

 

Le Università sono impegnate in formazione, ricerca e terza missione e sono pronte a mettere a disposizione le loro capacità, in collaborazione con l’Unione Industriale, per la costruzione dei nuovi Centri di Competenza per il piano Impresa 4.0. Anche il Politecnico e l'Università di Torino sono attivi su questo tema e, in collaborazione con l'Unione Industriale e le aziende del territorio, presenteranno una proposta. Il tema della manifattura sarà ancora al centro, ma declinata nell'ambito delle modalità produttive del futuro. Nuove tecnologie, basate soprattutto sulla digitalizzazione dei processi produttivi, abbinate a nuovi modelli economici, ad una nuova organizzazione del lavoro e a nuovi rapporti sociali interni ed esterni alle imprese.

 

"L'Università di Torino è pronta", dichiara il Rettore dell’Università Gianmaria Ajani "come dimostrato dalle numerose azioni già in atto in collaborazione con le imprese. I nostri Dipartimenti, con i nostri ricercatori, sono impegnati da tempo su diversi progetti di ricerca, anche grazie ai finanziamenti della Regione Piemonte. Molte iniziative nel campo della formazione sono già in atto, dai dottorati innovativi industriali ai master in apprendistato, ma occorrerà sperimentare nuove vie, anche attraverso le nuove Lauree professionalizzanti previste dal MIUR. Solo attraverso una forte sinergia tra gli Atenei torinesi, Politecnico ed Università, con le aziende del territorio e con le istituzioni, sarà possibile vincere questa sfida".

 

“Oggi le tecnologie dell’Information Technology entrano in fabbrica e cresce la necessità di governare questo processo e di rimanere al passo con le innovazioni, per mantenere e rafforzare la competitività del Paese. In questo scenario, siamo convinti che le Università, soprattutto quando riescono a lavorare in modo sinergico come a Torino, possano avere un ruolo chiave per affrontare le sfide poste dalla transizione tecnologica”, commenta il Rettore del Politecnico Marco Gilli, che conclude: “Per continuare a supportare il Territorio e il Paese di fronte a questo scenario di cambiamento, il nostro Ateneo ha avviato una serie di investimenti strategici e una progressiva rivisitazione delle proprie strutture di ricerca, in linea con le esperienze e le sperimentazioni internazionali di maggiore successo, come la costituzione di Centri Interdipartimentali focalizzati su aree tecnologiche emergenti e fortemente multidisciplinari e ha già dichiarato la propria disponibilità, insieme all’Università di Torino, ad animare le attività del nascente Competence Center dedicato alle tecnologie dell’additive manufacturing, dell'automotive e dell’aerospazio, tematiche cardine dell’Industria 4.0 nella nostra Regione”.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 8 Febbraio, 2018

Università e Politecnico di Torino insieme per lo sviluppo del sistema produttivo nell'ambito del piano impresa 4.0

Oggi a Torino si riuniscono la politica, le imprese e le università per fare il punto sul piano Impresa 4.0, che segue gli obiettivi di Industria 4.0, nel corso dell’incontro alle OGR “Piano Impresa 4.0. Innovazione e competenze”. La scelta di Torino non è casuale, ma prende spunto dalla lunga tradizione industriale, manifatturiera ed imprenditoriale della città.

 

Una città in cui sono presenti due Atenei di alto profilo a livello nazionale ed internazionale, il Politecnico e l'Università di Torino, che hanno forti interazioni con le aziende, sia grandi sia piccole-medie imprese. L'incontro sarà una occasione per ribadire il ruolo centrale degli Atenei come motore per lo sviluppo del sistema industriale del paese. Le attività previste dal piano Calenda Impresa 4.0 permetteranno di consolidare e di valorizzare questo ruolo.

