Soglie del visibile. Intersezioni fra letteratura e fotografia - Da domani 15 novembre a sabato 18 novembre all'Università di Torino

Dal 15 al 18 novembre 2017, all'Università di Torino (presso le sedi del Rettorato di via Po 17 – via Verdi 8 e della Cavallerizza Reale di via Verdi 9) si svolge il convegno internazionale Soglie del visibile / Borders of the Visibile / Seuils du visible, che porta nel capoluogo piemontese esperti prestigiosi della fotografia e della letteratura a livello internazionale, tra cui Marie-Laure Ryan, Jens Brockmeier, Angela Breidbach, Steffen Haug, Magali Nachtergael, Michele Cometa, Marco Belpoliti e Silvia Albertazzi.

 

Sono in tutto 85 gli studiosi che analizzeranno gli incroci tra letteratura e fotografia nell'arte e nella cultura modernista, postmoderna e contemporanea, con l'obiettivo di mappare le forme di transmedialità di un campo che integra vari mezzi espressivi alla ricerca di possibilità artistiche nuove. Il convegno approfondirà quindi il rapporto che fotografia e letteratura hanno con la politica, il fotogiornalismo, l'arte contemporanea, il cinema, il romanzo e la poesia.

 

L'apertura si terrà al Circolo dei Lettori, mercoledì 15 novembre 2016, alle ore 18.00, con Ferdinando Scianna e Franco Marcoaldi che discuteranno del loro ultimo libro, Di Bestie e di Animali (Contrasto, 2017), alla presenza del Rettore dell'Università di Torino, Gianmaria Ajani, e del Direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Walter Guadagnini.

 

Il convegno è organizzato dal Centro Studi “Arti della Modernità”, una struttura con sede presso il Dipartimento di Studi Umanistici di UniTo che si propone di promuovere, coordinare e diffondere studi e ricerche sulle estetiche, sulle pratiche, sui generi di scrittura e sui linguaggi che caratterizzano il “Modernismo” e il “Postmodernismo”, e gode del patrocinio dell'Università di Torino e dei Dipartimenti di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne e di Studi Umanistici dell'Ateneo.

 

Info: info@centroartidellamodernita.it

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 14 Novembre, 2017

Fotocomunicato - UniTO laurea i primi sette medici del futuro

Oggi martedì 7 novembre, alle ore 12.30, nell'Aula Magna Dogliotti delle Molinette (A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino - Corso Bramante 88), alla presenza del Direttore della Scuola di Medicina dell’Università di Torino, Prof. Ezio Ghigo, al Presidente del Programma MD/PhD, Prof.ssa Maria Flavia Di Renzo, si è svolta la cerimonia di consegna dei primi Diplomi in Medicina Sperimentale.

 

I sette neodottori in Medicina Sperimentale, autori di numerosi articoli scientifici su riviste di prestigio in campo medico, hanno presentato il lorolavoro di ricerca che ha contribuito in maniera rilevante all’innovazione nel campo della bio-medicina, dalle malattie cardiovascolari a quelle infettive, dalle malattie neuro-muscolari all'oncologia.

 

Il Programma MD/PhD, attivato per la prima volta nel 2012, è un percorso aggiuntivo di eccellenza della Scuola di Medicina che prepara i futuri medici a operare all'interfaccia tra la medicina clinica e la ricerca sperimentale per affrontare dinamicamente le nuove discipline e guidare progetti di ricerca in campo biomedico. L’accesso avviene attraverso concorso nazionale ed è riservato agli studenti iscritti al I anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia di qualunque Università italiana.

 

È un percorso formativo che inizia quindi al II anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e consiste nella frequenza di massimo tre corsi tra quelli proposti e nella preparazione di una tesi sperimentale correlata. I corsi sono soprattutto pratici e consistono in lunghi periodi di frequenza e addestramento alla ricerca presso i laboratori e i reparti della Scuola di Medicina.

