L'uomo dal volto pallido: La Sindone e la Missa “Se la face ay pale” di Guillaume Du Fay - mercoledì 3 giugno alle 15.00 Aula Magna Cavallerizza Reale

Mercoledì 3 giugno 2015, alle ore 15.00, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale (Via Verdi 9), si svolge la giornata di studi ‘L’uomo dal volto pallido – La Sindone e la Missa “Se la face ay pale” di Guillaume Du Fay', organizzata dal curriculum comparatistico del Dottorato in Lettere dell’Università di Torino nel quadro della rassegna Note per la Sindone.
 

Europa 1453: mentre Costantinopoli sta per capitolare sotto i colpi dei Turchi la corte sabauda entra in possesso della Sindone. Per l'occasione il duca Ludovico incarica Guillaume Du Fay, il grande maestro di Cambrai da poco richiamato a Chambéry, di comporre una Messa celebrativa. Dovendo scegliere il cantus firmus su cui basare la composizione, Du Fay opta per il tenor di una sua ballade, “Se la face ay pale”.
 

Intorno alla Missa “Se la face ay pale” la giornata di studi raccoglie le riflessioni della prof.ssa Paola Cifarelli (Università di Torino) storica della lingua francese, del prof. Ermis Segatti (Facoltà Teologica di Torino) storico del Cristianesimo e della prof.ssa Anne Walters Robertson (The University of Chicago) storica della musica medievale.
Le loro relazioni costituiscono lo speciale Proprium di una messa il cui Ordinarium sarà eseguito dal vivo insieme alla ballade dall'Ensemble Cantica Symphonia.
 
 
Per info:
alberto.rizzuti@unito.it

Data di pubblicazione del comunicato: 
Lunedì, 1 Giugno, 2015

Il Rapporto AlmaLaurea 2015 sui laureati dell'Università di Torino

AlmaLaurea presenta il XVII Profilo dei laureati italiani al convegno “I laureati tra (im)mobilità sociale e mobilità territoriale”, all’Università di Milano Bicocca, il 28 maggio 2015.
 
I laureati dell'ateneo di Torino del 2014, coinvolti nel XVII Profilo dei laureati, sono 11.246. Si tratta di 6.395 laureati di primo livello, 3.385 laureati nei percorsi magistrali biennali e 1.070 laureati a ciclo unico; i restanti sono laureati pre-riforma o del corso non riformato in Scienze della Formazione primaria.
 
Da un primo confronto emerge che (vedi infografica allegata):

  • L’età media alla laurea UniTo è a 26.1 anni rispetto a 26,4 di media nazionale
  • La durata media degli studi UniTo è pari a 4,2 anni rispetto a 4,6 di media nazionale
  • Su cento laureati UniTo, 52 terminano l’università in corso contro una media nazionale del 45%
  • I laureati UniTo che hanno svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi sono pari al 65% rispetto al 57% nazionale
  • Il 75% dei laureati UniTo 2014 ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari rispetto ad una media nazionale del 67%

 

Il Profilo dei laureati dell'ateneo di Torino

Provenienza geografica, tipo di diploma e riuscita negli studi universitari dei laureati 2014
 
La quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 4,3%: 4,3% tra i triennali, 3,1% tra i magistrali a ciclo unico e 4,9% tra i magistrali biennali.
E’ in possesso di un diploma di tipo liceale (classico, scientifico e linguistico) il 65% dei laureati 2014. In particolare, è il 62% per i laureati di primo livello, l’87% per i magistrali a ciclo unico e il 68% per i magistrali biennali.
La riuscita negli studi è rilevata attraverso l’età alla laurea, il ritardo all’iscrizione, la durata e la regolarità negli studi, ma anche la votazione di laurea.
L’età media alla laurea, oggi pari a 26,1 anni per il complesso dei laureati, varia tra 25,1 anni per i laureati di primo livello e 26,5 anni per i magistrali a ciclo unico e 27,2 per i magistrali biennali.
Su tale risultato incide sicuramente il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario, oggi più marcato rispetto a quanto non avvenisse prima dell’avvento della Riforma Universitaria. Si iscrivono con almeno due anni di ritardo rispetto all’età canonica (fissata a 19 anni per i laureati di primo livello e a ciclo unico; 22 anni per quelli magistrali) 16 laureati di primo livello su cento; sono 6 su cento tra i colleghi a ciclo unico e 32 su cento tra i magistrali biennali.
La durata media degli studi è pari a 4,2 anni: più nel dettaglio, è 4,3 anni per i laureati di primo livello, 6,7 anni per i magistrali a ciclo unico e 2,8 per i magistrali biennali.
Su cento laureati, 52 terminano l’università in corso: in particolare, sono 50 laureati triennali, 43 laureati a ciclo unico e 60 magistrali.
Il voto medio di laurea è pari a 101,2; in particolare, è 97,7 per i laureati di primo livello, 103,9 per i magistrali a ciclo unico e 107 per i magistrali biennali.
 

