Un Atlante del Cibo per Torino - Presentato oggi lunedì 29 maggio il primo Rapporto sullo stato del sistema alimentare del territorio

Oggi, lunedì 29 maggio, alle ore 11.00 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (Via Verdi 8, Torino) è stato presentato l’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana, il progetto interateneo, promosso da UniversitàPolitecnico e Scienze Gastronomiche in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, che rappresenta una ricerca transdisciplinare ad oggi unica nel suo genere poiché raccoglie un repertorio di rappresentazioni, info-grafiche, video, testi, ricerche, articoli, a disposizione del cittadino e funzionali ad un’analisi e rappresentazione del “sistema cibodi Torino e Provincia.

Alla presentazione sono intervenuti, Gianmaria AJANI, Rettore dell’Università di Torino, Stefano CORGNATI, Vice Rettore per la Ricerca del Politecnico di Torino, Silvio BARBERO, Vice Presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche, Stefania GIANNUZZI, Assessora alle Politiche Ambientali del Comune di Torino e Guido CERRATO, Dirigente Area Promozione e Sviluppo del Territorio della Camera di Commercio di Torino.

 

A lungo associato solamente a questioni rurali, oggi il tema del cibo è entrato a far parte del dibattito sulla sostenibilità delle politiche territoriali, urbane e di salute pubblica. La Città di Torino ha risposto a questa crescente richiesta di consapevolezza e pianificazione attraverso due tappe fondamentali che formalizzano l’impegno della città sui temi del cibo e dell’alimentazione: l’inserimento del Diritto al Cibo nel suo Statuto e l’adesione al primo patto internazionale sulle politiche alimentari, il Milan Urban Food Policy Pact, firmato durante Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita!”.

In questo fermento d’iniziative, dibattiti e riflessioni sul sistema alimentare, nasce e si colloca il progetto di ricerca denominato “Atlante del Cibo” di Torino Metropolitana, tassello fondamentale per lo studio e il monitoraggio delle dinamiche sociali, economiche e culturali connesse al sistema alimentare torinese.

L’obiettivo è produrre nuova conoscenza sul sistema alimentare metropolitano, aggregando e sistematizzando le informazioni già esistenti e proponendo una visione di crescita che avvalori le potenzialità del territorio.

 

A tal fine è necessario individuare e definire gli attori, le risorse, i flussi di materia, energia e conoscenza, gli spazi e le relazioni che costituiscono il sistema stesso e di cui si ha, attualmente, poca consapevolezza. Come sottolinea il coordinatore del progetto prof. Egidio Dansero dell’Università degli Studi di Torino: rifacendosi a una delle eredità di Luigi Einaudi, è necessario “conoscere per deliberare” e dunque su può partire dal cibo per rileggere una molteplicità di politiche, azioni, progettualità, grandi e piccole, istituzionali e non che agiscono nel torinese e possono concorrere nel definire l'orizzonte delle politiche locali.

Dunque la ricerca, dal respiro pluriennale e che aspira a diventare un modello replicabile in altri contesti, vuole rispondere al bisogno conoscitivo (che emerge non solo a livello locale, ma anche internazionale) e di messa in rete di attori, sotteso alla volontà di supportare la progettazione di politiche alimentari della città metropolitana e di migliorarne la gestione ordinaria del sistema produttivo e distributivo.

L’Atlante, è uno strumento di narrazione, di analisi, di monitoraggio, attraverso processi di mappatura e funzioni che consentono la connessione d’informazioni esistenti, con la possibilità di effettuare approfondimenti tematici, geografici e culturali, per riflettere sul sistema territoriale del cibo. Ambisce ad accrescere la consapevolezza tra la cittadinanza e i decision-makers, creando nuove occasioni di dialogo, confronto e condivisione degli obiettivi per un benessere diffuso.

Durante la mattinata di lavori è stato presentato il Primo Rapporto sullo stato del sistema del cibo di Torino prima edizione di uno strumento che diventerà un vero e proprio osservatorio per le dinamiche territoriali legate al cibo a Torino, con rapporti periodici e approfondimenti tematici.

 

La prima edizione del Rapporto contiene riflessioni su diversi temi raccolti in 37 schede specifiche (corredate da cartografia e infografiche), dalle produzioni agricole all’allevamento, dalle mense scolastiche ai prodotti tipici ed eccellenze enogastronomiche, finalizzate a descrivere e interpretare gli elementi più rilevanti dello stato attuale del sistema del cibo di Torino a scala variabile, da quella di quartiere a quella regionale.

La banca dati conoscitiva che costituisce l’Atlante ci restituisce un quadro ricco d’informazioni sui flussi e le dinamiche del sistema alimentare locale, una visione di sistema rispetto all’analisi delle singole componenti che ci può portare a progettare relazioni di valore che narrano di una qualità di sistema, osserva il prof. Franco Fassio dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e Consigliere Nazionale di Slow Food Italia.