 

Le Università sono impegnate in formazione, ricerca e terza missione e sono pronte a mettere a disposizione le loro capacità, in collaborazione con l’Unione Industriale, per la costruzione dei nuovi Centri di Competenza per il piano Impresa 4.0. Anche il Politecnico e l'Università di Torino sono attivi su questo tema e, in collaborazione con l'Unione Industriale e le aziende del territorio, presenteranno una proposta. Il tema della manifattura sarà ancora al centro, ma declinata nell'ambito delle modalità produttive del futuro. Nuove tecnologie, basate soprattutto sulla digitalizzazione dei processi produttivi, abbinate a nuovi modelli economici, ad una nuova organizzazione del lavoro e a nuovi rapporti sociali interni ed esterni alle imprese.

 

"L'Università di Torino è pronta", dichiara il Rettore dell’Università Gianmaria Ajani "come dimostrato dalle numerose azioni già in atto in collaborazione con le imprese. I nostri Dipartimenti, con i nostri ricercatori, sono impegnati da tempo su diversi progetti di ricerca, anche grazie ai finanziamenti della Regione Piemonte. Molte iniziative nel campo della formazione sono già in atto, dai dottorati innovativi industriali ai master in apprendistato, ma occorrerà sperimentare nuove vie, anche attraverso le nuove Lauree professionalizzanti previste dal MIUR. Solo attraverso una forte sinergia tra gli Atenei torinesi, Politecnico ed Università, con le aziende del territorio e con le istituzioni, sarà possibile vincere questa sfida".

 

“Oggi le tecnologie dell’Information Technology entrano in fabbrica e cresce la necessità di governare questo processo e di rimanere al passo con le innovazioni, per mantenere e rafforzare la competitività del Paese. In questo scenario, siamo convinti che le Università, soprattutto quando riescono a lavorare in modo sinergico come a Torino, possano avere un ruolo chiave per affrontare le sfide poste dalla transizione tecnologica”, commenta il Rettore del Politecnico Marco Gilli, che conclude: “Per continuare a supportare il Territorio e il Paese di fronte a questo scenario di cambiamento, il nostro Ateneo ha avviato una serie di investimenti strategici e una progressiva rivisitazione delle proprie strutture di ricerca, in linea con le esperienze e le sperimentazioni internazionali di maggiore successo, come la costituzione di Centri Interdipartimentali focalizzati su aree tecnologiche emergenti e fortemente multidisciplinari e ha già dichiarato la propria disponibilità, insieme all’Università di Torino, ad animare le attività del nascente Competence Center dedicato alle tecnologie dell’additive manufacturing, dell'automotive e dell’aerospazio, tematiche cardine dell’Industria 4.0 nella nostra Regione”.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 8 Febbraio, 2018

Inaugurazione dell’Anno Accademico 2017/2018 - venerdì 9 febbraio ore 11.00 Aula Magna Cavallerizza Reale

Venerdì 9 febbraio 2018 ore 11.00

Aula Magna Cavallerizza Reale (Via Verdi, 9 - Torino)

 

ACCREDITO STAMPA

Per accreditarsi alla cerimonia si prega di inviare una mail di richiesta a ufficio.stampa@unito.it  entro le 12.00 di domani giovedì 8 febbraio.

 

Università innovatrice

Interventi:

  • Gianmaria Ajani, Rettore Università degli Studi di Torino
  • Loredana Segreto, Direttrice Generale Università degli Studi di Torino
  • Luigi Botta, Presidente del Consiglio degli Studenti Università degli Studi di Torino

 

Prolusione

Mariana Mazzucato, University College London

“Ripensare il settore pubblico per un'economia più innovativa, equa e solidale”

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 7 Febbraio, 2018

NOTA STAMPA - L’Università sul cantiere di Palazzo Nuovo

L’Università degli Studi di Torino, in riferimento all'articolo dal titolo “Palazzo Nuovo, l’amianto ferma la bonifica”, pubblicato sabato 20 gennaio 2018, sul quotidiano La Stampa ed. Torino, contesta la narrazione dei fatti riportati nell’articolo, poiché non corrispondenti al vero.

