L'eredità di Nico Orengo all'Università di Torino: libri, manoscritti e documenti al Centro Gozzano Pavese - Fotocomunicato

Oggi venerdì 12 maggio, nel Salone del Rettorato (Via G. Verdi 8), il Rettoredell’Università di Torino, Gianmaria Ajani, e il Direttore del Centro Studi “G. Gozzano – C. Pavese”, Mariarosa Masoero, hanno presentato l’affidamento al Centro Interuniversitario per gli Studi di Letteratura italiana in Piemonte “Guido Gozzano-Cesare Pavese” (Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Umanistici) di carte, documenti e libri appartenuti allo scrittore Nico Orengo, in altre parole la sua “officina”.

 

I materiali messi a disposizione dell'Università di Torino, sono circa 7.000 volumi "biblioteca d'autore, laboratorio dello scrittore" (2500 a Torino, circa altrettanti a Treiso e a Mortola), oltre a manoscritti (La guerra del basilico, ad es., calepini, pagine autografe, appunti, manifesti, ritagli di giornale, inviti, fax, corrispondenza pubblica, cartoline...) e altri testi e documenti provenienti da "La Stampa” con libri "da redazione" e due tesi di laurea. Il tutto andrà a costituire uno specifico Fondo Orengo.

 

Sono intervenuti, oltre agli eredi dello scrittore:

  • Ernesto Ferrero, scrittore e critico letterario
  • Paolo Mauri, critico letterario e giornalista
  • Ugo Nespolo, artista
  • Bruno Quaranta, critico letterario e giornalista

 

Nicola Antonio Maria Orengo, detto Nico, era nato a Torino il 24 febbraio 1944. Torinese di nascita ma ligure di origine, era figlio del marchese Pier Paolo Vladi, regista  e scrittore, e di Casimira Incisa di Camerana.

A Torino frequentò i primi anni della scuola  elementare per poi trasferirsi nei luoghi d’origine della sua famiglia, a La Mortola Inferiore, nella Liguria dell’estremo Ponente. Nello scenario incantato dei giardini Hanbury, nella villa che era stata un tempo della sua famiglia, trascorse la propria infanzia a stretto contatto con la natura. In quei luoghi avvenne la sua vera formazione e si sviluppò il suo interesse per il mare, la botanica, i libri, il teatro, il cinema, e in particolare verso quel tipico paesaggio ligure che divenne caratteristica peculiare di quasi tutta la sua produzione letteraria, punto privilegiato da cui osservare le trasformazioni della società.

Non a caso proprio il distacco dalla terra d’origine generò in Orengo la necessità della scrittura: a sedici anni con la sua famiglia fece ritorno a Torino, dove proseguì gli studi nella scuola di Agraria di Lucento, per poi trasferirsi a Roma presso la zia Renata, fine intellettuale, sorella del padre e moglie di Giacomo Debenedetti. Nella capitale, dove era già stato alla fine degli anni Cinquanta per sostenere l’esame di recitazione al Centro Sperimentale di  Cinematografia, conseguì il diploma di maturità magistrale; lì conobbe, fra gli altri, Elsa Morante, Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini, che frequentavano il salotto di suo zio. Di nuovo a Torino, si iscrisse alla facoltà di magistero che abbandonò per incominciare a scrivere.

Grazie all’appoggio di Franco Antonicelli, aveva esordito in poesia con la raccolta Motivi per canzoni popolari (1964), mentre il suo esordio in prosa avvenne, per intercessione di Nanni Balestrini, con l’uscita del racconto ‘sperimentale’ Per preparare nuovi idilli (Milano 1969), che era stato letto due anni prima (maggio 1967) all’incontro del Gruppo 63 a Fano.
A 22 anni Orengo entrò, a fianco di Italo Calvino, all’ufficio stampa dell’Einaudi dove rimase fino al 1977. Abile scopritore di talenti, assorbì e interpretò a fondo lo “spirito einaudiano” di quegli anni, insieme a Roberto Cerati, Ernesto Ferrero, Giulio Bollati e Guido Davico Bonino. Nel giro di poco tempo, sviluppò un profondo, contrastato e duraturo legame di amicizia con Giulio Einaudi.
Con la nascita del primo figlio Simone, a cui dedicò A-ulì-ulé (Torino 1972 poi Milano 2011), una raccolta di filastrocche, conte e ninnenanne con i disegni di Bruno Munari, Orengo incominciò a dedicarsi alla poesia per l’infanzia, che coltivò per lungo tempo, pubblicando decine di titoli, alcuni dei quali (ad esempio L’allodola e il cinghiale, Torino 2001, con i disegni di Luigi Mainolfi) sono stati dedicati ai figli che nacquero successivamente: Vladimiro, Antonio ed Eugenio.

Se i primi romanzi furono influenzati dalla  neoavanguardia, come il romanzo E accaddero come figure (Padova 1972), con Miramare (dapprima rifiutato da Calvino per Einaudi e pubblicato da Marsilio nel 1976; poi Torino 1989), Orengo col tempo cambia direzione e indaga la sua nostalgia per la terra d’origine, popolando le sue storie (la sua bibliografia non è ancora stata completamente esplorata: una ventina di romanzi e decine di raccolte poetiche oltre a traduzioni, prefazioni, curatele e migliaia di articoli giornalistici) con  personaggi che abitano quella lingua di terra così vicino alla Francia: pescatori, giardinieri, dive del cinema, commercianti di sale, barman, nobili russi, contrabbandieri, donne inquiete e marinai, e coltivando una lunga e approfondita poetica in difesa del territorio.