Una sezione del sito offre inoltre la possibilità di accedere ad un processo di mappatura partecipata che utilizza il social network civico “First Life” sviluppato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino.

L’Atlante del Cibo dunque può essere utile a chi interviene nella regolamentazione e valorizzazione del sistema alimentare territoriale, a chi indaga la sua sostenibilità, a chi opera nelle diverse fasi che vanno dalla produzione alla gestione dei rifiuti e dello spreco, a chi semplicemente è curioso di conoscere meglio il sistema del cibo torinese.

Mette a disposizione una prima serie d’informazioni, verificate, trasparenti e aggiornate, che possono aiutare a progettare nuovi prodotti e servizi, e più in generale, ad attivare sul territorio un processo d’innovazione culturale: un terreno nel quale possono crescere nuove idee, modelli di business, orientati ad una sostenibilità di sistema, evidenzia il prof. Paolo Tamborrini, di Design Politecnico di Torino.

Sull’area metropolitana di Torino (considerando una popolazione di circa 1,5 milioni di abitanti, relativa all’area metropolitana ristretta) vengono consumati quotidianamente circa 1.600 tonnellate di cibo all’anno, delle quali 600 di prodotti ortofrutticoli, 400 di cereali e derivati, 300 di prodotti lattieri caseari200 di carne e 65 di pesce. Nonostante una richiesta crescente di prodotti biologici, specie in riferimento alla domanda costituita dalla ristorazione scolastica con i suoi8 milioni di pasti annuali, la percentuale di superficie agricola dedicata al biologico attualmente è pari a 1.839,31 ha, corrispondenti allo 0,88 % della superficie agricola utilizzata (SAU) complessiva. La distribuzione del biologico è decisamente eterogenea: nella coltivazione di riso il modello produttivo del biologico riguarda il 23,6% della SAU, in altre produzioni, quali ad esempio quella cerealicola è limitato ad uno 0,5%. E’ comunque interessante notare come l’attuale superficie in conversione, 1591 ha, sia quasi pari al totale della superficie coltivata con metodi biologici già esistente.

 

Altro dato particolarmente rilevante riguarda il ruolo dell'agricoltura periurbana e di quella dei territori immediatamente circostanti all'area metropolitana nei canali di vendita alternativi alla grande distribuzione organizzata fondati sulla vendita diretta (mercati dei contadini, gas, etc.).

Le aziende dell'area metropolitana che vendono direttamente i propri prodotti sono infatti il 36 % del totale, percentuale decisamente più alta del dato regionale (12 %) e che raggiunge il 58 % se si considerano solo le aziende situate nel comune di Torino (dati Censimento dell'Agricoltura 2010).

Dal punto di vista della distribuzione, il sistema del cibo di Torino è caratterizzata dalla compresenza di canali tipici del sistema convenzionale industrializzato (Gdo, mercati all'ingrosso) e di un numero di mercati alimentari (ben 42 circa, ogni giorno), caratterizzati anche dalla vendita diretta da parte dei produttori, senza pari in Italia, in rapporto alla popolazione.

A Torino ogni giorno vengono organizzati oltre 40 mercati comunali, nella maggior parte dei quali sono presenti banchi di produttori agricoli (oltre 300 ogni giorno), provenienti in gran parte da territori compresi in un raggio di 50-70 km dalla città, che vendono direttamente i propri prodotti

Nel solo comune di Torino, sono inoltre presenti circa 70 Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) e 15 farmers' market, oltre a una decina di botteghe specializzate nella vendita di prodotti di filiera corta.

 All'altro capo del sistema urbano del cibo si collocano gli scarti: si può stimare che ciascun torinese produca circa 110 kg/anno di rifiuti organici, (dei quali entra nel circuito della raccolta differenziata il 50%) derivanti dal consumo alimentare, ai quali bisogna aggiungere i rifiuti da imballaggio (dati Provincia di Torino, 2012).

 A Torino e in Piemonte il tema del cibo riveste storicamente un ruolo di primo piano: il settore dell’enogastronomia e della ristorazione di eccellenza rappresenta, infatti, un asset maturo della città, soprattutto in termini di valorizzazione del territorio e sviluppo turistico. Basti pensare alla rete di produzioni di qualità (vino, cioccolato, prodotti da forno), alla presenza di grandi mercati (fra tutti Porta Palazzo) e alle relative competenze e saperi che costituiscono un capitale materiale e immateriale di grande rilievo.