 

La Scuola di Medicina di UniTo offre l'esenzione dal pagamento delle tasse universitarie, l'ospitalità nelle residenze dell'Università di Torino, borse di studio e finanziamenti per lo svolgimento di progetti di ricerca all'estero. 

 

In allegato:

- Foto della consegna dei diplomi

- Elenco neodottori con titolo della ricerca.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 7 Novembre, 2017

Sul Caldo e Sul Freddo. Il Castello del Valentino diventa un artista - 3 novembre Opening ore 10.00 + Tavola rotonda ore 10.45 Castello del Valentino

Nel corso degli anni sono centinaia gli artisti che hanno debutatto nella settimana dell’arte contemporanea di Torino, e l’edizione 2017 riserva una novità, segno di tempi che cambiano. Il Castello del Valentino, storico palazzo patrimonio dell’UNESCO, è ufficialmente iscritto fra i resident artist del Festival Nesxt, in qualità di autore dell’opera “Sul Caldo e Sul Freddo”, un ambiente interattivo in cui le cosiddette tecnologie “intelligenti” si trasformano in poesia.
 
Il Castello, reso sensibile ai passaggi, agli attraversamenti e alle storie delle persone, ne canta le vicende climatiche, a partire dalle basi: il caldo e il freddo. Ne nasce un poema algoritmico generato in tempo reale da sensori digitali e corpi: un’esperienza immersiva, in cui ascoltare testi poetici e soundscape generativi che mutano al variare della temperatura e delle nostre interazioni con l'edificio.

 
L’opera è la prima manifestazione del progetto di ricerca HOME - Human Observation Meta Environment, che esplora la relazione fra architettura, tecnologia, dati e consumo energetico. A breve nei campus dei due principali atenei torinesi farà il suo ingresso HOME Smart Agent, un agente software con cui “negoziare” la gestione energetica dell’edificio attraverso interfacce naturali, come la voce, il corpo e l'interazione testuale (per esempio, sui social network).

“Le tecnologie  ‘intelligenti’” sostiene  Salvatore Iaconesi,  artista, membro della task force sull’intelligenza artificiale di AgID e pres. del centro di ricerca Human Ecosystems Relazioni “consentono di stabilire relazioni significative con spazi, oggetti e ambienti del quotidiano. Gli impatti non riguardano solo l'efficienza dei servizi, ma anche e soprattutto i nostri diritti, le libertà e il senso stesso della vita. Per questo motivo occorre che le discipline si parlino per affrontare il tema da molteplici punti di vista: da quelli tecnologici e umanistici a quelli di immaginario, per consentirci di dare forma al mondo attraverso nuovi modelli.”
 
A cavallo fra arte e scienza, ricerca e comunicazione, HOME si colloca all’interno di un crescente ambito di interesse che vede l’arte come catalizzatore di processi di ricerca e innovazione tecnologica, sostenuti e rappresentati a livello europeo da programmi come STARTS - Innovation at the nexus of Science, Technology and the Arts (www.starts.eu).

 
Il lancio all’interno della settimana Contemporary ART Torino Piemonte ne delimita concettualmente lo spazio: un cortocircuito fra l’università e la città, in cui tecnologie avanzate, linguaggi e contenuti afferenti al mondo della ricerca si traducono in esperienze coinvolgenti, accessibili e poetiche grazie all’arte e al design.

 
"In questo progetto il Politecnico e l'Università di Torino stanno lavorando fianco insieme al DIST e alle due unità green", affermano i ricercatori Giulia Sonetti (Green Team Polito) e Dario Cottafava (UniToGo), "Stiamo cercando di 'andare fuori' dalle nostre zone disciplinari per ibridarci: l'ingegneria incontra l'arte, le scienze sociali il software. Per affrontare i problemi ambientali serve la complessità, e l'arte in questo ha un ruolo fondamentale, per sviluppare nuove sensibilità ma anche essere un ponte fra le discipline, la ricerca e la società."
 