 

Il titolo dell’articolo, che insinua la scorretta rimozione dell’amianto all’interno dell’area di cantiere, non corrisponde a verità in quanto le operazioni di bonifica dei pavimenti non sono ancora iniziate. Al momento infatti sono in corso i lavori preparatori consistenti nella rimozione delle pareti mobili e degli impianti, nelle quali è stata accertata l’assenza di amianto. Completata tale fase, con le modalità previste dal piano di lavori, si procederà alla rimozione dei pavimenti in vinil-amianto sulla base del piano di lavoro predisposto dall’impresa.

 

Si evidenzia inoltre che le aree di cantiere, a cui fa riferimento l’articolo, sono luogo di lavoro sotto la diretta responsabilità dell’impresa appaltatrice dei lavori di bonifica, e non luogo di lavoro dell’Università e del personale universitario.

Si precisa che in fase di progetto del cantiere, ogni singolo elemento da rimuovere presente all’interno dell’edificio è stato classificato e sono state individuate idonee modalità di smaltimento in base alle caratteristiche e alla normativa. Nel procedimento di classificazione dei materiali è stato riscontrato all’interno delle pareti mobili un materassino in fibra minerale per il quale, seppur non sia stata rilevata pericolosità, è stato previsto, in via precauzionale e cautelativa, uno smaltimento a impacchettamento, secondo le modalità previste dalla norma.

Nel corso dei lavori, durante le prime operazioni di smontaggio delle pareti mobili, l’impresa non ha seguito le procedure previste dal progetto con smaltimento a impacchettamento, ragione per cui, appena ravvisato il problema, il direttore dei lavori con specifico ordine di servizio ha chiesto all’impresa di attenersi a tale procedura fermando le lavorazioni (ordine di servizio del 10/01/2018). L’Ateneo ha disposto fin da subito analisi chimico-fisiche sui pannelli. Fino a quando l’esito di tali analisi non sarà noto le lavorazioni rimarranno sospese, causando un danno per l’Università.

Le figure dell’Ateneo preposte ai controlli hanno pienamente ottemperato alla normativa in materia, non potendo, in alcun modo, sostituirsi all’impresa nell’organizzazione e gestione del cantiere edile.

In data 19/01/2018 lo Spresal ha effettuato un'ispezione all’interno del cantiere e ha confermato la sospensione dei lavori disposta dall’Ateneo.

In ultimo, in riferimento alla presenza di cumuli di macerie troppo pesanti per il pavimento, come riportato nell’articolo, la direzione dei lavori ha verificato che i quantitativi di materiali depositati sono compatibili con i sovraccarichi previsti dai solai, quindi non sussistono problemi strutturali e pericoli.

Resta comunque inteso che il problema è circoscritto ad una porzione dell’area di cantiere (3°/4° piano) completamente confinato.

Il contenuto dell’articolo è fuorviante e desta inutili allarmismi.

L’Università si riserva conseguentemente di tutelare la propria immagine nelle competenti sedi.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 22 Gennaio, 2018

Promemoria_Auschwitz: dialogo, confronto, viaggio - fotocomunicato e cartella stampa

Oggi martedì 16 gennaio alle ore 12.15, nel Salone del Rettorato (Via Verdi 8 – Torino), è stato presentato alla stampa il progetto nazionale Promemoria_Auschwitz, patrocinato dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei Deputati, e organizzato congiuntamente in Piemonte dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e dalla Società contemporanea "Giorgio Agosti" (Istoreto), dal Centro Einstein di Studi Internazionali (CESI) e dall’associazione di promozione sociale Deina Torino, con il sostegno dell’Università di Torino, la Città di Torino, la Fondazione CRT, la Fondazione CRC e di vari comuni piemontesi.