Il processo di auto-riconoscimento di queste dotazioni, può contribuire alla definizione delle specificità del sistema alimentare di Torino Metropolitana, allo sviluppo delle sue componenti urbane e rurali, all’individuazione di percorsi ad hoc di valorizzazione, ad attivare processi di visibilità anche internazionale se pensiamo ad eventi gastronomici e allo stesso tempo culturali come Terra Madre Salone del Gusto.

Il cibo è infatti una delle risorse strategiche sulle quali si sta ridefinendo il ruolo della Torino post-industriale, tanto verso l'interno quanto nelle reti urbane internazionali, sia da un punto di vista materiale (attività economiche, trasformazioni urbane, flussi, etc.), sia sotto l'aspetto simbolico e di costruzione di una nuova immagine della città.

“Partire dal cibo è necessario per rileggere una molteplicità di politiche, azioni, progettualità, grandi e piccole, istituzionali e non che agiscono nel Torinese e possono concorrere nel definire l'orizzonte delle politiche locali del cibo” ha dichiarato Egidio Dansero Delegato del Rettore alla sostenibilità ambientale e alla cooperazione allo sviluppo dell’Università di Torino “Ma come è organizzato, come funziona, quali gli attori del sistema attuale del cibo che nutre la Torino metropolitana e su cui le politiche locali del cibo possono intervenire? E quali sono le possibilità di concert-azione e intervento degli attori che compongono il sistema locale territoriale del cibo? 'Conoscere per deliberare' è una delle eredità che Luigi Einaudi ci ha lasciato. In questa prospettiva l'Università di Torino co-promuove l'Atlante del cibo, volto a costruire nuove rappresentazioni e narrative del sistema del cibo nel Torinese, cooperando con gli altri attori a partire dagli altri atenei compartecipi di questo progetto scientifico, culturale che intendiamo mettere a disposizione del territorio." 

Per Franco Fassio ricercatore in Eco Design e Systemic Design, Università di Scienze Gastronomiche; Consigliere nazionale Slow Food Italia “la distribuzione territoriale delle attività evidenzia la presenza nel territorio torinese di “due anime che trovano molteplici argomenti di dialogo e confronto” (C. Petrini) quella urbana in costante movimento, fiera della propria identità e al contempo disposta a contaminarsi, e quella che si esprime nelle aree rurali circostanti alla città, che attraverso il contatto diretto con la terra, si rinnova di anno in anno seguendo le proprie vocazioni e tutelando il paesaggio e la biodiversità. Il cibo nella Città Metropolitana di Torino rappresenta dunque un sistema complesso, composto da un gran numero di fattori che interagiscono fra loro (materiali ed immateriali) e che fa sì che la dinamica che ne deriva sia diversa da quelle delle singole parti costituenti. La sua comprensione rappresenta dunque una sfida, che UNISG ha raccolto tramite la partecipazione all’Atlante del Cibo, con l’obiettivo di analizzare le potenzialità del territorio torinese, rinnovare le relazioni del cibo con la salute pubblica e gli ecosistemi coinvolti, e ambire ad una qualità alimentare di sistema”.

 “La partecipazione all’iniziativa Atlante del Cibo” conclude Paolo Tamborrini Coordinatore del corso di Studi in Design Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino “è un’importante occasione per proseguire nella ricerca e nella progettazione di prodotti e servizi per Torino, attraverso la metodologia del Design Sistemico. Nato al Politecnico di Torino, il Design Sistemico è un importante strumento per fare innovazione, in ottica di sostenibilità ambientale e con processi interdisciplinari che caratterizzano tutto il nostro Ateneo".

 

 

 

CONTATTI UFFICIO STAMPA

UNIVERSITÀ DI TORINO

UFFICIO STAMPA

Giuseppe Gramegna – 338.9833781 – 011.6702222   Elena Bravetta – 3311800560 - 0116709611

ufficio.stampa@unito.it

 

POLITECNICO DI TORINO

RELAZIONI CON I MEDIA

Elena Foglia Franke – tel. +390110906286  – relazioni.media@polito.it

 

UNIVERSITÀ DI SCIENZE GASTRONOMICHE

Ufficio Comunicazione

Telefono: +39 0172 458 507
Fax: +39 0172 458 550
Email: comunicazione@unisg.it

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 29 Maggio, 2017

Tutorato per le future matricole 2017/2018: 105 borse dell’Università di Torino per un totale di 150.000 euro

C’è tempo fino alle ore 12.00 del 30 maggio 2017 per partecipare al bando con cui l’Università di Torino stanzia e assegna 150.000,00 euro da dedicare ad attività di tutorato per le future matricole 2017-2018.

