Ricercatori scoprono GJ 367 b, il pianeta piuma. Con una massa pari alla metà di quella della Terra, il pianeta appena scoperto è uno dei più leggeri tra i quasi 5000 esopianeti ad oggi conosciuti

Un team internazionale di ricerca, che include Luisa Maria SerranoElisa Goffo e il Prof. Davide Gandolfidel Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, ha recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Science la scoperta del nuovo pianeta GJ 367 b. Si tratta di un esopianeta (ossia quei pianeti che orbitano attorno ad altre stelle) con una massa pari alla metà di quella della Terra, uno dei più leggeri tra i quasi 5000 esopianeti ad oggi conosciuti. Con un diametro di poco più di 9000 km, GJ 367 b è leggermente più grande di Marte, ed impiega solo 8 ore a compiere una rivoluzione attorno alla sua stella. Il lavoro è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Science.

 

“Grazie alla determinazione precisa delle sue dimensioni e della sua massa, siamo in grado di classificare GJ 367 b come un pianeta roccioso", afferma il Prof. Davide Gandolfi, “È uno degli esopianeti terrestri più piccoli di cui sia stata misurata precisamente la sua massa”.

 

GJ 367 b è stato scoperto grazie alle osservazioni condotte con il telescopio spaziale TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) della NASA utilizzando il metodo dei transiti, che consiste nel misurare la diminuzione di luce di una stella quando questa viene parzialmente occultata da un suo pianeta che le transita di fronte. Osservazioni successive condotte utilizzando lo spettrografo HARPS dell’European Southern Observatory (ESO) hanno permesso di determinare la massa del pianeta. Pianeti con periodo orbitale più breve di 24 ore vengono chiamati in gergo scientifico ultra-short period planets, ossia pianeti con periodo orbitale molto corto. “Si tratta generalmente di pianeti rocciosi con dimensioni più piccole di una volta è mezza quella della Terra. Tra i pianeti appartenenti a questa famiglia, GJ 367 b è il più piccolo membro di cui sia stata misurata la massa”, aggiunge il Prof. Gandolfi. “Anche se non conosciamo bene le sue origini, riteniamo che GJ 367 b si sia formato a distanze molto più grandi dalla sua stella e che successivamente sia migrato verso le regioni più interne del sistema planetario, raggiungendo la sua orbita attuale.”

 

Determinando il raggio e la massa con una precisione rispettivamente del 7 e del 14 %, i ricercatori sono stati in grado di dedurre informazioni importanti sulla struttura e composizione interna dell’esopianeta. “GJ 367 b ha una densità di circa 8 grammi per centimetro cubo, maggiore di quella della Terra. Questo suggerisce che il pianeta abbia un nucleo molto esteso di ferro e nichel, simile a quello di Mercurio, il pianeta più interno del Sistema Solare", spiega la ricercatrice Maria Luisa Serrano. La vicinanza del pianeta alla sua stella lo espone ad un livello di radiazioni estremamente elevato, oltre 500 volte più intenso di quello che riceve la Terra dal Sole. “Stimiamo che la temperatura superficiale sia di circa 1500 gradi Celsius. A questa temperatura le rocce ed i metalli fondono ricoprendo la superficie di GJ 367 b con un mare di lava”, aggiunge la ricercatrice Elisa Goffo.

 

Il pianeta appena scoperto orbita attorno ad una stella nana rossa avente un raggio pari a circa il 45% di quello del Sole e una temperatura superficiale di circa 3500 K che le conferisce un colore rossastro. Le nane rosse sono le stelle più comuni nella nostra Galassia e si stima che attorno ad esse orbitino in media da due a tre pianeti, ciascuno dei quali è più piccolo di Nettuno. “Il nostro team sta intensivamente osservando GJ 367 con HARPS alla ricerca di altri pianeti esterni, al fine di studiare l’architettura esterna del sistema e studiare meglio le sue origini”, sottolinea il Prof. Gandolfi.

 

La scoperta è stata resa possibile grazie alla collaborazione di 78 ricercatori afferenti ad atenei e centri di ricerca di Giappone, Svezia, Italia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Canada, Argentina, Cile, Brasile, Paesi Bassi, Austria, Spagna, Portogallo e Francia coordinati da Kristine W. F. Lam e Szilárd Csizmadia dell’Institute of Planetary Research at the German Aerospace Center.

 

Articolo completo: https://www.science.org/doi/10.1126/science.aay3253

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 3 Dicembre, 2021

Eduardo e noi, l'evento speciale del TFF a UniTo

Domani, martedì 30 novembre alle ore 10, si terrà nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (Via Verdi 9, Torino) l’Evento speciale del Torino Film Festival “Eduardo e Noi” organizzato con l’Università di Torino e il suo palinsesto culturale UniVerso, il Museo nazionale del Cinema di Torino e con la collaborazione di Rai Fiction e Picomedia.