Nel 1977 tornò alla poesia, Collier per Margherita (Roma) raccolta di poesie amorose intrise di ironia, cui seguì Cartoline di mare (Torino 1984 e 1999) dove la natura diventa sempre più protagonista, anticipando così il romanzo Dogana d’amore (Milano 1986; poi Torino 1996), cui seguirono Ribes(1988) e Le rose di Evita (1990).
A partire dal 1978, Orengo aveva iniziato a lavorare come giornalista culturale presso il quotidiano torinese “La Stampa” dove, nel giugno del 1989, divenne responsabile del supplemento settimanaleTuttolibri, ruolo che ricoprì fino al dicembre 2007, continuando successivamente a collaborarvi.
Nel 1993, in collaborazione con l’Università di Genova, ideò il Premio Hanbury-La Mortola, dedicato allo studio e alla salvaguardia del paesaggio. 
Collaboratore di numerose riviste letterarie, della radio e della Rai, per cui scrisse alcune sceneggiature e radiodrammi, Orengo fu anche un bravo acquerellista e seguì con passione l’arte contemporanea, avendo stretto amicizia con numerosi artisti tra i quali Giulio Paolini, Luigi Mainolfi, Gilberto Zorio, Salvo, Marco Gastini, Michelangelo Pistoletto, Giosetta Fioroni, Claudio Parmiggiani, Giorgio Griffa, Luigi Stoisa, Ugo Giletta. Scrisse a lungo di arte, come dimostrano numerosi cataloghi di mostre e curò le edizioni della Via del sale, rassegna d’installazioni d’arte tra Piemonte e Liguria organizzata da Silvana Peira.

Si spense a Torino il 30 maggio 2009.

 

Bibliografia sintetica:

Principali romanzi e raccolte di poesia

Motivi per canzoni popolari, 1964

Per preparare nuovi idilli, Milano 1969

A-ulí-ulé: filastrocche, conte, ninnenanne, 1972, 1992, 1997, 1998, poi Milano 2011

E accaddero come figure, Padova 1972

Miramare, Venezia 1976 poi Torino 1989 e 1997

Collier per Margherita, Roma 1977

La scarpa in fondo al prato: filastrocche, ill. di N. Bayley (Milano 1978);

La misura del ritratto (Milano 1979);

Canzonette, ill. di B. Munari (Torino 1981 e 1997);

Cartoline di mare, Torino 1984; nuova ed., ibid. 1999 e 2009

Figura gigante (Milano 1984) poi Torino 1992 e 1997;

Dogana d'amore, Milano 1986 poi Torino 1986, 1997

Trotablu, (Torino 1987)

Ribes, (Torino 1988 e 1990)

Le rose di Evita, (Torino 1990, 1997 e 2001)

Cartoline di mare vecchie e nuove (Collezione di poesia), Torino 1999

Gli spiccioli di Montale. Requiem per un uliveto (Roma 1992; poi Torino 2001)

La guerra del basilico, 1994, 1997 e 2006

L'autunno della signora Waal, 1995, 1997, 2007 e 2010 (Corpo 16)

Narcisi d’amore: poesie 1974-1994 (Parma 1995 e 2004)

Il salto dell'acciuga, Torino 1997, 2003

L'ospite celeste, 1999

Spiaggia, sdraio e solleone, ill. di A. Passaro (Torino 2000);

L’allodola e il cinghiale, Torino 2001 e 2006 e 2004 (corpo 16)

L’allodola e il cinghiale DVD audio

La curva del Latte, 2002, 2003 e 2007

L'intagliatore di noccioli di pesca, 2004 e 2005

Di viole e liquirizia, 2005 e 2007

Hotel Angleterre, 2007 e 2009

Islabonita, 2009 e 2010

Figura Gigante, il salto dell’acciuga, gli spiccioli di Montale, Einaudi e-book,        2014

 

Altre opere edite

Una poesia di Giulio Paolini (Novara 1972);

Nocheno, ill. di C. Lastrego - F. Testa (Torino 1974);

Andare per mare: storia del capitan Rebissu e della sua barca Gianchettu, ill. di F. Mello (Milano 1975);

Raccontondo, ill. di C. Lastrego - F. Testa (Milano 1976);

Ping pong, ill. di Oski (Milano 1976);

Tiro di qui tiro di qua ma i cavalli restan la, ill. di D. Saputi - T. Saputi (Teramo 1978);

Stefano Bricarelli Gli occhi della memoria, presentazione di Nico Orengo, Automibilia, 1979

Sulla strada del mercato, ill. di A. Lobel (Milano 1982);

Una farfalla per Alice, ill. di L. Galli (1983, Trieste 1984);

Il violino e la conchiglia, L’ isola della grande arpa, L’ olmo e il flauto, Il corvo e il clavicembalo (tutti con F. Mello: Milano 1985);

Delfino ballerino, ill. di A. Curti (Milano 1986);

Luigi Mainolfi, Nico Orengo, La pelle del mondo è ruvida, Fabbri 1987

Nico Orengo Mario Bertoni, Marco Gastini, Edizione Castel Burio - Arte Brandstetter & Wyss (1987)

I bevitori di lune (Mondovì 1989);

Francesco Tabusso e Nico Orengo Tabusso, Galleria Gian Ferrari, 1989

Parmiggiani musée Picasso Antibes, Château Grimaldi sept-oct 1989. Poésies de Nico Orengo, Galerie Mazzotta, Musée Picasso, 1989

La cabala del lotto, con 10 litografie di E. Luzzati (Torino 1990);