Famiglia di origine, esperienze maturate nel corso degli studi, soddisfazione rispetto al corso concluso
 
Il contesto socio-familiare. Dal Rapporto emerge che ancora oggi 71 giovani su cento portano per la prima volta il titolo in famiglia: nel dettaglio sono 74 su cento tra i laureati di primo livello, 55 su centro fra i laureati a ciclo unico e 68 su cento fra i laureati magistrali.
Proviene da fuori regione il 13% dei laureati (8% tra i triennali, 6% tra i laureati a ciclo unico e 24% tra i magistrali).
I laureati che hanno svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi sono pari al 65%. In particolare, sono il 67% dei laureati di primo livello, il 44% dei laureati magistrali a ciclo unico e il 70% dei laureati magistrali (79% considerando anche coloro che l’hanno svolta solo nel triennio).
Le esperienze di studio all’estero coinvolgono complessivamente il 13% dei laureati 2014 dell'ateneo di Torino: con programmi dell’Unione Europea (Erasmus in primo luogo), con altre esperienze riconosciute dal corso di studi o su iniziative personali.
Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea riguardano il 10% di tutti i laureati: il 7% dei primo livello, il 17% dei magistrali a ciclo unico e il 13% dei laureati magistrali (quota che sale al 20% considerando anche coloro che le hanno svolte solo nel triennio).
Il lavoro durante gli studi. Il 75% dei laureati 2014 dell'ateneo di Torino ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 74% tra i laureati di primo livello, il 69% tra i magistrali a ciclo unico, il 78% tra i magistrali biennali.
La soddisfazione per l’esperienza universitaria. Quanti, potendo tornare indietro, si iscriverebbero di nuovo all’Università? Conferma la scelta del corso e dell’Ateneo il 68% dei laureati (66% per il primo livello, 71% per i magistrali a ciclo unico e 69% per i laureati magistrali). Una quota ulteriore si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso: in particolare è il 14% dei laureati di primo livello, il 9% dei magistrali a ciclo unico e dei laureati magistrali.
E dopo la laurea? Il 57% dei laureati dell'ateneo di Torino intende proseguire gli studi. In particolare, si tratta del 69% fra i laureati di primo livello (soprattutto con l’iscrizione alla magistrale), il 65% fra i magistrali a ciclo unico e il 36% fra i laureati magistrali.
 
Nella lettura dei risultati riportati è importante sottolineare che molteplici sono i fattori che esercitano un effetto: l'offerta formativa dell'Ateneo, la diversa articolazione e organizzazione della didattica di ciascun corso di studio, il contesto socio-culturale di provenienza dei laureati e le esperienze maturate durante il corso degli studi universitari.

 

Il contesto nazionale

Provenienza geografica, tipo di diploma e riuscita negli studi universitari dei laureati 2014
 