 

L’incontro si svolge in occasione delle anteprime al Tff dei film Non ti pago e Sabato, domenica e lunedì di Edoardo De Angelis, tratti da due commedie del grande drammaturgo napoletano Eduardo de Filippo. E ha l’obiettivo di riflettere sulla contemporaneità di un grande autore che ha segnato in maniera profonda la cultura italiana del Novecento. La sua modernità non è solo nella ricchezza straordinaria delle sue opere, ma anche nella capacità di attraversare l'intera catena della comunicazione dal teatro al cinema fino alla televisione utilizzando, in maniera specifica, la lingua e la messa in scena di ogni singolo medium. 

 

Intervengono all’Evento speciale: la Prof.ssa Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino, gli attori Sergio CastellittoMaria Pia Calzone e Fabrizia Sacchi, i dirigenti di Rai Fiction Maria Pia Ammirati e Francesco Nardella, il Prof. Nicola De Blasi dell’Università Federico II di Napoli, il Prof. Emiliano Morreale dell’Università Sapienza di Roma, il Prof. Antonio Pizzo dell’Università di Torino, il critico teatrale Giulio Baffi Francesco Pinto di Picomedia.

 

NON TI PAGO - Sinossi

 

Ferdinando Quagliuolo ha ereditato da suo padre Saverio un banco lotto ma sogna di sbancarlo con una vincita straordinaria. Per questo motivo passa intere nottate sui tetti, affiancato dal fido Aglietiello, cercando di svelare gli arcani che si celano nella composizione e nella combinazione fumogena delle nuvole, nella speranza di ricevere i numeri giusti da giocare. Finalmente il giorno della vincita arriva ma a beneficiarne è Mario Bertolini, il suo giovane e già fortunatissimo impiegato, segretamente fidanzato con sua figlia Stella. A dargli i numeri vincenti è stato proprio Don Saverio che gli è comparso in sogno chiamandolo “Piccerì”. Ferdinando è roso dall’invidia e, quando il giovane gli consegna il biglietto per fargli vedere che non sta mentendo, se ne impossessa; quel biglietto è suo di diritto: il padre infatti ha dato in sogno i numeri vincenti a Bertolini, è vero, ma solo perché questi abita nella vecchia casa di Quagliuolo. Il povero don Saverio, non sapendo del trasloco del figlio, era convinto di trovare nella camera da letto proprio lui, Ferdinando! Tant’è vero che lo ha chiamato: “Piccerì”.

 

SABATO DOMENICA E LUNEDÌ - Sinossi

 

Rosa Priore, come ogni sabato, prepara il ragù per la domenica. Suo marito Peppino si aggira nervoso in cucina, polemizzando con lei su ogni minima cosa. Il motivo del nervosismo si manifesta il giorno dopo. È domenica. L’intera famiglia Priore è riunita davanti al ragù. Rosa ha indossato il foulard azzurro regalatole dal vicino di casa, il premurosissimo ragioniere Ianniello. Peppino non tocca cibo e, all’ennesimo complimento rivolto dal ragioniere alla cuoca, li accusa entrambi senza mezzi termini di avere una “tresca schifosa”.

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 29 Novembre, 2021

L'Università di Torino premia studentesse e studenti dell'Ateneo che hanno partecipato a Tokyo 2020

Oggi, lunedì 29 novembre, alle ore 12.00, presso la Sala Blu del Rettorato (via Po 17/Via Verdi 8, Torino), il Direttore Generale Andrea Silvestri, il Vice-Rettore per il Welfare, la sostenibilità e lo sport, Alberto Rainoldi, e la Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Educazione Motoria e delle Attività Avanzate, Emanuela Rabaglietti, hanno premiato le atlete e gli atleti dell’Università di Torino che hanno partecipato ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020

 

Le atlete e gli atleti premiati sono stati:

 

  • Luigi Busà, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 nel karate specialità kumite
  • Carlotta Gilli, 2 medaglie d’oro, 2 argenti e 1 bronzo ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 nel nuoto
  • Elisabetta Mijno, medaglia d’argento ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 nella gara a squadre miste di Tiro con l’arco
  • Nicholas Mungai, Judo categoria -90 kg ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020
  • Federico Tontodonati, marcia 20 km ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020
  • Hillary Wanderson Polanco Rijo, atletica 4 x 100 m ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020

 

Insieme a loro sono stati premiati anche gli allenatori Francesco Bruyère e Salvatore Loria.