Beniamino e la stella, disegni di A. De Carlo (Milano 1991);

Italo Cremona disegni e illustrazioni, Edizioni d'arte Le immagini (1993)

25 poesie autografe (Torino 1994);

Gene Gnocchi, Una lieve imprecisione, prefazione di Nico Orengo, CDE, 1994

Luigi Mainolfi/Salvatore Mazza Stanze (contributo di Nico Orengo), Meta, 1994

Lalla Romano. Paesaggi Piemontesi aa.vv con contributo di Nico Orengo, Galleria Biasutti, 2001

Oltre frontiera. Un lavoro: un'opera di Luigi Mainolfi Edoardo Sanguineti Mario Luzi Giuseppe Maraniello Maurizio Cucchi Marco Gastini Franco Ionda Pedrag Matvejevic Christiane Lohr Nico Orengo, Edizioni Canopo, 2001

Giorgio Griffa e Nico Orengo, Enigma, Galleria Biasutti, 2005

Vico Faggi Nico Orengo, Il giudice e il poeta, Marietti
Mondo Martini, Sorì  2005

AAVV, Il grande libro della Liguria, Mondadori 1985

Mainolfi, contributo, 1995

La Nina nel campo, ill. di S. Moldi, a cura di A.M. Gandolfi - E. Giacone (Torino 1996);

Battibecco (Milano-l’Aquila 1998);

L’orata, la triglia, l’acciuga, acquerello di U. Giletta (Osnago 2000);

Lalla Romano. Paesaggi piemontesi. Dipinti e disegni editi e inediti  2001

Il giocattolaio di Anversa, con Panamarenko (Milano 2001, 2002);

The Antwerp toymaker  (La favola dell'arte)  2003

Terre blu: sguardi sulla Riviera di ponente, fotografie di G. Bergami - N. Orengo (Genova 2001);

Fonstulì, con 21 silografie di E. Luzzati (Rivarolo Canavese 2002).

Giorgio Griffa, Enigma, 2005

Dal viola al blu, insieme a Claudio Parmiggiani, 2006

Chi è di scena!, Einaudi 2006

Take the stage! Einaudi 2006

Cahiers Elsa Morante: 2                    

L'inchiostro delle voci, Torino, La Stampa    

 

Traduzioni: T. Burton, Morte malinconica del bambino Ostrica e altre storie (Torino 1998); O. Wilde, Il principe felice (Rivarolo Canavese 2000); T. Burton, La sposa cadavere: siete invitati alle nozze (Torino 2006).

 

Ha curato inoltre: J. Prévert, Poesie d’amore (Parma 1991); A. Ricci, Striscia la tivù (Torino 1998).

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 12 Maggio, 2017

"Le Vie dell'Amianto" - Dal 10 maggio al 9 giugno 2017 nel Palazzo del Rettorato

Oggi, mercoledì 10 maggio 2017, alle ore 12.30, nel Salone del Rettorato  (Via Verdi, 8 – Torino), alla presenza del Rettore Gianmaria Ajani, e dei due curatori, Bice Fubini, Presidente del Centro Interdipartimentale “G. Scansetti” per lo Studio degli Amianti e di Altri Particolati Nocivi dell’Ateneo e Massimo Bergamini, Direttore RSA - Società per il Risanamento e lo Sviluppo Ambientale dell'ex miniera di amianto di Balangero e Corio, è stata presentato alla stampa Le Vie dell’Amianto, una mostra organizzata su iniziativa del Centro Scansetti, della RSA, del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, con il contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di Agorà Scienza, del Sistema museale e Archivio Storico di Ateneo.

 

L’idea di una mostra dedicata alla storia e all’attualità dell’amianto prende le mosse dall’attività dei tre Enti organizzatori, ciascuno portatore di un proprio bagaglio culturale e tecnico sull’argomento: il Centro Interdipartimentale “G.Scansetti” dell’Università di Torino per lo studio degli amianti e altri particolati nocivi, la R.S.A. s.r.l. (Società per il Risanamento e lo Sviluppo Ambientale dell'ex miniera di amianto di Balangero e Corio) e il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.

 

La mostra, allestita fino al 9 giugno nel Palazzo del Rettorato, si sviluppa lungo un percorso di scoperta graduale che accompagna il visitatore tra geologia, chimica, storia, economia, medicina, letteratura e attualità. Il percorso si articola in diverse sezioni, organizzate per offrire una visione ampia delle problematiche legate alla presenza di amianto nell’ambiente naturale o antropizzato:

I. IL MINERALE

Dove nasce l’amianto: la formazione del minerale in natura, la sua composizione, le diverse tipologie, la distribuzione sulla terra e come lo si trova nelle miniere.

II. L’UTILIZZO

Dall’estrazione alla lavorazione: l’amianto che si strappava dalla roccia a Balangero per arrivare in varie parti del mondo, dove veniva utilizzato per la realizzazione di numerosi manufatti.

III. LA CONSAPEVOLEZZA DELLA PERICOLOSITÀ

Il processo verso la consapevolezza della pericolosità dell’esposizione alle fibre di amianto, gli avvenimenti e gli attori principali che hanno permesso di conoscere le condizioni e i livelli di pericolosità dell’amianto.

IV. LA BONIFICA

L’amianto ritorna alla terra: il trattamento e lo smaltimento, le bonifiche, la riqualificazione, gli esempi di rinascita.