Grazie alla stretta collaborazione tra il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea e l’Iniziativa Stella, che ha recentemente portato all’ingresso di altre sei Università (Bergamo, Brescia, Milano Statale, Palermo, Pavia e Pisa) all’interno del sistema AlmaLaurea – che rappresenta oggi oltre il 90% dei laureati italiani – è possibile tracciare un sintetico quadro dei laureati italiani del 2014. Nello specifico, l’integrazione della documentazione raccolta, distintamente dalle due strutture, nel corso del 2014 riguarda circa 270mila laureati di 72 università italiane.
La quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 3,3%: 3,1% tra i triennali, 3% tra i magistrali a ciclo unico e 4% tra i magistrali biennali.
E’ in possesso di un diploma di tipo liceale (classico, scientifico e linguistico) il 64% dei laureati 2014. In particolare, è il 61% dei laureati di primo livello, l’82% dei magistrali a ciclo unico e il 64% dei magistrali biennali.
La riuscita negli studi è rilevata attraverso l’età alla laurea, il ritardo all’iscrizione, la durata e la regolarità negli studi, ma anche la votazione di laurea.
L’età media alla laurea, oggi pari a 26,4 anni per il complesso dei laureati, varia tra 25,3 anni per i laureati di primo livello e 26,9 anni per i magistrali a ciclo unico e 27,7 per i magistrali biennali.
Su tale risultato incide sicuramente il ritardo nell’iscrizione al percorso universitario, oggi più marcato rispetto a quanto non avvenisse prima dell’avvento della Riforma universitaria. Si iscrivono con almeno due anni di ritardo rispetto all’età canonica (fissata a 19 anni per i laureati di primo livello e a ciclo unico; 22 anni per quelli magistrali) 16 laureati di primo livello su cento; sono 8 su cento tra i colleghi a ciclo unico e 42 su cento tra i magistrali biennali.
La durata media degli studi è pari a 4,6 anni: più nel dettaglio, è di 4,6 anni per i laureati di primo livello, 7,1 anni per i magistrali a ciclo unico e 2,8 per i magistrali biennali.
Su cento laureati, 45 terminano l’università in corso: in particolare, sono 44 laureati triennali, 34 laureati a ciclo unico e 54 magistrali.
Il voto medio di laurea è pari a 102,2; in particolare, è 99,4 per i laureati di primo livello, 103,8 per i magistrali a ciclo unico e 107,5 per i magistrali biennali.
 

Famiglia di origine, esperienze maturate nel corso degli studi, soddisfazione rispetto al corso concluso
 
Dal Rapporto, circoscritto ai 64 Atenei che aderiscono al Consorzio da almeno un anno, emerge che ancora oggi 71 giovani su cento portano per la prima volta il titolo in famiglia; nel dettaglio, sono 74 su cento tra i laureati di primo livello, 54 su cento fra quelli a ciclo unico e 69 su cento fra i laureati magistrali.
Proviene da fuori regione il 22% dei laureati (19% tra i triennali, 21% tra i laureati a ciclo unico e 26% tra i magistrali).
I laureati che hanno svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi sono pari al 57%. In particolare, sono il 60% dei laureati di primo livello; il 40% dei laureati magistrali a ciclo unico e il 57% dei laureati magistrali (70% considerando anche coloro che l’hanno svolta solo nel triennio).
Le esperienze di studio all’estero coinvolgono complessivamente il 12% dei laureati 2014: con programmi dell’Unione Europea (Erasmus in primo luogo), con altre esperienze riconosciute dal corso di studi o su iniziative personali. Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea riguardano il 10% di tutti i laureati: il 7% del primo livello, il 15% dei magistrali a ciclo unico e il 13% dei laureati magistrali (quota che sale al 18% considerando anche coloro che le hanno svolte solo nel triennio).
Il 67% dei laureati 2014 ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 67% tra i laureati di primo livello, il 59% tra i magistrali a ciclo unico, il 69% tra i magistrali biennali.
Quanti, potendo tornare indietro, si iscriverebbero di nuovo all’Università? Conferma la scelta del corso e dell’Ateneo il 67% dei laureati italiani (64% per il primo livello, 65% per i magistrali a ciclo unico e 72% per i laureati magistrali). Una quota ulteriore si riscriverebbe alla stessa Università, ma cambiando corso: in particolare, è l’11% dei laureati di primo livello, il 7% dei magistrali a ciclo unico e il 6% dei laureati magistrali.
E dopo la laurea? Il 64% dei laureati intende proseguire gli studi. In particolare, si tratta del 77% fra i laureati di primo livello (soprattutto con l’iscrizione alla magistrale), il 66% fra i magistrali a ciclo unico e il 38% fra i laureati magistrali.

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 28 Maggio, 2015

Nutrire Torino metropolitana - domani venerdì 29 maggio dalle 10.00 Campus Universitario di Grugliasco

Domani venerdì 29 maggio, dalle 10 alle 13, presso il Campus Universitario di Grugliasco (TO) (Largo Paolo Braccini 2), si svolgerà il terzo ed ultimo incontro del progetto "Nutrire Torino Metropolitana", promosso dalla Città Metropolitana, dalla Città di Torino e dall'Università di Torino - Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali e Dipartimento di Culture, Politica e Società.
 