 

“Oggi abbiamo premiato le eccellenze dell’Università di Torino che si sono contraddistinte per i successi ottenuti agli ultimi giochi olimpici e paralimpici di Tokyo 2020 – dichiara il Prof. Alberto Rainoldi. – L’Ateneo è sempre più impegnato a garantire loro una doppia carriera, sia nella veste di studenti che in quella di atleti. Grazie anche al CUS Torino e al progetto AGON abbiamo dato inizio alla Dual Career e, ad oggi, sono 60 gli studenti e le studentesse che ne fanno parte”.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 29 Novembre, 2021

Arte, paesaggio e territorio: confronto all'Orto Botanico di UniTo - Domani, martedì 30 novembre, ore 16, Aula Magna dell'Orto Botanico dell'Università di Torino (viale P.A Mattioli 25, Torino)

Il convegno farà il punto, grazie al contributo di esperti e di istituzioni (tra cui l’assessore Francesco Tresso del Comune di Torino), su come esperienze artistiche possano contribuire al miglioramento della qualità e della sostenibilità dei luoghi. E sarà anche l’occasione per presentare in anteprima l’opera Accoglienza di Marcella Tisi

 

Domani, martedì 30 novembre, alle ore 16, si terrà nell’Aula Magna dell’Orto Botanico dell’Università di Torino (viale Pier Andrea Mattioli 25) un confronto dal titolo “Arte, Paesaggio, Territorio: esperienze nel territorio come opera d’arte”. L’incontro, a cui parteciperanno esperti e istituzioni, avverrà in concomitanza con l’esposizione nell’Orto Botanico dell’opera Accoglienza, realizzata dall’artista e architetto del paesaggio Marcella Tisi per il piazzale dello scalo ferroviario Ferrandina – Matera, in Basilicata. L’opera è parte dell’intera riqualificazione del piazzale dello scalo, avviata nel 2019 e in fase di compimento, e rappresenta un tassello di un progetto più ampio sviluppato da Marcella Tisi e Andrea Rolando, dal 2013 a oggi, nel territorio lucano denominato Paesaggi in movimento.

 

La scultura Accoglienza – che nella sua destinazione definitiva è ospitata da una concrezione argillosa, tipo calanco, che modella un’ampia asola spartitraffico al centro del piazzale dello scalo ferroviario – rappresenta un’idea di grande nido caduto, costruito attorno a un ramo spezzato di colore blu. Esponendola all’Orto Botanico di Torino, dove sarà visitabile dal 30 novembre al 17 dicembre (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 17), in un luogo di natura diverso da quello per cui è nata, si potranno creare nuove assonanze e possibili armonie.

 

“L'Orto Botanico dell'Università espone questa splendida opera di Marcella Tisi, che, oltre al suo valore intrinseco, evidenzia e valorizza i rapporti tra piante, arte e territorio in un'armonia di forme e materiali. L'Orto si propone quindi come luogo di elezione per esporre nel verde opere d'arte che ispirino i visitatori a guardare il territorio con occhi "nuovi”, dichiara Maria Consolata Siniscalco, Direttrice del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e Direttrice dell’Orto Botanico di Torino, che insieme a Maria Lodovica Gullino, Vice-Rettrice per la valorizzazione del capitale umano e culturale dell’Università di Torino, introdurrà il convegno.

 

Il confronto, partendo da esempi concreti come il progetto Paesaggi in movimento, analizzerà come esperienze e competenze sul territorio possano contribuire a migliorare la qualità e la sostenibilità dei luoghi. Al centro, vi è un’idea di paesaggio contemporaneo basata sulle reti di connessione, materiali e immateriali, in grado di valorizzare il patrimonio culturale in modo integrato tra città, borghi e territori di margine, e sul ruolo privilegiato che l’arte contemporanea, attraverso i suoi molteplici linguaggi, può offrire come collante del sistema.

 

I partecipanti all’incontro interverranno su diversi aspetti del tema. Francesco Tresso, assessore della Città di Torino alla Cura della città, manutenzione del verde, ponti e vie d’acqua, affronterà nello specifico il progetto Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro per la riqualificazione del parco del Valentino, la valorizzazione dell’Orto Botanico, il recupero di Torino Esposizioni. Andrea Rolando, docente del Dipartimento di Architettura e Studi urbanistici del Politecnico di Milano, illustrerà i suoi studi e le sue esperienze di valorizzazione dei territori attraversati dai percorsi lenti fra cui AbbracciaTo, la circle lines ciclistica di Torino, e il Grand Tour UnescoMarcella Tisi, insieme ad Andrea Rolando, illustrerà alcune delle esperienze legate al progetto Paesaggi in Movimento in Lucania e interverrà sul ruolo dell’artista a monte dei progetti che si occupano del territorio facendo alcuni esempi concreti.

 

“L’idea artistica che sta alla base della riqualificazione del piazzale dello scalo Ferrandina-Matera – spiega Marcella Tisi – è la ricreazione di un microcosmo che riunisce in modo simbolico gli elementi caratterizzanti il territorio: i calanchi, la macchia mediterranea, gli ulivi. Tutta l’area è stata pensata come un susseguirsi di concrezioni argillose e terra piantumata a macchia mediterranea, che hanno anche la funzione di sosta e attesa. Sul prospetto principale della stazione, unico fabbricato che appartiene ai primi tracciati ferroviari a scartamento ridotto, un profilo di ulivo segna di giorno come un’ombra tutta la facciata, mentre di notte lo stesso profilo sarà disegnato con proiezioni luminose di colore blu”.