Possono partecipare gli studenti iscritti a tempo pieno ad uno dei corsi di laurea triennale (iscritti al secondo anno) o a ciclo unico (iscritti al quarto anno) indicati nel bando, presentando la loro candidatura on line sul sito www.unito.it e accedendo con le proprie credenziali al menu "Collaborazioni 200 h". Ogni studente potrà candidarsi solo per lo svolgimento di attività di tutorato relative al corso di laurea a cui è iscritto.

 

In totale saranno 105 borse della durata di 200, 100 e 50 ore, che dovranno svolgersi nell’arco di 8-12 mesi, a partire dalla prima settimana di settembre 2017.

Le selezioni, che avverranno tra fine giugno e metà luglio, saranno svolte da apposite Commissioni, che valuteranno i candidati secondo criteri basati sulla media ponderata, sul numero di CFU conseguiti e sull’esito di un colloquio.

 

Gli studenti selezionati seguiranno un corso di formazione e riceveranno per il servizio di tutorato 9 € l’ora: per 200 ore circa 1.800 €, per 100 ore circa 900 € e per 50 ore 450 €.

 

Dopo la prima edizione, inaugurata nell’anno accademico 2015-2016, destinata ai Dipartimenti di Studi Storici, Studi Umanistici, Filosofia e scienze dell'educazione, Psicologia e  Lingue e letterature straniere e culture moderne, la seconda e la terza edizione sono state allargate a quasi tutti i Corsi di Studi dell’Ateneo per sottolineare l’attenzione riservata alle future matricole e con l’obiettivo di prevenire, fin dai primi momenti di contatto col mondo universitario, la dispersione e il ritardo negli studi e di promuovere una più proficua partecipazione attiva delle matricole alla vita universitaria in tutte le sue forme, secondo le finalità proprie del servizio di Tutorato.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 25 Maggio, 2017

Riconoscere e reagire alla violenza sessuale - Risultati indagine su atteggiamenti e opinioni degli/lle studenti/esse di Unito e di Polito

Oggi, lunedì 22 maggio nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, via Verdi 9, si è tenuto il convegno “Università a supporto delle vittime di violenza sessuale: un percorso di formazione per servizi sostenibili nel tempo”. La giornata è stata aperta dagli interventi di Loredana Segreto, Direttrice Generale dell’Università degli Studi di Torino, Marco Gilli, Rettore del Politecnico di Torino, Michela Meo, Pro-Rettore del Politecnico di Torino, Marco Giusta, Comune di Torino, Assessore alle Politiche Giovanili e delle Pari Opportunità, Città di Torino e Monica Cerutti, Assessora alle Pari Opportunità, Regione Piemonte.

 

Il Convegno è stato organizzato dal CIRSDE (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere dell'Università degli Studi di Torino), impegnato nella realizzazione del progetto finanziato dalla Commissione Europea DG Justice, Rights, Equality and Citizenship Programme (DAPHNE-III strand) “USVReact: Università a supporto delle vittime di violenza sessuale” (www.usvreact.eu). Il progetto USVReact ha realizzato sia un percorso formativo interno all’Università (92 partecipanti) e al Politecnico (83 partecipanti), ed un lavoro di ricerca rivolto agli/lle studenti/sse dei due Atenei.

 

Durante la presentazione sono stati resi noti i risultati dell’indagine Riconoscere e reagire alla violenza sessuale – USVReact: atteggiamenti e opinioni degli/lle studenti/esse di Unito e di Polito e dei/lle partecipanti alla formazione” che ha coinvolto oltre 4000 studenti (3043 studenti/esse di Unito e 1034 di Polito) a cura della prof.ssa Norma De Piccoli e della dott.ssa Mara Martini.

L’indagine riporta l’opinione di relative alle rappresentazioni e alla percezione in tema di violenza di genere, nelle diverse forme in cui essa si manifesta, dallo stalking allo stupro, dall’omofobia alla molestia.

Dalla ricerca emerge che nei due Atenei gli studenti e le studentesse percepiscono una bassa percentuale di situazioni moleste o violente e le molestie percepite sono prevalentemente tra le meno gravi: ad esempio, il 10,5% in Unito e il 12% in Polito denuncia che con una certa frequenza «qualcuno negli ultimi 3 mesi abbia fatto commenti espliciti e/o offensivi, in pubblico o in privato»; altre situazioni si sono verificate con frequenza decisamente più bassa.

 

La maggior parte dei/lle rispondenti di entrambi gli Atenei, inoltre si dichiara pronta a intervenire nel caso in cui assistesse o venisse a sapere di situazioni di violenza di genere: ad esempio, circa l’80% dei rispondenti afferma che quasi certamente “darebbe a un’autorità preposta in università delle informazioni in suo possesso che potrebbero essere di aiuto in un caso di violenza sessuale, anche se gli/le amici/he o colleghi/e fanno pressioni perché non dica nulla”.