L’inaugurazione ospiterà in quest’ottica una tavola rotonda chiamando PA, istituzioni culturali e università a dialogare sui temi del progetto da angolazioni differenti, a partire da un’esperienza comune: immergersi nel nuovo spazio di interazione creato da Sul Caldo e Sul Freddo sarà il primo passo della giornata per tutti i partecipanti, ospiti e pubblico.

 
Evento gratuito e aperto
 
Maggiori informazioni: www.green.unito.it

Press e contatti: he-r@he-r.it

Programma

Ore 10.00

Apertura al pubblico dell’installazione

 

Ore 10.45 - 11.15

Visita guidata all’installazione “Sul Caldo e Sul Freddo”

 

Ore 11.30- 11.40

Saluti Istituzionali

  • Patrizia Lombardi (direttrice del DIST, coordinatrice del Green Team del Politecnico di Torino)
  • Egidio Dansero (UniToGO, delegato alla sostenibilità dell’Università di Torino)

 

Ore 11.40-11.50

Introduzione: il progetto HOME fra arte, ricerca e tecnologia

  • Salvatore Iaconesi (Presidente HER - Human Ecosystems Relazioni)

 

Ore 11.50-13.20

Intervengono (ordine alfabetico)

  • Alessandro Bollo (direttore Polo del ‘900)
  • Giulio Lughi (professore di Media Digitali, dipartimento DIST Politecnico/Università di Torino, presidente del Comitato Tecnico Scientifico CSIPiemonte)
  • Fabio Malagnino (giornalista del Consiglio regionale del Piemonte, social, egov/wegov, open knowledge, Torino Digitale)
  • Elena Piastra (vicesindaco di Settimo Torinese con deleghe innovazione, politiche giovanili e interculturali, cultura, bilancio e tributi)
  • Luca Ruggeri (AgID - Agenzia per l’Italia Digitale)
  • Catterina Seia (Fondazione Fitzcarraldo)
  • Giulia Sonetti (Green Team Management, Politecnico di Torino)

 

Modera

  • Simone Arcagni (prof. Associato presso il dipartimento Cultura e Società dell’Università degli Studi di Palermo)

 

Credits

Sul Caldo e Sul Freddo è un concept di AOS - Art is Open Source; tecnologie: HER - Human Ecosystems Relazioni; partner: Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST), PoliTo Green Team e UniTo Green Office.

 

HOME è un progetto nato dalla collaborazione fra il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST), del PoliTo Green Team e diUniTo Green Office e HER - Human Ecosystems Relazioni, Finanziato grazie ai fondi del progetto “Urbe”, vincitore del Siebel Energy Grant.

 

Link:
Website:  www.green.unito.it
FB event

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 31 Ottobre, 2017

Lotta al terrorismo internazionale e tutela dei diritti umani - domani martedì 31 ottobre alle 12.00 Sala Lauree Blu CLE

Domani martedì 31 ottobre 2017 alle 12.00, nella Sala Lauree Blu del Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena 100), si terrà la giornata di studio: ‘Lotta al terrorismo internazionale e tutela dei diritti umani’, organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino.

 

La sfida odierna della Comunità internazionale non è solo quella di sconfiggere il terrorismo internazionale, ma di farlo nel rispetto delle regole del diritto internazionale vigente e dei diritti internazionali dell'uomo. Di questo tema di grande attualità discuteranno a Torino accademici e rappresentanti di istituzioni impegnati in tale lotta, in una giornata di studio coordinata dal Prof. Giuseppe Porro, ordinario di diritto internazionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza.
I temi trattati verteranno sull'analisi delle norme internazionali vigenti relative alla lotta al terrorismo, sul mantenimento della pace e sull'uso della forza, sul ruolo delle organizzazioni internazionali nella lotta al terrorismo, sull'impegno delle nostre Forze Armate negli attuali scenari di crisi a tutela della stabilità globale e nel rispetto del diritto internazionale, sui modelli operativi impiegabili (dalla prevenzione avanzata alla sicurezza partecipata), sulla tutela della vita umana, con particolare riferimento a quella in mare. Oltre all'introduzione del Prof. Porro, introdurrà la giornata anche il Prof. Pierpaolo Rivello, Procuratore Generale militare presso la Corte di Cassazione.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 30 Ottobre, 2017