 

Francesca Guerisoli, docente di Storia dell’arte contemporanea e della critica all’Università Bicocca di Milano e direttrice artistica del Museo di Arte Contemporanea di Lissone, parteciperà online e il suo contributo riguarderà il rapporto fra l’arte contemporanea e il territorio e in che modo l’opera d’arte nel luogo funga da catalizzatore delle potenzialità del luogo stesso, traendone forza espressiva.

 

Per partecipare è necessario compilare il modulo di registrazione. Si ricorda che per accedere alla sede dell'incontro sarà necessario essere in possesso di Green Pass in corso di validità ed essere muniti di mascherina.

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 29 Novembre, 2021

Raccolta straordinaria di indumenti usati in UniTo - Recuperati oltre 240 kg di materiali tessili

Si è conclusa positivamente l'iniziativa Ri-portalo in circolo, una raccolta straordinaria di indumenti usati e tessuti di medie/grandi dimensioni (tende, tovaglie, coperte)​ organizzata dal Green Office dell’Università di Torino UniToGO, in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti.

 

Il 23 e il 24 Novembre, presso il Palazzo del Rettorato e il Campus Luigi Einaudi, i partecipanti all'iniziativa hanno consegnato i propri indumenti usati puliti e in buono stato o i tessuti in sacchetti chiusi. Nelle due giornate sono stati raccolti oltre 240 kg di materiali tra indumenti e tessuti, il 74% composto da vestiti.​

 

Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Esserci ed il suo progetto Exito, laboratorio di sartoria sociale e produzione di accessori rivolto a donne fragili, i tessuti di medie/grandi dimensioni troveranno nuova vita attraverso un processo di upcycling che consente il recupero e il riutilizzo di materiali in un’ottica di sostenibilità ambientale e con una valenza sociale. Gli indumenti in buone condizioni, invece, saranno donati attraverso il network della cooperativa Esserci a persone che in questo momento ne hanno bisogno.​

 

Contestualmente alla raccolta rifiuti il Green Office UniToGO ha realizzato una campagna informativa on line sul tema degli impatti ambientali del settore tessile e sulle soluzioni per la loro prevenzione e riduzione volta ad accrescere la consapevolezza della comunità sulle proprie scelte ed a sensibilizzarla sull’importanza del riuso e del riciclo degli indumenti e dei tessuti.

 

Tra i molteplici impatti ambientali la campagna si è concentrata su emissioni di Co2, consumo di acqua, produzione di rifiuti e dispersione di microplastiche. L’industria della moda e del tessile è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di Co2 (più di quelle prodotte dai voli internazionali e dal trasporto marittimo). A livello europeo secondo un rapporto dell’European Environment Agency, la produzione e il consumo di abbigliamento, calzature e tessili casalinghi nel 2017 ha generato (in EU-28) emissioni pari a 654kg CO2 eq pro capite (come un volo A/R da Roma a Dublino). Anche l’impronta idrica è rilevante: secondo le stime più affidabili per realizzare una t-shirt di cotone servono 2.700 litri d’acqua (l’equivalente di 18 vasche da bagno piene). Il settore della textile and clothing industry consuma 79 trilioni di litri d’acqua all’anno.  

 

Il settore tessile, secondo un articolo di Nature, produce 92 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno. Inoltre si stima che l’85% dei prodotti tessili vada in discarica ogni anno. Infine, il lavaggio di vestiti e capi d’abbigliamento è responsabile della dispersione di microplastiche: ogni anno l’equivalente di 50 miliardi di bottiglie di plastica è disperso negli oceani a causa delle microfibre in poliestere. 

 

Durante l’iniziativa sono stati forniti consigli su comportamenti quotidiani per evitare la logica della fast fashion, preferendo marchi che garantiscono sistemi di produzione e gestione attenti agli impatti ambientali e sociali del prodotto, allungando il ciclo di vita di ciascun capo attraverso la riparazione, lo scambio e il dono. L’Italia ha anticipato le disposizioni europee sul tema della raccolta differenziata del tessile avviando l’obbligo a partire dal 1° gennaio 2022. L’avvio della raccolta differenziata del tessile consente di portare all’attenzione di tutti il tema dell’eco-design dei capi d’abbigliamento, progettare puntando a rendere il più semplice possibile la riciclabilità dei materiali.

 

Ri-portalo in circolo, evento patrocinato dal gruppo rifiuti della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile - RUS, è un'iniziativa inserita nel calendario della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR). La tredicesima edizione della SERR si tiene tra il 20 e il 28 novembre ed il tema dell'edizione 2021 riguarda le “Comunità circolari”.​

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Venerdì, 26 Novembre, 2021

A Torino una due giorni sul futuro del giornalismo, tra nuovi modelli di business e le sfide della pandemia - Oggi cerimonia di inaugurazione dell'A.A. 2021/2022 del Master in Giornalismo "Giorgio Bocca"

Oggi, venerdì 26 novembre, dalle 10.30 nell'aula magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9, Torino), si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico 2020/2021 del Master in Giornalismo “Giorgio Boccadell'Università di Torino. Durante la mattinata, introdotta da Giulia Carluccio, Prorettrice dell'Università di Torino, la giornalista del Reuters Institute for the Study of Journalism Federica Cherubini ha presentato il "Digital News Report 2021" per l'Italia. Il rapporto esamina i progressi sui nuovi modelli di business online a pagamento, la fiducia e la disinformazione, le notizie locali, l'imparzialità e la correttezza nella copertura delle notizie.