V. SALA APPROFONDIMENTI

Parte integrante del percorso espositivo è il Salone Athenaeum della Biblioteca storica di Ateneo “Arturo Graf”, che diventa spazio di approfondimento degli argomenti trattati lungo le quattro vie nel cortile del Rettorato.

 

Il progetto intende rappresentare un ulteriore passo verso la costruzione di una conoscenza diffusa di questo materiale naturale tanto utilizzato quanto pericoloso. In Italia oggi è bandito e il rischio può essere correttamente gestito.

A corollario dell’esposizione è previsto un ricco programma di incontri per approfondire i temi della mostra attraverso racconti, documentari e testimonianze dal vivo.

 

Rettorato dal 12 maggio - 5 giugno Incontri di approfondimento

14.00/19.00

Da maggio a giugno, in mostra potrai approfondire tutti i temi incontrando gli esperti e ascoltando dal vivo le storie delle vittime dell'amianto.

Di seguito gli appuntamenti in dettaglio:

  • Gli esperti di R.S.A. - 12,26 maggio e 2 giugno, ore 16.00/18.00
  • L'AFeVA (Associazione Famigliari Vittime Amianto) - 15,19,29 maggio, ore 14.00/19.00
  • Gli esperti del Centro Scansetti - 17,24,31 maggio e 5 giugno, ore 15.00/17.00
  • Gli esperti di Vedani - 18,25 maggio, ore 14.00/18.00

 

Salone del Libro 19 maggio Racconti di Amianto

16.30/17.30

Incontro con gli scrittori che hanno dato voce alle vittime dell’amianto. 

Coordina: Paolo Griseri

Intervengono: Luca Ponzi, Assunta Prato, Francesco Ghiaccio, Fabio Levi

Simona Carapella legge brani di Primo Levi

 

Blah Blah 19 maggio Amianto attraverso il cinema

19.30/23.00

Due documentari, The White Town Polvere. Il grande processo dell'amianto, una protagonista: Casale Monferrato, la città bianca. 

Dopo la proiezione, il regista Tommaso Ausili sarà disponibile per chiacchierare con il pubblico. Interviene Gatetano Capizzi, direttore del Festival Cinemamabiente.

In collaborazione con il Festival Cinemambiente.

 

Salone del Libro OFF 20 maggio Musei a porte aperte

Apertura straordinaria della mostra dalle 20 alle ore 24

 

Casale Monferrato 27 maggio Speciale Visita Parco Eternot

8.30/19.00

Visita organizzata a Casale Monferrato e al Parco Eternot, simbolo della rinascita della città.

Partenza alle 8.30 da Torino e rientro alle 19.00. Per info e prenotazioni vieamianto@unito.it

Scarica il Programma

 

Rettorato 9 giugno Gli esperti rispondono

17.30/19.00 - evento conclusivo

 

Per info: www.vieamianto.unito.it

 
Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 10 Maggio, 2017

L’Università di Torino al 30° Salone del Libro: Open Science: l’informazione scientifica tra fake news e opinione pubblica

In attuazione della convenzione tra la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e l'Università degli Studi di Torino, al Salone Internazionale del Libro 2017 dal 18 al 22 maggio 2017 nel Padiglione 3 del Lingotto (Via Nizza 294, Torino) sarà presente uno spazio espositivo denominato “Open Science” dedicato ai temi della scienza e del suo ruolo nelle società contemporanee.

Lo spazio sarà articolato in un’area eventi, “Talking About: la scienza per capire il mondo”, e in un’area espositiva, “Science with and for Society”.

«La nostra presenza al Salone rimarca il ruolo dell’Università nella creazione e promozione della cultura nel territorio», afferma il Rettore Gianmaria Ajani. «Con il contributo dei docenti e con la collaborazione degli studenti presenteremo il valore della ricerca, e affronteremo, facendo chiarezza, le problematiche più critiche dell’attualità correggendo le "fake news" e promuovendo una corretta informazione sui temi che troppo spesso sono oggetto della diffusione di notizie fuorvianti”.

E aggiunge il Vice-Presidente Delegato della Fondazione, Mario Montalcini, che ha siglato la Convenzione lo scorso dicembre: «Siamo particolarmente orgogliosi di questa collaborazione che ha messo in moto esperienze e sperimentazioni che saranno la linfa vitale anche per le prossime edizioni del Salone. L’Università di Torino è un’istituzione di primissimo livello, che affiancherà la Fondazione in quegli ulteriori passi di crescita cui mira. L'Ateneo ha attivato molte professionalità e tanti giovani in diversi campi del sapere, con voglia di fare e di produrre risultati».

Durante il ricco programma Talking About: la scienza per capire il mondo” si alterneranno esperti dell'Università di Torino per affrontare alcuni tra i più rilevanti argomenti su cui troppo spesso vengono diffuse le cosiddette 'fake news', informazioni scorrette e fuorvianti diffuse per manipolare l'opinione pubblica

In particolare, ogni giorno da giovedì 18 maggio a domenica 21 maggio alle 12, sarà possibile assistere ad un evento che ha l’obiettivo di far comprendere le più frequenti manipolazioni delle informazioni e dei dati nei diversi campi della politica, della salute, dell'economia, del lavoro, ecc.

Singoli eventi distribuiti nelle diverse giornate consentiranno poi di fare chiarezza su temi fondamentali tra cui vaccini, migranti, etica e giornalismo, populismo, Europa, post-verità.

Nello spazio espositivo “Science with and for Society”, dedicato alla Scienza Aperta, verranno presentate alcune dimostrazioni della ricerca che studia le grandi sfide della società per realizzare soluzioni di interesse per aziende, enti, pubbliche amministrazioni e cittadini.