Tema dell’incontro è il miglioramento della qualità del cibo nell'area metropolitana di Torino, con alimenti il più possibile sani, buoni, sostenibili e legati alle tradizioni e al territorio.
 
Gli Enti locali e l'Ateneo torinese hanno unito le forze per promuovere la definizione di un'Agenda strategica del cibo, da proporre ai decisori politici ed economici che hanno il potere di determinare cosa finisce tutti i giorni sulle nostre tavole, a casa, nelle mense scolastiche e aziendali, nei bar e ristoranti, nelle case di riposo e negli ospedali. L'idea di "Nutrire Torino Metropolitana" è quella di far parlare tra loro tutti i soggetti pubblici e privati che influenzano a qualsiasi titolo la qualità del cibo quotidiano, interagendo con il mondo produttivo dell'intero Piemonte.
 
Durante l’evento saranno presentati i risultati delle prime due giornate di studio e confronto e approfondire alcuni temi che troveranno spazio nell'Agenda del Cibo.
Una volta definita nel dettaglio, l'Agenda sarà posta all'attenzione delle istituzioni locali e consentirà - in continuità con il lavoro di Torino Strategica su "Torino capitale del cibo" - di fare emergere idee, progetti, esperienze innovative, che potranno essere accompagnate e sostenute attraverso fondi europei o regionali o sponsorizzazioni pubbliche e private. L'Agenda sarà inoltre parte integrante del Piano Strategico di cui nei prossimi mesi si doterà la Città Metropolitana di Torino.
 
In contemporanea nel frutteto del Campus di Grugliasco si terrà una lezione 'all'aria aperta' con un gruppo di bambini delle elementari torinesi in un'attività di 'Ibridazione' con AMREF (African Medical and Research Foundation), organizzato nell'ambito di EXPO dei POPOLI.
 
 
Per info:
nutriretorino@gmail.com

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 28 Maggio, 2015

Si approfitterà della chiusura di Palazzo Nuovo fino a settembre per realizzare tutti i lavori programmabili

Stamattina si è svolto l’incontro con i rappresentanti delle diverse componenti della comunità universitaria di Palazzo Nuovo durante il quale sono stati presentati gli esiti della riunione con lo SpreSAL Asl To1 di analisi della bozza del Documento di Valutazione del Rischio (DVR).
 

Il documento predisposto da Unito, apprezzato nel suo impianto e nella sua impostazione, è stato oggetto di alcuni rilievi che richiederanno integrazioni da parte dell'Università, in particolare:

  • dovrà realizzare la planimetria di ogni piano di Palazzo Nuovo, con l'indicazione completa di tutti i punti oggetto di campionamento dal 1991;
  • dovrà allegare al DVR la documentazione fotografica delle analisi visive già raccolta, completandola con le residuali parti mancanti;
  • dovrà realizzare il crono-programma di tutti i lavori di messa in sicurezza e bonifica previsti, con relativi impegni economici.

 
Si approfitterà del periodo di chiusura di Palazzo Nuovo fino a settembre per realizzare tutti i lavori programmabili.
 
Nei prossimi giorni sarà ampliato l’accesso controllato alle biblioteche di Palazzo Nuovo.
A breve saranno disponibili oltre 100 postazioni di lavoro per il personale presso la sede di via sant’Ottavio, 50.
È in fase di identificazione una nuova collocazione per la libreria Celid.
 
Per tutti gli aggiornamenti consultare
http://www.palazzonuovounito.it/

Data di pubblicazione del comunicato: 
Giovedì, 28 Maggio, 2015

Inaugurazione del Centro delle produzioni naturali GESTALP - domani giovedì 28 maggio alle 15.00 a Frassino (CN) in Piazza Marconi 5

Giovedì 28 maggio 2015, alle 15.00, presso la Comunità Montana Valli del Viso in Piazza Marconi 5 a Frassino (CN), si inaugura il CENTRO DELLE PRODUZIONI NATURALI GESTALP, che -nel rispetto dei ritmi della produzione naturale- promuove in val Varaita l’utilizzo delle risorse naturali rinnovabili ai fini dello sviluppo delle comunità del territorio con un modello sostenibile di sviluppo sociale ed economico, idoneo alle Alpi occidentali italiane.