 

Durante la giornata si è discusso di come, e in quale misura, la pandemia da Covid-19 ha influito sull’evoluzione del consumo di notizie nel panorama editoriale italiano. Sono intervenuti i giornalisti Valerio Bassan, esperto di modelli di business ed economie del digitale, Marco Castelnuovo, direttore Corriere della Sera Torino, Massimo Giannini, direttore de La Stampa, Francesca Milano, head of Chora Media e Agnese Pini, direttrice de La Nazione. “Il Master in giornalismo di Torino ha ormai una storia importante - dichiara  il Prof. Cristopher Cepernich, direttore scientifico del master “Giorgio Bocca” e presidente dell’Associazione Italiana di Comunicazione Politica - . Fondato nel 2004, quando il mondo e il modo dell’informazione era altro da ciò che è ora, inaugura oggi il secondo anno del suo nono biennio. Lo fa mettendo a confronto i giornalisti con ricercatori e studiosi, con le scienze sociali, i loro metodi e i loro sguardi verso la realtà, con gli esperti di digitale, di innovazione tecnologica e di processo, con l’intenzione di “fare un punto” sullo stato delle cose. L’analisi è infatti il presupposto fondamentale per pensare i programmi di formazione. Sappiamo che conoscenza, formazione e ricerca sono le parole chiave di una strategia di sviluppo, nell’editoria in cerca di nuovi modelli di business come in qualsiasi altro campo del sistema economico”.

 

“L’Università di Torino - prosegue Cepernich -  rilancia quindi investendo sul Master, convinta che questo sia il tempo giusto per fare di Torino la sede di un hub nazionale per la formazione al giornalismo digitale e scientifico. Per studenti e giornalisti già in carriera. L’Università rilancia a partire da una nuova sede, che sia adeguata alle esigenze redazionali di un giornalismo ‘digital first’ e alle esigenze didattiche più innovative. Il Master, quindi, traslocherà a Palazzo “Lionello Venturi”, in via Verdi 25 a Torino, dove sono già iniziati i lavori di restauro dell’edificio. Il rilancio delle testate giornalistiche del Master è in corso da un anno, sotto la direzione di Marco Ferrando, per radicare l’informazione nella comunità di riferimento, rendendola sempre più espressione di bisogni informativi reali: pensiamo alla community universitaria e, non di meno, a quella territoriale più allargata. Così come in costante evoluzione è il programma didattico, che ben considera il bisogno di competenze come legato alle esigenze del mondo del lavoro. Siamo convinti che Torino sia la città ideale dove sviluppare una grande Scuola di giornalismo che guardi in prospettiva internazionale alla professione che cambia, anche grazie al prestigio della sua tradizione. Abbiamo un progetto ambizioso, preciso e lavoriamo per realizzarlo”.

 

Domani, sabato 27 novembre, doppio appuntamento nell’aula magna del Campus Luigi Einaudi di Torino. Al mattino, dalle 10 alle 13 si terrà il convegno: “Why Journalism needs Anthropologists”, un dibattito sul ruolo dell’antropologia all’interno delle dinamiche del processo di costruzione delle notizie. A moderare l’incontro sarà Dario Basile, antropologo e docente dell’Università di Torino. Insieme a lui discuteranno Marco Aime, docente dell’Università di Genova, Adriano Favole, docente dell’Università di Torino, Daria Corrias, curatrice del programma “Tre Soldi” di Radio Tre e a Sara Zambotti, conduttrice della trasmissione Caterpillar su Radio Due.

 

Al pomeriggio, dalle 15 alle 18, spazio al workshop sul giornalismo d’innovazione “Pensare hyperlocal, agire digital. Comunità e territorio all’origine dei nuovi bisogni d’informazione”, moderato dal Prof. Cristopher Cepernich. Parteciperanno Alberto Puliafito del Google News Lab, Sofia Segre Reinach, caporedattrice de “Il Bullone”, Daniele Arghittu, direttore de “L’Ora del Pellice”, Marianna Okassaka, social media manager di “colory.it” e Alda Noka, co-autrice del podcast “BerraiBarriera”. L’obiettivo è promuovere una riflessione sulle nuove pratiche dell’informazione iperlocale, per sottolineare come l’informazione possa vivere nel coinvolgimento delle persone nei processi di costruzione della notizia. Attraverso l’analisi di casi studio, si farà luce su alcuni esempi di iniziative di “giornalismo di comunità”, intraprese con il coinvolgimento degli abitanti di uno specifico territorio.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 26 Novembre, 2021