Si potranno anche vedere oggetti di particolare valore della ricerca realizzata nel passato. Veri propri "pezzi da museo" che escono dall'Università per raccontarsi ai cittadini.

Non mancheranno narrazioni, racconti e documenti realizzati dagli studenti de Laboratorio Open Science dell'Incubatrice per l'Imprenditorialità Creativa e Culturale dell'Università utilizzando instant ebook che potranno essere scaricati direttamente al Salone.

Lo spazio “Open Science” sarà totalmente digitale e paperless.

Fra gli altri punti salienti della collaborazione fra Università e Salone attivati già a partire da questa 30a edizione, ricordiamo soltanto l’esperienza dei tirocinanti universitari inseriti a pieno titolo nella squadra che sta lavorando alla volata finale verso il Salone, e la collaborazione con il Master di Giornalismo che quest’anno realizzerà video e news multimediali in diretta dal Salone.

 

Programma in allegato.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 9 Maggio, 2017

Base imponibile dell’imposta sulle società: verso un nuovo accordo europeo? - domani venerdì 5 (h. 14.30 Dipartimento di Management - Torino) e sabato 6 maggio (h. 9.00 Università di Scienze Gastronomiche - Pollenzo)

Domani venerdì 5 (Dipartimento di Management - Torino) e sabato 6 maggio (Pollenzo), si svolgerà il convegno “Corporate Tax Base: Towards A European New Deal?”, organizzato dal Laboratorio di Fiscalità dell’Impresa del Dipartimento di Management dell’Università di Torino.

 

L'obiettivo del  Convegno è di analizzare e discutere i recenti sviluppi legati al concetto di base fiscale delle imprese in una prospettiva internazionale e interdisciplinare, grazie al contributo di accademici di rilievo provenienti da diverse nazioni che nell’incontro si confronteranno secondo un doppio punto di vista: non solo nella forma tradizionale del seminario, ma anche con un "approccio cooperativo", attraverso la creazione di una rete di accademici, professionisti leader e ricercatori.

 

L’evento è suddiviso in due giornate:

Domani venerdì 5 maggio, dalle 14.30, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Management (Corso Unione Sovietica 218 bis - Torino), membri dell’accademia italiana e straniera, in rappresentanza di 27 Università di 12 paesi diversi, e professionisti e fiscalisti d’impresa affronteranno il tema della Corporate tax base, in una dimensione europea e internazionale, in sessione plenaria e aperta al pubblico.

 

Sabato 6 maggio, dalle 9.00 presso l’Albergo dell’Agenzia, Campus Università di Scienze Gastronomiche (Via Fossano, 21 - Pollenzo), si confronteranno docenti, esperti internazionali, e professionals, sull’attuazione dei principi generali del Corporate tax base e le prospettive delle direttive europee e internazionali della tassazione societaria.

 

Tra i partecipanti di maggior rilievo segnaliamo Augusto Fantozzi, già più volte ministro e di recente Commissario straordinario Alitalia, già Professore di Diritto Tributario alla Sapienza e Peter Essers dell’Università di Tilburg, chairman del comitato scientifico dell’Associazione europea dei professori di diritto tributario (EATLP).

 

Data la rilevanza del tema il Convegno sarà anche il momento di kick – off di una community internazionale permanente sulla fiscalità d’impresa, Accounting and Taxation - ATAX Community, che si occuperà di sviluppare le ricerche con una metodologia integrata tra i diversi paesi e anche con l’obiettivo di sottoporre proposte agli organi istituzionali: Governi, Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale, OCSE, Ordini Professionali.

Il Laboratorio di Fiscalità dell’Impresa

Negli ultimi anni la base imponibile dell’imposta societaria è stata soggetta a varie modifiche, che riguardano sia la legge (in particolare il diritto societario e fiscale) sia la contabilità finanziaria. In particolare, l'applicazione degli IAS / IFRS e l'attuazione della pertinente direttiva UE nel 2013 hanno profondamente influenzato la nozione di base imponibile delle società nel sistema fiscale di ciascun paese.

Il Laboratorio di Fiscalità dell’Impresa del Dipartimento di Management è stato istituito nel 2013 con l’obiettivo di approfondire le principali tematiche riguardanti il diritto tributario dell’impresa, sia in relazione a specifici progetti di ricerca, sia per la formazione e la didattica per conto di soggetti terzi. È supportato da un Comitato Scientifico (Scientific Committee) composto dai docenti di Diritto Tributario del Dipartimento e da un Comitato Tecnico (Advisory Board) rappresentato da fiscalisti d’impresa e professionisti del settore tributario.

Dal 2013 nell’ambito del Laboratorio di Fiscalità dell’Impresa è attivo il progetto aTax (acronimo di Accounting and Taxation, www.atax.unito.it), nato con il coordinamento di Mario Grandinetti, Ricercatore di Diritto Tributario presso il Dipartimento di Management dell’Università di Torino.

Il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di approfondire la relazione tra il bilancio d’esercizio, redatto secondo gli standardnazionali o internazionali, e la dichiarazione dei redditi delle società di capitali (c.d. principio di derivazione).

 

Lo studio si pone quale momento di confronto tra studiosi di diversi paesi al fine di effettuare una comparazione giuridica, sempre più fondamentale in economie globalizzate, sul tema della tassazione delle società. Non si tratta, pertanto, della semplice descrizione delle discipline straniere sulla tassazione societaria. I principali fruitori di ricerche di questo tipo sono, oltre agli studiosi, le imprese di rilevanza internazionale, i governi, le associazioni di categoria.