A fronte di questo quadro complessivamente positivo, vale tuttavia la pena portare la riflessione sul fatto che assai meno rispondenti (45% in Unito, 35% in Polito) affermano che “esprimerebbero il loro disagio quando qualcuno fa una battuta sul corpo di una donna” e di questi, in misura significativamente minore gli uomini.

Analogamente il 23% in Unito e il 24% in Polito si dichiara d’accordo con l’affermazione che “Quando i ragazzi commettono violenza, di solito lo fanno a causa del loro forte desiderio sessuale”, a giustificare la violenza sessuale attraverso l’idea che gli istinti non possano essere controllati con la ragione, neppure da uomini pur adulti e istruiti. Il 20% in Unito e il 22% in Polito concorda sul fatto che “Una ragazza che si comporta come una ‘sgualdrina’, si sta mettendo nei guai”, imputando la colpa della violenza subita alla vittima anziché a chi commette il reato. I dati evidenziano che sono soprattutto i ragazzi, rispetto alle ragazze, a “giustificare” queste situazioni di violenza.

In altri termini emerge ancora, almeno in parte, una cultura che non legittima, certamente, ma neppure stigmatizza con forza ogni forma di violenza di genere a partire da quelle più sottili, come le battute sessiste sul corpo di una donna. Sarebbe perciò importante promuovere quante più azioni a sostegno di un cambiamento culturale, come ad esempio la formazione prevista dal presente progetto, a contrasto e, meglio, prevenzione di ogni forma di violenza.

 

La mattinata di studio si è conclusa con la tavola rotonda “Violenza sulle donne e violenza omofobica: quali punti di contatto e quali differenze?” a cura dell’Avv.a Elena Bigotti e del prof. Luca Rollè.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 22 Maggio, 2017

Università a supporto delle vittime di violenza sessuale - Lunedì 22 maggio ore 9.30 - Aula Magna Cavallerizza Reale

Lunedì 22 maggio 2017, dalle ore 9.30 alle ore 13, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, via Verdi 9, avrà luogo il convegno “Università a supporto delle vittime di violenza sessuale: un percorso di formazione per servizi sostenibili nel tempo”. Parteciperanno, oltre ai rappresentanti dell’Università e del Politecnico di Torino, anche l’Assessore alle Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità, Città di Torino, Marco Giusta, e l’Assessora alle Pari Opportunità, Regione Piemonte, Monica Cerutti.

 

Sono inoltre previste: la presentazione dei risultati del questionario “Riconoscere e reagire alla violenza sessuale – USVReact: atteggiamenti e opinioni degli/lle studenti/esse di Unito e di Polito e dei/lle partecipanti alla formazione” a cura della Prof.ssa Norma De Piccoli e della dott.ssa Mara Martini; una tavola rotonda “Violenza sulle donne e violenza omofobica: quali punti di contatto e quali differenze?” a cura dell’Avv.a Elena Bigotti e del prof. Luca Rollè.

 

Il Convegno è il momento conclusivo del progetto di cui il CIRSDE (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere dell'Università degli Studi di Torino) è referente per l’Università di Torino “USVREACT: Università a supporto delle vittime di violenza sessuale” (www.usvreact.eu), finanziato dalla Commissione Europea DG Justice, Rights, Equality and Citizenship Programme (DAPHNE-III strand).

 

L’ingresso è libero sino a esaurimento dei posti.

 

Per ulteriori informazioni:

prof.ssa Norma De Piccoli (coordinatrice locale per il progetto)

norma.depiccoli@unito.it

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 19 Maggio, 2017

L’Università di Torino al 30° Salone del Libro - Il programma di Sabato 20 e Domenica 21 maggio

Open Science: l’informazione scientifica tra fake news e opinione pubblica

 

Programma eventi 20-21 maggio 

Sabato 20 Maggio
10.30 - 11.30Open Populism” - Dipartimento Culture, Politica e Società – Università di Torino

  • Giuliano Bobba 
  • Pietro Del Soldà
  • Fabio Bordignon

12.00 - 13.00Cittadini e scienza in rete. Navigare tra informazioni, distorsioni e ‘bufale’ (3)” - Dipartimento di Fisica - Università di Torino

  • Lorenzo Magnea
  • Giuseppe Tipaldo

13.30 - 14.30Tra Scienza e Fantascienza” - Dipartimento di Studi Storici - Università di Torino

  • Maurizio Vivarelli
  • Davide Monopoli 
  • Silvia Casolari 
  • Roberta Mori

15.00 - 16.00Artificial Intelligence” - Dipartimento di Informatica - Università di Torino 

  • Guido Boella 
  • Ugo Pagallo 
  • Vittorio Di Tomaso

16.00 - 17.00Open Journalism” - Dipartimento Culture, Politica e Società – Università di Torino
Partecipano