 

All’inaugurazione partecipano il Sindaco di Frassino, Bernardino Matteodo, il Rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani e il Presidente di REAM SGR S.p.A., Giovanni Quaglia.

La montagna piemontese è ricca di acqua, legno, erba e animali (domestici e selvatici) quattro risorse capitali che, rinnovandosi secondo i cicli naturali (zootecnia estensiva compresa), nei secoli hanno consentito all'uomo di sviluppare una società alpina molto avanzata.

Dalla convinzione che queste risorse, se gestite con accortezza, grazie alle conoscenze più avanzate e all’aiuto delle attuali tecnologie, possano di nuovo costituire la base fondamentale dello sviluppo sostenibile delle comunità alpine, il Cerigefas - Fondazione Universitaria (che è un Centro Ricerche sulla Gestione Ambientale), ha promosso in alta Valle Varaita la nascita di un laboratorio naturale, come banco di prova di un modello di gestione sostenibile. Qui, gli Enti locali e altri operatori interessati alla gestione delle risorse naturali si sono organizzati intorno al Centro Ricerche per sviluppare un programma “pilota” di governo del territorio: multifunzionale, potrà assumere valore di modello di sviluppo sociale ed economico ripetibile in altre Valli. 
Il Manifesto operativo del programma è espresso in una Convenzione/Regolamento di funzionamento, sottoscritto da Enti e da Organi di rappresentanza. Con tale atto essi si sono riuniti nella Associazione di scopo Laboratorio Naturale GestAlp Valle Varaita, di durata ventennale.

Si tratta di un accordo che, con il patrocinio della Provincia di Cuneo, coinvolge il Cerigefas, i Comuni di Sampeyre, Frassino e Pontechianale, le neo costituite FORVAR (Associazione Proprietari Forestali Alta Valle Varaita) e ALVAR (Associazione Allevatori Stanziali Alta Valle Varaita), il Comprensorio Alpino Valle Varaita, due Enti strumentali senza fini di lucro: Idralp s.r.l (per la gestione di una filiera idroelettrica a servizio dello sviluppo locale) e Azienda Naturale GestAlp Coop. Agr. a r.l. (per la gestione delle filiere agricole “Foreste-legno” e “Carni tipiche delle Alpi”).

Il Centro produttivo GestAlp è situato in Località Ponte Cross nel Comune di Frassino, ad una altitudine di 780 metri s.l.m. Il sito è organizzato per consentire lo svolgimento delle fasi di raccolta e stoccaggio delle materie prime, lavorazione e commercializzazione dei prodotti previste nell’ambito delle filiere “foreste legno” e “carni tipiche”. L’area occupa complessivamente 15.000 mq.
 
Per info: //info@gestalp.com" target="_blank">info@gestalp.com 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Mercoledì, 27 Maggio, 2015

Project management per il Social Business, la Scuola e la Cooperazione Internazionale - domani mercoledì 27 maggio alle 13.45 Aula Magna Management

Domani mercoledì 27 maggio, alle 13.45, nell’Aula Magna del Dipartimento di Management (Corso Unione Sovietica 218), si terrà l'incontro “Project management per il Social Business, la Scuola e la Cooperazione Internazionale”, organizzato dal Branch Piemonte del Project Management Institute per il Nord d’Italia, PMI-NIC, in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino.

 

L’incontro, che rientra fra le attività della recente convenzione stipulata tra l’associazione di Project Management e il Dipartimento, illustrerà progetti accomunati dal loro impatto sociale e dall’applicazione di best practices di project management, disciplina che essendo nata nel mondo del business con l’esigenza di ottimizzare risorse limitate è in grado di offrire un contributo determinante al mondo dei progetti nel sociale.

Le testimonianze abbracceranno progetti che vanno dal mondo del social business alla scuola e la cooperazione internazionale, con un focus anche sui temi di attualità in grado di migliorare il mondo come le tematiche del Social Impact Investment e il Social crowdfunding.

In tema di Social Business, Andrea Dominici presenterà le filiere etiche e sostenibili di mYak e Kangri Metok in grado di unire le preziose materie prime dell’altopiano tibetano e il Made in Italy.

Il professor Mario Calderini, membro della task force del Social Impact Investment istituita in ambito G8, si focalizzerà su un tema di grande attualità: la visione dell’”impatto sociale” come una nuova variabile della finanza dei progetti.