Il primo risultato del progetto di ricerca è stato la pubblicazione del volume Corporate Tax Base in the light of IAS/IFRS and EU Directive 2013/34, edited by Mario Grandinetti, nella prestigiosa collana Eucotax Series on European Taxation, che verràpresentato nel corso del Convegno.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 4 Maggio, 2017

Ricercatori dell'Università di Torino e Lisbona scoprono una nuova specie di dinosauro: il Galeamopus pabsti vissuto 150 millioni di anni fa (Foto-Comunicato)

La nuova specie Galeamopus pabsti è stata descritta dai paleontologi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, e della Facoltà di Scienze e Tecnologie dell’Università Nova di Lisbona e del Museo di Lourinhã in Portogallo. Questo dinosauro Giurassico è stato ritrovato durante scavi coordinati da un gruppo di ricerca svizzero guidato da Hans-Jakob "Kirby" Siber e Ben Pabst, in Wyoming (USA) nel 1995. E’ il più recente di una serie di nuove scoperte dei due paleontologi Emanuel Tschopp (Università di Torino) e Octávio Mateus (Università di Lisbona) iniziata nel 2012 con Kaatedocus siberi. Il nuovo articolo scientifico è stato pubblicato online nella rivista PeerJ ieri, martedì 2 maggio 2017.

 

Galeamopus pabsti è simile al famoso Diplodocus, ma ha gli arti più robusti e un collo particolarmente alto, e quasi triangolare verso la testa. E’ la seconda specie del genere Galeamopus, che è stato identificato come genere distinto da Diplodocus dagli stessi ricercatori nel 2015. La nuova specie è dedicata a Ben Pabst, che ha trovato lo scheletro e l’ha preparato per il montaggio nel Sauriermuseum Aathal in Svizzera, dove costituisce una delle principali attrazioni.

I sauropodi diplodocidi sono tra i dinosauri più emblematici: con il loro collo e la coda così lunga, rappresentano la forma tipica di un sauropode. Specie di diplodocidi sono state ritrovate in Africa, Sudamerica e Europa, ma la diversità più alta si ha negli USA: più di 15 specie di questi giganti, tra cui anche il famoso Brontosaurus excelsus, sono esistiti in Nordamerica. I ricercatori sono ancora stupiti dall’alta diversità di questi enormi animali, e continuano i loro studi per comprendere come essa potesse essere sostenuta dell’ecosistema in cui vivevano.

 

L’articolo originale:

Tschopp and Mateus (2017), Osteology of Galeamopus pabsti sp. nov. (Sauropoda: Diplodocidae), with implications for neurocentral closure timing, and the cervico-dorsal transition in diplodocids. PeerJ 5:e3179; DOI 10.7717/peerj.3179 https://peerj.com/articles/3179/

 

Contatti:

Emanuel Tschopp, etschopp@unito.it, +393426314421

 

Immagini disponibili per i media:

https://drive.google.com/drive/u/1/folders/0B5nGzx44V996NVdiZVd6TmZ2NW8

 

Didascalie:

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Lo scheletro montato della specie nuova Galeamopus pabsti al Sauriermuseum Aathal.

Copyright: moeckliurs@bluewin.ch, permission granted for use in news articles.

 

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Riconstruzione artistica in vivo della specie nuova Galeamopus pabsti dal Giurassico del Wyoming, USA, da Davide Bonadonna (Milano, Italia).

Copyright: Davide Bonadonna, permission granted for use in news articles.

 

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Galeamopus pabsti nel suo ambiente, nel Giurassico Superiore del Nordamerica. Un Allosaurus e due Ceratosaurus stanno divorando una carcassa di Galeamopus pabsti.

Copyright: Davide Bonadonna, permission granted for use in news articles.

 

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Il paleontologo Emanuel Tschopp e Ben Pabst davanti allo scheletro della nuova specie dedicata a Pabst nel Sauriermuseum Aathal: Galeamopus pabsti.

Copyright: moeckliurs@bluewin.ch, permission granted for use in news articles.

 

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Il paleontologo Emanuel Tschopp e Ben Pabst davanti al cranio della nuova specie dedicata a Pabst nel Sauriermuseum Aathal: Galeamopus pabsti.

Copyright: moeckliurs@bluewin.ch, permission granted for use in news articles.

 

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Ben Pabst, subito dopo la scoperta del primo osso di Galeamopus pabsti, un femore di circa 1.3 metri. Lo scavo era nel 1995 in Wyoming, USA.

Copyright Sauriermuseum Aathal, permission granted for use in news articles.

 

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I paleontologi Emanuel Tschopp (Università di Torino, Italia) e Octávio Mateus (Università NOVA di Lisbona, Portogallo) mentre studiano il cranio del nuovo dinosauro Galeamopus pabsti nel Sauriermuseum Aathal in Svizzera.

Copyright: Octávio Mateus, permission granted for use in news articles.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 3 Maggio, 2017

Donne per l'Europa: "Genere, diritto e solidarietà", in onore di Ursula Hirschmann - giovedì 4 maggio dalle 9.30 Aula Magna Rettorato

Giovedì 4 maggio 2017, dalle ore 9.30, presso l'Aula Magna del Rettorato (Via Verdi, 8 - Torino), il CIRSDe (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere) presenta la Settima Giornata di Donne per l'Europa dal titolo "Genere, diritto e solidarietà", dedicata a Ursula Hirschmann, fondatrice dell'associazione "Femmes pour l'Europe".