  • Cristopher Cepernich
  • Marco Sodano
  • Carlo Sorrentino

17.30 - 18.30Post Verità e migranti (1)” - Dipartimento di Culture, Politica e Società - Università di Torino
Partecipano

  • Marinella Belluati
  • Roberto Beneduce
  • Valerio Cataldi
  • Ilda Curti

19.00 - 20.00Post Verità e migranti (2)” - Master in Giornalismo – Università di Torino
Partecipano

  • Anna Masera
  • Domenico Quirico
  • Niccolò Zancan

Domenica 21 Maggio
10.30 - 11.30Giornalismo e Droni” - Master in Giornalismo - Università di Torino

  • Anna Masera
  • Ugo Pagallo
  • Carlo Blengino
  • Alessandro Contaldo

12.00 - 13.00Cittadini e scienza in rete. Navigare tra informazioni, distorsioni e ‘bufale’ (4)” - Dipartimento di Fisica - Università di Torino

  • Lorenzo Magnea
  • Giuseppe Tipaldo,

13.30 - 14.30 Buono … da ascoltare: per un’antropologia della radio” - Dipartimento Culture, Politica e Società - Università di Torino

  • Cecilia Pennacini
  • Peppino Ortoleva
  • Sara Zambotti

15.00 - 16.00Post-Verità” - Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione - Università di Torino

  • Germano Paini
  • Tiziana Andina
  • Giovanni Leghissa

18.00 - 19.30Open Science per lo sviluppo” - Progetto Innovazione e Competitività - Università di Torino

  • Germano Paini
  • Elena Giglia
  • Alessandro Sarretta
  • Paolo Borsa
  • Mario Calderini

 

In attuazione della convenzione con la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura l'Università degli Studi di Torino è presente al Salone Internazionale del Libro 2017 con uno spazio espositivo denominato “Open Science” dedicato ai temi della scienza e del suo ruolo nelle società contemporanee.

Lo spazio è articolato in un’area eventi, “Talking About: la scienza per capire il mondo”, e in un’area espositiva, “Science with and for Society”.

«La nostra presenza al Salone rimarca il ruolo dell’Università nella creazione e promozione della cultura nel territorio», afferma il Rettore Gianmaria Ajani. «Con il contributo dei docenti e con la collaborazione degli studenti presenteremo il valore della ricerca, e affronteremo, facendo chiarezza, le problematiche più critiche dell’attualità correggendo le "fake news" e promuovendo una corretta informazione sui temi che troppo spesso sono oggetto della diffusione di notizie fuorvianti”.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 19 Maggio, 2017

Internet: trasparenza o manipolazione? - domani venerdì 19 maggio alle 9.45 Aula Magna del Rettorato (via Po 17)

Nell'ambito degli eventi del Salone OFF TORINO in collaborazione con l'Università di Torino e l'Ordine dei Giornalisti del Piemonte, il Comitato Osservatorio21 presenta

 

"Internet: trasparenza o manipolazione?"

venerdì 19 maggio 2017

Aula Magna del Rettorato (via Po 17)

ore 9.45

 

 

L’avvento di Internet ha sicuramente generato un enorme progresso in termini di libera espressione, condivisione immediata delle informazioni, diffusione della conoscenza.

Al tempo stesso la sua crescita caotica e senza regole sta generando una distorsione sempre più evidente nei processi di comunicazione. La diffusione di notizie false e l’utilizzo di violenza verbale influiscono sul degrado dei rapporti sociali e l’uso manipolativo arriva a condizionare l’opinione pubblica in momenti chiave del processo democratico.

 Il convegno chiama a dibattere sul tema giornalisti, giuristi, accademici e operatori dei social media, nell’intento di identificare percorsi che consentano di cogliere a fondo le opportunità minimizzando i rischi.

Partecipano:

GIANMARIA AJANI, ALBERTO SINIGAGLIA, LUCIANO FLORIDI, LAURA BONONCINI, ANNA MASERA, MICHELE MEZZA, SERGIO SCAMUZZI, GIUSEPPE VACIAGO, PAOLO ATTIVISSIMO, FABRIZIO PACE, RICCARDO ROSSOTTO

 

Il COMITATO "OSSERVATORIO 21" (www.osservatorio21.it) nasce allo scopo di condividere, anche in rete, informazioni e riflessioni sui nuovi rischi cui è esposta oggi la democrazia. Monitorare i fenomeni che corrodono le istituzioni democratiche è dovere civile: tra questi, gli abusi nella comunicazione social.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 18 Maggio, 2017

L'Università di Torino premia i suoi migliori laureati

Oggi martedì 16 maggio, alle 15.00, nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale (Via Verdi, 9 –Torino), si è svolta la cerimonia di consegna di 72 medaglie d'argento per le migliori Tesi di Laurea dell’a.a. 2014-2015 e 17 Premi di Studio.