 

Sono intervenuti:

  • Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino
  • Elena Bissaca, Vice presidente Deina Torino
  • Sara Vallerani, rappresentante Studenti Indipendenti
  • Barbara Berruti, Vicedirettrice Istoreto
  • Bruno Maida, docente di Storia contemporanea UniTo

 

Promemoria_Auschwitz è un progetto di educazione alla cittadinanza europea pensato per accompagnare le giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione della complessità del mondo che ci circonda a partire dal passato e dalle sue narrazioni, per guardare alla storia della Seconda Guerra Mondiale, della Deportazione e della Shoah e acquisire lo spirito critico necessario a un protagonismo come cittadini nel presente.

 

Il programma, a cui in Piemonte hanno preso parte circa 600 studenti, si è articolato in un percorso di educazione alla cittadinanza attraverso un’analisi storica e sulle memorie europee, e si concluderà a febbraio con un viaggio a Cracovia e con la visita agli ex lager di Auschwitz e Birkenau.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 16 Gennaio, 2018

Umberto Ricardi nuovo Direttore della Scuola di Medicina dell'Università di Torino - fotocomunicato

Umberto Ricardi

Con 78 voti su 105 aventi diritto è stato eletto oggi il nuovo Direttore della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, il prof. Umberto Ricardi, che resterà in carica fino al 30 settembre 2018.

 

Biografia

Umberto Ricardi, nato a Torino, il 18/7/1961, è Professore Ordinario di Radioterapia presso il Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino e Direttore del Dipartimento di Oncologia dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.

 

Dal 2005 svolge il ruolo di Direttore della Scuola di Specializzazione in Radioterapia dell’Università di Torino e dal 2002 il ruolo di Direttore della Struttura Complessa Radioterapia dell’Università di Torino.

Dal 1° novembre 2012 al febbraio 2017 ha svolto il ruolo di Presidente del Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia dell’Università di Torino.

Dal gennaio 2016 ricopre l’incarico di Vice Direttore Vicario della Scuola di Medicina di Torino.

Le principali aree di interesse scientifico e clinico-assistenziale riguardano l’oncologia toracica, l’oncoematologia, la neuroncologia e l’utilizzo delle tecniche avanzate di radioterapia (radiochirurgia, radioterapia sterotassica).

Relatore ad invito a congressi nazionali ed internazionali, ha al suo attivo circa 250 pubblicazioni. E’ attualmente membrio della Commissione ASN per il settore concorsuale 06/I1 Diagnostioca per Immagini, Radioterapia e Neuroradiologia.

Membro di numerose società scientifiche oncologiche, nazionali ed internazionali, è Presidente della Società Europea di Radioterapia ed Oncologia (ESTRO) per il prossimo biennio.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 11 Gennaio, 2018

L’Università di Torino fra le migliori d’Italia: 81 milioni di euro dal MIUR per i Dipartimenti di eccellenza

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha reso noto l’elenco dei 180 Dipartimenti che sono risultati assegnatari del Fondo di finanziamento quinquennale (2018-2022) dei Dipartimenti di Eccellenza degli Atenei Italiani per rafforzare e valorizzare l'eccellenza della ricerca, con investimenti in capitale umano, infrastrutture e attività didattiche di alta qualificazione.

 

Dei 15 Dipartimenti dell’Università di Torino ammessi a presentare un progetto per accedere al finanziamento, ne sono stati selezionali 10 (più il Dipartimento Interateneo con il Politecnico di Torino di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio), distribuiti nelle tre grandi macro-aeree disciplinari:

  • 3 per l'Area Medica (Scienze Mediche, Scienze Chirurgiche e Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”)
  • 4 per l'Area Umanistica economica e sociale (Filosofia e Scienze dell’Educazione, Scienze economico-sociali e matematico-statistiche, Giurisprudenza e Culture Politiche e società)
  • 3 per l'Area scientifica e tecnologica (Fisica, Scienze agrarie, forestali e alimentari e Scienze veterinarie)

 

La selezione è avvenuta sulla qualità del progetto presentato e della ricerca effettuata dal Dipartimento e valutata nell’ambito della VQR 2011/2014(Valutazione della Qualità della Ricerca).