Scoperto all'Università di Torino l'ormone che attenua l'ipertrofia miocardica e lo scompenso cardiaco

Una ricerca dell’Università di Torino dimostra che l’ormone ipotalamico che controlla il rilascio dell’ormone della crescita, il growth hormone-releasing hormone (GHRH), è in grado di migliorare la funzione cardiaca e di attenuare l’ipertrofia cardiaca patologica, ossia l’aumento della massa del cuore, conseguente a stimoli come l’ipertensione arteriosa, le malattie delle valvole cardiache, la cardiopatia ischemica, oltre a fattori neuroumorali e genetici.

A lungo termine, l’ipertrofia cardiaca patologica, a differenza di quella fisiologica che è un meccanismo di compensazione positiva riscontrabile ad esempio negli atleti, può determinare aritmie ventricolari, con aumento del rischio di morte improvvisa ed è alla base dello scompenso cardiaco.

 

La scoperta è stata fatta dal gruppo di ricerca universitaria coordinato della Prof.ssa Riccarda Granata, presso la Divisione di Endocrinologia e Metabolismo diretta dal Professor Ezio Ghigo, del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino.

Il lavoro, pubblicato sulla prestigiosa rivista americana Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), è il risultato di una collaborazione con altri ricercatori, tra i quali il gruppo del Dipartimento Cardiovascolare, IRCCS Humanitas University di Milano e del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, il Professor Joshua M. Hare della Divisione di Cardiologia dell’Università di Miami ed il Professor Andrew V. Schally, della Miller School of Medicine di Miami, vincitore, nel 1977, del Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina

 

Gli effetti cardioprotettivi del GHRH erano stati descritti per la prima volta alcuni anni fa dal gruppo della Prof.ssa Riccarda Granata, che aveva dimostrato come il GHRH sia capace di promuovere la sopravvivenza delle cellule cardiache, di contrastare il danno da ischemia e riperfusione e di ridurre l’infarto del miocardio. Questi studi erano stati successivamente ampliati dagli scienziati di Miami, che avevano descritto gli effetti protettivi degli analoghi sintetici del GHRH nell’infarto del miocardio ed in altri modelli patologici. Il Professor Schally era stato insignito del premio Nobel per la scoperta di ormoni ipotalamici e ha sviluppato e continua a sviluppare una incredibile serie di molecole di potenziale interesse clinico.
 

Il lavoro attuale, coordinato dalla Prof.ssa Granata all’Università di Torino e condotto dai ricercatori Iacopo Gesmundo (Università di Torino) e Michele Miragoli (Università di Parma e Humanitas) dimostra, per la prima volta, come il GHRH ed il suo analogo sintetico di ultima generazione, MR-409, sintetizzato nel laboratorio del professor Schally, siano capaci di attenuare l’ipertrofia e di migliorare la funzione cardiaca e la contrattilità delle cellule cardiache in corso di scompenso cardiaco, attraverso la regolazione di meccanismi molecolari caratteristici delle vie ipertrofiche. 