Enrico Amiotti parlerà di “didattica del fare” illustrando un nuovo progetto di Scuola, “Rinascimente”, che dimostra come il lavorare per progetti sia uno strumento efficace nei processi di apprendimento e di crescita personale.

Legata alla cooperazione internazionale ci sarà la testimonianza del programma Kubunina del PMI-NIC che ha come obiettivi principali quelli di creare un modello sostenibile in grado di garantire il libero accesso a scuola ai bambini congolesi e di diffondere la cultura del project management nelle scuole.

Chiuderanno gli interventi i docenti Christian Rainero e Silvana Secinaro del Dipartimento di Management che illustreranno il mondo del Social Crowdfunding come modalità innovativa di finanziare i progetti nel sociale.

L’evento vedrà inoltre la partecipazione speciale del coro di polifonia africana “Les Voix Qui Dansent”.

 

La partecipazione all’evento è gratuita previa iscrizione sul sito dell’associazione www.pmi-nic.org, sezione Eventi, entro il 26 maggio 2015 e solo fino a esaurimento dei posti disponibili.

 

Il Project Management Institute® (PMI®)

Il Project Management Institute® (PMI®), fondato nel 1969 con sede in Pennsylvania USA, è attualmente l’istituzione leader a livello mondiale tra le associazioni senza fini di lucro nella diffusione del project management e nello sviluppo di standard di riferimento per la pratica professionale. Localizzato in oltre 200  paesi conta più di 500.000 soci che praticano e studiano il Project Management nelle più diverse aree di business.  Fra i suoi obiettivi vi sono certificazione e sviluppo professionale, ricerca e aggiornamento della Guida al Project Management Body Of Knowledge (PMBOK®), formazione, pubblicazioni, networking professionale e supporto ad Enti no-profit per la realizzazione di progetti.                                                    

 

Il PMI®- Northern Italy Chapter (PMI®-NIC)

In Italia, Il PMI®-NIC (Project Management Institute® - Northern Italy Chapter) è il punto di riferimento, per il distretto dell’Italia centro-settentrionale, di tutti gli interessati alle tematiche del Project Management.

Fondato nel 1996, ha sede principale a Milano, ma l’ambito d’influenza si estende a tutto il Nord e il Centro Italia. Per un maggior radicamento sul territorio ha attivato i branch, dei quali quello del Piemonte e Valle d’Aosta è il primo nato.

Il PMI-NIC conta oggi quasi 2000 soci ed è diventato un punto di aggregazione aperto su tematiche di management e project management nel quale confluiscono esperienze e competenze differenziate per settore, azienda e area geografica.

La missione del PMI®-NIC

  • Diffondere una cultura di project management, intesa come gestione professionale e sistematica dei progetti, nelle organizzazioni di ogni settore e dimensione;
  • Diffondere la cultura di una corretta gestione dell’innovazione e del cambiamento presso aziende, università ed altre associazioni, anche attraverso l’attivazione di fattive collaborazioni.
  • Contribuire alla crescita professionale di manager e liberi professionisti attraverso programmi ed iniziative basati sulle necessità locali.
  • Promuovere attività di ricerca e seminari tematici che rafforzino le competenze professionali dei project manager e supportino lo sviluppo dei programmi di certificazione del PMI®.
  • Consentire ai soci di condividere esperienze professionali creando un valido network relazionale a livello locale.

 

Per informazioni:
Francesca Culasso
Dipartimento di Management Università di Torino
francesca.culasso@unito.it
www.sme.unito.it
 
Esther Cobos, PMP
Direttrice Branch Piemonte e Valle d’Aosta 
Project Management Institute Northern Italy Chapter
esther.cobos@pmi-nic.org
www.pmi-nic.org

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 26 Maggio, 2015

Inaugurata la mostra "Il Coraggio di Vivere" fino al 24 giugno in Rettorato - foto e cartella stampa

Oggi martedì 26 maggio, nel Cortile del Rettorato (Via Verdi 8 – Via Po 17), è stata inaugurata la Mostra fotograficaIl coraggio di vivere”, organizzata dalla Fondazione Istituto di ricerca per la comunicazione della disabilità e del disagio (Ircdd) e dall’Università di Torino, e allestita in occasione dell’Ostensione della Sindone con il patrocinio del Comitato per l’Ostensione, della Regione Piemonte, del Comune e della Fondazione Cultura di Torino.
 