 

L’Università di Torino riceverà un finanziamento complessivo di 81.575.410 euro per il quinquennio 2018-2022, cioè oltre 16 milioni in più per anno.

I fondi saranno impiegati per l’acquisto di infrastrutture strumentali utili sia alla ricerca che alla didattica di alta qualificazione e per assumere almeno 20 nuovi ricercatori, 20 nuovi docenti (professori ordinari e associati) e 10 nuovi tecnici della ricerca.

 

Il brillante risultato ottenuto dimostra che l’Università di Torino si colloca fra i migliori Atenei d’Italia (terzo posto complessivo per numero di Dipartimenti finanziati) e conferma il trend positivo degli ottimi risultati sulla VQR presentati a febbraio 2017 dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 10 Gennaio, 2018

Esperti internazionali dell'asma grave a Torino - 12 e 13 gennaio Centro Congressi Torino Incontra (Via Nino Costa 8)

Venerdì 12 e sabato 13 gennaio 2017, al Centro Congressi Torino Incontra (via Nino Costa 8) si svolge il Convegno InternazionaleMeet the Experts in Severe Asthma”, che porta nel capoluogo piemontese i nomi più prestigiosi della pneumologia a livello internazionale. Una intensa due giorni che ha come obiettivo quello di far crescere tra gli specialisti allergologi e pneumologi la capacità di identificazione del paziente asmatico grave, per poter successivamente indirizzarlo alla più appropriata terapia personalizzata.

 

Il percorso di questo Congresso Internazionale, organizzato con il patrocinio della Scuola di Medicina dell'Università di Torino, partirà dalla definizione di asma grave per poi affrontare le variabili nella fenotipizzazione del paziente, la sua gestione clinica, le terapie presenti e le prospettive terapeutiche future. Sulla base di questa condizione patologica, la parola chiave nella valutazione clinica è appunto fenotipizzazione, dove per fenotipo si intendono le caratteristiche osservabili di un organismo dovute all'interazione tra patrimonio genetico e fattori ambientali che sono relativamente stabili nel tempo. I fenotipi sono definibili sulla base di fattori clinici come abitudini di vita (ad es. gli asmatici fumatori) o comorbilità (obesità, rinosinusite, reflusso gastroesofageo), della valutazione funzionale (come l'asma con ostruzione delle vie aeree non più reversibile) e del tipo di infiammazionemisurabile con metodi non-invasivi e invasivi. Prima di definire un paziente affetto da asma grave è necessaria quindi una valutazione più approfondita per escludere diagnosi alternative all'asma e per eventualmente riconoscere altre forme di asma non-grave prendendo in considerazione fattori di aggravamento, comorbilità, aderenza alla terapia, controllo della malattia nel tempo.

 

«Qualcuno, forse provocatoriamente, - spiega il prof. Fabio Ricciardolo, docente di Malattie dell'Apparato Respiratorio presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell'Università di Torino e responsabile scientifico del convegno – sostiene che i pazienti con asma grave siano quelli non trattati. Di sicuro però, esiste circa un 10% di pazienti asmatici che non sono omologabili alla rimanente parte in cui l'asma può essere trattata appropriatamente e con una buona compliance del paziente. Per loro il controllo dell’asma è ottenibile solo con alte dosi di terapia farmacologica o, più frequentemente, non è raggiungibile per la gravità della malattia o per la presenza di comorbilità. Loro forse non la chiamano per nome, ma ciascuno conosce bene come si manifesta la propria particolare forma d’asma e l’affronta ogni giorno e ogni notte; si potrebbe dire ogni volta che respira. L’asma grave è una patologia molto invalidante e ancora sottovalutata. Noi siamo qui per loro. Anzi, noi siamo qui per ognuno di loro. Lev Tolstoj, in “Anna Karenina”, scriveva: “Tutte le famiglie felici si assomigliano, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”. Ecco, lo stesso vale per gli asmatici gravi».

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 10 Gennaio, 2018
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