Cittadinanza europea, diritto alla salute e territorio, a Cuneo le esperienze a confronto

Sabato 27 novembre, alle ore 10.00, presso la Sala San Giovanniin via Roma 4 a Cuneo, si terrà l'evento “Cittadinanza europea, diritto alla salute e territorio: alcune esperienze a confronto”. Organizzato nell'ambito di UNITA - Universitas Montium, progetto europeo con capofila l’Università degli Studi di Torino che ha tra i suoi obiettivi la promozione della cittadinanza europea in regioni di confine e in aree rurali e montane, il workshop nasce da una collaborazione con Europe Direct Cuneo e vede la partecipazione di relatori dell'ASL CN1, del Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese e dell’Università di Torino.

 

La pandemia ha ulteriormente dimostrato l’importanza della medicina territoriale quale presidio essenziale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini. Anche grazie alla spinta derivante dai fondi previsti dal Next Generation EU, strumento creato dall'Unione europea in risposta alla crisi pandemica, è stato lanciato un piano di rilancio e potenziamento dell’assistenza medica su base territoriale, il quale punta a combinare strutture e modelli innovativi con i benefici derivanti dall'utilizzo delle tecnologie. È evidente come tale evoluzione sia particolarmente significativa per le aree rurali e quelle di montagna.

 

Il workshop vuole contribuire all'evoluzione in corso prendendo in considerazione alcune delle esperienze più significative sviluppatesi di recente sul territorio cuneese e inquadrandole nell'ambito delle scelte compiute, da ultimo, nel PNRR.

 

Intervengono:

 

·  Barbara Gagliardi, docente di Diritto Amministrativo del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino
·  Luigi Domenico Barbero, direttore Distretto di Cuneo A.S.L. CN1
·  Gabriele Ghigo, direttore distretto di Saluzzo A.S.L.CN1
·  Sara Marchisio, Ufficio Europa e Progettualità Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese
·  Paola Obbia, infermiera e docente SSN UniTo
·  Anna Maddalena Basso, direttrice delle professioni sanitarie dell’A.S.L.CN1

 

Modera Francesco Costamagna, docente di Diritto dell'Unione europea del Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Torino.

 

Per partecipare è sufficiente compilare il modulo online: https://forms.gle/hnHBNbCVou6b223fA 

 

In ottemperanza alle normative anti-covid sarà necessario esibire il Green Pass.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 25 Novembre, 2021

La pandemia della violenza - Le iniziative di UniTo in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

In occasione del 25 novembreGiornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne proclamata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, l’Università di Torino partecipa attivamente al processo di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per eliminare la violenza contro le donne e, in una prospettiva più ampia, per promuovere la parità di genere.

 

Per tutto il mese di novembre e fino a giovedì 2 dicembre 2021, componenti del personale docente e ricercatore dell'Università di Torino dedicheranno una lezione al tema, analizzandolo secondo la propria prospettiva disciplinare. Nelle lezioni verranno affrontati, tra gli altri, temi legati alle reti antiviolenza, al linguaggio di genere, alle differenze contrattuali e ai diritti delle donne nell’Islam. Per l’edizione di quest’anno hanno aderito oltre 50 docenti attivi nelle più diverse discipline, dalla Psicologia al Diritto Internazionale, dalla Sociologia alla Medicina Legale. Qui il calendario delle lezioni.

 

Lunedì 29 novembre, alle ore 9.00, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9, Torino) si terrà una giornata di studi dal titolo “La Pandemia della violenza. Dall’analisi delle problematiche agli interventi di UniTo”. L'iniziativa, disponibile anche in streaming su Unito Media, è coordinata dal CUG, il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo e dal CIRSDe - Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere dell'Università di Torino.

 

Dopo i saluti di Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino, Andrea Silvestri, Direttore Generale UniTo, Jacopo Rosatelli, Assessore alle Politiche Sociali, Diritti e Pari Opportunità della Città di Torino, Chiara Ghislieri e Mia Caielli, Past President e Presidente del CUG UniTo, Beatrice Manetti, Direttrice del CIRSDe e Tania Cerquitelli, Presidente del CUG PoliTo, sarà presentato l’operato dei vari presidi dell’Ateneo. I lavori saranno chiusi da Raffaella Scarpa, che affronterà il tema della violenza domestica e del linguaggio. Qui il programma del convegno.