In esposizione 48 immagini di 23 fotografi di fama internazionale articolate in un percorso che si sviluppa lungo 12 stazioni.
 
La Mostra, che durerà fino al 24 giugno con orario lunedì-venerdì 8-19; sabato 8-13, si ispira alla rappresentazione del “corpo sindonico” inteso nella sua accezione più ampia di corpo umano, corpo sociale e corpo della Terra investiti di violenza e crudeltà. È curata da Prof. Liborio Termine docente universitario e membro del Giurì della pubblicità e dal regista Michelangelo Dotta.
 
Alla presentazione sono intervenuti Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino, e Liborio Termine, co-curatore del percorso espositivo.

Fotografie:

  • 2 Franco Battiato visita in anteprima la mostra con il Rettore Gianmaria Ajani e il prof. Liborio Termine
  • Foto inaugurazione della mostra
  • 3 immagini in esposizione di Scianna, Berengo Gardin e Galimberti

 
Scarica la cartella stampa

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 26 Maggio, 2015

Nasce al Sant'Anna l'Associazione Legal@rte, cultura e legalità per il sociale - giovedì 28 maggio alle 11.30 Aula Magna Dellepiane (Via Ventimiglia 3)

Giovedi 28 maggio alle 11.30, nell'Aula Magna Dellepiane del Dipartimento di Scienze Chirurgiche presso l'Ospedale Sant'Anna (Via Ventimiglia, 3 - Torino) si terrà la presentazione dell'Associazione Legal@rte - cultura e legalità per il sociale.
 
Legal@rte nasce dalla volontà di un gruppo di donne appartenenti alla Polizia di Stato con lo scopo di promuovere la legalità attraverso gli inestimabili strumenti che la cultura mette a disposizione, nell’intima ambizione di contribuire alla nascita di nuove resilienze all’insegna del binomio “legalità è libertà”.
 
L’obiettivo è quello di proporre e sostenere la cultura della legalità e della solidarietà mediante la compartecipazione dei cittadini e la condivisione di progetti da parte di artisti della società civile accanto ad artisti-poliziotto e tessendo le indispensabili reti e sinergie con le Istituzioni, gli Enti e le Associazioni del territorio.
 
Legal@rte ha l’onore di muovere i primi passi dall’Aula Magna Universitaria dell’Ospedale Sant’Anna di Torino - culla della nascita per antonomasia - con il prezioso supporto della Fondazione Medicina a Misura di Donna onlus, da anni impegnata nel processo di umanizzazione dei luoghi di cura ponendo l'arte e la ricerca del “bello” al centro di una trasformazione anche sociale.
 
Nel corso dell’evento verrà presentata l’opera pittorica Venere Italica”, donata generosamente dall’artista Diego D. Testolin alla Fondazione Medicina a Misura di Donna. L’opera, nata sulla scia del progetto di denuncia contro la violenza di genere “Voci dal silenzio” dello stesso autore racconta, attraverso la rivisitazione del capolavoro del Canova, una Donna in rinascita che, grazie alla sua forza rigeneratrice di vita, idee e passioni, diventa portatrice di un messaggio di speranza: “la bellezza salverà il mondo”.
 
 
Saluti di benvenuto
 
Interverranno
Dr. Salvatore Longo, Questore di Torino
Avv. Luca Cassiani, Presidente Commissione Cultura Città di Torino
Prof.  Vittorio Falletti, PhD Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino
Prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente Fondazione Medicina a Misura di Donna
Dr.ssa Roberta Di Chiara, Presidente Legal@rte
Invito all’evento
 
Per info:
tel. 3313728492
legalarte@virgilio.it

 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 26 Maggio, 2015

Una settimana da scienziato! - Scientific Summer Academy dal 25 al 29 maggio Polo Cavallerizza Reale e Aula Magna Rettorato

VI edizione - Torino, 25-29 maggio 2015
Aula Multifunzionale, Università di Torino - Polo Cavallerizza Reale (Via Verdi 9)
 
 
Dal 25 al 29 maggio 2015, 50 studenti del 3° e 4° anno delle scuole secondarie di II grado del Piemonte avranno la possibilità di vivere in prima persona il processo della ricerca scientifica sperimentale grazie alla Scientific Summer Academy.