L’importanza di questi risultati è data dal fatto che oggi le terapie per lo scompenso cardiaco, nonostante vengano impiegati diversi tipi di farmaci, sono ancora insoddisfacenti. Gli agonisti del GHRH, che sono risultati privi di effetti collaterali, sono pertanto nuovi promettenti candidati per il trattamento di questa patologia, da impiegare da soli o in combinazione con altre molecole. Saranno necessari nuovi studi per poter traslare queste ricerche alla clinica, oltre all’impiego di analoghi di ultima generazione, che risultino ancora più stabili ed efficaci dei precedenti.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 27 Ottobre, 2017

Fotocomunicato e cartella stampa - primo Corso universitario in Storia dell’Omosessualità

Oggi giovedì 26 ottobre 2017, alle ore 12.00, nel Salone del Rettorato (Via Verdi, 8 - Torino), il Rettore dell’Università di Torino Gianmaria Ajani ha presentato alla stampa il primo Corso universitario in Storia dell’Omosessualità, in programma per l’A.A. 2017/2018, promosso dal CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Università), richiesto dal corso triennale in DAMS del Dipartimento di Studi Umanistici e disponibile come esame a scelta per l’intero Ateneo.

 

All’incontro hanno partecipato:

  • Monica Cerutti, Assessora alle Pari Opportunità e Diritti Civili della Regione Piemonte
  • Marco Giusta, Assessore ai Diritti del Comune di Torino
  • Antonio Pizzo, Promotore del corso e Docente di storia dello spettacolo
  • Silvia Giorcelli, Docente di Storia romana, ex Presidente CUG
  • Chiara Ghislieri, Docente di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, Presidente CUG
  • Bruno Maida, Docente di Storia contemporanea
  • Maya De Leo, Docente a contratto di Storia dell’Omosessualità

 

L’insegnamento, che si terrà da aprile a giugno del 2018, propone una storia culturale dell’omosessualità che ne ricostruisce le trasformazioni in età contemporanea (dalla fine del XVIII secolo al tempo presente) tra Europa e Stati Uniti, restituendo esperienze, narrazioni e rappresentazioni collocate in diversi contesti sociali.

Si concentra sulla produzione culturale legata ai movimenti di liberazione omosessuale e più in generale all’attivismo LGBT+ e queer, offrendo un percorso di approfondimento specifico sul rapporto tra media e omosessualità in età contemporanea.

 

L’istituzione di un corso sulla storia dell’omosessualità si inserisce con piena dignità scientifica nel campo della ricerca storica e degli insegnamenti sull’identità di genere. La costruzione dei generi e della sessualità ha avuto infatti un ruolo centrale nel passaggio dall’età moderna a quella contemporanea. Studiarne i mutamenti contribuisce a restituire un’analisi storiografica di una parte della popolazione.

L’Università assume quindi un ruolo centrale e partecipa con le proprie competenze scientifiche a riconoscere le tracce di questo importante contributo, bene culturale intangibile da studiare, documentare e trasmettere.

 

“Quello che apriamo a Torino – ha dichiarato il Rettore Gianmaria Ajani - è il primo insegnamento universitario in storia dell’omosessualità in Italia. Non è un primato di cui essere orgogliosi. Il tema, che si inserisce perfettamente nell'offerta sugli studi di genere, dovrebbe essere trattato da molte più università, come già accade in gran parte del mondo accademico in Europa e nel Nord America. Lo sviluppo dei diritti civili e della coscienza civile nel nostro paese passa anche per una presa di posizione culturale in questo senso e di riconoscimento della rilevanza storica di una parte della popolazione.”

 

“Sono fermamente convinta della bontà della scelta dell’Università di avviare ad aprile un corso sulla Storia dell’Omosessualità perché la consapevolezza passa dalla conoscenza – ha affermato Monica Cerutti -. La nostra è una società che sta mutando ed è necessario che i giovani si rendano conto attraverso la storia, fatti concreti e realmente accaduti, che il contrasto alle discriminazioni non è un semplice slogan, ma un requisito essenziale di una società che si voglia definire civile.”