 

Infine proprio in questi giorni è stata lanciata una websurvey rivolta a tutta la comunità accademica di UniTo sulla percezione della parità di genere nelle università. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto europeo MINDtheGEPs (Modifying Institutions by Developing Gender Equality Plans) di cui il CIRSDe è capofila. I risultati dell’indagine permetteranno lo sviluppo del Piano di Uguaglianza di Genere dell’Ateneo, strumento che renderà l’Università di Torino sempre più equa e inclusiva.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 24 Novembre, 2021

Neuroendocrinologia Clinica e Medicina Fisica e Riabilitativa - Eccellenze della sanità regionale piemontese

Oggi, mercoledì 24 novembre, nell’Aula Lenti dell'ospedale Molinette (Corso Dogliotti 14) Luigi Icardi, Assessore alla Sanità Regione Piemonte, Giovanni La Valle, Direttore Generale della Città della Salute e della Scienza, Stefano Geuna, Rettore dell’Università degli Studi di Torino e Umberto Ricardi, Direttore della Scuola di Medicina, hanno presentato alla stampa le attività del Centro di Neuroendocrinologia Clinica della S.C.D.U. Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo e del centro Rehabilitation Institute Torino (R.I.T.O), entrambi parte dell’Azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e divenuti Centri di alta specializzazione regionale.

 

Promossi dalla Giunta Regionale del Piemonte, i due Centri, diretti rispettivamente dal Prof. Ezio Ghigo e dal Prof. Giuseppe Massazza, sono organizzati secondo modelli assistenziali che includono diagnosi, terapia medica, chirurgica e follow up e operano come strutture aperte al territorio per rispondere alla domanda di salute dei cittadini. Leader nazionali e internazionali in ricerca clinica e di base, entrambi i centri svolgono attività di formazione specialistica e post specialistica.

 

Il Centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle patologie ipotalamo-ipofisarie, in stretta collaborazione con la SSD Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria, si occupa di rare patologie ovvero tumori ipofisari, tumori della regione ipotalamo ipofisaria non ipofisari, patologia infiammatoria/infiltrativa della regione ipotalamo ipofisaria, metastasi e difetti della produzione ormonale ipotalamo ipofisaria. Primo centro in Europa ad utilizzare tecnologia endoscopica 3D HD per effettuare interventi sulla regione ipotalamo-ipofisaria, conta 1800 casi all’anno di cui 100 nuove diagnosi e effettua circa 100 interventi chirurgici.

 

Il Centro fa parte della Rete Endocrino-Diabetologica regionale (Rete ED), alla quale compete la condivisione dei percorsi diagnostico-terapeutici relativi al trattamento delle patologie endocrino-metaboliche e del diabete.

 

Con 5.000 visite fisiatriche all’anno per consulenze a pazienti ricoverati e oltre 4.000 visite fisiatriche per pazienti ambulatoriali e più di 1.000 prestazioni ambulatoriali fisiatria interventistica, il Centro di alta specializzazione di riferimento regionale per i percorsi integrati di riabilitazione e recupero funzionale, Rehabilitation Institute Torino (R.I.T.O.)diretto dal Prof. Giuseppe Massazza svolge attività consulenziale fisiatrica e di assistenza fisioterapica per reparti di degenza per acuti finalizzata al recupero dell’autonomia pre-dimissione.

 

Nel Centro vengono identificati i più idonei percorsi post-acuzie nei diversi setting riabilitativi ed effettuate attività ambulatoriali nei diversi ambiti della neuroriabilitazione, della riabilitazione oncologica e di quella ortopedico-traumatologica. Attivo nel campo delle cure fisiatriche e in generale nei casi di fragilità muscolo-scheletrica (osteoporosi e sarcopenia), il centro si occupa anche della fisiatria inerventistica per il trattamento delle patologie osteo-articolari e della spasticità. Interviene nei casi di prescrizione di protesi e ausili e si occupa della riabilitazione per le malattie rare (coagulopatie congenite, linfedema primario, transitional care).

 

Il centro sarà inserito nella rete regionale delle strutture di riabilitazione e di recupero funzionale, la cui attività potrà essere organizzata secondo il modello organizzativo “hub and spoke”, che può permettere una chiara definizione dei livelli di prestazione (fisiatrica e fisioterapica) nei diversi presidi e servizi, nonché un incremento di offerta assistenziale ed efficienza organizzativa.

 

“Il Piemonte dimostra una capacità di cura di eccellente livello” commenta l’Assessore Regionale Luigi Icardi, “con Centri di alta specializzazione che raccolgono il frutto di anni di ricerca e attività sul campo. Ringrazio i professori Giuseppe Massazza e Ezio Ghigo e con loro tutti gli operatori che hanno permesso di raggiungere questi importanti risultati. Due riconoscimenti ampiamente meritati, che fanno onore all’alta professionalità degli specialisti e dell’intera Sanità regionale”.

 

"Siamo orgogliosi di questi prestigiosi riconoscimenti, che valorizzano ed oggettivano ulteriormente l’eccellenza clinica e della ricerca della nostra Azienda Città della Salute e, in questo caso, dell'ospedale Molinette” si congratula il Direttore generale Città della Salute di Torino Giovanni La Valle.

 

“Ancora una volta viene riconosciuta l’eccellenza delle nostre strutture sanitarie universitarie, a dimostrazione dell’impegno e della grande professionalità di medici e ricercatori che operano nella Città della Salute e della Scienza” dichiara il Rettore Stefano Geuna. “Ricerca e cura sono da sempre missioni imprescindibili della nostra scuola di Medicina. Questo nuovo riconoscimento dimostra l’eccellente livello della medicina piemontese e ci proietta con orgoglio verso il futuro Parco della Salute e della Scienza, da cui dipende senza dubbio anche il futuro del nostro territorio”.