 

La SSA è un progetto di educazione scientifica, quest’anno alla sua sesta edizione, che ha lo scopo di promuovere le carriere scientifiche, presentare ai partecipanti temi emergenti della ricerca contemporanea attraverso la voce degli scienziati e mostrare gli aspetti professionali e umani della figura del ricercatore.

 

Sarà una settimana di full immersion nella scienza tra una serie di seminari tenuti da ricercatori di livello internazionale e uno stage in laboratorio tra i 15 proposti dagli atenei e dai centri di ricerca del territorio.

 

Tra i relatori, la Scientific Summer Academy ospiterà Marco Beltrando (Università di Torino), Franco Cauda (Università di Torino), Giovanni Vincenzo Fracastoro (Politecnico di Torino), Silvia Giordani (Istituto Italiano di Tecnologia) e Nadia Pastrone (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).

 

I giovani saranno inoltre coinvolti nelle attività ordinarie di 15 gruppi di ricerca. Partecipano con entusiasmo all’iniziativa oltre 40 ricercatori dei Dipartimenti di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Scienze della Terra, Scienze Mediche, Fisica, Chimica, del Centro di eccellenza Nanostructured Interfaces and Surfaces (NIS) dell’Università degli studi di Torino; dei Dipartimenti del Politecnico di Torino di Ingegneria per l’Ambiente, il Territorio e le Infrastrutture, di Scienza Applicata e Tecnologia e dei centri di ricerca IIT - Istituto Italiano di Tecnologia di Torino, NICO - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi e Osservatorio Astrofisico di Torino.

 

L’accademia si concluderà il pomeriggio del 29 maggio con una sessione poster, in cui gli studenti presenteranno il lavoro svolto in laboratorio e si confronteranno con i compagni, secondo quella che è una delle forme di condivisione del sapere tradizionalmente usata dalla comunità scientifica. Seguirà un dibattito con gli stessi ricercatori che hanno guidato gli studenti nel corso della settimana per approfondire problemi e prospettive della ricerca in Italia. L’evento di chiusura si terrà nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Torino e sarà aperto alla stampa.

 

La SSA 2015 è ideata dal Centro Interuniversitario Agorà Scienza e dalla Fondazione Giovanni Agnelli, realizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e la Scuola di Scienze della Natura dell’Università di Torino e sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. L’iniziativa è un’attività pilota del Progetto Public Engagement Innovations for Horizon 2020, finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito di FP7°.  La SSA2015 rientra inoltre tra le manifestazioni promosse dall'Anno Internazionale della Luce.

 
Programma completo.

 
Per informazioni: Mariella Flores – Centro Interuniversitario Agorà Scienza
maria.flores@unito.it
011 6703945 – 339 4870648

Data di pubblicazione del comunicato: 
Venerdì, 22 Maggio, 2015

L'accreditamento all’Università di Torino - domani mercoledì 20 maggio alle 14.30 Aula Magna Cavallerizza Reale

Domani, mercoledì 20 maggio, dalle 14.30, presso l’Aula Magna Cavallerizza Reale (via Verdi, 9 – Torino) il prof. Massimo Castagnaro, Coordinatore AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica, Accreditamento) del Consiglio Direttivo ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) affronterà il tema dell'accreditamento degli Atenei italiani nel contesto della normativa e delle procedure italiane, in applicazione delle linee guida dettate a livello europeo per l'Assicurazione della Qualità dell'istruzione superiore.
 

L’Università di Torino è il primo grande Ateneo italiano ad essersi candidato per l’accreditamento periodico nell’anno 2015.
 
All’incontro parteciperanno il Rettore, prof. Gianmaria Ajani, il Direttore Generale, dott.ssa Loredana Segreto, i Vice-Rettori, i Direttori dei Dipartimenti, i Dirigenti, e tutto il personale interessato.
 
L’incontro rappresenta l’occasione per illustrare il progetto di miglioramento continuo dei nostri Atenei nell’ambito della didattica, della ricerca e dei servizi agli studenti.

L'evento verrà trasmesso in diretta streaming su www.serviziweb.unito.it/media

 
Per info:
http://www.unito.it/ateneo/assicurazione-della-qualita-aq/accreditamento-periodico
 

Data di pubblicazione del comunicato: 
Martedì, 19 Maggio, 2015
Risultati della ricerca: 1503