 

L’iniziativa vuole aprire la discussione incentrata sulle nuove diseguaglianze che hanno caratterizzato l'Europa negli ultimi anni richiedendo quindi un ripensamento degli strumenti più idonei al raggiungimento di quegli ideali di pace giustizia e solidarietà fondanti l'Associazione Femmes pour l'Europe.

 

Interverranno:

Elisabetta Barberis, Prorettrice dell'Università di Torino, Angela Calvo, Presidente del CIRSDe, Luisa Passerini dell'Istituto Universitario Europeo di Fiesole, Elena Paciotti, Presidente della Fondazione Basso, Rada Iveković del Collège International de Philosophie di Parigi e Simona Novaretti dell'Università degli Studi di Torino.

 

La Lectio magistralis sarà tenuta da Hanne Petersen dell'University of Copenhagen.

 

Negli anni scorsi, le Giornate organizzate dal CIRSDe hanno ospitato un percorso di ricerca e discussione su vari temi, che comprendono i contributi politici, filosofici, giuridici e letterari delle donne a costruire e immaginare un’Europa diversa da quella esistente, dalla fine del secolo XIX a oggi. Ricordiamo che tra questi temi sono stati presenti quello delle profughe, delle esuli, delle migranti, e la questione delle migrazioni è stata circostanziata con i riferimenti alla dimensione mediterranea e alla visualità, in particolare a quella artistica, nonché la questione di una cittadinanza europea in prospettiva di genere. Nel corso dell’itinerario è sempre stato presente il retaggio di Ursula Hirschmann, della sua vita e della sua attività, e soprattutto del gruppo Femmes pour l’Europe, da lei creato a Bruxelles nel 1975 nella convinzione che le donne hanno un forte interesse per un’Europa unita e possono contribuire a costruire una federazione ispirata agli ideali di libertà e giustizia sociale.

Per informazioni: CIRSDe

Tel: (+39) 011 6703129

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 2 Maggio, 2017

"Scommettere sulle persone. La forza della leadership distribuita" - domani giovedì 27 aprile alle 18.00 presso il Circolo dei Lettori

Copertina del libro "Scommettere sulle persone"

Domani giovedì 27 aprile 2017 alle 18, presso il Circolo dei Lettori (Via Bogino, 9 - Torino), è in programma un incontro sul tema: "Scommettere sulle persone. La forza della leadership distribuita", a partire dalla presentazione del libro di Roberto Di Monaco e Silvia Pilutti, edito da Egea.

 

La presentazione affianca le numerose iniziative strategiche che l’Università di Torino sta promuovendo per sostenere l’innovazione 4.0 nelle imprese, soprattutto per la domanda di ricerca e formazione che va oltre gli aspetti strettamente tecnici dell’innovazione, ma riguarda il miglioramento delle performance dei sistemi aziendali e territoriali, e quindi richiede il contributo di tutta la gamma delle sue competenze e specializzazioni disciplinari.

 

Introduzione

Silvio Aime, Vicerettore per la ricerca scientifica Università di Torino

Sergio Scamuzzi, Vicerettore per la comunicazione Università di Torino

 

Intervengono, con gli autori,

Marcello Bogetti, direttore LABNET;

Marcello Bugari, responsabile ACADEMY Reale Mutua Group;

Andrea Franco, Vice President HR Magneti Marelli Spa;

Maurizio Gattiglio, Gruppo Prima Industrie;

Guido Stratta, Vice President HR Enel Spa.

 

Come promuovere oggi l’innovazione nella piccola e media impresa italiana?

Quali leve di carattere culturale e organizzativo possono ottimizzare l’impatto sulla competitività delle tecnologie 4.0?

 

Il volume, attraverso ricerche, esperienze e la discussione dei contributi più recenti nella letteratura internazionale, propone un modello di direzione e di leadership, focalizzato sulla costruzione delle basi culturali e sociali dell’innovazione. Per quanto importanti, gli investimenti tecnologici non sono sufficienti a costruire modelli innovativi d’impresa. Per competere con successo è necessario investire sulle persone, migliorando le competenze, la qualità dei processi sociali in azienda e i livelli di cooperazione. Ciò richiede di innovare innanzitutto i modelli di leadership.

Mettere in atto la teoria della leadership ‘distribuita’ potrebbe consentire all’impresa di valorizzare i saperi e i talenti delle persone e di aumentare la pratica degli strumenti per cooperare e gestire la conoscenza.

Il volume ripropone, in questa prospettiva, alcuni temi classici per la strategia d’impresa: performance, competenze, motivazione, controllo, apprendimento, suggerendo come evitare le scorciatoie del comando gerarchico e i miti del leader carismatico. Si chiude con una guida alla valutazione dei processi per rafforzare nell’organizzazione il capitale sociale utile all’innovazione.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 26 Aprile, 2017

European Innovation Academy 2017: l'Università di Torino finanzia 20 posti - venerdì 28 aprile alle 9.00 Aula Magna CLE

Venerdì 28 aprile 2017 alle ore 9.00, nell’Aula Magna del Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena 100 A), si terrà la presentazione dell’European Innovation Academy (EIA2017, il laboratorio internazionale di innovazione e formazione sull’imprenditorialità a base tecnologica, per studenti provenienti da tutto il mondo.

 

Quest'anno, l'Università di Torino sosterrà l'iniziativa con 20 posti, inisieme al Politecnico e alla Città di Torino.

 

L'Università metterà anche a disposizione per le 3 settimane in cui la European Innovation Academy opererà sul territorio torinese, le competenze e le tecnologie del Centro d'innovazione ICXT (stampanti 3D e strumentazione per la creazione dell'internet of things).