 

“Questo riconoscimento regionale” dichiara il Professor Ezio Ghigo “è motivo di soddisfazione e orgoglio ma non di meno è una importante opportunità per i pazienti che possono trovare in questo centro di Neuroendocrinologia, professionisti di altissima qualità clinica e scientifica riconosciuta anche a livello internazionale”.

 

“Innovazione, efficacia e sostenibilità sono le tre direttive di R.I.To” spiega il Professor Giuseppe Massazza. “Nuove tecnologie a supporto del progetto riabilitativo individuale, attenta analisi dell’efficacia dei trattamenti riabilitativi proposti e sostenibilità di sistema grazie ad una riabilitazione integrata nei modelli di cura. Questi sono i valori fondanti della MFR moderna: studiare nuovi approcci riabilitativi in accordo con i migliori specialisti d’organo presso la AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, e collaborare con l’intera rete di eccellenza riabilitativa della nostra regione hanno permesso di essere un punto di riferimento per i giovani fisiatri e fisioterapisti, che oggi più di ieri dovranno garantire una rinascita del nostro SSR".

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 24 Novembre, 2021

Cambiamento climatico: in Rettorato la mostra su linguaggio, comunicazione e percezione della crisi climatica

Domani, mercoledì 24 novembre, alle ore 17.30, presso la Sala Blu del Palazzo del Rettorato (Via Verdi 8, Torino), si terrà l’inaugurazione di “Lessico e Nuvole: linguaggio, comunicazione e percezione della crisi climatica”, una mostra organizzata dalla Sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement dell’Università di Torino e dal Green Office UniToGO e ispirata alla guida linguistica e scientifica Lessico e nuvole: le parole del cambiamento climatico, realizzata tra il 2019 e il 2020 per orientarsi nel dibattito su uno dei temi più urgenti del nostro tempo. 

 

La mostra, allestita fino al 30 dicembre nella Sala Athenaeum della Biblioteca Storica di Ateneo “Arturo Graf”, ha l’obiettivo di far comprendere al visitatore come il cambiamento climatico influenzi sempre più profondamente gli equilibri naturali e il modo di vivere, produrre e consumare delle società umane. Una vera e propria rivoluzione planetaria che sta interessando profondamente anche i modelli di rappresentazione mediatica del fenomeno e il linguaggio utilizzato per descriverlo. La percezione individuale e collettiva del climate change può essere fortemente condizionata, distorta (consapevolmente o meno) e a volte manipolata. La presa di coscienza di questi fenomeni è importante, come spunto per lo studio, l’approfondimento e l’impegno a trovare soluzioni di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico. 

 

La mostra si sviluppa lungo un cammino di scoperta graduale articolato in 4 percorsi, organizzati per offrire una visione ampia delle problematiche legate al cambiamento climatico. Il percorso “Clima e crisi climatica” propone dati sulla fenomenologia globale del climate change, informazioni con carattere tecnico e scientifico sui cu sui si innestano le sezioni successive. In sequenza, i percorsi “Linguaggio”Comunicazione” e “Percezione”, hanno lo scopo di far capire al visitatore che oltre all’informazione di tipo scientifico, che va conosciuta come base di competenza per la condivisione e discussione sul tema, esiste poi una rimodulazione di tale informazione da parte dei media. Partendo dalle varie forme e strategie del linguaggio, la mostra vuole far comprendere come la comunicazione veicoli le informazioni in funzione di chi le adotta e dei suoi scopi, il tutto per restituire una percezione che può variare dalla totale indifferenza al disturbo psicologico. 

 

Il progetto intende rappresentare un ulteriore passo verso la costruzione di una conoscenza il più possibile diffusa sugli effetti del cambiamento climatico, nasce dalla volontà e dall’esigenza dell’Università di Torino di contribuire al dibattito pubblico sul tema, valorizzando la ricerca sviluppata in Ateneo.

 

 

Programma dell’inaugurazione 

 

ORE 17.30 Sala Blu del Palazzo del Rettorato (Via Verdi 8)

 

Interventi

 

·      Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino

·      Egidio Dansero, Vice-Rettore Vicario UniTo per la sostenibilità e per la cooperazione allo sviluppo

·      Gianni Latini, Direzione Ricerca e Terza Missione UniTo

·      Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione Ecologica e Digitale, Innovazione, Mobilità e Trasporti della Città di Torino

·      Paola Biglia, Coordinamento della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile – RUS

·      Giorgio Brizio, Fridays for Future

 

ORE 18.15 Sala Athenaeum - Biblioteca Storica di Ateneo “Arturo Graf” 

 

Visita in anteprima della mostra con i curatori e gli autori

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 23 Novembre, 2021
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