 

“Chimamanda Adichie ci ha insegnato i pericoli di una storia unica, soprattutto legati ai pregiudizi e stereotipi che la conoscenza di una sola storia o una versione della stessa storia portano – ha aggiunto Marco Giusta -. Si dovrebbero conoscere più storie culturali diverse, e una di queste è sicuramente quella narrata dagli studi di genere e dai movimenti di liberazioni omosessuali. Restituire voce e parola alle minoranze, come già avviene in altre università a livello globale, è forse la più seria delle attività possibili, che è in grado di scacciare i fantasmi e le paure che trovano nutrimento nell'ignoranza diffusa. Ringrazio l'Università di Torino per questa scelta che si dimostra ancora più importante e necessaria.”

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 26 Ottobre, 2017

Il Liberalismo Russo. Il Passato, le Sconfitte, le Sfide - dal 26 al 28 ottobre - Aula Magna Università di Torino (Via Verdi 8)

26-28 ottobre 2017 - Torino
Università di Torino, Aula Magna 
Via Giuseppe Verdi 8

 

Dimensions and Challenges of Russian Liberalism

un convegno di Reset-Dialogues 
in partnership con l’Università di Torino, l’Institute for European,
Russian and Eurasian Studies (IERES) - George Washington University
e il William and Mary College di Williamsburg

 

 

L’Associazione Internazionale Reset-Dialogues on Civilizations organizza a Torino dal 26 al 28 ottobre il convegno internazionale per accendere di nuovo i riflettori sulla Russia e indagare, questa volta, le caratteristiche del liberalismo russo, andando oltre il suo fallimento, per comprenderne i tratti più complessi, spesso ambigui, la storia e le sfide più attuali.

Sebbene le vicende del liberalismo nella Russia contemporanea siano state marcate da sconfitte e insuccessi, i suoi rappresentanti hanno costituito e sono tutt’ora un movimento politico che merita attenzione. I progetti legati al liberalismo russo sono stati definiti e si sono evoluti in base alle circostanze storiche e alle sfide del momento, in un contesto istituzionale e internazionale che è cambiato nel corso del tempo. Quali sono le caratteristiche di questo fenomeno così complesso, articolato e di difficile definizione? È possibile individuare un unico paradigma descrittivo del liberalismo russo o si può parlare di diverse forme di liberalismo? Chi sono i suoi rappresentanti e quali le sfide attuali?

Dopo un primo incontro del 2015, a Berlino, un secondo appuntamento nel 2016 a Washington ed un terzo evento a Venezia lo scorso giugno, in collaborazione con le migliori università statunitensi, europee e russe, il convegno di ottobre, organizzato insieme all’Università di Torino, all’Institute for European, Russian and Eurasian Studies e al William and Mary College, coinvolgerà ancora una volta i maggiori studiosi della Russia contemporanea nel mondo per discutere ed interrogarsi su questi temi. Tra gli esperti di rilievo internazionale, interverrà di nuovo anche Nina Khrushcheva, nipote del leader russo Nikita Khrushev e docente alla New School di New York.

Il convegno, gratuito e aperto a tutti, previa registrazione sul sito www.resetdoc.org, sarà l’occasione per una contestualizzazione storica di ciò che il liberalismo russo ha significato nelle diverse epoche e di ciò che rappresenta oggi, dialogando tra presente e passato.

 

Parteciperanno: Gianmaria Ajani, Giuliano Amato, Alexey Barabashev, Giancarlo Bosetti, Andrea Graziosi, Steve Hanson, Peter Holquist, Aleksei Kara-Murza, Nina Khrushcheva, Igor Klyamkin, Mark Kramer, Igor Khristoforov, Marlene Laruelle, Alberto Masoero, Sergey Medvedev, Andrei Melville, Benjamin Nathans, Alexander V. Obolonsky, Ekaterina Pravilova, Kirill Rogov, Guillaume Sauvé, Svetlana Savranskaia, Alexander Semyonov, Viktor Sheinis, Valery Smirnov, Valeryi Solovey, Roberto Toscano, Evgeny Yassin, Olga Zhukova, Vladislav Zubok.