 

Hanno partecipato il Rettore, prof. Gianmaria Ajani, i Direttori di Dipartimento e le famiglie che hanno istituito i premi di studio. Come premio (migliore tesi o premio di studio) sono stati consegnati una pergamena e una medaglia con l'effigie dell'Ateneo.

 

I 72 migliori laureati sono così suddivisi per provenienza geografica:

Regione Piemonte 54

Provincia di Torino 32

Provincia di Cuneo 18

Provincia di Alessandria 2

Provincia di Biella 2

Regione Lombardia 4

Provincia di Milano 3

Provincia di Cremona 1

Regione Emilia Romagna 1

Provincia di Piacenza 1

Regione Calabria 1

Provincia di Reggio Calabria 1

Regione Lazio 2

Provincia di Roma 2

Regione Puglia 2

Provincia di Bari 1

Provincia di Foggia 1

Regione Sicilia 4

Provincia di Agrigento 1

Provincia di Palermo 1

Provincia di Catania 2

Regione Campania 1

Provincia di Salerno 1

Regione Veneto 1

Provincia di Treviso 1

Estero 2

Francia 1

Sud Africa 1

E così suddivisi per Dipartimento/Scuola Universitaria:

Agraria e Medicina Veterinaria 4

Management ed economia 8

Scienze Giuridiche, politiche ed economico-sociali 11

Scienze della Natura 14

Medicina e Chirurgia 8

Scienze Umanistiche 16

Psicologia 5

Scienza e tecnologia del farmaco 2

Lingue e lett. straniere e culture moderne 4

 

Suddivisione per genere

Migliori laureati: 31 maschi e 41 femmine

Premi di studio : 11 maschi e 17 femmine TOT 28

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 16 Maggio, 2017

Cresce il numero dei laureati dell'Università di Torino - pubblicato il XIX Rapporto Almalaurea sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati

Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea presenta il XIX Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale al Convegno “Università e skill nella seconda fase della globalizzazione”, pressol’Università di Parma, martedì 16 maggio 2017.

Le Indagini hanno coinvolto i laureati di 71 universitàdelle 74 ad oggi aderenti al Consorzio. Il Rapporto di AlmaLaurea sul Profilo dei laureati ha indagato le performance formative di oltre 270 mila laureati nel 2016: in particolare, 156 mila laureati di primo livello79 mila laureati nei percorsi magistrali biennali e 34 mila laureati a ciclo unico; il Rapporto di AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale ha indagato 620 mila laureati di primo e secondo livello, nel 2015, 2013 e 2011 intervistati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

I dati di Ateneo possono essere confrontati con i dati nazionali nelle tabelle relative ad ogni fenomeno indagato.

* Suor Orsola Benincasa di Napoli, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno aderito al Consorzio successivamente all’avvio delle Indagini.

 

I risultati del XIX Rapporto Almalaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati dell'Università di Torino sono disponibili nel documento allegato.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 16 Maggio, 2017

Open Access Lab, la ricerca di UniTO per il territorio: Nuova Spettrometria di Massa dell’Università di Torino - fotocomunicato e cartella stampa

Oggi lunedì 15 maggio, presso l’Aula Copernico di Via Nizza 52, è stata presentata la nuova Spettrometria di Massa dell’Università di Torino, acquistata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, nell’ambito dell’Open Access Lab, il progetto dell’Università per l’acquisizione di strumenti di alte prestazioni, e potenzialmente rivolti a una vasta utenza di ricercatori impegnati in studi multidisciplinari, appartenenti a diversi Dipartimenti dell’Ateneo torinese, e a realtà scientifiche e tecnologiche del territorio.

 

La spettrometria di massa è una potente tecnica analitica, utilizzata per la misura quantitativa di composti chimici già noti e per l’identificazione di composti incogniti. Di fatto fornisce il valore del “peso” delle molecole. Ha elevate potenzialità diagnostiche utili per chiarire le proprietà strutturali e chimiche delle molecole. Uno dei suoi punti di forza è l’elevata sensibilità, ovvero la capacità di permettere analisi di quantità estremamente limitate di sostanza (fino ad arrivare al femtogrammo, corrispondente a una frazione mille miliardi di volte più piccola del grammo); gli spettrometri permettono l’analisi di concentrazioni infinitesimali, miliardesimi di grammo per litro di soluzione, anche nel caso di miscele complesse come il sangue. La spettrometria di massa è quindi diventata uno strumento fondamentale per una grande varietà di professionisti: chimici, biologi, medici, geologi, astronomi ma anche magistrati, avvocati e ingegneri addetti ai controlli di processo.