 

Il progetto congiunto verrà presentato venerdì 26 maggio in una conferenza stampa.

 

Per info:

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 26 Aprile, 2017

All’Università di Torino il primo corso in Italia di Linguistica Medica e Clinica - da lunedì 24 aprile fino al 7 giugno

Parte lunedì 24 aprile presso l’Università di Torino il primo corso di Linguistica Medica e Clinica all'interno della Laurea magistrale in Scienze linguistiche (Dipartimento di Studi Umanistici, Scuola di Scienze Umanistiche).

 

Si tratta della primo insegnamento in Italia con questa titolazione. Il corso è per ora rivolto a studenti di area umanistica ma si stanno creando sinergie per offrire questa occasione formativa anche medici e studenti universitari di area medica.

 

La linguistica medica ha l’obiettivo di studiare - con un metodo linguistico-testuale- l’ampio tema della comunicazione in ambito medico-sanitario. In particolare analizza i passaggi cruciali come la relazione tra medico/operatore paziente, il discorso possibile nella terapia, gli strumenti comunicativi dell’atto medico e la logica dell’informazione al cittadino/paziente.

Il versante clinico è invece dedicato ai casi di ‘disfunzionamento’ linguistico, soprattutto di ambito psicopatologico, attraverso la descrizione e l’analisi delle forme che la lingua può assumere in pazienti psicotici, autistici e con la sindrome di Alzheimer, e in altre patologie fuori dall'ambito psichiatrico e neuropsichiatrico.

 

Il corso, che prosegue fino al 7 giugno, è tenuto da Raffaella Scarpa, docente di linguistica italiana all'Università di Torino e presidente del Gruppo di lavoro ‘Remedia – lingua medicina malattia’, ed è costituito da studiosi che indagano le sinergie tra linguistica e scienza medica. È un punto di arrivo di un lungo periodo di ricerca e sperimentazione che negli anni ha visto anche esperienze di insegnamento all'interno del Polo di Medicina del San Luigi Gonzaga di Orbassano. Ha come complemento la possibilità di svolgere tirocini pre-laurea della durata di 150 ore presso le strutture sanitarie con cui Remedia, nel corso degli anni, ha attivato apposite convenzioni di collaborazione a fini di ricerca.

 

“I tirocinanti svolgono attività di osservazione e supporto, imparando le tecniche di discorso e proponendo nuove modalità di interazione alla luce dei loro studi. – spiega Raffaella Scarpa. – Lavorano in stretta collaborazione con gli operatori e direttamente con i pazienti allo scopo di raccogliere testi e testimonianze da sottoporre ad analisi, proponendo nuovi metodi di raccolta-dati.”

 

Il progetto ha quindi innanzitutto un obiettivo formativo: cercare di definire una figura nuova di professionista della parola che possa offrire al contesto sanitario competenze e strumenti innovativi a partire dalla linguistica medica e clinica.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 21 Aprile, 2017

Esposizioni precoci e fattori di rischio per la salute - Unito unico partner italiano nel progetto europeo LifeCycle per studiare i fattori di stress precoce e le ricadute sulla salute

L’Università di Torino unica italiana nel progetto europeo LifeCycle per la creazione del primo European Child Cohort Network per studiare i fattori di stress precoce e le ricadute sulla salute

 

Prende il via il progetto europeo LifeCycle finanziato con 10,4 milioni di euro nell’ambito delle attività Horizon 2020, che riunirà 250mila bambini e genitori nella prima rete europea di studi di coorte di nuovi nati, per condurre progetti di ricerca innovativa sulla salute respiratoria, cardio-metabolica e mentale. I risultati della ricerca saranno tradotti in nuove politiche di prevenzione e intervento focalizzate sulla prima fase della vita.

 

LifeCycle si basa su un metodo di ricerca innovativo che analizza il ruolo svolto dai fattori di stress precoce vissuti dagli individui (stili di vita, malattie, esposizione a farmaci o ad altre sostanze ecc.), a partire dal periodo embrionale, che influenzeranno la salute lungo tutta il ciclo di vita, dalla nascita all’età adulta..

 

L’Università di Torinounico partner italiano del consorzio multinazionale e multidisciplinare  che ne riunisce 18 provenienti da 10 diversi paesi europei e dall'Australia, riceverà un finanziamento di oltre 500 mila euro per sviluppare  la componente metodologica, creare gli indicatori per valutare l'impatto dello stato socioeconomico sui tre outcome di salute del progetto (salute mentale, respiratoria e cardio-metabolica) e per contribuire con la coorte NINFEA agli studi specifici sugli effetti, e i meccanismi coinvolti, delle esposizioni precoci sulle traiettorie di salute mentale, respiratoria e cardio-metabolica.

 

Il progetto si propone di arricchire i dati già disponibili nelle singole coorti con nuovi indicatori di esposizione ambientale (inquinamento atmosferico, rumore, elementi urbani), socio economica (disponibilità economica famigliare, livello di studio, migranti di primo o seconda generazione) e  di stili di vita (dieta, attività fisica, fumo e alcool, pattern di sonno). In quest’ottica saranno identificate le esposizioni che agiscono precocemente nella vita influenzando lo sviluppo e il rischio di malattie non trasmissibili nell'intero ciclo della vita, gli interventi per ridurle e per generare modelli predittivi di rischio e svilappare delle app sulle esposizioni precoci. 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 20 Aprile, 2017
Risultati della ricerca: 1503