 

I lavori si svolgeranno in lingua inglese.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 24 Ottobre, 2017

Inaugurazione mostra "Migrant Aliens" di Fu Yuxiang

Invito Migrant Aliens

Dopo il grande successo ottenuto alla Biennale di Venezia, nell'ambito del progetto Friendship Project, l’Ateneo di Torino ospiterà la grande installazione dell'artista cinese Fu Yuxiang.

L'installazione, di grande effetto scenografico e dai forti contenuti sociali, è composta da un gruppo di “alieni” che si aggira con aria spaesata nel cortile del Campus Luigi Einaudi.
Il messaggio di Fu Yuxiang propone un'installazione all'apparenza gioiosa, ma dai forti contenuti sociali, dal titolo “Migrant Aliens”. La tematica scelta dall’artista è quella del diverso, del migrante, di chi non è codificato e percepito come “normale” dalla nostra società e che pertanto rischia di essere messo ai margini.
L'installazione realizzata per l'Università di Torino, a cura di Vincenzo Sanfo, in collaborazione con l’Istituto Confucio e Diffusione Italia International Group srl ha ottenuto il Patrocinio della Città di Torino.

L’installazione avrà luogo a partire dal 25 ottobre (inaugurazione alla presenza dell'artista, ore 18.00, di fronte alla Main Hall) e proseguirà fino a sabato 11 novembre 2017.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 24 Ottobre, 2017

Fotocomunicato + cartella stampa - Tech-Day Industria 4.0: B2B session tra ricercatori e le grandi imprese del territorio

Cartella stampa

 

Oggi, lunedì 23 ottobre 2017, nell'Aula Magna Cavallerizza Reale (Via Verdi, 9 - Torino), si è tenuto l’evento Tech-Day Industria 4.0, organizzato dall’Università di Torino e dalla Camera di Commercio di Torino in collaborazione con le grandi imprese del territorio.

 

La giornata, introdotta dal Rettore dell’Ateneo Gianmaria Ajani e dal Presidente della Camera di Commercio Vincenzo Ilotte, si è aperta con la conferenza plenaria dal titolo Industry 4.0 in my Company, un confronto sui temi dell’industria 4.0 in azienda.

All’incontro hanno partecipato:

  • Marcello Baricco, Vice Rettore per la semplificazione dell’Università di Torino,
  • Giuseppe Marino, Chief Operating Officer di Hitachi Rail Italia,
  • Antonio Autolitano, Chief Marketing Officer ZTE Italia,
  • Davide Procopio, HR Innovation - Human L@b presso Enel
  • Michele Dalmazzoni, Industry 4.0 Leader di Cisco Italia,
  • Umberto Martino, Supply Chain Manager di Carrefour Italia,
  • Giuseppe Argirò, Innovation Fintech di Intesa Sanpaolo,
  • Giacomo Parisi, Electronics Business Leader e Dirk Noordegraaf Technology Manager di Sabic.

 

Nel pomeriggio si è tenuta la B2B session, un’agenda di 200 incontri one to one organizzati dalla rete EEN, in cui in ricercatori e docenti dell’Ateneo hanno condiviso con le aziende il proprio lavoro di ricerca, illustrando le proprie competenze per possibili iniziative di collaborazione concrete. Tra i principali argomenti affrontati: Cybersecurity, Big data management and analytics, ICT Law, Compliance, New business models, management and performance control systems, e Advanced manufacturing solutions.

 

All’evento hanno aderito 100 ricercatori di 27 Dipartimenti, 7 grandi gruppi industriali, di cui 4 dal Giappone, Arabia Saudita, Cina e Francia, con sede in Italia e 120 PMI operanti nel Nord Ovest.