La spettrometria di massa ha dato un enorme impulso alle cosiddette scienze “omiche”: proteomica e metabolomica, fondamentali per la delucidazione delle strutture chimiche delle proteine e dei metaboliti grazie ai quali si svolge il funzionamento dei viventi.

Ad esempio la spettrometria di massa viene usata per:

  • Identificare la struttura di biomolecole, come zuccheri, acidi nucleici e ormoni.
  • Stabilire la sequenza di biopolimeri come proteine e oligosaccaridi.
  • Determinare “come” i farmaci vengono utilizzati e trasformati dall’organismo.
  • Eseguire analisi in medicina legale, come il riconoscimento di droghe e doping.
  • Effettuare analisi di sostanze inquinanti per l’ambiente.
  • Determinare il danno genetico dovuto a cause ambientali.
  • Stabilire l’età e l’origine di campioni geochimici e archeologici.
  • Identificare e determinare quantitativamente i componenti di miscele organiche complesse.

 

Dipartimenti coinvolti: Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute (capofila) – Chimica – Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi – Scienza e Tecnologia del Farmaco – Oncologia – Scienze Veterinarie

Strumentazione acquisita con il contributo della Compagnia di San Paolo: Thermo nanoLC Ultimate 3000 – Spettrometro di Massa Orbitrap Fusion per un valore complessivo di 750.000 €.

 

Sono intervenuti:

  • Prof. Marcello Baricco, Vice-Rettore per la semplificazione e membro CPM UniTO-Compagnia di San Paolo
  • Prof. Silvio Aime, Vice-Rettore per la ricerca scientifica e Direttore del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute
  • Prof. Marco Vincenti, Direttore del Dipartimento di Chimica
  • Dott.ssa Franca Fagioli, Consiglio Generale Compagnia di San Paolo
  • Prof. Claudio Medana, Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute
  • Dott. Alessandro Cagnoni, Thermo Scientific
  • Dott. Enrico Davoli, IRCCS Mario Negri, Milano: “Da  Seveso a Stoccolma, quattro passi per capire la spettrometria di massa”
  • Dott. Andrea Petretto, Istituto G. Gaslini, Genova: “La proteomica nella ricerca traslazionale e clinica”
  • Dott. Riccardo Zecchi, Università di Firenze: “Imaging Mass Spectrometry per mappare la distribuzione dei farmaci e biocomposti”

 

In allegato foto dello spettrometro  e interventi.

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 15 Maggio, 2017

23 dei 27 Dipartimenti dell’Università di Torino fra i 350 migliori d'Italia - Il MIUR pubblica l'elenco dei Dipartimenti d'eccellenza

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha pubblicato la graduatoria dei Dipartimenti universitari italiani che avranno accesso al Fondo di finanziamento dei Dipartimenti di Eccellenza, basandosi sui risultati ottenuti nella VQR 2011-2014.

Nell'elenco delle 350 Dipartimenti italiani selezionati dal Ministero per l’assegnazione dei 271 milioni di euro annui previsti dalla legge di bilancio 2017, compaiono 23 dei 27 Dipartimenti dell’Università di Torino (85%), dei quali ben13 raggiungono il punteggio massimo di valutazione, pari a 100 su 100.

 

Il finanziamento quinquennale (2018-2022) è volto ad incentivare l’attività dei dipartimenti universitari che si caratterizzano per l’eccellenza nella qualità della ricerca, nella progettualità scientifica, nell’organizzazione didattica.

 

I 350 Dipartimenti potranno presentare il progetto dipartimentale o di sviluppo per acceder al Fondo e otterranno il finanziamento 180 migliori Dipartimenti, con un massimo di 15 domande per Ateneo.

 

Una commissione incaricata della valutazione, istituita con apposito decreto MIUR, valuterà le domande presentate ed attribuirà un punteggio, per il 70% in base al punteggio della valutazione e per il 30% in base al progetto dipartimentale di sviluppo presentato. L’importo complessivo del finanziamento quinquennale (2018-2022) sarà di circa 7 milioni di euro per Dipartimento (1,350 milioni di euro all’anno).

 

 

“Lo straordinario successo del nostro Ateneo - dichiara Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino - è merito dell’eccellente lavoro dei nostri ricercatori nei Dipartimenti. L’Università di Torino rafforza il trend positivo degli ottimi risultati sulla VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca) presentati a febbraio dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) e si conferma fra i migliori Atenei d’Italia anche in questa graduatoria che vede: le Università di Torino, Padova e Bologna sono gli unici Atenei italiani ad essere presenti nella lista di eccellenza con oltre 20 Dipartimenti.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 12 Maggio, 2017
Risultati della ricerca: 1503