  

“Il nostro Ateneo oggi ha creato un momento di confronto vero – ha dichiarato il Rettore Gianmaria Ajani - riunendo intorno al tavolo le esperienze delle aziende sull’introduzione dei cambiamenti di Industria 4.0 nella loro organizzazione, insieme alle competenze offerte dai nostri ricercatori. Un approccio verso l’effettività del Piano Calenda, l’implementazione delle tecnologie abilitanti sulla capacità concrete del sistema nazionale di adattarsi alle nuove sfide”.

 

“La sola ricerca, oggi, non paga - ha commentato Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di commercio di Torino. -  È necessario infatti che mondo della conoscenza e mondo economico si incontrino per tradurre in termini pratici e di business le scoperte e l’impiego delle tecnologie. Già concretamente oggi, grazie all’attività di scouting e ai btob realizzati nell’ambito della rete EEN (Enterprise Europe Network), faremo nascere delle collaborazioni sul campo tra grandi realtà multinazionali, piccole e medie imprese del territorio e ricercatori, sui temi di Industria 4.0”.

 

Le sfide dell’Industria 4.0 richiedono all'Università un ruolo centrale per rafforzare l’integrazione del territorio e sostenere il miglioramento continuo del sistema produttivo.

Il Tech Day 4.0 è stato concepito proprio per offrire una proposta unica e condivisa, mettendo insieme la ricerca universitaria, le grandi aziende e le più innovative PMI piemontesi.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 23 Ottobre, 2017

International Chair of Philosophy Jacques Derrida: post-verità, nuovo realismo e democrazia - lunedì 23 e martedì 24 ottobre Sala Principi d'Acaja del Rettorato

Post-verità, nuovo realismo e democrazia
International Chair of Philosophy Jacques Derrida

 
 
Lunedì 23 (dalle 9.20) e martedì 24 ottobre (dalle 10.00), presso la Sala Principi d’Acaja del Rettorato (Via G. Verdi 8), si svolge l“International Chair of Philosophy Jacques Derrida / Law and Culture”, prestigioso riconoscimento istituito e promosso nel 2014 dal Laboratorio di Ontologia (LabOnt) e dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell’Università di Torino, con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
 
Quest’anno il riconoscimento, giunto alla quarta edizione, viene assegnato al filosofo Günter Figal dell’Università di Friburgo, che terrà la Lectio magistralis dal titolo ‘Unforeseeable. Towards a Hermeneutics of Primordial Understanding’, nell’ambito del convegno intitolato Post-Truth, New Realism and Democracy. Il convegno, che coinvolge autorevoli studiosi di importanti università europee e statunitensi, pone al centro della discussione il tema della post verità nella sua declinazioni politica, epistemologica e sociale.
 
L’International Chair of Philosophy è intitolata a Jacques Derrida per il suo legame con la città e l’Università di Torino che gli conferì la Laurea honoris causa in Filosofia nel 1998. Il sottotitolo «Law and Culture» è legato all’ultima fase dell’opera di Derrida che ha riflettuto in modo mirabile su molteplici temi attinenti il diritto, la giustizia e la cultura, sintetizzandoli nel principio secondo cui
“la giustizia non è decostruibile”.
 
Partecipano alla cerimonia, tra gli altri, il Rettore dell’Università di Torino Gianmaria Ajani, il Direttore di Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione Renato Grimaldi, il Direttore del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni, il Direttore di Labont Tiziana Andina e il Vicerettore alla Ricerca per l’Area Umanistica Maurizio Ferraris.
 
Nell'ambito dell’International Chair of Philosophy, viene assegnato il Premio "Paolo Bozzi" per l'Ontologia, istituito nel 2010 da LabOnt allo scopo di dare il riconoscimento pubblico a pensatori che si sono distinti nel campo dell'ontologia. Per il 2017 riceve il premio Brian Leiter dell’Università di Chicago, che terrà la Lectio Magistralis dal titolo: Realism and Moralism in Political Thought.

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 20 Ottobre, 2017
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